scusate il ritardo, ma non ho avuto un attimo di tempo! franca

Roma 24 gennaio 2008
guarda qui la manchette in uscita su Repubblica
E se domani tornasse Berlusconi? (La Stampa)
Governo: si, non è andato tutto come si voleva, ma se tornasse Berlusconi (Liberazione)
Ieri sera, dopo la giornata trascorsa alla Camera, sono rientrata a casa senza alcuna voglia di parlare, e tanto meno di discutere. Manco ho cercato di reagire. Mi sono sdraiata sul letto a riflettere. Pensare e ripensare a quanto visto e udito in quella lunghissima giornata. Avevo addosso un grande sconforto.
Che non se ne andrà di certo in qualche ora.
Né in qualche giorno.
Sono entrata a Montecitorio alle 15.30. Il governo era presente al completo, Prodi con tutti i suoi ministri, meno l’ineffabile Mastella.
Ho ascoltato le dichiarazioni di voto dell’opposizione e di qualche rappresentante della sinistra cosiddetta estrema. Erano entrambi violente e insultanti. Parola d’ordine: “Vattene Prodi”.
Non mi giudicate “facile al patetico”, non lo sono. Piuttosto mi sono messa nei panni di Prodi e ho vissuto il suo stato d’animo. Stavo male per lui. Me ne sono uscita interamente svuotata.

Già la mattina era cominciata male. Una normale e amichevole conversazione con un compagno che stimo è degenerata in un attimo, partendo dal voto alla fiducia a Prodi.

La coerenza è stata una costante assoluta della nostra vita (mia e di Dario), coerenza che abbiamo anche pagato caramente. Coerenza “sì”, espressa sempre ad ogni costo. E le rarissime volte che abbiamo mediato è stato solo perché non eravamo gli unici esseri viventi del pianeta con problemi “solo nostri”, ma c’erano altre persone coinvolte. Eravamo quindi costretti a riflettere su “causa ed effetto” nella totalità delle situazioni.
In questi 19 mesi, come ho spesso ripetuto, m’è capitato più di una volta di dover votare contro coscienza. Perché? Proprio per rispettare la “causa e l’effetto”. Il leit motiv delle mie riflessioni girava sempre su una costante domanda: dove porterà il governo del quale faccio parte il mio voto “contro” da anima bella?
Sono salita su questa strana nave che a momenti mi ricorda quella dei folli, pensando di poter fare qualcosa di utile. Non è successo. Non mi è stato possibile. Non ce l’ho fatta.
Essere coerenti con le proprie scelte ideologiche è onesto, giusto, indispensabile… ma se non te lo puoi permettere? Non ti resta che rassegnare le dimissioni. Cosa che ho fatto.
Senza presunzione dico che non so se il governo avrebbe retto senza i miei “Sì” con i piedi saldi a terra, dettati dal senso di responsabilità.
Se qualcuno di quelli che mi hanno votata pensa che io abbia tradito i miei elettori e me stessa, io rispondo che l’esame di coscienza me lo sono imposto ogni giorno. Adesso tocca a loro, mettendosi anche nei miei panni fino in fondo.
Ribadisco che personalmente ho solo mantenuto l’impegno che ho preso accettando questa assai pesante carica: fedeltà al governo. Mai avrei potuto far qualcosa che lo mettesse a rischio.
Punti di vista.
E’ bello, esaltante, far l’eroe sul cavallo bianco con il vento che ti gonfia il mantello… soprattutto quando c’è qualcuno che ti permette di montare in groppa e galoppare glorioso. 
La coerenza va ragionata, come ho già detto, e non perseguita a piedi giunti ad oltranza, muovendosi esclusivamente lungo le proprie convinzioni.
Causa ed effetto.
Oggi (salvo miracolo) il governo cadrà. I responsabili di ‘sto sfacelo dovranno render conto del loro operato a “molti” italiani.

Sì, non tutto è andato come si voleva. Sì, la gente sta male… Sì, ci siamo trovati in mezzo a guerre, così dette “missioni di pace”, sì i precari, sì gli operai che si alzano alle 5 e vedono crescere i figli quando li vanno a guardare mentre dormono, solo la sera al rientro… Sì, le pensioni fanno schifo… beh, non tutte : un importante politico intasca circa 500 mila euro l’anno… sì, non s’è mosso un dito per il conflitto d’interessi e la cancellazione delle leggi ad personam… Ma in quanti “mangioni” si saranno dati da fare perché a Prodi non si permettesse di affrontare l’argomento? Sì, sì, sì… tutto giusto. Ma che Prodi, in quel suo governo, di fatto, si trovasse come un condannato agli arresti domiciliari con manco un cane che gli portasse le arance… non l’avete mai considerato? Andavano da lui solo a imporgli, a chiedere e a ricattare.
Bella gente!
Che Berlusconi ci ha lasciati con le pezze al sedere nessuno se ne ricorda? E che i soliti furbacchioni hanno collezionato cariche e privilegi in quantità?
Non ha fatto proprio niente Prodi? In un editoriale di qualche giorno fa Scalfari faceva un elenco che dimostrava proprio il contrario. Sono poi passati solo 19 mesi. Bastavano per rimettere in piedi un Paese completamente allo sfacelo?

Cosa pensano i responsabili della caduta di Prodi, che tornando Berlusconi a Palazzo Chigi la classe operaia andrà in fabbrica con la Ferrari, i pensionati sverneranno a Sanremo e i precari avranno contratti d’oro che erediteranno i loro figli e i figli dei loro figli?
E se non andasse così?
E se si peggiorasse come è più che probabile?

No, l’estremismo non mi è mai piaciuto.  
Penso a un tale, di cui ci si ricorda sempre meno, che sentenziava: “Attenti. L’estremismo è la malattia infantile del comunismo.”
Ha sbagliato: non è una malattia infantile, ma senile! Ed è una malattia all’ultimo stadio.
franca rame

NB. GIU’ LE MANI DALLA 194!


Commenti

Cara Franca, ti seguo da sempre e ho letto i tuoi 2 "avvisi" a pagamento apparsi in questi giorni su Repubblica.
Il motivo primario per cui ti scrivo è per dirti che sono fiero di te, della tua coerenza e del senso che sei riuscita a dare sempre alla tua esistenza.
Stamane ne sento dire tante sul governo che è caduto, su quello che verrà, però mi sembrano tutte cose stonate...
Nonostante il buio che sembra non diradarsi, tu sei una dei pochi motivi che possono aiutare a non vergognarsi di essere italiano.
Non mollare mai, nonostante tutto!
Un abbraccio a te e a quel grande compagno della vita che hai avuto il merito e la fortuna di incontrare.
Lunga vita ad entrambi!

giorgio piermaria

Caro Giorgio,
graaazieeee!!!
 

Nonostante tutto,…

Cara Franca,
ho sempre ammirato la sua dirittura morale, la sua tenacia, la sua ferma coerenza.
Stamani, mentre spiegavo ai miei allievi la lirica di Primo Levi: “Shemà”, ero anch’io terribilmente presa dallo sconforto e temevo di trasmetterlo.
Mi risultava molto difficile parlare dell’Olocausto, senza provare angoscia e un’immensa tristezza per la realtà in cui viviamo.
Poi mi ha rincuorata il suo messaggio(vedi la “Repubblica” del 25-01-08) che, nello squallore del panorama politico odierno,ancora mi incita a sperare che non tutto sia perduto.
Grazie.

Amelia

Quello che ho provato vedendo le immagini trasmesse dal Senato della Repubblica mi è rimasto ancora dentro… amarezza, schifo..paura..
Paura per il destino di questo paese, paura per un tipo di cultura che si radicherà sempre più profondamente. E la scuola.. La legge sulla formazione professionale voluta da Formigoni per la Lombardia è solo l’inizio.
Il Governo Prodi mentre si preoccupava di sistemare, giustamente, i conti, ha lasciato in mano la scuola pubblica italiana ad un personaggio come Fioroni, che con i suoi maldestri tentativi di riforme, ha aperto la strada a chi inevitabilmente gli succederà in questa opera di distruzione della cultura.
Pensate a cosa provano i nostri ragazzi che stanno frequentando le scuole superiori, che fiducia possono avere in un paese che rivela tante profonde contraddizioni?
Cara Franca ti ringrazio per quello che sei, ora più che mai abbiamo bisogno di persone come te per continuare a credere che si possa costruire un domani migliore.
Silvia

Cara Franca,
quello che stai facendo e’ ammirabile.

Purtroppo la gente oggi è troppo presa dai problemi e non ha molto tempo per seguire la politica. Io compreso.

Volevo solo farTi presente che ieri sera ad Anno Zero un ex ministro della giustizia (Castelli) ha detto “non solo è un reato penale ma e’ vergognoso” a proposito dei fatti contestati dalla procura di S.Maria Capua Vetere.

Questo dopo che hanno mandato in crisi un governo caduto su ciò che di più grave esite nel nostro paese: la corruzione politica.

Abbiamo dovuto aspettare Santoro per vedere un servizio serio su che cosa è davvero contestato. Ormai girava il tan-tan che tutti conoscevano gli atti e si sarebbe sgonfiato tutto. E tutti lo ripetevano a memoria (purtroppo anche Paolo Mieli a Ballaro’) .

E’ veramente pazzesco la grossa mancanza di responsabilità. Sembra che alcuni politici – Castelli compreso – prendano tutto come un “gioco” fatto sulla pelle degli altri !

Sembra che vivano fuori dalla realtà. Non si rendono conto che i problemi esistono e sono seri.

Se cominciassero ad avere uno stipendio normale forse comincerebbero a ragionare come la gente normale.

Un grosso augurio.

Ciao Franca,
ho dovuto creare un nuovo utente in quanto con il primo non riesco più ad accedere :(.
L'ho fatto per confermarti quello che Giorgio ha scritto prima di me.
Sono orgoglioso che il mio voto sia andato ad una persona coerente, onesta, razionale, ma non priva di sentimenti.
Condivido la tua disanima sulla persona di Prodi e trovo quantomeno irritante la falsità di buonissima parte degli interventi che ho seguito ieri al senato.
Penso che alle prossime elezioni sia d'uopo non votare.
L'ultima volta è stato un voto dato alla coalizione "meno peggio" e solo perchè c'era un nome come il tuo.
Però penso che l'unico modo per far capire che stanno veramente esagerando è mandare un messaggio forte.
Non è più questione di destra o sinistra, che ormai esistono solo nella memoria di quelli che hanno qualche anno in più, ma è questione di dignità civica.
Sono forse influenzato da quello che leggo in questi giorni "la casta" e da trasmissioni come Annozero di ieri sera?
Non lo so.
Grazie di aver dedicato tanto della tua vita per questo sogno di lotta agli sprechi.
Beppe

Le persone ,dotate di sensibilità come te cara Franca, ho sempre pensato non fossero adatte scendere nell'arena!
E' per questo che provavo tanta tenerezza per te.
La tua coerenza ha incontrato tanta ostilità da richiamarti alla *coscienza* anche da chi ti aveva votata.
Da Filippo ,sto aspettando le ...istruzioni x l'uso del mio voto...futuro.
Abbraccio
laura

Cara Laura!
hai proprio ragione! Ora come non mai abbiamo bisogno di essere illuminati sul prossimo voto!!
Piccola vittoria, passata in sordina: la Cassazione ha dichiarato inammissibili alcune parti della legge 40! Evviva!!!
 
redazione
 
 

la coscenza di ognuno guida le scelte, la tua guidera le tue scelte
io posso dirti solo che negli ultimi 30 anni di votazioni ne abbiamo fatte, ma i problemi restano anzi si sono acuiti
personalmente ritengo avvilente esprimere un voto inutile
e quindi non voterò
non voterò perchè non mi sento rappresentato da nessuna compagine politica ma soprattutto non voterò perchè non voglio avvallare col mio voto le nefandezze che verranno

p.s. ai ave uan drim
20 milioni di schede annullate

peace&love
filippo

Il tuo non voto avalla, filippo e non te ne accorgi. Questo è un vero problema.
Siamo tutti coinvolti, piccolo incosciente.

ricordati filippo che la metà dell'italia si lamenta e dice che non andrà a votare, allora scusami ma siete uguali ai senatori che si sono astenuti e potrete definirvi tanti PONZIO PILATO.Milioni di persone sono morte nell'ultima guerra per poter votare, per la libertà e la democrazia.A questo punto possiamo dire che sono morti per nulla.Vergognatevi!Le castagne dal fuoco non le debbono toglierle sempre gli altri e avere poi la tracotanza di dire finalmente ce l'abbiamo fatta.
chi è troppo giovane non immagina neanche che cosa voglia dire non poter decidere nulla.Ripeto sempre una frase siciliana,secondo me molto veritiera e cioè (mi scusino i siciliani per come la scrivo):
3 SUGNU I PUTENTI
U RE
U PAPA
E CU N'AVE NENTI
Chi non ha niente siamo NOI poveri pirla che ancora non ne abbiamo preso coscienza, e siamo tantissimi.
allora legge elettorale e poi al voto,al voto,al voto.

mercedes

è forte la preoccupazione di queste ore. il pensiero alla probabile ipotesi di elezioni anticipate a favore dei Berlusconi gettano molti in angoscia. giorni fa le chiedevo di formare un "nucleo etico", lei mi rispose che lo voleva in parlamento, non crede che sia giunta l'ora di muoverci, di fare qualcosa? se dobbiamo votare veltroni per impedire l'avvento di una monarchia che dileggia la giustizia e la solidarietà, lo faremo, ma dobbiamo trovare il modo di non indebolire il governo pur mantenendo una voce critica.

colgo l'occasione per commentare altri amici del blog.
leggo troppo spesso facili critiche al malcostume della "casta". non capisco, ma immagino che gli scenari politici siano molto più complessi di quanto si possa immaginare da fuori. critico anche chi si ostina a puntare il dito sugli stipendi dei politici. credo che sia molto facile passare alla demagogia o al qualunquismo. il ruolo del politico è importante ed i ritmi lavorativi sono talmente impegnativi che giustificano la cifra. il punto è un altro: sono davvero tante le persone che effettivamente hanno un ruolo attivo? quanto del lavoro della politica è oramai dedicato al "dare-avere" che baratta brutte leggi e normative con voti ed appoggi politici e d economici?
non sarebbe giusto rendere pubblica la situazione economico patrimoniale delle persone e ricostruire un rapporto diretto tra deputati e collegio elettorale?
una volta avevano accesso al parlamento solo quanti dimostravano di avere una posizione patrimoniale tale da far presumere fossero al sicuro dalla tentazione della concussione. oggi tale metodo non avrebbe senso, ma andrebbe recuperato il principio. l'etica, come dice DiPietro, è la prima condizione del fare politica.

ultimo appunto: ieri ad anno zero, oltre a rendere manifesta l'ottusità di qualche ex ministro, è emersa la critica alle nomine politiche. Ho sentito anche DiPietro condannare la gestione politica delle opere pubbliche. non andrebbe spiegato che la Politica è indicare delle scelte, spingere l'uso del trasporto su rotaie e non su gomma, incentivare l'accesso alle strutture sanitarie di prevenzione, fare scelte, insomma, non in base ad un tornaconto economico/elettorale ma in base a dei principi indipendentemente dalla conta di quanti voti possa portare?
grazie
ruggero donati

Sullo Stipendio degli Onorevoli…

24000 Euro sono tanti. Troppo. Poi scopriamo che li spendono “in droga e puttane”. Ne hanno preso uno “per pura coincidenza”, ma quanti sono nella stessa condizione. Io ho avuto occasione di parlare - in privato - proprio con un SENATORE: …più che di “figa” (mi scuso della parola) non parlava !!! Questa è la realtà. O abbiamo le fette di salame sugli occhi ?

Non dobbiamo scoprire “l’acqua calda”: vanno equiparati a quelli degli altri deputati Europei.

Caro Luigi, costiamo allo stato 24 mila €, ma lo stipendio che noi riceviamo è di 15 mila  mensili. sono tanti, sono troppi soldi. dipende dall'uso che uno ne fa. credo, modestamente,  di farne buon uso...  e continuerò a fare quel che ho sempre fatto, anche quando lascerò il Senato.
un abbraccio franca

Dipende dall'uso che uno ne fa...hai detto giusto.

E dipende dalla persona che e'.

Hai notato cosa ha detto quel senatore dell'udeur che ha votato contro mastella ?

Che persone sono quelle che sono "frustrate" dall'obbedire a certi personaggi ?

Dalle Sue parole si sentiva un desiderio di libertà, di orgoglio...

Non so se mi spego...

Lui ha avuto il coraggio di ribellarsi. Ma gli altri ?
E cosa gli avranno fatto passare - in privato - se in pubblico sono arrivati a fare quello che hanno fatto ?

Ciao.
Con stima .Luigi

Caro Ruggero,
grazie davvero per la riflessione profonda e  acuta.
In queste ore si definirà il nuovo "panorama politico": nel pomeriggio ci saranno gli esecutivi nazionali dei partiti, prima delle consultazioni al Quirinale.
 Cosa ne uscirà non posso dirlo, ma sono certa che ne vedremo le conseguenze a lungo! Ma se Montezemolo dice "governo istutizionale breve, riforma elettorale ed elezioni" saranno in molti ad ubbidire!!
redazione

CARA FRANCA,

IL GOVERNO è CADUTO. E ADESSO?

SPETTACOLO INDECENTE IN SENATO. SONO DISGUSTATO.

MASTELLA HA DESCISO LE SORTI DI UN PAESE CON IL METRO DELLE VICENDE PERSONALI.

IL PD è STATO DA PRINCIPIO UNA BOMBA AD OROLOGERIA.

NUTRO UNA CERTA AMMIRAZIONE PER PRODI, PERSONA PER BENE E COERENTE, RISPETTOSA DEL MANDATO ELETTORALE E PAZIENTE.

INIZIO A NUTRIRE UNA PROFONDA AVVERSIONE PER VELTRONI TOPOGIGIO, PERSONA VISCIDA E PERICOLOSA, D'ALTRONDE COME TUTTI GLI EX COMUNISTI CHE SEMBRA DEBBANO REDIMERSI DALLA COLPA DI ESSERLO STATI.
E QUANDO SCATTA IL DESIDERIO DI PULIZIA, GLI EFFETTI SONO SEMPRE IMPETUOSI: DIPENDE SOLO DA COSA CI SI VUOLE REDIMERE, PER CAPIRE SE L'ONDA SARà UNA MAREA PURIFICATRICE O UNO TSUNAMI.

TRANQUILLA, STIMA E AFFETTO INCONDIZIONATI PER TE.
IERI ASSISTEVO ALLA DISCUSSIONE IN SENATO, TI CERCAVO TRA I BANCHI, POI TI HO VISTA E MIA HAI SUSCITATO UN FREMITO D'AFFETTO E TENEREZZA. SPERAVO PARLASSI, AVEVO AVVERTITO MIO PADRE DI AVVERTIRMI NEL CASO, MA NON è AVVENUTO. FA NIENTE.

NULLA DA RIMPROVERARTI.

UN CARO SALUTO,
FRANCESCO

grazie, di essere tra quelli che hanno capito quello che ho scritto. pare non sia facile!
non potevo parlare, solo i capogruppi avevano dirito di parola. avrei potuto fare una dichiarazione di voto. ma che cosa avrei potuto dire? pensaci bene. non c'erano parole che avrebbero potuto servire a cambiare la situazione. non mi piace parlare per far prendere aria alla bocca.
momenti troppo tragici... e c'è pure il ritornbo di berlusconi!
una bbraccio
franca

Cara Franca,
ho letto e riletto ciò c'hai scritto e, stupore a parte, me se so' rizzate tutte le penne.
Pe' falle abbassa', o armeno cerca' de' falle artorna' ar posto loro, me so' riletto puro la lettere de dimissioni c'hai mannato ar Presidente der Senato.
'N c'è stato 'n cazzo da fa: dritte ereno e dritte so' rimaste.
La coerenza, come dici tu, è cosa giusta e simboleggia l'onesta' d'animo, e su questo tu hai già dimostrato tutto quer che c'era da dimostra' ar popolo: onesta' e serieta'.
Ma c'è na' cosa che 'n me torna proprio su la coerenza che dici e te faccio na' domanna a cui proprio 'n riesco a daije la risposta dovuta.
Ma se sei così coerente come dici, facenno vere le motivazioni che t'hanno spinto a da le dimissioni, me spieghi come poi di' che te dispiace se sto governo è stato silurato?
Perdoneme, ma sto fatto proprio 'n ce riesco a capillo.
Te faccio 'n'esempio.
L'artra sera stavo a na' riunione de condominio dell'arbero dov'abbito, e er capo famijia de li passeri der seconno ramo, Armando, è stato eletto Presidente dell'assemblea, quanno Mariuccio, er farco der quinto ramo, disse: "Ma come se po' fa' Presidente er sor Armando quanno ce tappa er becco quanno c'è da' fa' quarcosa mettennose d'accordo co' l'amichi sua?".
"Strana sta cosa." - feci tra me e me, mentre me li guardavo - "Eppure so' amichi pe' la pelle, e mo se danno addosso."
Preso da sta cosa, chiesi spiegazioni a Mariuccio.
"Mariù" - je feci - "Ma perché je stai adda' addosso?"
"A sor Gu'" - m'arispose - "Je do' addosso perché 'n po' esse che se dovemo da' fa' quarcosa dovemo falla puro pe' l'amichetti de ramo sua. E' mejo 'n fa' cazzo che spenne de ppi pe' 'n trovasse gnente tra le mani."
Co' sta risposta, 'n c'è che di': Mariuccio m'aveva zittito puro a me.
Questo pe' ditte che se è vero quer c'hai scritto su le dimmisioni tue, allora devi esse contenta de come è annata: 'n governo che 'n fa' 'n cazzo è meijo mannallo a casa che faije fa' peggio tenennolo 'n piedi.
Ma se leggo sta cosa tua, allora me chiedo: ma ce stai a pija' per culo puro tu?
'N ce lo voijo penza' a sta cosa, te stimo e te rispetto tarmente che 'n ce posso crede.
Ce lo so che mo' 'n sapemo che succede, ma tra 'n sape' c'accade e sape' li guai p'avecce 'n governo che 'n governa, 'n'è meijo esplora' er buio?
Forse quer buio è solo fino a quanno quarched'uno 'n'accenne l'interruttore.
Boh...
Te chiedo sto chiarimento a core aperto, spero che me lo vòi da' perché sicuramente 'n ce sto' solo io a leggete.

Gufè ma ch'è, per caso esce fora che la natura tua e de 'nrapace? Eddai cerca de pija er mejo de l'Umanità pare che te sei indirizzato pe er peggio.
Ieri t'ho scritto: ' nte ncazza, puro tu, come, dartraparte, consijasti puro tu a filippo russo ecchetelodicaffà. ce vole carma e saggezza puro mò che ce sarebbe da fa ncasino pazzesco, e nvece tocca raggionà ancora deppiù, nzai quanti farchi ce stanno en giro e ieri, forze tu dormivi perchè esci de notte, essendo notturno, ma de farchi n'ho visti nzacco.

Tieni raggione dorce amico, ma chiedese er perché de certe cose significa conosce: io voijo conosce.
Tengo sete e fame de conoscenza, ma pe' conosce 'n se deve mai scenne a compromessi.
Chi fa li compromessi e nun lo dice, allora nisconne quarcosa de poco chiaro: che nisconne Franca?
Se 'n nisconne nulla m'arisponne, artrimenti er compromesso l'ha fatto puro lei: tocca solo da capi' 'n dove dice le "non verita'".
Bada bene, le "non verita'" nun so' mica le fregnacce.

Aspetto co' morta ansia e speramo de 'n facce le ragnatele a' aspetta' na' risposta.

Ciao dorce.

Bastano ste poche parolè pe capì che tu Franca nu la conosci.
Penza a quanto te cè voluto pe conosce l'omo, ora carma devi conòsce l'Umanità, nzepò fasse pijà dall'ansia.
A gufè e nu fà er rapace cerca la parte sana.

cià Gufè

Dorce amico,
le parole tue so' vere come er sole: nun la conosco Franca.
Proprio perché voijo conosce puro er penziero suo, je faccio le domanne e puro se 'n me risponne, le risposte le trovo su tutti li scritti sua, prima o poi.
Faccio er rapace cor debbole e co' quello che 'n penza cor cervello suo, ma co 'l'OMO quello vero e chi tiene er penziero dentro er cervello faccio er gufo.
Lo stolto vedra' sempre er rapace quanno arza l'occhi pe' vedemme, chi me cerca co l'anima vedra' sempre 'n pennuto.

Me struscio er becco sulle guance tue 'n segno de rispetto.

Non si crei troppi problemi per gli operai.

Io lo sono da 25 anni.
Partecipo attivamente alle iniziative sindacali ecc ecc ecc.

Non si faccia un cruccio della loro situazione.
La stragrande maggioranza non lo merita.

Dove ha preso il caimano quei suoi 20 milioni di voti?
In Italia ci sono 20 milioni di imprenditori?
Lunedì sera entravo a fare il turno di notte in acciaieria.
Li ho trovati seduti in saletta del caffè che litigavano.

Mi sono detto:
"Finalmente incazzati per la politica di casa nostra (Mastella aveva appena fatto il VIGLIACCO).

NO SIGNORA!
Litigavano per il rigore rubato dall'Inter.
A mezzanotte mentre facevoil mio consueto giro del reparto li ho trovati con il TV acceso.
Pensavo:
"Staranno seguendo MATRIX o VESPA per capire ..."

NO SIGNORA.
Guardavano il Grande Fratello.

Hanno creato una generazione di menefreghisti e opportunisti.

Non se ne faccia cruccio Signora.
Ieri gli imbecilli che in Senato hanno dato fondo alle miserie umane (maglioncini rossi sopra la giacca, mortadelle, bottiglie, insulti e aggressioni) RAPPRESENTANO degnamente i loro elettori.

Aveva ragione il GRANDE Paolo Sylos Labini:

"AHI SERVA ITALIA".

Cordialmente
Maurizio Riccardi (Tubal)

Caro Tubal, la tua (amara) riflessione, fa pensare! che cosa potremo raccontare queste persone, per far capire loro che è fondamentale che prendano il controllo della situazione, che il loro destino è (anche) nelle loro mani?
Quando ascolto i racconti di Franca delle fabbriche in occupazione e degli spettacoli fatti per sostenere le istanze dei lavoratori, mi chiedo se oggi vi sia qualcosa di simile, e la risposta è no. Come abbiamo fatto a perdere questa coscienza?
redazione

Franca Franca!!! Sono uno studente universitario al primo anno e anche nei nostri ambienti che dovrebbero essere un pochino più di cultura riscontro le stesse tristi analogie descritte da Tubal!! È uno schifo generalizzato…è per questo che sono convinto del ritorno del Caimano.. Ma almeno mi consola aver capito da dove questo menefreghismo ha origine… anche se nessuno ha voglia di ascoltarmi!!!!
Ciao

Lo schifo generalizzato esiste ed è innegabile.

Però c'è una parte della società che non si è piegata e non si piega a questo indecente sistema.

Lo puoi leggere in queste pagine del blog e in tantissimi altri siti internet.
Ma lo puoi vedere anche nella tua stessa scuola.
Tu per esempio NON accetti la situazione e come te ce ne sono senz'altro anche degli altri.

Alla Sapienza di Roma un piccolo gruppo ha fatto sentire la sua voce.
Li hanno strumentalizzati poi per far fare la figura del martire a chi martire NON E'.
Però LORO C'ERANO.

Mi permetto di consigliarti una splendida lettura.
Il testamento politico di paolo Sylos Labini:
"Ahi serva Italia".
Il grande vecchio (scomparso nel più assordante silenzio) spiegava PERCHE' siamo ridotti così male nella penisola dei buoi.
Costa circa 10 euro.

Ti consiglio caldamente di leggerlo.
Il Grande vecchio era ottimista.
E non bisogna perdere speranze.

Dai ragazzo TIENI DURO

"Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni epoca e in ogni circostanza, ma sarà l'unica via per non ottenere mai la libertà."

Caro Ma,
Tubal è davvero grande, ti ha dato una risposta eccezionale!
Non mollare, non abbattersi, insistere... Del tuo impegno, e di quello di molti altri ce ne sarà davvero bisogno visto il nebuloso futuro che si prospetta...
a presto!
redazione

Sono ARCICONVINTO che il lavoro da fare per sensibilizzare
le persone sia un lavoro ENORME ma FATTIBILE.

Ognuno deve fare la propria parte.

Il Potere non ci permette di riempire le piazze con milioni di persone incazzate.
MA NON MI PUO' IMPEDIRE DI PARLARE.

Io qui con voi mi sfogo e sparo ad alzo zero sulla miseria italica.
Ma quando sono con loro cerco di parlare con toni entusiastici ... per coinvolgerli.
Durante l'occupazione dell'autostrada (15 giorni fa) eravamo in 5000 metalmeccanici.
Circa il 1,5 % delle fabbriche in sciopero.

Un Compagno al mio fianco mi ha detto:
"Caxxo sembra un fumerale!"
"Pochi e silenziosi".

GUAI a dare questa idea e allora ho messo su you tube questo filmatino di 3 minuti:
FILM occupazione autostrada

Sul lavoro ho sentito molti dire:
"La prossima volta vengo anch'io".

Se siamo in 1000 e OGNUNO parlando ne convince anche SOLO UNO, diverremo 2000.
Poi 4000 e 8000 e 16000 ecc ecc.

E' un lavoro LUUUUUNGO ma va fatto da TUTTI.
Solo allora riavremo la forza per contrattare.

Io personalmente ammiro CHIUNQUE dedichi parte del suo tempo a informare le persone.

Franca Rame e voi compresi.

Un saluto
Maurizio Riccardi (Tubal)

In questo momento di grande tristezza e di prospettive nere, con il più che probabile ritorno del caimano, il suo articolo su repubblica mi è stato siceramente di conforto. Perchè chi ha votato a sinistra, ora si sente smarrito, solo, incapace di reagire. Le sue parole mi hanno fatto sentire un po' meno solo, mi hanno fatto trovare in lei la stessa rabbia che ho provato io ieri. E mi hanno fatto capire una volta di più che l'estremismo delle anime belle è proprio di chi vuol sentirsi in pace con se stesso, ma non con il mondo, di cui fondamentalmente non gli importa nulla. Grazie, ancora.

grazie Dario per la tua bella lettera!
Lo spettacolo di ieri in Aula p stato a dir poco desolante: insulti, sputi, lancio di coriandoli, champagne e addirittura mortadella mangiata in faccia al governo...
Se questo è quello che ci attende in futuro...
redazione

cara Franca, in tempi non sospetti parlando con alcuni amici, mi ritrovai a dire che la migliore pubblicità a berlusconi gliela fanno quelli del csx.
da quano è sceso in campo si sono ammazzati a dire quanto male avrebbe fatto berlusconi
mai una volta che avessero parlato di quanto bene avrebbero fatto loro
il nome di berlusconi era sempre presente sulla bocca degli esponenti di csx che sommato alle volte che era nominato da quelli del cdx ci ha causato una overdose da berlusconi, che pare che adesso non se ne possa più fare a meno.
anche tu parli di berlusconi
causa ed effetto
coscenza (senza i)
se l'avvento di berlusconi al governo è così deleterio per l'italia, perchè la tua coscenza non ti ha pressato per farti andare da prodi a dirgli: a romà o domani facciamo la legge sul conflitto di interessi o io voto contro
è un ricatto al quale la tua coscenza non ti avrebbe permesso di accedere?
è una cosa che andava contro il tuo primo principio: fedeltà a prodi qualunque fresconata compia?

""Essere coerenti con le proprie scelte ideologiche è onesto, giusto, indispensabile… ma se non te lo puoi permettere? Non ti resta che rassegnare le dimissioni. Cosa che ho fatto.""
perchè non ti sei potuta permettere di esserti coerente?
Franca Rame ha portato voti al csx esclusivamente per la sua splendida coscenza civica
quando Franca Rame è andata contro questa splendida sua coscenza, ha tradito tutte quelle persone che l'avevano votata appunto perchè portasse in parlamento lo splendore della sua coscenza e ha tradito anche quelli come me che non l'hanno votata (è risaputo io non voto) che avevamo sperato

""Se qualcuno di quelli che mi hanno votata pensa che io abbia tradito i miei elettori e me stessa, io rispondo che l’esame di coscienza me lo sono imposto ogni giorno. Adesso tocca a loro, mettendosi anche nei miei panni fino in fondo.""
ho provato a mettermi nei tuoi panni giuro ci ho provato, ma cozzavo sempre contro tre cose fondamentali:
1)io non riesco ad andare contro la mia coscenza, spece se è stata il motore della mia elezione e spece se andarci contro significava buttare alle ortiche tutta la mia vita dedicata alla pace
2) io non riesco a dire in campagna elettorale, sancendolo con un programma scritto, stop alla guerra e poi fare l'esatto opposto
3) io non riesco a infischiarmene candidamente della costituzione italiana che di fatto ci vieta la guerra, votando a favore di essa e soprattutto non riesco a far finta che questa venga camuffata da missione di pace

""dove porterà il governo del quale faccio parte il mio voto “contro” da anima bella?""
verrebbe da dire; e dove ha portato adesso? ma lasciamo stare, se non si comprende che il dovere di un rappresentante del popolo è soprattutto quello di informare il popolo che lo stanno a cojonà, non ci sono margini di discussione

"""Non ha fatto proprio niente Prodi? In un editoriale di qualche giorno fa Scalfari faceva un elenco che dimostrava proprio il contrario. Sono poi passati solo 19 mesi. Bastavano per rimettere in piedi un Paese completamente allo sfacelo?""
e allora perchè dimettersi? non era più logico lottare insieme al prode prodi per dargli il tempo di fare quello che c'èra da fare?
coerenza
causa ed effetti

peace&love
filippo

le sarei molto grata se liberasse il nostro  blog dalla sua corrispondenza, senza fantasia, ripetitiva, fastidiosa, petulante e anche, mi permetta, un po' ignorante.
non si scateni a rispondere. tipi come lei ne abbiamo sopportati sin troppo. il tempo è scaduto. è ora per lei di "chiudere".
grazie.
franca rame
 

Caro filippo russo, cosa pensi della NB di Franca in relazione alla 194 ?

la libertà è un diritto inviolabile, doveroso di contrappunto imparare a non abusarne

peace&love
filippo

By filippo russo at 2008-01-11 16:14

peace&love
filippo

Ho letto il tuo sfogo su repubblica. Approvo pienamente tutto quello che hai fatto in questi mesi. Ti ringrazio infinitamente e ti mando i miei migliori auguri. Non sono una tua elettrice ma ti stimo ugualmente.
Bianca Spaggiari

Grazie, cara Bianca!
benvenuta tra gli amici del blog!
 
redazione

Grazie Franca! Ma quanta fatica per fare sentire la propria voce quando questa non è funzionale a qualche potere forte o a qualche interesse di partito!

Franca Rame ha fatto di tutto per superare la barriera di silenzio che avvolge l’informazione del nostro paese, anche pagando di tasca propria, perché è estremamente importante comunicare, per raccontare la vita politica e istituzionale vista con gli occhi di una cittadina trasparente e responsabile, estranea alle perverse alchimie del potere, di cui ha fatto brevemente parte.
Nelle sue parole leggiamo la stessa distanza dai giochi di spartizione, la stessa responsabilità e lo stesso impegno sociale che caratterizzano la parte sana del Paese, tutte quelle donne e quegli uomini onesti, con una coscienza civile, che lavorano duramente e con grande dedizione. Quelli che, come si suole dire “tirano la carretta”.
Purtroppo dobbiamo costatare che la fatica di questa moltitudine di cittadini onesti(e in tanti stanno manifestando qua apprezzamento e stima) è ben poco rappresentata dalla classe politica, né lo è dai media, servi e complici di un pensiero che idolatra il profitto e persegue l'interesse personale.
Franca è il pensiero libero che sconvolge gli oscurantismi, ma anche la passività e il qualunquismo, è la speranza che restituisce la voce e la dignità agli esclusi, agli oppressi, agli sfruttati.
E sappiamo bene quanto ce ne sia bisogno in questi stretti passaggi.

Aggiungo altri ringraziamenti. Con Franca non bastano mai.

Caro Gargantua,
grazie a te, che (assieme agli altri amici del blog) ci sei sempre vicino!
redazione

Ho quasi vent’anni e ho paura del regime. Del regime quello vero. Quello che distrugge il pensiero dell’uomo quello che frustra la persona umana. Ho paura di quel regime che non si fa sentire, che ha paura di farsi vedere ma che non per questo è meno spietato. Ho paura di un futuro dove la parola non avrà più senso, dove la superficialità ci tapperà gli occhi…
Franca grazie…
Franca aiutaci...

Carissima Franca, desidero esprimerLe tutta la mia stima. Grazie per quello che ha fatto finora, per la Sua coerenza, per la Sua rettitudine, per la Sua dignità sempre così apertamente manifestata. Bello il gesto delle due lettere aperte ! Mi professo di sinistra, quella rossa, e ho sempre sperato che riuscissimo prima o poi a far capire a un sempre maggior numero di persone, almeno a quelle oneste, che il bene comune si raggiunge a mezzo della trasparenza, dell'onestà, del rispetto reciproco non solo nelle parole ma soprattutto nei fatti. Mi sono reso conto invece che sono pochi, anche a sinistra, quelli che si indignano e che hanno il coraggio di fare anche autocritica ! Brava, bravi (mi sono piaciuti anche Di Pietro ieri sera da Santoro e Massimo Donadi nel suo intervento alla Camera). Triste purtroppo che Lei abbia dovuto rinunciare a combattere in aula, ma, tant'è, tessere la tela di Penelope logora anche l'animo forte. Ma allora cosa ci resta da fare ? Come possiamo resistere a tutte le ignobili vessazioni che continueranno purtroppo a farci cadere addosso i "Prepotenti" ? Che sia il caso, pur incanutiti e indeboliti nell'anima e nel corpo, di fare un altro '68, a mani nude, tutti gli onesti assieme a braccetto, a testa alta ? Quanti siamo, contiamoci e facciamo in fretta, prima che arrivi il Senatùr con i suoi (loro armati, però !).
Libertè, fraternitè, egalitè !!!!!!!!!!!!!

Caro Claudio,
prendiamo a braccetto anche tutti coloro che dal 68 in poi sono andati assopendosi, e poi i giovani, che non sanno neppure immaginare cosa sia, ma vorrebbero tanto...
bacioni
redazione
 

Per un popolo saggio

Devo ringraziare tutti i senatori saggi che ieri e durante gli ultimi mesi hanno mantenuto una immagine seria del nostro paese.

Mi sono sentito vergognato dei fatti trasmessi ieri dal senato in televisiones da persone che si fanno chiamare senatori bevendo e mangiando la mortadella dentro del senato.

Sono ausente dall`Italia per più di 30 anni,sono dirigente di una ditta ed oggi entrando negli uffici mi sono sentito scrutato dai lavoratori como se io avessi la lepra o se fossi un marziano.

La sensazione data dai senatori di quella che chiamano la patria della liberta o in senso di pallone Forza Italia era ridicola, ha fatto vedere al mondo intero che l`italia può se non si riesce a cambiare la legge elettorale essere una Republica di scimpanzè,dicendo questo mi scuso per gli scimpanzè perchè sono sicuramente molto più intelligenti di tanti senatori osservati ieri nel senato.

Non sono ne di destra ne di sinistra, sono semplicemente una persona che come tanti si preoccupa della sua famiglia e dei suoi figli e che vuole che loro crescano e vivano in un mondo onesto.

Caro Mario,
purtroppo le immagini del senatore di AN che mangia la mortadella ha fatto il giro del mondo...
Ma come ci siamo finiti così in basso?
A vedere le foto dei festeggiamenti in Aula c'era da avere i brivi, soprattutto sapendo che queste persone tra breve avranno in mano il governo dell'Italia... Ahi ahi ahi!
redazione

Cara Franca
la mia è una riflessione, prendiamola così, senza rete.

Di uno come me, che si rende conto di molte cose, grazie all'intuito, alla sagacia, alla sensibilità.

La politica è diventata l'arte di fottere gli altri.

Scusate la parola, ma rende meglio.
Come potevi tu vincere?
O solamente pretendere di farcela, in questo contesto dico. Pur con tutti i se e i ma.

Eppure, bellissima, meravigliosa, hai vinto.
Sei rimasta te stessa. Che cara.
La vera libertà che le persone cercano, io credo, sia la libertà di espressione, del poter liberamente esistere, senza dover per questo pagare le colpe altrui, i danni fatti da altri. E senza fare troppo danno.

Semplicemente e sobriamente esistere con la possibilità di poter affrontare la vita con la gioia nel cuore e non con tutti i patemi della sofferenza inutile, grezza, coercitiva.

Ed esistere presuppone sempre una comunità.
Un bisogno degli altri.
Una ricerca dell'altro e delle sue mani.
Per stringerle.

Ti vorrei tanto stringere quelle tue mani fragili, spinte da un cuore grande e da uno spirito indomabile.
E dirti che no, non sei sola. Lo sai.

Dario è fortunato.
E si merita pure tutta questa sua fortuna.
Di averti accanto.

Tu lo so. Ci sei sempre. Anche quando non appari.
Tu sai essere libera, e molti cominciano ad imparare.

Amo pensare che il comportamento di una persona serva ad esempio per gli altri, come un passaggio di mani, che si lasciano e si ritrovano nel tempo.
E forse al di fuori di esso.

Brutalmente, chiudo, vado a mangiare. E sicome si parla di mangiare chiudo con i MANGIONI per eccellenza: i partiti italiani e i mafiosi che li appoggiano.

Lucacorderodemontezemoloreditaliaeimperatore ha detto... che è colpa dei partiti piccoli se in parlamento si azzannano come cani. Che bisogna fare pochi partiti, pocchissimi, magari pure solo due.
Magari pure nessuno. Aggiungo io.
Così siamo apposto tutti.
Forse si è dimenticato di ricordarci che questa situazione è frutto di un'epoca basata sul pentapartito.
DC-PSI-PCI-PRI-PLI
E che questo pentapartito si è dovutamente trasformato per fottere tutti ancora meglio.
Tu credi caro imperatore che non si litigheranno più quando saranno solo in due a dividersi la torta?
Perchè di questo si tratta: di mangiare alle spalle degli altri. Per loro.
Per noi si tratta di libertà, quella vera.

Eppoi...
Nessuno parla mai della democrazia interna ai partiti.
Perfino il Partito Democratico fa ridere in questo.
E' DA LI' CHE SONO INIZIATI TUTTI I NOSTRI PROBLEMI
DALLA NOSTRA ASSENZA ALL'INTERNO DI ORGANISMI CHE CI ESPELLONO COME FOSSIMO NOI IL CANCRO.

Il cancro, il vero tumore, sono le liste civiche, dice qualcuno qui a Treviso, lo fa pure pubblicamente.

Io credo che il tumore vero sia già in metastasi da anni.
E si forma per la nostra assenza di persone oneste.
E si chiama in tanti modi.
E parte sempre dall'alto.
E viene guarito sempre dal basso.
Con il passo di una formica.
VIVA LE FORMICHINE.
Siamo delle formichine.
Contente di esserlo.
Qualcuno ha visto la nostra regina?
Devo trovare una regina!

Cari saluti a tutti.

P.S. SIIIIII.... la filastroccaaaa...

"La piange, la ride, l'è la regina de tutte le formighe."

27 Gennaio 2008 Il Giorno della Memoria

da: www.radicalsocialismo.it

La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero,
ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta."
(T .W. Adorno)

Il Giorno della Memoria richiama in mente il sistematico sterminio degli ebrei, la cosiddetta Shoah, che razionalmente realizzato, tecnologicamente organizzato, politicamente pianificato e culturalmente preparato ci lascia traumatizzati, non solo per il genocidio ma proprio per la lucida freddezza con cui tutto è stato teorizzato e praticato.

Nell'epoca moderna si è diffusa una forma estrema di razionalità calcolatrice che è stata applicata come se fosse “inevitabile” o “utile” per realizzare il sano e idoneo funzionamento del sistema sociale dell'uomo, a prescindere dall'aspetto umanitario considerato, appunto, un “errore progettuale”. Il nazionalsocialismo è stato senz'altro una scheggia impazzita della cultura tedesca esplosa, in linea massima, a causa dell'antagonismo sociale, del nazionalismo, dell'antisemitismo wagneriano e della commistione con il neopaganesimo. Non dobbiamo, comunque, dimenticare il fattore determinante dell'antisemitismo il quale è causato dal grave pregiudizio di molti cristiani che vedono negli ebrei gli assassini di Cristo.

Si tratta in realtà di una vera esagerazione dato che i farisei , spaventati dall'autorità di Roma e per superbia, hanno provocato la crocifissione e non “gli ebrei” intesi nella loro totalità. Anzi, al contrario, il cristianesimo è stato diffuso in parte proprio dagli ebrei. Se si pensa, oltretutto, a quello che i Romani hanno fatto più tardi ai cristiani si comprende bene l'aspetto autoritario e repressivo dell'Impero. Va anche precisato che un fatto successo duemila anni fa non può essere ancora oggetto di discriminazione.

Per quale motivo intere generazioni di ebrei si devono portare dietro il calvario della crocifissione per secoli come una vessazione, quando in merito essi non hanno nessuna colpa diretta?

Comunque, non è questo il punto dell'antisemitismo nazista. Quando una nazione cade in una grave crisi economica accade spesso una specie di regressione culturale. Si torna indietro e vecchi stereotipi tornano prepotentemente di moda nella testa degli ignoranti e di chi ne trae vantaggio. Non si riesce a tollerare il malessere e di conseguenza si cerca un capro espiatorio, vale a dire un sistema o un determinato gruppo di uomini a cui dare la colpa per giustificare la precarietà e nascondersi. Gli ebrei, purtroppo, parecchie volte sono le prime vittime di questo sfogo.

S'incomincia a colpire il “diverso” addossandogli le colpe più assurde. Emergono subito gli antisemiti che, come degli inquisitori, puntano il dito contro gli ebrei ideando delle assurde menzogne in riferimento al loro operato economico e sociale. Si racconta che gli ebrei hanno costituito una sorta di “governo nascosto” pronto a destabilizzare la finanza e la pace.

Così facendo gli ebrei vengono resi i maggiori responsabili di carestie e guerre. Basta pensare alla grave calunnia dei "Protocolli dei Savi di Sion" operata dalla polizia segreta russa a danno della comunità ebraica. Tutto questo ha uno scopo ben preciso: deviare il popolo da quel dominio che incombe dietro le quinte. L'antisemitismo diventa una crudele propaganda politica per allontanare la massa da chi gestisce realmente il potere politico secondo i propri scopi e vantaggi.

Il nazionalsocialismo ha nutrito, però, ulteriori e molteplici interessi dietro l'antisemitismo, i quali sono: la distruzione dei valori giudaico-cristiani per rifondare un neopaganesimo germanico appropriato agli ideali violenti e razzisti del regime (dopo gli ebrei sarebbe toccato ai cristiani); derubare e sfruttare come schiavi milioni di ebrei; distrarre il popolo dalla dittatura; eliminare ogni obiezione politica o culturale; sfavorire la diffusione di valori umanistici legati alla valorizzazione della coscienza, ritenuta appunto un'invenzione degli ebrei.

Un altro fattore determinante è stato senz'altro il dissidio tra ebrei e nazionalisti , specie nel periodo di tempo che va dalla fine ottocento al primo novecento, dove gli ebrei sono invidiati e vituperati proprio perché emergono vertiginosamente in tutti i campi, da quello scientifico a quello economico o umanistico. Gran parte degli ebrei diventano formidabili imprenditori, artisti di talento, originali filosofi e dotati scienziati fino a dar vita a una notevole struttura culturale ebraico-tedesca, talmente efficace da diventare un punto di riferimento per molti studiosi e scrittori.

In questo periodo, perfino Wagner esprime un violento antisemitismo distinguendo la musica ebraica da quella tedesca e ne "Gli ebrei nella musica"(1850) scrive: «L’uguaglianza è un gioco intellettuale, la verità è la patria, il sangue, la razza. La soluzione finale della questione ebraica è la fuoriuscita degli ebrei dalla storia». Al contrario, Nietzsche ammira il popolo ebraico e disprezza molto gli antisemiti.

E' importante ricordare che i pangermanisti rifiutano e spesso detestano l'influenza ebraica su quella tedesca di cui sono profondamente gelosi: sentono o temono di perdere la propria identità a causa della paura di subire un dannoso condizionamento culturale operato dagli ebrei, fino a vedere nell'ebraismo una pericolosa “contaminazione” diretta a influire negativamente con lo scopo di distruggere l'universo dei valori germanici, considerati superiori o “ariani”.

Il Führer considera la corruzione intellettuale operata dagli ebrei come un'espressione malata di una razza geneticamente malvagia e distruttiva . Difatti, nel Mein Kampf, Hitler sostiene: «La mescolanza del sangue e il danno alla razza sono perciò le conseguenze che, senza dubbio, all’inizio non di rado vengono introdotte per mezzo di una cosiddetta predilezione per le cose straniere, che in realtà è invece una sottovalutazione dei propri valori culturali nei confronti dei popoli stranieri.

Quando un popolo non apprezza più l’espressione culturale della propria vita spirituale condizionata attraverso il suo sangue, o incomincia addirittura a vergognarsene allo scopo di rivolgere la sua attenzione a espressioni diverse della vita, rinuncia alla forza che sta nell’armonia del suo sangue e nella vita culturale che ne è nata. Allora gli Ebrei possono farsi avanti sotto ogni forma, e questi maestri dell’avvelenamento internazionale e della corruzione razziale non avranno riposo finché non avranno completamente sradicato e corrotto questo popolo».

La Bibbia o Il Capitale diventano nel nazionalsocialismo dei virus culturali che hanno operato gravemente fino a indebolire la genuina potenza della nobile razza nordica. I celti e i germani hanno perso il diritto naturale al dominio mondiale per colpa dei decadenti ideali giudaici. Gli ebrei vengono pure accusati di sovversione proprio in riferimento al dilagare del comunismo, considerato come una terribile manovra per sedurre e dominare i popoli a vantaggio di quello ebraico. Il socialismo diventa sinonimo di ebraismo in quanto vengono prese come esempio le radici ebraiche di Marx, i rivoluzionari ebrei di sinistra oppure i membri della classe dirigente sovietica.

Nell'intera Europa centro-orientale divampa, in un modo assai violento, la fiamma dell'odio antisemita, destinato, sciaguratamente, a bruciare l'innocente esistenza degli ebrei.

Alcuni tedeschi, frustrati e ostili, si sentono letteralmente superati e spodestati in quanto temono la nascita di una nuova aristocrazia ebraica destinata a conquistare l'Europa o il mondo intero. Hitler ne approfitta e, in questo senso, il nazismo trasforma la lotta di classe in lotta di razze dato che sostituisce il concetto di "classe" con quello di "razza" e il "sistema capitalista" con quello di "finanza ebraica". La rivoluzione proletaria contro la borghesia del marxismo diviene la rivoluzione ariana contro gli ebrei. Nolte, difatti, trova un legame tra lo sterminio di classe dei bolscevichi e l'annientamento della razza nel reich hitleriano.

Come lo scontro tra classi provoca alla fine la vittoria del proletariato, che raggiunge il potere con la sua dittatura, così avviene per le razze dove al termine del conflitto trionfa la razza ariana mediante la dittatura nazista. In tal modo, il comunismo viene capovolto in nazionalsocialismo e i nazisti tentano di sostituire anche l'idea comunista del rovesciamento del capitalismo con la distruzione del "capitalismo ebraico" a favore di un "socialismo ariano".

Secondo me, tuttavia, l'olocausto è legato soprattutto a un fattore di tipo funzionale, mentre la persecuzione ha una radice culturale. Sostengo funzionale perché, probabilmente, durante la sconfitta militare sul fronte orientale non si riescono a controllare bene milioni di deportati e questo facilita enormemente l'intenzione criminale del Führer di annientare il popolo ebraico. Invece per culturale intendo, in linea massima, che il nazionalsocialismo rifiuta nettamente la presunta "cattiva modernità" degli ebrei che va barbaramente sostituita con un ancestrale, pagano e demoniaco "Ordine Nuovo". La lotta delle razze e la rigenerazione di una grande società germanica geneticamente pura e socialista diventano la miscela esplosiva dell'ideologia nazista.

«Questa è una battaglia ideologica e una lotta di razze. Infatti, ciò che è in gioco, in questa lotta, è il nazionalsocialismo, un’ideologia fondata sul valore del nostro sangue germanico e della nostra razza nordica.

Ciò che è in gioco in questa lotta è un mondo così come noi l’abbiamo concepito, bello, onesto, fatto di eguaglianza sociale, un mondo che a volte presenta forse ancora qualche imperfezione ma che, nell’insieme, è ricco di gioia e di cultura» (Himmler). Si teme, in ogni caso, che il popolo ebraico possa esprimere la propria convinzione politica fino a negare con successo il dominio nazista, specie nei territori dello spazio vitale.

Hitler, quasi certamente, sospetta che con la presenza degli ebrei non può realizzare un forte stato totalitario, unito e reazionario allo stesso tempo. In questo caso, gli ebrei hanno avuto l'assurda “colpa” di non essere omologati e di risultare culturalmente nemici all'idolatria, all'oppressione totale di certi regimi e a certe istituzioni violente o disumane. In sintesi, e anche in quest'ottica, l'ebraismo ha aiutato lo sviluppo della democrazia, del progresso sociale, della libertà, dell'umanesimo, della fenomenologia e altro fino a manifestarsi storicamente come un importante artefice o alleato della nostra emancipata civiltà. In virtù di questo, gli ebrei umiliati nei lager sono diventati i nostri martiri.

Movimento RadicalSocialista

7:30 a.m.

Cara Franca,

…il sole è sorto: è ora di iniziare una nuova giornata…

Ma la bellezza del cielo non rallegra il mio animo…

Che sia stato tutto un sogno? Un incubo? Cos’è il malessere che

sento dentro,

proprio lì: vicino l’aorta…dove la mia coscienza suole rifugiarsi?

Cos’è che strappa lacrime e confonde le mie certezze?

Chi è che ostinatamente persevera nel seviziare questa mia povera Italia?

Questa mia povera
MAMMA?

Chi, il Giuda di turno?

Mi sento sconfitta…mi sento impotente…ho davvero voglia di piangere…

… perché l’uomo non riuscirà mai a comprendere, mai ad imparare…

Perché un regno, in sé diviso, non può durare!

PERCHé IL POTERE CONFONDE I CUORI ED ANNEBBIA LE MENTI!

Perché il fanatismo sta alla superstizione come il delirio alla febbre!(Voltaire)

Perché questi nostri rappresentanti, oltre ai cacciabombardieri, hanno concesso in affitto anche il proprio cervello…

…non parlo di dignità: i più non né hanno mai mostrata!

Perché ci si avvicina e ci si allontana a seconda degli interessi personali…

…perché si citano poeti per giustificare il proprio fare, e poi si infrangono le leggi…

perché si amministra non la giustizia, ma la propria giustizia congeniale e ad personam…

perché, se un padre di famiglia viene indagato, lo sdegno ha la meglio sulla solidarietà

…ma se è un politico ad essere ripreso: l’applauso è (pochi esclusi) corale…non esistono più, per un attimo, neppure le differenze di partito…

Perché il mio Parlamento, figlio del sangue dei miei nonni, figlio della Resistenza, figlio di padri mai più tornati, di madri violate, di fanciulli con le ginocchia sanguinanti e neppure un vestito… figlio della mia, della NOSTRA LIBERAZIONE!...è divenuto, ancora una volta, un inguardabile e disgustoso bivacco…

…e che dire dei discorsi che in quel Parlamento si sono levati ieri, 24 gennaio?

…è stato citato Neruda!
…è stato citato Mussolini!

…in un’escalation di argomentazioni illogiche e fallaci;

ognuno, a modo suo, è stato il dittatore di turno…ognuno, a modo suo, ha trasformato il proprio banco parlamentare in un nuovo balcone di Venezia…

..."non credo più all'ingegno del popolo italiano
dove ogni intellettuale fa opinione
ma se lo guardi bene
è il solito c*******"…

Davvero pochi i benpensanti.
Molti i silenzi che hanno trasmesso più delle parole.
A te Franca, il mio grazie…

"Sarà che gli italiani, per lunga tradizione, son troppo appassionati di ogni discussione. Persino in Parlamento c'è un'aria incandescente, si scannano su tutto e poi non cambia niente".

Nelle offese reciproche, verbali e fisiche…dinanzi lo scempio gratuito, tra sputi e manifestazioni politicamente ed umanamente scostumate…mi si è stretto il cuore…ed una canzone ha iniziato a consolare le lacrime calde che scendevano giù…
…prima un’eco lontana; poi un po’ più chiara:

"Io non mi sento italiano" …

Prontamente ho preso il giornale, non in cerca di risposte, ma almeno di domande esatte!!!
Dinanzi i miei occhi, lucidi ed increduli, queste parole: "Se la Lombardia chiude i rubinetti l'Italia muore in cinque giorni perché vivono con i soldi dei lombardi. I lombardi non hanno mai tirato fuori i fucili ma per farlo c'è sempre la prima volta"…"Se non si va al voto facciamo la rivoluzione. Certo ci mancano un po' di armi, ma prima o poi quelle le troviamo"… “In piazza io ne porto milioni di Padani, contro la canaglia centralista – e in milanese – o si va al voto o ciapum el canun...”

Resto sgomenta. Come prima reazione: incasso, e cerco di metabolizzare lo schiaffo gratuito che, da italiana, ho ricevuto…cerco di trovare le parole giuste per rispondere all’offesa…

"Ma non vedo più nessuno che s'incazza,
fra tutti gli assuefatti della nuova razza,
e chi si inventa un bel partito
per il nostro bene
sembra proprio destinato
a diventare un buffone"…

…e sempre la stessa canzone, con prepotenza ormai, si diffonde nella mia testa: quasi a far tacere anche il pensiero.

… "mi scusi Presidente, non è per colpa mia, ma questa nostra Patria non so che cosa sia. Può darsi che mi sbagli, che sia una bella idea…ma temo che diventi una brutta poesia"…

Che dire, poi, dell’ “onnipotente Mastella” (come ha usato definirsi nel corso della sua dichiarazione di dimissioni)?
…è un dovere civico per me – in quanto cittadina, nonché onesta studentessa – dedicare a lui i seguenti versi:
“Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce…”…
…I versi di quel “Neruda”, da lui saccentemente citato!
… peccato che, nel suo delirio di onnipotenza, un errore gli sia sfuggito: la poesia “Lentamente muore” non fa parte della produzione del grande poeta, bensì si tratta di uno scritto di Martha Medeiros, brasiliana di Porto Alegre, pubblicitaria e cronista per Zero Hora.

“Le persone non sono ridicole se non quando non vogliono parere o essere ciò che non sono…”(Giacomo Leopardi)

…"mi scusi Presidente, se arrivo all'impudenza di dire che non sento alcuna appartenenza. E tranne Garibaldi, e altri eroi gloriosi, non vedo alcun motivo per essere orgogliosi. Mi scusi Presidente, ma ho in mente il fanatismo delle camicie nere al tempo del fascismo…da cui un bel giorno nacque questa democrazia, che a farle i complimenti ci vuole fantasia"…

…nel suo discorso, Roberto Castelli, invita Prodi ad andare a casa; e nella dichiarazione di voto propone un giochino per i telespettatori collegati in diretta tv: distinguere le frasi del premier da quelle del duce…paragonando gli interventi odierni di Prodi al discorso di Mussolini tenuto nel
dicembre del '44 al Teatro lirico di Milano.

…le parole sfumano sul nascere dalle mie labbra... Non posso credere a quello che sento!

…ed un altro giorno pian piano procede. Sono sempre più sconsolata, triste, sconfitta, disillusa…cari miei rappresentanti, non il denaro mi avete sottratto… di una simile evenienza non ne avrei fatto un tarlo! Perché, nonostante tutto, non avreste – con un simile reato – sfiorato la mia anima…
…ma voi siete andati oltre! Oltre ogni confine etico e morale! Mi state sottraendo la speranza! LA SPERANZA! …la speranza!
Soffro del dolore della mia PATRIA! E ripeto nella mia mente parole, parole di grandi, parole che riescono ancora a farmi percepire i miei sogni; parole che mi sottraggono alla VOSTRA FOLLIA!

"Cara Italia! dovunque il dolente
grido uscì del tuo lungo servaggio;
dove ancor dell’umano lignaggio
ogni speme deserta non è:
dove già libertade è fiorita.
Dove ancor nel segreto matura,
dove ha lacrime un’alta sventura,
non c’è cor che non batta per te".
(A. Manzoni)

Ogni mattina, nell’aprire gli occhi, ringrazio chi (e lo dico da laica) mi ha concesso la possibilità di un nuovo giorno. Ogni nuovo inizio, per me, si tinge di colori e sogni…sono fermamente convinta che la pace si possa raggiungere solo con il rispetto reciproco, con la comprensione, con la forza di accettare – di ognuno – pregi e difetti; la pace la si costruisce assieme, nelle piccole cose…si ha pace nel donare un sorriso, si ha pace nel soccorrere chi è caduto, si ha pace (ed è sempre la luisa laica che parla) quando ognuno di noi si fa samaritano dell’altro…in fondo siamo, sì, tutti diversi: ma proprio per questo TUTTI UGUALI!
Il mio ricercare la giustizia, la legalità; il mio comportarmi in maniera retta e corretta consegue dalla sensazione che mi riempie l’animo e che mi sussurra nella mente: solo assieme potremo essere felici, solo dalla felicità degli altri potrà conseguire – gratuitamente – anche la nostra felicità!
…perché dunque, rappresentanti miei, è così difficile per voi essere retti e corretti soprattutto lì, nella sacralità del PARLAMENTO? …sapete cos’è la vergogna? No? Beh, in buona parte voi ne siete la causa principale…
…siete felici quando nella vostra mente si affaccia un simile pensiero? Cosa? La vostra mente è un vuoto a perdere? …
Cara Franca, quanto ti sono vicina… in ogni tuo fare.
Tu puoi capire quello che sento…
…puoi immaginare l’accoramento.

"Mi scusi Presidente, ma questo nostro Stato (che voi rappresentate) mi sembra un po' sfasciato. E' anche troppo chiaro, agli occhi della gente, che tutto è calcolato e non funziona niente"…

…e tu hai pienamente ragione, cara Franca, quando (nella tua lettera di dimissioni) scrivi: “In Aula, quotidianamente, in entrambi gli schieramenti (meno a sinistra per via dei numeri risicati), vedi seggi vuoti con il duplicato della tessera da Senatore inserita nell’apposita fessura, con l’intestatario non presente: così risulti sul posto, anche se non voti e non ti vengono trattenuti 258 euro e 35 centesimi per la tua assenza, dando inoltre la possibilità ai “pianisti” di votare anche per te, falsando i risultati.
Questo comportamento in un Paese civile, dove le leggi vengono applicate e rispettate, si chiama: truffa.”

…perché tutto ciò? Perché il popolo, tutto, non ne prende realmente atto e non reagisce? Libertà, uguaglianza e fratellanza! È stato il popolo a fare l’unità! Non mi riferisco all’unione, ma all’UNITà!!! L’ha fatta con il proprio sangue! Il popolo (che nulla possedeva di concreto e di valore) ha fatto l’unità col cuore, con il desiderio di lasciare ai propri figli…ai propri nipoti…almeno la LIBERTà!
Una sola anima, un solo Paese, una sola voce, un cuore immenso: l’ITALIA, “una d’arme, di lingua, d’altare,
di memorie, di sangue e di cor” (A. Manzoni) …capace di abbracciare la più lontana terra di Sicilia, congiungendola – quasi annullando la distanza concreta – al più lontano nord… ci siamo detti Italiani, tutti, pronti a stringerci a coorte! Italiani, siam pronti alla morte! L’Italia chiamò!
L’ITALIA CHIAMA! ...ancora; chiama oggi! Chiama con un rantolo quasi impercettibile…perché dissanguata, perché vilipesa, perché calpestata nella sua dignità, perché abbandonata a se stessa…
Noi siamo da secoli 
calpesti, derisi, 

Perché non siam popolo, 

Perché siam divisi. 

Raccolgaci un'unica 
bandiera, una speme: 
di fonderci insieme!
Dall'Alpi a Sicilia 
dovunque è Legnano, 
ogn'uom di Ferruccio 
ha il core, ha la mano…

Ma, noi, siam pronti alla morte? L’ITALIA CHIAMA!

"Mi scusi Presidente, dovete convenire che i limiti che abbiamo ce li dobbiamo dire. Ma a parte il disfattismo noi siamo quel che siamo e abbiamo anche un passato che non dimentichiamo.
Mi scusi Presidente, lo so che non gioite se il grido "Italia, Italia" c'è solo alle partite. Ma un po' per non morire o forse un po' per celia, abbiam fatto l'Europa: facciamo anche l'Italia!"

… e tornano alla mente le parole di Prodi, nel discorso di fine anno: "Non siamo più il malato d'Europa" e "il 2008 sarà l'anno in cui dobbiamo proiettare l'Italia nel futuro, scrollandoci insicurezze e sfiducia".

Ma il futuro si prospetta incerto più che mai! Cosa ne sarà di noi? Dell’ITALIA?
I governi si susseguono, morto un papa se ne fa un altro (ma la 194 non si tocca!), le epoche si accavallano e si annullano (o, semmai, riscattano); ma LA STORIA NON CONCEDE ALCUN INDULTO… chi, di noi, potrà professarsi realmente innocente?
Chi, di noi, riuscirà a non lasciarsi risucchiare nel vortice della mondezza politica?
In tanti gridano ad una sola voce: io non voterò! Questa volta non avranno il mio sostegno!
…parlo a voi! Siete certi di poter reggere il peso (peggiore) di non aver lottato fino alla fine? Riuscirete a consegnare a Berlusconi (o chi per lui), ancora una volta, vostra madre? La vostra Patria? Il vostro orgoglio?
… e se invece provassimo tutti a pretendere un governo pulito? Un ricambio umano e generazionale? Una legge elettorale giusta: una testa, un voto!
Perché non scendiamo più in piazza? Perché non chiediamo un nostro referendum? Perché non protestiamo in massa?

"La mia generazione ha visto
migliaia di ragazzi pronti a tutto
che stavano cercando,
magari con un po' di presunzione,
di cambiare il mondo…
possiamo raccontarlo ai figli
senza alcun rimorso:
ma la mia generazione ha perso"…

STRINGIAMOCI A COORTE…
… MA, SIAM PRONTI ALLA MORTE?
L’ITALIA CHIAMA!
L’Italia si consuma su se stessa…
Non ha più mani da tendere per chiedere aiuto… perché lo sporco meccanismo del potere corrotto, le ha ammanettato i polsi…

"La mia generazione ha visto
le strade, le piazze gremite
di gente appassionata,
sicura di ridare un senso alla propria vita;
ma ormai son tutte cose del secolo scorso
la mia generazione ha perso"…

Solo le tue parole, Franca, versano un pò di balsamo sulle ferite aperte del mio cuore, della mia sensibilità, quando nella tua lettera affermi: “Oltretutto mi sento complice di una indegnità democratica. Stiamo aspettando da 19 mesi, che vengano mantenute le promesse fatte in campagna elettorale. Non è stata ancora varata, ad esempio, la legge sul conflitto d'interessi, e ritengo questo ritardo gravissimo”.

"Non mi piace nessuna ideologia,
non faccio neanche il tifo per la democrazia:
di gente che ha da dire ce n'è tanta,
la qualità non è richiesta
è il numero che conta."

…quasi una consolazione, ricordo le calde parole pronunciate dall’ex Presidente della Repubblica Ciampi (in occasione della cerimonia di consegna delle megaglie d’oro al merito civile nella ricorrenza del 61° anniversario della Liberazione): “guardando indietro nel tempo, la mente corre alla conquista dell'unità nazionale, nel secolo del Risorgimento. Ma prima ancora che nascesse lo Stato italiano gli Italiani si sentivano uniti, perché avevano in comune una lingua, una cultura, una lunga storia di civiltà. La nostra identità nazionale ha radici profonde. Roma e la cultura classica; Roma fulcro del Cristianesimo; l'Umanesimo e il Rinascimento - le grandi forze che hanno fatto l'Europa - appartengono alla nostra storia, sono costitutive della nostra civiltà. Questi sono i nostri lontani ma ancora ben vivi punti di riferimento, le prime sorgenti del nostro essere e sentirci Italiani!”.

Eppure, oggi, i più non riescono a rispecchiarsi in questa descrizione. Tanti sono i paroloni, tanta la disillusione…è vero…ma ci si nasconde, si ha paura di far parlare la propria coscienza, la propria individualità…si ha paura di rischiare.
Si dimentica il passato per non dover pensare al futuro; quello stesso futuro che, invece, va costruito col sacrificio giorno per giorno… ci si abbandona ad un presente indeterminato… si sopravvive…

…"e immagino un futuro
senza alcun rimedio,
una specie di massa
senza più un individuo…
e vedo il nostro Stato
che è pavido e impotente,
è sempre più allo sfascio
e non gliene frega niente…
e vedo anche una Chiesa
che incalza più che mai:
io vorrei che sprofondasse
con tutti i Papi e i Giubilei"…

…la 194 non si tocca!

La mia giornata volge ormai al termine.

…spero di addormentarmi e sognare il migliore dei mondi possibili, la pace, la libertà, la dignità di sentirci parte di un tutto dal nome ITALIA.
Mi “avvinghio” stretta stretta a quel barlume di speranza che ancora mi resta; mi riprometto di curare questo piccolo seme per aiutarlo a crescere, a farsi largo anche in un mondo così difficile e corrotto…
…e cerco di consolarmi, da me:
canto!

"Mi scusi Presidente, ma forse noi italiani – per gli altri siamo solo spaghetti e mandolini – allora qui mi incazzo, son fiero e me ne vanto: gli sbatto sulla faccia cos'è il Rinascimento!"

Dico a voi benpensanti

Dico a voi uomini e donne di buona volontà

Dico a voi che soffrite della nostra sofferenza di cittadini

…da questo medioevo si può uscire solo unendo le forze;

insieme possiamo costruire un nuovo umanesimo…

insieme possiamo vivere un nuovo RINASCIMENTO!

…e non dobbiamo aver paura di ribellarci al potente, se il motivo del nostro protestare nasce dalla speranza di una pace – come si augurava Kant – perpetua; tutti assieme, nessuno escluso!

Perché…

… la cosa più penosa, in giorni come questi, è di trovar tra voi le facce di sempre. E invece sta cambiando la storia di ciascuno, perché dai grandi fatti matura una lezione:

buttiamo a mare le basi americane, cessiamo di fare da spalla agli assassini, giriamo una pagina lunga di vent’anni, andiamo a guadagnare la nostra libertà !

In una ragnatela di fatti quotidiani abbiam dimenticato di essere compagni. Nel mondo c’è una lotta che non si è mai placata, rompiamo le abitudini: torniamo ad esser uomini!

Non serve domandare se poi ce la faremo, lasciamo alle parole il tempo di aspettare; o forse qui si aspetta la rossa provvidenza, per cui gli altri decidono e noi portiam pazienza…

buttiamo a mare le basi americane, cessiamo di fare da spalla agli assassini, giriamo una pagina lunga di vent’anni, andiamo a guadagnare la nostra libertà !

FRANCA, ABBRACCIO TE E DARIO.

LASCIO AL VENTO IL MIO SALUTO PER VOI.
VI VOGLIO BENE.
LUISA

Ps: io non mi sento italiano…
…ma per fortuna, o purtroppo, lo sono!

Pps: dedicato all'ONNIPOTENTE DI TURNO...

...Il conformista
è uno che di solito sta sempre dalla parte giusta,
il conformista ha tutte le risposte belle chiare dentro la sua testa
è un concentrato di opinioni
che tiene sotto il braccio due o tre quotidiani
e quando ha voglia di pensare pensa per sentito dire
forse da buon opportunista
si adegua senza farci caso e vive nel suo paradiso.

Il conformista
è un uomo a tutto tondo che si muove senza consistenza,
il conformista s'allena a scivolare dentro il mare della maggioranza
è un animale assai comune
che vive di parole da conversazione
di notte sogna e vengon fuori i sogni di altri sognatori
il giorno esplode la sua festa
che è stare in pace con il mondo
e farsi largo galleggiando
il conformista
il conformista...

Ppps: grazie Giorgio (Gaber)!

"La speranza è come andare a tavola per mangiare,
vestirsi di tutto punto,
preparare la tavola,
i bei bicchieri,
le belle posate,
e i piatti della mamma.

Dire pure le preghiere,
a discrezione.

E poi sedersi
dire buon appettito
a tutti.

E far finta di mangiare.

Tanto non c'è rimasto più nulla."

Poooost Scriptuuum:
Cara luisa, quando non ci sarà poco o nulla da mangiare, il popolo leone se li papperà a colazione questi depravati mentali che neppure hanno coscienza - ed è per questo che non si vergognano - ed è per questo che certi matti dovrebbero star lontani dal parlamento - anvedi hitler, come anvedi tanti altri - a diverso livello e misura.

e CHE IL POPOLINO se li sia sempre mangiati, quando è tardi, quando polli e uova sono già rubati, non è una solo una speranza. No. E' storia.

E putroppo è la disperazione.

La disperazione porta la guerra nel mondo.

Aiutata dai cespuglietti (bush) e dai conigli che si nascondono dietro di loro seguendo idee contorte.

E' solo l'amore che costruisce il mondo distrutto.

Prova a pensare a certe zone dell'africa, dove riescono a sorridere di cose che per noi sono dimenticate.

Sono più contenti con molto meno. Almeno quello, no?

Eppure quanti morti e dittatori venduti ci sono, quante malattie, disperazione, caos...
Ti ricordo solo il Rwuanda e il Darfur.

Resta felice dentro, luisa. Fai di tutto per restare felice dentro, anche con poca cosa, si è dei capitani incredibili, in questo mondo.

Come te, in fondo.

Capitano Laura Luisa de Frosinone.

Appena arruolata per la lotta a cuscinate per il suo bellissimo e costante amor proprio.

Baci e abbracci.

E grazie per giorgio gaber. Era una cara persona.

Ora tocca a noi, esserlo. Non ti pare?

da Frosinone è soltanto Luisa!
Laura invece è una *vecchia polentona* che stima tanto Luisa per la sua freschezza e intelligenza, non vorrebbe sentirla così sconsolata ,per quanto in parte, ne abbia di chè soffrirne.
Bravo Marco G.,sono certa che Luisa da Frosinone ,apprezzerà il tuo incoraggiamento.
Sì, Gaber!
*Mi scusi signor Presidente ...io non mi sento italiano*
si dice che c'è sempre una grande donna dietro...ma Ombretta non mi è parsa così idonea a coprire questo ruolo.
Saluto te Marco e Luisa

laura

Vorrei far notare che gli operai, in seguito alle lotte di anni ormai passati, non sono più da considerare come i lavoratori più sacrificati.
I nuovi "operai" sono i precari, quelli con contratto a progetto o a termine, quelli i cui interessi non sono difesi da nessun sindacato, quelli che se va bene otterranno una pensione risibile.
A confronto, un contratto da metalmeccanico, con tutte le garanzie e l'aumento appena siglato, è un gran privilegio.

Nota: la mia voleva essere una risposta al post "Signora Franca" postato qua sotto, ma per errore l'ho inserito come nuovo.