Gli obiettivi da realizzare

Cosa mi piacerebbe realizzare se mai venissi eletta, con l’aiuto di tutti quelli che saranno d’accordo con me?
Al primo posto la riduzione del debito pubblico, non certo con tagli alla spesa pubblica e ai servizi come ha fatto il centro-destra e svendendo beni dello stato, ma focalizzando l’attenzione sugli sprechi della Pubblica Amministrazione, che si traducono in spese assurde a carico dei contribuenti.
Con tutto quel mare di euro che (forse) riceverò come senatrice, potrò chiedere l’aiuto di molti valenti consulenti. Interpellerò i cittadini, raccoglierò consigli, che verranno vagliati e alla fine spero di poter arrivare a proporre cambiamenti semplici, fattibili e concreti. Partendo magari da piccole cose, come quando anni fa scoprimmo che la Cooperativa Puliscoop di Forlì (pulizia parchi, strade ecc,) usava il biodiesel, olio di colza, per i suoi mezzi di trasporto. Se venisse usato questo propellente vegetale l’inquinamento di tutto il nostro Paese diminuirebbe, ecc., ecc.. Non mi dilungo su questo argomento perché Dario nella sua campagna per le primarie ne ha parlato ampiamente. (www.dariofo.it)
Ancora: la bolletta energetica dello Stato Italiano, secondo tutti gli ingegneri e i docenti universitari che abbiamo interpellato, potrebbe essere dimezzata solo se si usassero i criteri di efficienza energetica, obbligatori da tempo, già in funzione in Germania, Austria, nei Paesi Scandinavi e anche nel Trentino Alto Adige (vedi www.alcatraz.it). Si tratta di una somma di denaro enorme che potrebbe essere spesa per dare a tante persone oggi escluse da diritti fondamentali la possibilità di avere una casa, l’assistenza sanitaria o la salute… che non è poco!
Poi c’è un altro punto sul quale vorrei battermi: l’efficienza della legge contro i reati. Oggi in Italia non vi è certezza della pena. Tutto il meccanismo giudiziario è costruito intorno alla possibilità di invalidare le sentenze usando cavilli.
Addirittura chi è riconosciuto colpevole di truffa, può patteggiare la condanna senza aver prima restituito il denaro estorto.
E chi manda in rovina migliaia di famiglie, o si arricchisce manipolando il mercato, viene punito con una multa.
Visto che ci piacciono tanto gli americani perché non iniziamo a imitarli sulle cose buone? Negli Stati Uniti come nel resto dei paesi moderni la manipolazione del mercato viene punita con pene severissime. In Usa sono 6 anni di prigione.
Loro Al Capone lo condannarono per evasione fiscale. Da noi, oggi, Al Capone per quegli stessi reati, tra condoni e prescrizione, falso in bilancio e sanatorie, se ne andrebbe a casa con un buffetto sulla guancia, tutto un sorriso.

 

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Commenti

Non so quanti di voi abbiano visto il servizio delle iene su preti e pedofilia. In pillole: una giornalista si è finta una mamma il cui bambino era stato molestato da un prete ed è andata a parlare con diversi preti chiedendo loro consiglio. Tutti i preti interrogati le hanno consigliato di non denunciare e di andare a parlare con il vicario, senza farne parola alcuna con la polizia . Il prete pedofilo dunque sarebbe stato punito dalla gerarchia ecclesiastica con un trasferimento in un'altra parrocchia in cui non ci sono bambini. Mi chiedo se si tratti di una diocesi di Giove o di Marte.
Don Mazzi, il grande showman della curia, intervistato a viso aperto, ha ammesso di non denunciare i "colleghi" pedofili.
Parto da questo spunto off topic per riagganciarmi ad un punto del programma di Franca Rame: assicurare la certezza della pena contro i reati. Il reato di pedofilia è uno dei più efferati . Un merito -probabilmente l'unico- del governo precedente, è di aver approvato un nuovo disegno di legge che prevede pene più severe per chi compie sfruttamento sessuale dei minori e per chi detiene materiale pedopornografico. Tuttavia il massimo che rischia un pedofilo sono tre anni di reclusione, sei anni al massimo se chi compie il reato è parente del minore abusato.
La sinistra potrebbe e dovrebbe varare un nuovo disegno di legge contro la pedofilia, inasprendo le pene e soprattutto assicurandone la certezza. Si dovrebbe eliminare la possbilità per un pedofilo di ottenere gli arresti domiciliari. Propongo che venga messa in atto la castrazione chimica a vita per i pedofili e per chiunque commetta violenze sessuali in genere. Fausto Cusano, allenatore di calcio romano, di recente arrestato insieme ad altre 17 persone, ha chiesto di essere sottoposto a castrazione chimica. Nella sua vita ha abusato di decine e decine di bambini e bambine. La castrazione chimica gli è stata negata. Tra poco sarà fuori e potrà ricominciare.
Infine, il governo dovrebbe mettere in atto tutte le azioni preventive possibili a livello istituzionale.

Non mi piace l'idea della castrazione.
Se uno vuol farsela, specie se reo, liberi di assecondare la sua scelta.
Ma parto dal concetto che la legge e le pene conseguenti dovrebbero servire al non proliferare della giustizia basata sul disgusto e la vendetta.
Siamo tutti daccordo, io per primo, che la pedofilia sia un reato nefando e dei più aberranti, che umilia e disintegra l'io della povera vittima, ma non trovo giusto (forse sbaglio) rispondere al gesto con una soluzione vendicativa.
E' una mia convinzione, sicuramente discutibile, che alla violenza non si possa controbattere con violenza, si rischia di giocare una partita a tennis infinita; e sono altrettanto convinto che non si ossano adottare soluzioni 'facili' per sistemare qualcosa di enormemente sbagliato e ingiusto.
Un pedofilo la maggior parte delle volte è stato a sua volta una vittima lasciata a se stessa.
Se si chiede a qualunque psicoterapeuta o persona che lavora nel sociale, tutti rispondono con sicurezza che la maggior parte delle violenze avvengono all'interno delle mura domestiche e si perpetrano molto spesso a catena, di generazione in generazione.
La galera, nell'utopistica visione di alcuni, dovrebbe essere un momento riabilitativo; ritengo che l'ESSERE PEDOFILO,
non sia una condizione esistenziale dell'uomo (come essere etero, omo o simili), ma sia una devianza della capacità di rapportarsi, di aver potere su qualcuno(perchè sempre stati prevaricati?),etc.
Ritengo perciò che attraverso un percorso si possa reindirizzare questa devianza.

Butto là un ultimo pensiero, magari un po' troppo superficialmente ottimistico, ma se un pedofilo riuscisse davvero a sistemare i suoi traumi e le proprie visioni del reale e cambiasse radicalmente, forse riuscirebbe a chiedere scusa e forse per molti potrebbe essere un primo passo per ricucire se stessi..

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la castrazione chimica non è violenza. La confondi con l'evirazione vera e propria. L'evirazione, quella che si pratica sugli animali, sarebbe una violenza. Non è una vendetta come la definisci tu, ma serve ad impedire che i maniaci ripetano le violenze. I pedofili e gli stupratori in genere non sono delle vittime. L'idea che tutti i pedofili siano stati violentati da bambini è una leggenda. E cmq è importante sottolineare che non tutti coloro che sono stati violentati da bambini diventano automaticamente pedofili. Quelli che lo fanno compiono una scelta , che va punita. Il garantismo assicura protezione a chi commette reati e nega la giustizia alle vittime. Se poi il tuo concetto di giustizia e il tuo concetto di vendetta si equivalgono significa che hai confusione in testa.

Forse hai ragione, non nego che un po' di confusione potrei averla.
Spesso, per il fastidio viscerale che nutro verso questa categoria di persone, ho desiderato vederli morti.
Sono convinto che al dolore, l'odio sia la risposta umana di difesa più immediata e naturale. Da cui la vendetta, il desiderio di rivalsa e simili siano i più diretti conseguenti.
Ritengo anche che la giustizia (senza scomodare quella divina) sia una 'costruzione' per( lo dico come fossi in osteria) 'non copàrse fra noàltri'.
Ovvio che se qualcuno facesse ad una persona a me cara qualcosa di oscenamente ingiusto, minimo so che d'istinto lo scuoio e lo salo.
Per fortuna che c'è qualcuno che me lo impedirebbe.

Per quanto riguarda la pedofilia, non cito i casi con cui mi sono relazionato per rispetto dei soggetti e delle loro tristi storie, ma riporto di seguito da wikipedia(anche se ci sono e si possono rintracciare fonti e studi più autorevoli) una rapida descrizione su chi è, o chi è maggiormente predisposto, ad DIVENIRE un pedofilo:

Si calcola che il 90% di quanti commettono un simile atto di abuso abbia subito un'analoga violenza nell'infanzia. Un dato di questo genere rende difficile legiferare in materia: da un lato evidenzia la gravità del danno subito dal bambino (e quindi della colpa del reo), dall'altro lascia intuire la difficoltà di stabilire capacità di intendere e di volere del reo in quanto è possibile che sia affetto da turbe psichiche (o raptus improvvisi) a causa di violenze subite nell'infanzia.

Affermare che nel 90% viene commessa la violenza non è giuridicamente sufficiente a stabilire un nesso causa-effetto fra la violenza subita nell'infanzia e quella commessa, tale da discolpare il reo, ma lascia pensare che si tratti quasi di una sorta di automatismo.

Ribadisco non so davvero se sia giusto o meno indicare la castrazione come pena-soluzione, non cancella il problema della persona; mi sembra un po' una soluzione sbrigativa, che non risolve davvero il problema nè della vittima, nè del pedofilo.

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Andare su Wilkpedia a cercare una risposta sull'argomento non serve, anche perchè non è una bibbia le cui parole rispecchiano una verità inconfutabile.
Non credo nell'automatismo dei pedofili e nella giustificazione in tal senso dei loro atti. Ogni essere umano adulto è libero di compiere o meno delle scelte. Un pedofilo che abusa di un bambino o di una bambina compie una scelta, il bambino o la bambina la subisce senza alcuna possibilità di difesa. Il ruolo della giustizia è di intervenire in questo meccanismo di -legge del più forte- per difendere le vittime, facendo rispettare delle regole. Regole che hanno la propria fonte nella costituzione e nelle leggi e che dovrebbero essere rispettate perchè espressione di una morale interiore e non eteronoma. Tuttavia, poichè ciò spesso non avviene, la certezza della pena è un aspetto fondamentale della legge, conseguenza della sua infrazione.
In base al tuo giudizio non dovrebbe esistere nessuno stato. Nessuna puzione per nessun reato. Un'anarchia totale. Ma fai attenzione, perchè è proprio in uno stato simile che finirebbe per dominare la vendetta che tanto, giustamente, aborri.
Guarda le facce dei pedofili assassini del piccolo Francesco Ferreri http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/cronaca/arresti-enna/arresti-en...
Leggi cosa hanno fatto e guarda bene le loro facce.
Il carcere e la castrazione a vita ti sembrano pene troppo severe? Oppure sono accettabili solo dopo che una bambina o un bambino è morto?

E' una discussione questa, difficile da sostenere in un blog, un dialogo assieme darebbe la possibilità di rispondere con più precisione.
Di dove sei? Se passi dalle parti di Venezia magari ci si incontra, c'ho il gazebo cosiddetto della 'ciàcola' che in estate viene preso d'assalto da strani personaggi che bevendo, fumando e parlando me lo occupano fino alle tre di notte. Invito aperto a tutti ovviamente.
Tornando al discorso in generale, si potrebbe discutere sulle teorie meccaniciste o altro di ancor più filosofico esistenziale per cogliere l'essenza della giustizia e degli atti umani, ma non mi imbarco su questo argomento, perchè vivo in una società con delle regole pattuite, riconosciute e che accetto.
Pertanto non mi sfiora nemmeno l'idea di cancellare-rimuovere l'istituto del carcere, più in generale della pena.
La pedofilia è comunque un malattia e il pedofilo è di solito un individuo che nella prima infanzia, è stato gravemente deprivato delle risposte ai suoi bisogni.
Attenzione: non è una giustificazione, ma una constatazione.
Perciò, non mi piace l'idea che stiano SOLO in carcere senza che nessuno tenti di recuperare quella fiammela, seppur quasi invisibile e piccola, di umanità che è insita in ciascuno.
Come dicevo la pedofilia è una deviazione, non uno status sessuale.
Parlando con le vittime, emerge la tanta rabbia non solo nei confronti del carnefice, ma anche di chi per quieto vivere è stato zitto, per non farlo sapere in giro, per lasciare le cose come stanno.
Alla domanda cosa vorresti gli fosse fatto, tutti nutrono il male possibile nei riguardi del pedofilo, ma spesso concludono: ma non so se mi basterebbe.
Allora la domanda che mi pongo è: cosa gli basterebbe?
La pedofilia non è una questione di, scusate la bassezza, testicoli e pene che si rizza, fosse così la castrazione chimica sarebbe il metodo migliore per ovviarla, ma è una questione legata a processi ben più radicati e insiti nella mente del pedofilo.
Mi farebbe certamente stare meglio sapere che un individuo del genere stesse in carcere tutta la vita, che gli fosse tagliato anche letteralmente il pisello e quantaltro di truce si possa fare.
Ma se fossi l'abusato? Mi basterebbe? Alla fine che lui stia male cheta per un po' la mia rabbia, le mie frustrazioni, ma non incolla i pezzi dell'io violentemente staccati, nè mi aiuta a contenere l'energia-rabbia che ormai mi pervade.
Non so se son stato chiaro, molto ci sarebbe da parlare e da chiarire spero di averne occasione con chiunque, perchè una delle poche cose che si possono fare per fronteggiare questo problema, che è molto più diffiuso si quanto si possa minimamente immaginare, è la prevenzione, quindi l'informazione, il dialogo, il confronto con più persone possibili.

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Già uno che definisce strani personaggi coloro che fumano e bevono in un gazebo si presenta e si autodefinisce da solo.
Abbiamo capito chi è maxbazzana. Una di quelle persone che non ama risolvere le situazioni e non ama prendere posizioni decise. Chiunque sia diverso da lui è automaticamente per lui uno strano personaggio, magari drogato. :-)
Volevi l'ultima parola?Ma si, ho capito. Tranquillo, non ho interesse a togliertela.
Prenditi l'ultima parola.

Io credo che tu non abbia colto perfettamente quello che ha detto Max: a me è sembrato che dicesse l'esatto contrario di quello che hai interpretato.
Definire "strana" quella gente di cui parlava Max mi è sembrato quasi un gesto affettuoso e di appartenenza: se ho capito bene, allora io sono strana, stranissima e felice di esserlo. Se ho capito male...pazienza ...resta comunque il fatto che non mi pare che Max (che deve essere "strano" anche lui!) voglia l'ultima parola (non credo gliene freghi un granchè), ma mi sembra -invece- che inviti tutti a parlare, a partecipare, a confrontarsi proprio per cercare di arrivare alla verità o ALLE verità.
Questo non vuol dire che non prenda posizioni o altro, ma piuttosto che ha l'umiltà (nel senso migliore del termine, beninteso!) di ammettere una non - conoscenza di alcuni aspetti di un fatto.
La verità non ha mai una sola faccia e l'argomento su cui si disquisiva ne ha troppe davvero ...
Mia nonna mi diceva sempre: "solo i cretini non cambiano idea"...
E credo che avesse ragione.
Bèh...non sono di Venezia, ma lo prima volta che ci capito credo che la prima cosa che farò, sarà cercare un gazebo.

Brava, è giusto quello che dici. Cerca questo gazebo. Magari potresti parlare anche con qualche povero incompreso pedofilo, perchè è giusto, il dialogo non si nega a nessuno e ci sono tante verità. Magari dopo che avrete compreso la verità dei pedofili potrete tornare qui a illuminarci tutti. GRAZIE! GRAZIE di cuore al tuo/vostro relativismo e al servizio insostituibile che rende all'umanità!

Grazie per avermi concesso l'ultima parola.
Fumo e bevo anch'io, anche se non sono un amante dell'alcol.
Ah, mi piace anche offrire sempre da mangiare e mangiare ovviamente.
Con i 'tossici veri' ci ho lavorato, sono delle bellissime persone con un vuoto dentro enorme che se non si è preperati si rischia di caderci dentro.
Faccio fatica comunque a giudicare per categorie.

Per togliere subito il dubbio, 'strani personaggi' sono innanzitutto le persone a cui voglio più bene, persone che dopo uno spettacolo, dopo una notte ad ascoltar poesie in un parco, dopo un mio lavoro in scena, dopo aver provato un mio brano nuovo, dopo una cena, dopo un triste avvenimento, dopo una difficoltà, dopo una cazzata, dopo aver vissuto qualcosa o dopo non aver vissuto mai nulla, etc..han voglia di radunarsi in questo piccolo 'cantuccio' con me.
Mi piace chiamarla condivisione.

In questo gazebo ci si scontra, si ride, si parla dell'esistenzialismo, del sesso anale, dei motivi logistico-economici che stan dietro all'alta velocità, del perchè cadono i capelli, di come posso dire ad una madre che suo figlio si sta spegnendo, come impostare un laboratorio di musica e di teatro, come si è e come non si è..

Perchè ti fa incacchiare così tanto quello che ho scritto?
Ti sei innervosita sempre più, pur non essendoci stata alcuna provocazione da parte mia; perchè?
L'unica spiegazione che mi do è che quello che ho detto ti abbia toccata profondamente; colgo che è una rabbia profonda la tua(e di conseguenza un dolore antico), la sento di pancia e con sincera comprensione te la rimando, perchè non è mia, ma tua.

Mi spiace davvero molto, anche perchè, se hai portato questo argomento in questo blog, un motivo ci dev'essere e forse sbadatamente mi rendo conto solo ora di quale potrebbe essere.

Avrei desiderio di spiegarti tante cose, di rispondere alle tue affermazioni su di me, di raccontarti delle vicende doloroseche conosco, di parlarti delle mie esperienze personali e professionali, di farti delle domande, ma non so come continuare questo discorso, perchè, se è come penso, posso oramai dire qualsiasi cosa su questo tema anche con un pizzico di senso e non sarebbe comunque di aiuto a nessuno di noi due.

Magari vieni con Antigone a trovarmi che forse se ci guardiamo negli occhi riusciamo ad ascoltarci meglio.
O se ti va puoi invitarmi/ci nel tuo prezioso e personale angolo di mondo, mi farebbe piacere.

Ti chiedo solo una cortesia: se ritieni che sbaglio nel dire qualcosa, aiutami a capire cosa non comprendo, ma senza attaccarmi, altrimenti non capisco.

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Fai anche lo psicologo , oltre che l'attore e il proprietario di gazebi. Molto eclettico, peccato che come psicologo non sei un granchè. Ho avuto un'infanzia felice. Faccio volontariato in un'associazione che si occupa di bambini abusati, fornendo loro ascolto,supporto psicologico e assistenza legale gratuita. Non l'ho scritto prima perchè non posso scrivere delle mie idee personali a nome dell'associazione.Facciamo quello che possiamo, sicuramente più di quello che fai tu. Riguardo al relativismo posso dirti una cosa: puoi riempirtene la bocca durante le tue seratine veneziane o riempire questo blog, ma per me esiste una sola verità. La verità delle bambine e dei bambini.
Ti chiedi perchè mai ho proposto questo argomento nel blog. E' semplice: mi piacerebbe un maggiore interesse da parte dei politici e una loro azione coesa e decisa nella lotta alla pedofilia.Ed è importante anche sensibilizzare quante più persone possibili.
Buona giornata!

Non sono uno psicologo.
Anch'io lavoro con bimbi abusati. Lavoro con bambini malati di cancro. Lavoro con bambini malati di aids perchè in romania usavano(usano?)la stessa siringa per 20 persone. Lavoro con i tossici. Lavoro con i malati mentali. Lavoro con i disabili. Lavoro con bambini che stan morendo perchè non vengono accuditi e amati e non si può denunciare la famiglia, perchè 'burocraticamente' è in regola e non si può vincere alcuna causa anche se si è seppur in tanti ad aver una chiara percezione del destino del piccolo.
Lavoro con psicologi, terapeuti, assistenti sociali, medici e simili.
Mi chiamano perchè probabilmente qualcosina di buono forse combino.
Forse anche perchè sanno che possono sfruttarmi anche a livello di costi.
Lo faccio perchè il mio vissuto mi porta ad empatizzare con il dolore degli altri.
Lo faccio perchè in realtà ricevo tantissimo dagli altri, più di quello che sento di dare.
Motivi questi, e non solo, per cui faccio anche da anni terapia su me stesso e spesso riporto nelle sedute l'enorme rabbia che accumulo ascoltando storie al limite dell'incredibile e dell'indicibile.

Ho, dunque, abbastanza carte in regola per riuscire a dialogare con te al tuo livello? Me lo permetti?

Non tramutiamo, ti prego, la discussione in: tu stai con i pedofili e io con i bambini maltrattati. Io buono, tu cattivo.
Non è assolutamente questo il punto.
Siamo nella stessa squallida'trincea', non prendiamocela fra noi.

Sicuramente ho/abbiamo molto da imparare dalla tua esperienza.
Non vi è assolutamente dubbio che il pedofilo vada condannato.
Non ho mai affermato una cosa del genere.
Non sto revisionando nulla, per il semplice fatto che chi revisiona solitamente pone una propria verità/visione certa in contrasto con un'altra esistente.
Io mi son posto e ho riportato delle semplici considerazioni e dubbi, a cui chiedevo e chiedo semplicemente risposta e confronto.

In terapia ho portato e porto tuttora casi particolari che, credimi, mi danno tanta rabbia quanta me ne stai gettando violentemente addosso.
E li ci lavoro per capire quale parte di me vado a toccare, perchè sto male fino a somatizzare.
E' naturale che avvenga, ma non posso permettermi che questa chiamiamola 'energia' diventi il cavallo delle mie azioni, perchè non sarei lucido e agirei di conseguenza malamente.

Ho sempre qualche remora con le soluzioni facili e che sistemano la MIA rabbia.

Pensi che semplicemente guardando quegli occhi, che ben conosci anche tu, non mi prenda dentro un dolore immenso e non abbia mai provato il desiderio quasi irrefrenabile di trovare, e pestare a morte quella 'cosa' che ha fatto tanto orrore?
Ma a chi servirebbe?
Se servisse allora bisogna davvero riconsiderare la pena di morte.

Sono daccordissimo con te su chiedere una maggior consapevolezza dello stato (noi), ma più in particolare delle istituzioni a questo problema nefando. Possiamo discuterne per come farlo assieme, con Franca, con Antigone, con il blog, con tutte quelle persone (e già molte lo fanno)che passano dal mio famigerato gazebo in cui passo le 'seratine veneziane' e con tanti altri.
Ci sto. E' lo stesso proposito mio.

Ma tu qui hai proposto una cosa ben specifica:la castrazione chimica. Benissimo: se ci fosse io sarei intimamente felice, perchè si avvicina ad una punizione che mi piacerebbe e mi soddisferebbe molto.
C'è il problema che ci sono anche le donne che abusano, ma immagino che si possa fare altrettanto.
Bene la mia domanda adesso è/era: cosa abbiamo risolto castrandoli?
Che ci saranno meno pedofili?
Che capiscano il danno?
Che le vittime ne trovino giovamento?
Va bene per quando si tratta di estranei familiari, ma siccome la maggioranza degli abusi si hanno in ambito familiare, come può essere d'aiuto alla vittima?
Che si redimano? Ma ribadisco non è un problema di pisello che tira, è qualcosa che, diciamola semplicemente, parte dalla testa.
Sinceramente trovo troppo comodo che quell'allenatore che tu hai citato dica: castratemi così non lo faccio più.
Solo perchè non gli si rizza è cambiato come persona?

Su queste domande possiamo discutere assieme, che dici ci proviamo?
Sei ammirevole per la spinta interiore che hai, magari ci fossero tante persone come te; ma se posso permettermi, non permettere che il dolore e la rabbia ti sovrastino.
Sono energie umane fortissime che non vanno certamente sotterrate, ma imbrigliate e usate per fare ciò che riteniamo giusto: il monologo di Franca sullo stupro ad esempio ne è una mirabile (per la bravura) e tristissima (per il contenuto)prova.
C'è bisogno di crearsi uno spazio di aria pulita spesso per rigenerarsi, questo non significa cancellare il dolore di chi sta peggio, ma dotarsi di 'energia' pulita da poter trasmettere. Ti dedico una poesia di uno a cui voglio tanto bene, che viene spesso in quel gazèbo, che sinceramente non è solo un luogo reale ma è anche un simbolo, e che sicuramente comunica molto di più delle tante mie inutili parole..

I vol cavarne el cuor
Brusarne l’anima
Sbregarne le vene
Ma i to cantonuti
Quei proprio tui
Se te vardi benon
I vien fora
A pian
A pian
Alora ME BAGNO LE MAN
ME SPORCO DE TERA
CORO TRA I CAMPI
I FOSI
I CANAI
Ghe sigo al sol
De corerme drio
Par farghe strada
Ala me fantasia

[Vogliono cavarci il cuore
bruciarci l'anima
strapparci le vene
Ma i tuoi angolini
Quelli proprio tuoi
Vengono fuori
Piano
Piano
Allora mi BAGNO LE MANI
MI SPORCO DI TERRA
CORRO TRA I CAMPI
I FOSSI
I CANALI
Urlo al sole
di corrermi dietro
per far(gli) strada
alla mia fantasia]

P. Simon Ostan

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A tutti coloro che propongono come corrispettivo di un delitto una pena che di fatto legalizza una lesione della persona fisica del reo, questo infatti rappresenterebbe un'eventuale "castrazione chimica" piuttosto che una "pena di morte", suggerisco di riflettere su quanto dirò.
Scopo di una comunità-stato che si definisca civile è quella di proporre l'educazione dei soggetti partecipanti in modo tale che i delitti diventino, sempre con maggiore frequenza, eventi straordinari. Una società che contempla tra gli eventi di ordinaria amministrazione l'aumento della repressione degli eventi delittuosi piuttosto che la prevenzione degli stessi secondo il mio modesto parere ha, secondo me, un grosso problema. La mancanza di rispetto tra i "consociati", la mancanza di senso civico, le scarsa qualità della vita, le cattive condizioni economiche, la mancanza di strutture di accoglienza e sostegno verso le situazioni disagevoli, la mancanza di spirito di collaborazione tra gli stessi "consociati", l'egoismo etc etc sono caratteristiche tipiche di quelle comunità stato che non hanno adottato un criterio preventivo verso la delinquenza e la delittuosità ma che hanno deciso di subirne le catastrofiche conseguenze. In parole povere il progresso civile di un paese non si vede da quanta forza di polizia è costretto a schierare per migliorare l'ordine pubblico. Non è sufficiente, anzi potrebbe risultare improduttivo e deleterio, delegare ad altri il mantenimento dell'ordine pubblico che dovrebbe essere invece un obiettivo fondamentale per chiunque appartenga ad un nucleo sociale e per il quale ciascuno dovrebbe impegnarsi in prima persona. Ciò detto e secondo questo ordine di idee uno stato che vuole prevenire gli eventi delittuosi non può e non dovrebbe mai proporre come corrispettivo/punizione di un delitto un altro delitto. Mi spiego meglio: se io cittadino commetto un omicidio è chiaro che ho commesso un delitto, punito dal codice penale. Se lo stato mi punisce con la pena di morte commette di fatto , tramite un boia o una pluralità di soggetti, un omicidio che di per se è e rimane un delitto, ancorchè punito dall'ordinamento giuridico. Se l'obiettivo della comunità-stato fosse davvero quello di eradicare/estirpare l'idea dell'omicidio dalla cultura dei propri "consociati", proporre la pena di morte per punire l'omicidio sarebbe come dire che è legittimo ammazzare un essere umano purchè sia l'ordinamento giuridico a stabilirlo. La castrazione chimica di fatto è una lesione ed una violenza contro la persona, ancorchè sia la persona stessa a chiederla. Se a fronte di una violenza quale quella perpetrata su un individuo, bambino o adulto che sia, proponiamo un'altra violenza non saremo mai in grado di insegnare alle persone che la persona umana è "sacra ed inviolabile" per usare termini presi in prestito da qualche manuale di teologia. In definitiva a mio avviso potrebbe essere molto più produttivo fornire a coloro che commettono un delitto ragioni più che valide per apprezzare la vita umana e rifuggire da qualsiasi tentativo di ulteriore violenza sugli altri. Tanto per fare un esempio e per quanto mi riguarda un omicida lo manderei a sminare i campi minati dalle mine antiuomo: mi sembra un ottimo corrispettivo per chi ha qualche problema a rispettare la vita altrui e sarebbe un lavoro "molto" socialmente utile. Questo il mio modestissimo contributo. Cordialmente mpia

Vorrei tanto che Napolitano Giorgio ricordasse il terrificante periodo in cui i comunisti italiani hanno creduto ciecamente nelle verità sovietiche ed hanno disprezzato la società italiana in nome di un soviettismo vecchia maniera.La verità sulle fosse di Katyn deve obbligare i comunisti italiani a chiedere perdono per gli errori commessi e la credulità idiota nella politica dell'URSS. Di fronte alla gravità dell'evento non c'è antifascismo che tenga.Bisogna ripudiare ciò che i compagni sovietici hanno fatto non solo in danno dei polacchi ma anche in danno di quella fetta di mondo che ha creduto nell'Unione sovietica. Sull'argomento il libro di Victor Zaslavsky è fondamentale.Edizioni il mulino.

Questo non è davvero il tuo blog: ti troveresti meglio tra postfascisti e nozionisti di destra, tra violenti (verbali) e incazzati cronici, tra distruttori e annientatori.
I tuoi patetici tentativi di provocazione sono un po' fuori moda (mi sembri una vecchia radicale incazzuta...) e s'è capito che scrivi per leggerti e compiacerti, adularti e approvarti.
E allora, dopo che ti sarai fatta i complimenti da sola, per favore, non ci deludere...sparisci: serve il confronto, lo scambio, il dialogo, la dialettica. Non sappiamo che farcene della tua mania di distruzione. Non ci serve per capire, non ci serve per arricchirci, non ci serve nemmeno per metterci in discussione né - magari - per rivedere certe nostre idee.
Insomma, non ci serve a niente.
Ho percepito l'ampiezza della tua cultura (forse un po' monocorde?)e la frenesia quasi maniacale con cui pervadi l'impegno della tua informazione... ma a che ti serve?...tu distruggi tutto, sputi sentenze, tranci giudizi, dai ordini, vuoi dire a tutti quello che devono fare e quello che non devono fare, persino al Presidente della Repubblica...ma chi ti credi di essere? E ti sei chiesta che cosa avresti fatto se non ci fosse stato internet con i suoi palchi virtuali da cui sai solo urlare rabbia e tracotanza?
Non va, non va...così non va!
Mi associo a Nexus: è l'ultima volta che ti leggo.

scusa antigone ma perchè per offenderla le devi dare della radicale incazzuta? Ok i radicali hanno fatto qualche cazzata, si sono alleati una volta con berlusconi, stavolta con i socialisti -bleeeeah i socialisti che schifo sono d'accordo, ma alla fine la coalizione è quella di sinistra!
Guarda che sbagli, perchè Marco Pannella è un compagno vero, non nella forma ma nella sostanza.Il panza è un grande. E basta.

Non ho offeso nessuno, tantomeno il Marcone. Sono radicale (nel senso che dava a questo termine il "padre" dei primi radicali, Felice Cavallotti) da sempre, non del partito radicale di adesso - ovviamente - ma dei tempi di Adele Faccio e Adelaide Aglietta e della giovane Emma Bonino che poco aveva a che fare con l'attuale, tutta TAV e IRAQ (forse sarebbe stato più onesto dire "ero" radicale). Quell' "anima" si è persa quasi del tutto...ma questa è un'altra storia...
Ho detto incazzuta, infatti, (che offesa è?)perché conosco quello stato d'animo e non c'era nessuna determinazione a ferire: se questa è l'mpressione che ho dato, chiedo scusa. Ma credimi, Pannella compagno non lo è mai stato né nella forma, né nella sostanza: è profondamente anti-comunista (è un termine che usa per disprezzare qualcuno!)e anti-sinistra...ma è un grande lo stesso. Anche se distante anni luce dalla sinistra io, personalmente, devo molto a Marco, più di quanto tu non possa immaginare.
Ma tutto questo non ha niente a che fare con quello che penso e ho espresso sugli interventi di linarena. Confermo tutto, magari attenuando i colori della passione politica: ma, sai com'è..., NON SONO UNA MODERATA.
(PS: a volte risulta più offensivo un "dolce" inserito ad arte in un contesto di sbandierata convinzione di superiorità per umiliare l'interlocutore che si considera arbitrariamente inferiore che un sano "incazzuta" senza retroterra di acredine o presunzione).

se tu per offendere quella che pare una brutta persona le dai della radicale offendi sì marco pannella.
Per quanto riguarda la definizione di "compagno" se permetti ognuno ha la propria. Consentimi di avere la mia, dato che non sono bolscevica. E non sono nemmeno come lineriana. Non ho bisogno che tu mi spieghi nulla e se vuoi saperlo Il comunismo è una bella utopia.

La libertà di pensiero, che meravigliosa conquista.
La differenza tra me e te? Tu dici a Lineriana di sparire, la vuoi annientare. Io semplicemente la ignoro se dice qualcosa che reputo poco interessante.
Non mi devi spiegare nulla grazie, devi solo rispettare la mia libertà di pensare ciò che voglio.

"bleeeeah i socialisti che schifo" By moiito

O era sarcastico? Secondo me la tua reazione al post di antigone è quantomeno esagerata...io non ho visto nel suo intervento qualcosa da biasimare, boh, ha chiesto anche scusa.

parliamo la stessa lingua!
possiamo avere idee anche diverse e interpretazioni ancora più diverse, ma la volontà di capire e di argomentare credo che sia l'unica via per crescere e accrescersi.(si può dire?...)

Che tu non condivida le mie opinioni, è pacifico. Ma che tu abbia il diritto di dirmi " sparisci", non mi trovi consenziente. Ammenocchè non abbia tu aperto il sito per ricevere applausi e incondizionate adesioni. Se lo stile del dibattito è questo, potrei anche sparire e non credo che il tuo sito susciterà interesse o avrà vivacità dialettica. Mi è parso di capire che il mio torto sia solo quello di leggere a fondo la stampa del tuo partito o dei partiti che credi di appoggiare e condividere ideologicamente e poi di criticarla. Ti segnalo, ad esempio, una gradevole intervista a Serge Latouche pubblicata su Liberazione del 9 maggio scorso. Recita il titolo " produrre meno per stare meglio" e l'intervistatore Davide Turrini ,operante in quel di Bologna, lascia chiaramente trasparire il mondo utopico che si nasconde dietro le fantasie di chi propugna una sorta di umanesimo del far poco per vivere meglio e con pochi mezzi.In fondo, i miei commenti adombrano i pensieri reconditi dei compagni che hanno capito per tempo e che non vogliono essere più ingannati neanche da significativi silenzi.Da ultimo, un piccolo consiglio: cambia nome. Scrivi con il tuo vero nome. Appalesa il tuo volto. Antigone non mi avrebbe mai detto " sparisci". Hai tradito Antigone o non l'hai capita per nulla.E poi, l'equivoco di pogtrà fornire lo spunto per scriverci sopra un drammetto per le tue esibizioni quotidiane.Cordialità. Lina arena. ( non conservo rancore perchè non hai lo spirito e la cultura di Antigone)

non è livore. E' noia.

Ritorno sull'argomento e ti chiedo scusa perchè mi sembra riduttivo e semplicistico il fatto di dire " ho letto solo il titolo" e per noia ho trascurato il resto. Se hai rubato il nome ad Antigone e pretendi che il coraggio di quella donna e la determinazione nel perseguire propri valori siano la spia del tuo carattere, non devi avere noia. Devi invece essere felice di leggere, conoscere e poi replicare o lottare per qualcosa che ne valga la pena. Ne va della tua affidabilità politica.Spero che non te n'abbia a male ma ti suggerisco anche a livello critico di leggere Liberazione con particolare riferimento alle pagine culturali contenenti interviste e saggi sugli intellettuali utili alla bisogna.Capirai quanta ipocrisia e doppiezza esiste nella testa dei dirigenti della sinistra. Del resto, la tua stessa collocazione nella lista Di Pietro rappresenta una contraddizione. l'Italia dei valori non rimanda al socialcomunismo. Vuole un'Italia liberale, liberista e capitalista.Molto vicina alle tesi di Capezzone e Pannella che di socialismo non vogliono sentire neanche l'odore.

Riporto da Panorama questo frammento di articolo che mi ha lasciato basita:Dario Fo "personaggio dello spettacolo". Ma il Nobel?
NON E' IL CASO CHE SI FACCIA QUALCOSA?

SENATORI A VITA, CHE REBUS
Scambio di ruoli al vertice dello Stato: un senatore a vita (Giorgio Napolitano) va al Quirinale e un presidente della Repubblica (Carlo Azeglio Ciampi) va a fare il senatore a vita. Partita pari? No. Ciampi è senatore a vita di diritto in quanto ex presidente, mentre Napolitano era stato nominato, proprio da Ciampi. Viene quindi a mancare il quinto senatore a vita di nomina presidenziale. E ci si chiede quando avverrà la scelta da parte di Napolitano. Ciampi dette il primo laticlavio a Rita Levi Montalcini nel 2001, due anni dopo il suo insediamento. E se nel centrosinistra di voti a Palazzo Madama sembra esserci assoluto bisogno, nel centrodestra si attendono designazioni che riequilibrino l’attuale prevalenza di filounionisti tra i senatori a vita.
Tanti i possibili candidati. Da sinistra a destra, si va da Emanuele Macaluso a Marco Pannella, passando per Tina Anselmi fino a Mirko Tremaglia. Quindi una coppia molto apprezzata dal neopresidente: Antonio Giolitti e Vittorio Foa. Qualche possibilità anche per due costituzionalisti, Francesco Paolo Casavola e Leopoldo Elia. Ma il centrodestra sostiene decisamente Gianni Letta. Un elenco di tre nomi è stato indicato a Napolitano dal governatore del Veneto e neosenatore Giancarlo Galan (che ancora non ha scelto fra la Regione e Palazzo Madama): gli scrittori Mario Rigoni Stern e Luigi Meneghello e il poeta Andrea Zanzotto.

Infine, nel mondo dello spettacolo sono in lizza Mike Bongiorno, Mario Monicelli, Dario Fo; in quello scientifico l’oncologo Umberto Veronesi e i premi Nobel Renato Dulbecco e Carlo Rubbia. (Vasco Pirri Ardizzone)

Gentile Antigone, credo che ti abbiano affibbiato un nome non proprio meritato nè adeguato agli interessi da te perseguiti. Innanzitutto sorprende il fatto che tu abbia raccolto voti con la copertura di Di Pietro mentre sotto il profilo ideologico con l'Italia dei valori tu non hai nulla da spartire. Adesso per giunta ti inalberi per la mancata considerazione del NOBEL conquistato da tuo marito e vorresti una sollevazione popolare. Non credi che sia troppo? Non pensi di disvelare un sotterraneo interesse personale? A questo punto la faccenda diventa smodata e veramente penso che non volga la pena commentare o segnalare o sollecitare o dibattere qualche problema in questo sito. Ti libero della mia presenza rimani con i tuoi fans.Di politica ne capite molto poco e tanto interesse personale muove il tutto.Ti consiglio di cambiare nome. Antigone si potrebbe offendere. Cordialità Lina Arena

Alle congratulazioni di Bush pare abbia risposto Napolitano Giorgio ringraziando e promettendo collaborazione nella lotta al terrorismo. Ebbene, i ringraziamenti di Napolitano sono falsi e ipocriti perchè frutto di una grave amnesia: il tempo in cui i comunisti gridavano " America ,go home" " Yankee, go home". L'Italia fuori dalla NATO"è stato il suo tempo, anche lui militava nelle file del PCI ed assecondava quei detti.Perchè il vecchio compagno Napolitano non ha detto e dichiarato a chiare lettere di aver commesso gravi errori al tempo della lotta con gli USA , quando nelle strade di ogni città non c'era comunista, dotato di tessera di iscrizione al PCI, che non gridasse America go home ? Dalla sicumera con cui il compagno Presidente parla non pare che si sia pentito.Non pare un comunista ravveduto nonostante abbia detto di essere stato un socialdemocratico e non un comunista. Tuttavia non ricordo che il nostro abbia elogiato Saragat. Lo ha sempre combattuto. Perchè? Non era forse Saragat il vero socialdemocratico che aveva lottato il comunismo? Ho la netta impressione che Napolitano abbia la memoria corta oppure stia mentendo anche agli italiani. Ecco perchè non è un presidente di tutti e non è accettato dalla totalità degli italiani.Io non lo ammiro !La sincerità in politica è la prima qualità .

ABBASSO L'ORECCHINO dovrebbe essere lo slogan per contrastare la legge sulle " quote rosa" e per favorire una partecipazione ampia delle donne alla vita politica del paese. Un esempio sulla partecipazione drogata delle femmine nella vita politica del momento è data dall'immagine delle donne " impegnate" che offre la stampa e la TV. Sono donne agghindate, truccate, ben messe, ben vestite, ben impomatate,ben pettinate, ben riverniciate e con il labbrone sporgente come il musone della scimmia.Si offrono al pubblico ed alla TV con sussiego; parlano ed usano " attimi e attimini" di interlocuzioni. Hanno un fraseggio complicato e portano evidenti il segni del martirologio familiare: mariti e figli. Sono una frana e vengono elette. E rimangono in quel sito fino alla fine dei loro giorni perchè sono anche delle martiri.Altrocchè perpetue. Sono eterne.E poi indossano un amuleto che le rende felici e desiderabili: hanno il pendaglio all'orecchio e cioè l'orecchino. Sono e resteranno vincenti grazie all'orecchino che le impreziosisce e le rende appetibili e ridicole.Per fare scomparire questo tipo di soggetto politico? Bisogna gridare " ABBASSO L'ORECCHINO ".

Effettivamente parlare di "quote rosa" mi fa venire in mente le "quote latte" e per associazione le dirette produttrici..quindi forse non è un bel modo di chiamare e presentare un problema abbastanza semplice nell'esposizione, ma tuttaltro nella risoluzione: far sentire più partecipi le donne in politica.
L'unica cosa che non capisco è l'orecchino..non sapevo fosse discriminante, perchè?
Io ritengo che le donne non debbano imitare i maschi quindi sia giusto che vestano, indossino, si 'imbellettino'..come è proprio dell'universo femminile.
Poi che l'agghindamento sia la maschera che serve per sostenere un ruolo di visibilità, e che nasconda spesso il vuoto, allora è un altro paio di maniche.
Io preferirei vedere le donne in gonna e non in pantaloni, rispecchia a mio masculo parere più un loro/vostro sentire(ovviamente è solo un opinione estetica personale).

Diciamo anche che un po' truccata e imbellettata la Bindi magari sarebbe un po' più affrontabile visivamente..

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Credo che vi siano buone ragioni anche occupazionali per procedere all'abolizione dell'Ordine dei Giornalisti ed a quello dei Notai. Il primo limita la libertà di pensiero ed asserve il giornalista all'editore che può financo controllare la formazione del praticante ammettendolo o meno all'interno del suo staff redazionale.Il secondo è solo l'espressione di un tributo ingiuisto che viene pagato in favore di una categoria di professionisti -parassiti che debbono esere equidistanti dalle parti e percepire un compenso astronomico per attività che ormai vengono espletate sulla base di moduli predefiniti. E' una vergogna che solo l'Italia tollera.

Posto che siamo "comunisti", mi chiedo perchè non iniziamo con il comunistizzare le pensioni?

Mi spiego: a prescindere dalla professione e e/o dai lavori svolti durante la fase attiva della vita, una volta collocati in pensione, assegno uguale per tutti; che sò 2000,00 euro a testa. Per tutti, insisto: notai; braccianti; ingegneri; avvocati; parlamentari ecc...
Qualcuno (più d'uno) obietterà: ma come, io verso più contributi! Bene, rispondo io: tu versi più contributi ma vivi in uno Stato sociale e versi anche per chi è stato più sfortunato e per una vita ha guadagnato meno di te o addirittura non ha mai potuto lavorare perchè ammalato o altro.
In sostanza "l'ex" che sia stato un mega-direttore generale del dipartimento tal dei tali (con una montagna di responsabilità) o un muratore, quando ha ormai novant'anni e tutti gli acciacchi di questo mondo (ed alcuna responsabilità); in assenza di alcun elemento di merito che ne giustifichi più la differenza, perchè non dovrebbero entrambi contare su un assegno che gli garantisca una serena vecchiaia?
Senza contare che l'ex mega-direttore-galattico potrebbe (giustamente) contare sulle risorse accumulate negli anni grazie ai suoi lauti emolumenti.

Utopia? Forse
Giovanna Incorvaia

nel vasto settore delle pensioni credo che le pensioni dei parlamentari siano le più insiuste e le più criticabili perchè provocate da un impegno oneroso ma di carattere elettorale e gratificante. Sono doverose le spese da affrontare durante il mandato parlamentare ma non si giustifica l'elevato importo della pensione se si pensa che il parlamentare può e deve riprendere la sua attività con maggior impegno di prima e con più occasioni lucrative.E poi , la pensione costituisce per il parlamentare una sorta di premio finale che lo induce a non far nulla se non ad occupare un banco in parlamento in quanto il nostro nulla perde se non tutela gli interessi politici posti a base del suo mandato. Credo quindi che sia giusto togliere questo beneficio ai signori onorevoli che di onorevole hanno solo la cuccia in Parlamento.

Noto che con molta facilità e con un pizzico di orgoglio taluno si definisce " comunista".Credo che al fondo vi sia un'assoluta ignoranza del significato della parola comunista nel senso politico del termine e cioè di appartenenza ad un partito comunista. Desiderare l'uguaglianza e la comunione dei beni non significa esser comunisti. L'essenza del comunismo è nel miraggio di una società che garentisca la proprietà pubblica dei mezzi di produzione . Laddove si inserisce il privato o la proprietà privata dei mezzi di produzione il comunismo è destinato a scomparire perchè non si produce senza mercato, senza profitto, senza danaro e senza merce.Quando mancano queste categorie la società è solo una tribù che può soddisfare solo esigenze animalesche.

Le segnalo un’ottima trasmissione televisiva che manda in onda Nessuno TV con la presenza dell’ex senatore Franco De Benedetti in veste di intervistato. Ebbene, se si seguono i logici e semplici ragionamenti del dotto ex senatore si comprende che i programmi di Berlusconi erano perfettamente conseguenti ed utili per uno sviluppo ed un miglioramento dell’economia italiana.Ma vallo a raccontare alla stampa ed ai politici di sinistra ! Siamo di fronte ad una genia di incapaci ed incompetenti.Non a caso De Benedetti Franco non è stato più eletto.Mi permetto di segnalare la trasmissione alla senatrice Franca Rame perchè potrebbe trarne giovamento sul piano delle segnalazioni economiche da fare alla pletora di salvatori della patria giunti nei meandri dei ministeri al seguito di Prodi.

Egregia senatrice, si fa un gran parlare di magistrati e la sinistra ne difende l'operato tutte le volte in cui un avversario politico viene colpito dalla scure delle sentenze di condanna come se si trattasse di provvedimento proveniente da soggetti " senza macchia e senza paura".Ritengo invece che i provvedimenti a sfondo politico sono da respingere integralmente perchè frutto di distorte applicazioni del diritto e che bisogna invece discutere e rivedere l'operato della magistratura in materia di lavoro. Orbene, egregia senatrice, è al corrente del fatto che l'art. 18 dello statuto dei lavoratori è boicottato ed impedito nella sua concreta realizzazione proprio dai giudici?Lo sa oppur no che in caso di negata esecuzione di una sentenza di reintegra sia i giudici della fase esecutiva sia quelli che operano nel settore penale negano al lavoratore reintegrato il rientro nel posto di lavoro? Dal canto mio ho ottenuto che un magistrato del Tribunale di Acireale affibbiasse un anno di carcere ad un dirigente della locale sezione AIAS perchè non aveva eseguito una sentenza di reintegra di una lavoratrice ingiustamente licenziata dal posto di lavoro . Ma ho dovuto constatare che giudici del Tribunale di Siracusa, civile e penale,e del tribunale di Catania ,sezione esecuzione, negano al lavoratore la concreta attuazione di una sentenza di reintegra.Pare che una certa giurisprudenza sostenga la posizione dei giudici riottosi alla reintegra. Le chiedo troppo se dell'argomento se ne discuta nel corso di un question time in parlamento?

Non credo che configurando il reato di concussione sessuale si possa estirpare il dominio dell'uomo sulla donna.Il reato lascia tutto come prima e rende certamente la donna ancora più serva del padrone o del barone. E per non dimenticare i baroni vorrei ricordare tanti bei baroni di sinistra che nelle patrie accademie fanno scempio di donne, carinine e di buona scrittura .Non dimentico certe malignità che sono state alimentate per scoprire e denunciare vanamente il potere di tanti illustri cattedratici che hanno fatto della sinistra il campo di sperimentazioni e di successi politici.Puntare il dito sulla destra fa solo un gioco " sottile" ed inutile perchè rivela la pochezza culturale di chi pretende di colpire il volto del principe senza vedere che il capopopolo o il baronetto o il cattedratico o il dirigente o il segretario di partito sono forse più feroci e assatanati del primo perchè hanno conquistato il potere sull'onda di una predicata parità o giustizia sociale che, nella pratica quotidiana, viene poi smentita ed ignorata.Ammiro Lussuria e l'apprezzo ma non ritengo che possa esprimere bene la rabbia delle donne perchè delle donne incarna ed esprime la parte meno rilevante.

gentile Franca Rame, le chiedo di presentare una question time sul seguente argomento: che fine hanno fatto i miliardi offerti dalla ST di Catania alle donne-operaie per abbandonare il giudizio di contestazione della procedura di mobilità?Queste poveracce hanno perso non solo il posto di lavoro ma anche la possibilità di avere una sommetta per pagare i contributi volontari e godere di una sorta di mobilità lunga grazie ad una liquidazione forfettaria che proponeva l'azienda per favorire l'esodo delle dipendenti.La somma offerta si aggirava sui 150.000,00 euro a testa e raggiungeva il totale di circa tre miliardi di lire.Le beneficiarie erano circa 20 ed hanno perso tutto perchè la Corte suprema di cassazione ha deciso che la causa di contestazione del licenziamento non era processualmente fondata. Ebbene, rimane in piedi la causa per il risarcimento del danno conseguente alla illegittimità delle operazioni di mobilità compiute.Vorremmo adesso sapere che fine hanno fatto i miliardi che la ST offriva alle lavoratrici prima che finisse la prima lite giudiziaria. I soldi alla ST proveinvano dalla Comunità europea. Si può conoscere la destinazione finale di tal malloppo? grazie da Catania.

E'triste attendere che la sinistra faccia ciò che la destra non ha fatto o non vuole fare ma l'equivoco è la caratteristica della cultura politica italiana.La sinistra spera di sfondare i cieli del socialcomunismo e si ritrova a due passi da un'economia appena lliberalizzata..Per la sinistra è una vera delusione ed una minaccia anche se nelle more vengono assunti 23.000 insegnanti.Si tratta di due provvedimenti corretti. E poi cari compagni anche in taxi si arriva nel paradiso delle multinazionali.E non dite che si tratta di una nuova NEP perchè Lenin è morto ed è rimasto solo sulla piazza rossa ad emanare miasmi.Nessuno lo ascolta. neanche i compagni di un tempo.Tutti ormai hanno il panino della Mc Donald.

mi par di sognare. La sinistra sembra che abbia perso il ben dell'intelletto. Ma si rendono conto i rappresentanti di questo corpo elettorale, oggi maggioritario, che stanno dando una mano ai grandi borghesi per sistemare l'economia capitalistica? Chi è questo Padoa Schioppa? Eppure non sembra tanto furbo da fare fessi i compagni.Assistere alla classe operaia che si sacrifica per il bene di pochi è una grande tristezza specie al pensiero che un altro grande borghese non avrebbe adoperato tanta malizia e cattiveria. Perchè soffrire? I ricchi soffrono? Idioti ! I ricchi rimangono sempre ricchi e se pagano qualche danaro in più lo fanno nel loro interesse. Batto le mani a Berlusconi perchè solo se lo combatto dall'interno posso avere qualche cosa in più. Dall'esterno ho solo colpi maldestri che magari provengono dall'ipocrita Bersani . Costui con il suo italiano nordico non nasconde che vuole sistemare la posizione degli altri ricchi fra cui lo stesso Berlusconi.Questo risultato è figlio di quella famosa intruppata di borghesi, finti socialisti, che hanno snaturato il vecchio PCI , hanno lottato i socialisti e si sono ben sistemati nei posti più acconci per le loro carriere ed il loro futuro.E adesso battete le mani a questa orda di signori, finti sinistri.

Apprendo dalla stampa che i compagni amministratori di Riccione si accingono a riservare un pezzo di spiaggia per le concubine degli sceicchi.Trattasi di una penosa convenzione che proprio gli amministratori di un Comune qual è Riccione ,legato alle sorti ed all’intelligenza della sinistra, non avrebbero dovuto accordare anche in nome ed a tutela del decoro di una fetta dell’umanità costituita dal mondo femminile. Dove sono le femministe di sinistra? Non dovrebbero insorgere di fronte ad una simile barbarie? E perché poi accordare i diritti di cittadinanza a gente primitiva che della donna conosce solo il versante del servaggio?Non dovrebbe soccorrere il principio del pari trattamento se poi si accorda la cittadinanza a persone provenienti da quel mondo che calpesta ignobilmente le donne?

Gentile signora Franca, innanzitutto debbo dirle che la seguo fin dai tempi in cui faceva la sua trasmissione su Rai Due pertanto, sebbene non ho mai avuto il piacere di incontrarla di persona, ho molta stima per lei e per il suo operato.
Ho letto nel suo blog che tra le sue intenzioni ci sarebbe quella di spendere il suo stipendio di parlamentare per avere molti e bravi consulenti cui affidare il compito di redigere un progetto "antispreco". Ebbene siamo in due molto preparare sia sul versante giuridico (laurea in giurisprudenza) che sul versante tecnologico (sistemi informativi) e le offriamo gratuitamente di sfruttare le nostre competenze, entro i limiti del tempo concesso dal nostro lavoro, per produrre qualcosa di fattibile. Sono giorni che stiamo pensando a come divulgare una sorta di proposta di legge popolare, dopo averla redatta, relativa alla riforma del sistema carcerario per l'umanizzazione delle pene al fine di favorire il reintegro corretto nella società dei soggetti che delinquono.
Diciamo che lei potrebbe avvantaggiarsi delle nostre compentenze e noi potremmo dare un apporto concreto in termini di riforme a questa società sempre più degradata.
Che ne dice? Può contattarmi all'indirizzo e-mail che ho usato per la registrazione dopo di che ci dirà come possiamo fornirle il nostro supporto.
Cordialmente
mpia

Non riesco a capire le ragioni di fondo che la rendono solidale a Di Pietro. Forse il desiderio di irrogare pene e galere?Lei ha dimenticato i tempi quando raccoglieva danaro e aiuti per Soccorso Rosso? Anche quelli erano tempi di galere. Ma in quel caso si trattava di fare uscire di galera compagni che avevano usato la violenza e magari avevano ucciso.A quel tempo avrebbe avuto in Di Pietro un nemico acerrimo. Ma adesso? La galera ancora l'affascina? Non crede che bisogna lottare per il benessere della gente?Solo con il benessere cessa la violenza e si acquetano i bisogni.Le consiglio di proporre l'apertura di supermercati nelle zone povere del paese.Solo il mercato ed il supermercato sopprimono l'istinto di violenza riposto nell'animo dei compagni votati al bisogno di liberare l'umanità. Provi con il supermercato.Vedrà che avrà partita vinta.

Sono disponibile a darle una mano per presentare un progetto di legge sugli IACP. Si tratta di vecchi istituti ormai obsoleti, inutili e fonti di ruberie.Nel nord Italia pare che li abbiano già trasformati. Resiste il Sud perchè gli istituti IACP sono fonti di corruttele, ruberie, raccolta di voti e di consensi.Ho avuto una triste esperienza come consigliere di amministrazione all'IACP di Catania. Ho rassegnato le dimissioni dopo appena due anni ed ho toccato con mano quanto ignobili siano i legami che legano i politici a queste strutture. A Catania ho conosciuto due persone che hanno lottato una vita per moralizzare e mettere in liquidazione l'istituto. Hanno perso la carriera ed anche la vita. Sono il radicale geom.Camelo Percolla che ha sollecitato e tentato di fare approvare una legge che sciogliesse l'ente. E' stato inutile.Altra persona che ha lottato e financo vi ha lasciato le penne è stato l'avv. Francesco Messineo.Ha scoperto innumerevoli casi di malaffare; ha denunciato alla magistratura i responsabili; ha scritto una valanga di esposti e di denunce. Tutto è stato inutile. E' stato financo licenziato e condannato da qualche magistrato intelligente per aver denunciato le malefatte dei dirigenti locali IACP. Destra e sinistra comunista sono vissute attaccate a questo mostro di burocrazia e di danaro ed hanno preferito farlo vivere all'ombra del malaffare per derivarne utili anche in tempi di elezioni.Le chiedo: perchè non presenta un progetto di legge per mettere la parola fine su queste ignobili strutture?

In questo scorcio di estate siciliana calda e meravigliosa non ho avuto la fortuna si sentire o leggere qualcosa contro la cultura musulmana che comprime e odia le donne.Dove sono le donne di sinistra? Cosa fanno le donne di sinistra ?Cosa dicono , di fronte ad un efferato delitto ed alle giustificazioni del capo religioso pakistano? Questi mostri devono scomparire. Non ripetiamo la vecchia solfa del silenzio al tempo dell'URSS. Gridiamo chiaro e forte: abbasso l'uomo e la cultura orientale musulmana.Difendiamo la libertà e la dignità della donna. Cara Franca Rame, dove sei?Prendi D'Alema per il bavero e digli di non rivolgere la parola al politico orientale se non ha accanto una donna che decida e partecipi da pari alla discussione. Non voglio più vedere il velo islamico.Chi accetta di vedere e parlare con le donne in burka non può avere solidarietà.Non sono femminista ma questo delitto mi riempie di rancore contro l'omaccione musulmano.Reagiamo e tu Franca Rame comportati come hai fatto in passato per obbiettivi sbagliati.Anch'io ho difeso i brigatisti ma dopo mi sono ricreduta ed ho capito che il paradiso in terra non esiste e che anche il capitalismo , a preferenza del socialismo, garentisce i diritti fondamentali dell'uomo.Adesso, tocchiamo con mano la malvagità insita nei valori della civiltà orientale. Se vogliamo accettarla dobbiamo criticare e lottare per i diritti assoluti umani.E fra questi il diritto delle donne ad esistere.Grazie se metti in atto qualche gesto importante mentre le altre donne di sinistra nicchiano e stanno all'ombra del solleone al pari delle donne di destra.Non sento infatti la Prestigiacomo.

Ho letto della regia di Dario Fo dell'Italiana in Algeri. Ho letto anche dei fischi, per la verità cattivelli, da parte del pubblico alla vista dell'aereo americano apparso sulla scena.Dopo il delitto del padre pakistano ho pensato all'Italiana in Algeri ed alla possibilità di mettere la figura di questo grande padre sui fondali dell'opera. Avrebbe dato la misura degli errori che vengono ancora commessi dai nostri intellettuali nella manipolazione delle opere liriche.Rossini avrebbe riservato una sberla al caro e presuntuoso Fo.

..e spesso anche facendo dei semplici cluster sonori si sta meglio. Ne sa qualcosa Stockhausen padre, tanto per citarne uno.
E' bello anche parlare a vanvera; psicofonicamente parlando fa altrettanto bene la fuoriscita di suono anche se non ben calibrata.
Non capisco però quando le parole vengono scritte senza un perchè.
Il mattacchione, semi-depresso genio di Rossini oggigiorno avrebbe messo in scena un'intera flotta navale americana e un intero stormo di caccia.
Forse la sberla gliel'avrebbe dava a Dario per esser stato troppo morigerato.
Perchè allora non rifare paro paro le commedie plautine o ad esempio perchè non utilizzare da oggi in poi solo attori maschi in scena come dei greci un po' di millenni fa facevano nelle loro opere?
Perchè non parlare ancora delle guerre puniche e scontrarci nella hall dei teatri in accesi dibattiti su chi avesse ragione in quelle guerre?
Tanto è vero una qualsiasi opera artistica ha e deve valere solo come opera di 'intrattenimento'.
Si guasta l'opera, se si vanno a toccare in qualche maniera le emozioni e il nostro modo di vedere la realtà, visto che oramai tutti ragioniamo con i meccanismi della fase pre-operativa (una delle fasi evolutive dell'individuo definite da J. Piaget); altrimenti si rischia di crescere.

Per un'opera lirica si può andare in scena con dei bravi cantanti e una buona orchestra anche senza tanti fronzoli.
Se c'è una regia, una scenografia, etc allora quanto sta avvenendo in scena è filtrato attraverso un significato e attraverso significanti decisi da chi ha il compito di dirigere l'opera.
C'è gente che muore sotto le bombe di un aereo (ebbene si non si guerreggia più con la baionetta) anche perchè qualcuno possa imbellettarsi, salire in macchina e andare a vedere/sentire(ascoltare?) dei cantanti e dei musicisti e voler sentire il solito acuto la solita tensione di settima di dominante e conseguente risoluzione(dei peccati).

Un vero intellettuale (se poniamo come modello uno qualunque tipo Pasolini)ha nel DNA il cogliere il pensiero, la morale, i meccanismi e le contraddizioni del proprio tempo ed esprimerle.
Ma è proprio vero che per riconoscere un genio, come con i santi, bisogna aspettare che muoia. Peccato.

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l'idea rilanciata dalla sindaca moratti di istituire la pollution charge (il ticket d’ingresso in città per le vetture più inquinanti dei non residenti a Milano) è da valutare con attenzione: il ticket costerà meno degli 8 pounds di Londra ma più dei 3 euro prospettati a suo tempo da Albertini e che i più tartassati saranno i possessori di mezzi diesel; esentati gli Euro 4 e i mezzi ecologici; probabilmente non pagheranno le moto, ma la decisione non è ancora stata presa. Sono stati definiti anche i varchi elettronici di ingresso in città.

la proposta adottata con successo in altri comuni però non può essere l'unica iniziativa anti-smog perchè non toglie l'inquinamento, ma lo tassa.

e la pollution charge non può essere la prima iniziativa perchè in questo momento non esistono alternative all'accesso in auto a milano, se pensiamo che un biglietto della metropolitana da un paese limitrofo costa più di 2 euro a corsa (se una famiglia di 4 persone vuole andare un pomeriggio a milano spenderebbe solo di metropolitana la bellezza di 16 euro, cioè 32.000 lire!). E questo anche grazie all'adeguamento euro che a fatto si che un biglietto urbano sia passato 1.000 lire nel 2001 a un euro nel 2002.

le iniziative per far respirare un po' d'aria pulita ai milanesi dovrebbero essere:

- ridurre immediatamente l’inquinamento da diesel: i mezzi pubblici di trasporto, quelli adibiti al trasporto merci e i taxi devono passare ai biocombustibili, al gas, all’alimentazione elettrica; il riscaldamento degli immobili pubblici e privati deve passare al metano;
- promuovere investimenti sul rinnovamento, la manutenzione e l’aumento del numero di bus e tram, per consentire di raggiungere rapidamente ogni punto della città;
- costruire una rete di piste ciclabili lungo tutti gli assi e le circonvallazioni cittadine;
- contro il proliferare dei parcheggi nel centro cittadino, creare lungo la cintura esterna isole di scambio per le merci e per il milione di auto di chi tutti i giorni entra ed esce dalla città per motivi di lavoro o di studio: la consegna delle merci, unificata e concentrata per zone, avviene con mezzi di trasporto elettrici, e con il ticket del parcheggio auto si raggiunge gratuitamente la città utilizzando mezzi pubblici, auto elettriche e bici;

il sogno sarebbero mezzi pubblici gratuiti. e non è una cosa impossibile se si pensa a quanti soldi vengono spesi per gli stipendi dei controllori, l'istallazione e manutenzione delle macchine obliteratrici e dei tornelli, i costi per la stampa e la distribuzione dei biglietti e il guadagno che hanno i punti vendita. I soldi che rimangono all'Atm non sono molti e potrebbero essere rimpiazzati da un maggior numero di spazi pubblicitari che potrebbero essere venduti a caro prezzo perchè aumenterebbe sensibilmente il numero dei passeggeri (e quindi delle persone che vedrebbero la pubblicità). E se ancora non bastassero basti pensare a quanti soldi si risparmierebbero in spese sanitarie per capire che una città davvero all'avanguardia è disposta a rischiare per puntare in alto.

Solo successivamente all’applicazione dell’insieme di queste misure, il centro cittadino potrebbe essere chiuso al traffico, e transitabile solo pagando una tariffa d’ingresso.

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Gentile senatrice, Lei saprà che a Catania una TV chiamata TELECOLOR di proprietà dell'unica famiglia che detiene tutti i mezzi di omunicazione e quindi tutte le possibilità di intervento , di conoscenza e di partecipazione da parte dei sudditi,è stata smantellata con il licenziamento di quasi tutto lo staff dei giornalisti. Le voci di protesta da parte degli interessati sono state levate da tempo ed erano conosciute dagli addetti ai lavori.Solo in data odierna, una pagina della Sicilia offre uno spaccato della virulenza sottile e rabbiosa con cui è stata condotta la reazione datoriale .Fra i politici catanesi di destra e di sinistra solo Bianco ha criticato la voce del padrone. Gli altri tacciono, in attesa di tempi migliori.Perchè non interviene? Propongo la creazione di una grossa società editoriale che abbia il coraggio di affrontare questo mostro catanese della comunicazione che ha messo il bavaglio alla Sicilia orientale.Per alcuni aspetti non condivido la posizione della grande stampa, asservita come sempre agli interessi di questa famiglia.Attendo una sua iniziativa.

Vi invito al leggere l'inserto di Liberazione sul compagno Mao. E' utile e istruttivo per capire quando i compagni sbagliano e quanta testardaggine si mette per impedire di riprendere la ragione. Quanta gente ci ha giustamente criticato?Quante sono state le vittime innocenti delle follie di Mao? Perchè adesso la Gagliardi dice di sospendere il giudizio di condanna su Mao? Quella via era del tutto sbagliata e tale si è rivelata. Perchè ancora continuare ad ingannare tante gente che crede nella rivoluzione permanente?Credo che Marx e con lui tanti bravi economisti avessero ragione nell'elaborare teorie utili per capire i meccanismi del capitalismo. Ma che avesse torto nel pretendere di aver scoperto la chiave per superare il capitalismo o per distruggerlo.Ha sbagliato Marx: ha sbagliato Engels; hanno sbagliato Lenin e Stalin; ha sbagliato Mao; Ha sbagliato Henver Hoxa; Ha sbagliato Castro. Troppa gente ha sbagliato e troppi errori sono stati commessi per cui non credo che la strada del socialcomunismo sia lastricata di buone ragioni o di successi.

perchè tacciono le voci dei politici di fronte alla fine di uno strumento di comunicazione sia pur di parte e sia pur non imparziale qual è Telecolor TV di Catania? Dove sono finiti i capitali detenuti dai politici di sinistra? Dove si trova il sig. Murdock? Cosa fa dell'Utri? Compra solo libri antichi sulle bancarelle? Perchè non si lotta il canone RAI?Perchè non si mettono in moto i meccanismi per fare concorrenza alla famiglia Ciancio? Perchè i politici che siedono in Senato tacciono sulle questioni che interessano il paese? Perchè le donne di sinistra e di destra non difendono i diritti delle donne asiatiche? E di quelle africane?E di quelle musulmane?Forse il caldo soffoca la gola dei politicanti e li ammutolisce?

Perchè non la vedo su Sky? Si vedono e odono tante facce inutili ma la sua , simpatica anche se non condivisibile per intero ,non la incontro mai.Perchè?Su quale canale TV interviene?Se devo esser sincera l'avrei vista con più simpatia in un gruppo di socialisti ma non con Di Pietro e l'Italia dei valori che di valori non ne ha proprio alcuno.Sulla concorrenza in Sicilia in materia di stampa,TV ed editoria in genere perchè rimane sorda?Se avesse letto La Sicilia del 19,20 e 21 agosto avrebbe tratto tante belle idee sulla concentrazione dell'editoria a Catania e d'intorni.Intervenga e soprattutto venga a Catania.