Campi di calcio e mountain bike la legge-mancia regala 18 milioni | Franca Rame: Teatro, Politica. | Senatrice dall'aprile 2006 al gennaio 2008

Sì bipartisan. Soldi ai "cenacoli" di Alemanno e Pera

Tra i 363 capitoli molti riguardano parrocchie. Ma c´è anche la "Crusca" con 80 mila euro

CARMELO LOPAPA

ROMA - La "mancia" è diventata legge col consenso di tutti e nella massima riservatezza. Anche al Senato, lì dove di solito i due schieramenti si danno battaglia all´ultimo voto su ogni straccio di emendamento. Poco più di 18 milioni (e 375 mila euro, per l´esattezza), non spesi in precedenza, sono stati messi a disposizione dal ministero dell´Economia e ripartiti in un rivolo di 363 interventi per enti, associazioni, fondazioni segnalati da singoli deputati o senatori.
Quello di giovedì 27 settembre è stato un pomeriggio di insolita concordia in Parlamento. Le commissioni Bilancio di Montecitorio e Palazzo Madama, con un semplice parere concesso nelle stesse ore hanno dato il via libera al provvedimento, detta appunto "legge-mancia", che per sua natura non necessita del voto d´aula. Unanimità, o quasi. Al Senato, nella commissione presieduta dal diessino Morando, c´è stato il solo voto contrario e «indignato» del verde Natale Ripamonti. Alla Camera, nell´organismo guidato da Duilio (Margherita), l´opposizione dell´ulivista Nicola Crisci. Va detto che tra i finanziamenti a pioggia compaiono beneficiari di tutto rispetto. Istituzioni di consolidata tradizione quali la Fondazione Istituto Gramsci e l´Istituto Luigi Sturzo (entrambe con 250 mila euro), ma anche decine di interventi conservativi di parrocchie o aiuti ad enti di volontariato.
Ma nell´elenco - venti pagine - ci si imbatte anche in altro. Microfinanziamenti destinati a territori di origine dei parlamentari o a enti e fondazioni di più o meno chiara copertura politica. Qualche esempio? I 100 mila euro destinati alla Fondazione Nuova Italia, presidente Gianni Alemanno di An, oppure i 50 mila alla Fondazione Magna Carta di cui è presidente il senatore forzista Gaetano Quagliariello e presidente onorario Marcello Pera. Ma la partita è stata trasversale. Soddisfatto si può ritenere di certo il senatore mastelliano Tommaso Barbato, perché nel suo comune - Merigliano (Napoli) - finiscono 90 mila euro per l´associazione "L´altra Merigliano", ma anche 30 mila per l´associazione Quasimodo e 50 mila per ristrutturare la chiesa di San Vito. Anche i senatori sudtirolesi Manfred Pingzer e Helga Thaler potranno vantarsi dei 200 mila euro ottenuti per l´"adeguamento del campo di calcio per il FC Alto Adige Suedtirol". Alla Camera non è mancato chi, come il forzista Zorzato, è intervenuto per correggere un refuso nel finanziamento a cui teneva: 15 mila euro per il Comune di Arqua (Rovigo), e non "Auqua" come scritto in elenco. O come il leghista Garavaglia, per inserire il nome esatto del Comune di Conquio Trevisago (Varese). Ma ci sono anche i 10 mila euro per il Museo della Mountainbike di Chies D´Alpago (Biella) o i 50 mila per «i campi sportivi e il vestiario della scuola calcio del Circolo Ardisci di Como».
«Il metodo - spiega l´unico contrario al Senato, Ripamonti - favorisce solo le clientele e l´inciucio: guarda caso la proposta è passata col 70% di segnalazioni della maggioranza e 30% dell´opposizione». Un lavoro che «non risulta coerente con le esigenze del Paese» ha protestato, unico alla Camera, Nicola Crisci (Ulivo). Il lavoro svolto è assolutamente improprio per i parlamentari». Ma è un «atto dovuto» ha tagliato corto durante i lavori il presidente di commissione Duilio, ulivista anche lui, sostenuto dal forzista Crosetto. «Tanto varrebbe - ha obiettato Maria Leddi Maiola della maggioranza - prevedere l´assegnazione a ciascun deputato di una quota pro-capite, affinché ognuno decida come utilizzarla nel proprio territorio».

Argomento:

Basta con gli sprechi

Commenti

Nuove carceri

Collegamento permanente Inviato da cecia63 il Gio, 10/11/2007 - 08:56

Di Pietro il 10 ottobre ha dichiarato che sarebbe disposto a far costruire nuove carceri utilizzando parte dei soldi del suo ministero.
Striscia la notizia ha mandato in onda vari servizi in cui nuove carceri già esistono e non sono utilizzate.
Credo che il problema sia che queste non si possono aprire.
Tutti i governi succedutisi in questi anni suppongo abbiano fatto costruire nuovi istituti di pena, ma poi nessuno è entrato in funzione. Come mai? Ovviamente, il costo dell'opera pubblica è ben definito: una volta costruita ed "abbandonata" non ha più spese, ma se si decide di aprire un nuovo carcere poi bisogna assumere le guardie carcerarie, dar loro uno stipendio, garantire i pasti a personale e carcerati, garantire servizi medici, sostenere i vari costi di manutenzione ordinaria e straordinaria.... ecc. ecc.
E questo per tutto il tempo che il carcere sarà attivo, moltiplicato per tutte le carceri che si vorrebbero aprire.
I costi sarebbero enormi e non sopportabili per le misere casse dello Stato. Quindi, non prendiamo in giro nessuno: che venga ammesso che non c'è bisogno di costruire niente e che non ci sono i soldi neppure per quello.

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Per Cecia 63 da Redazione

Collegamento permanente Inviato da Franca Rame il Lun, 10/15/2007 - 12:25

Cara Cecia63, eccoti il testo esatto della finanziaria, ddl 181,7 art. 36, comma 5, dove si fa riferimento all'edilizia carceraria. Si parla di adeguamento dell'esistente o realizzazione di nuovi edifici:
Al fine di fronteggiare l’emergenza penitenziaria con l’adeguamento infrastrutturale degli edifici esistenti o la realizzazione di nuovi edifici, è autorizzata la spesa di 20 milioni di euro per l’anno 2008, di 20 milioni di euro per l’anno 2009 e di 30 milioni di euro per l’anno 2010 per l’avvio di un programma straordinario di edilizia penitenziaria, approvato con decreto interministeriale dal Ministro delle infrastrutture e dal Ministro della giustizia. Con il predetto decreto sono individuati gli interventi da realizzare in ciascun anno, avvalendosi dei competenti provveditorati interregionali alle opere pubbliche.
ciao!
redazione

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Regione Calabria, Loiero presidente, De Gaetano assessore e

Collegamento permanente Inviato da Bruna il Gio, 10/11/2007 - 16:04

Bonura dirigente regionale settore politiche sociali...Domani la regione Calabria deciderà? Deciderà se rifinanziare i progetti di assistenza domiciliare agli anziani e ai disabili dei 16 comuni del distretto sanitario n. 3, presentati circa un anno fa alla stessa e in relazione ai quali non si ha nessuna notizia ufficiale?
(Legge n. 328/00 e Legge r. n. 23/03) La situazione attuale per quanto riguarda il territorio dei 16 comuni del distretto sanitario n. 3 è la seguente: 116 anziani e minori disabili attualmente assistiti a domicilio; 58 donne tra ragazze madri, vedove, separate o divorziate, indigenti con figli a carico etc, impegnate nell'assistenza fino all'agosto 2008.
Se i progetti verranno rifinanziati si arriverà fino alla fine del 2010 con 280 anziani e disabili assistiti a domicilio e 100 donne tra ragazze madri, vedove, separate o divorziate, indigenti con figli a carico etc,che si alterneranno nell'arco di 2 anni.tali progetti coinvolgono non solo i diretti interessati dai servizi ma le loro famiglie (basti pensare ai genitori di bambini, ragazzi, adulti disabili gravi e gravissimi e familiari di anziani anche allettati o affetti da patologie faticosissime da gestire nella quotidianità, quali ad esempio l'Alzheimer e che necessitano di cure costanti e continuate nel tempo)per un totale che sfiora i mille cittadini utenti (tanti quanti sono i nostri parlamentari!)...
La richiesta di finanziamento contenuta nei progetti "Nuova Solidarietà" ammonta a 680.000,00 euro (troppi per la regione Calabria!)...domani qualcuno deciderà ma chi deciderà? Il dirigente regionale competente dott.Bonura? E se deciderà, cosa deciderà? Rifinanziare totalmente, parzialmente o non finanziare e dunque interrompere il tutto alla scadenza della prossima primavera? E se la motivazione del non rifinanziamento dovesse essere che non ci sono soldi, sarebbe legittima la domanda...I soldi come sono stati spesi o dove sono andati a finire ?.

PS. La legge quadro nazionale 328/2000 (Ministero Ferrero)verrà rifinanziata dal governo? E se si quanti soldi saranno stanziati per una legge che racchiude tutti gli interventi e i servizi da destinare alle categorie dei cittadini più deboli?

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Antonino De Gaetano (Rifondazione Comunista)

Collegamento permanente Inviato da Bruna il Gio, 10/11/2007 - 18:00

ANTONINO DE GAETANO (Assessore Politiche del Lavoro e politiche Sociali Regione Calabria)
Entra per la prima volta in Consiglio regionale riportando nelle consultazioni del 3 e 4 aprile 2005 nel collegio di Reggio, nelle file di Rifondazione comunista, 2.030 preferenze. E' il consigliere regionale più giovane di questa legislatura. Presidente del gruppo di Rifondazione Comunista, De Gaetano è anche segretario della quinta Commissione consiliare "Riforme e decentramento". Nella seduta consiliare dell'8 luglio 2005, è stato eletto membro supplente per il rinnovo della Commissione per gli affari del personale. È nato l'11 giugno del 1977 a Reggio Calabria, dove vive. È laureando in Scienze Politiche. A 19 anni viene eletto consigliere della Circoscrizione Reggio - Centro storico. A soli 23 anni, viene nominato assessore al commercio al Comune di Reggio nella Giunta Falcomatà. Nel 2002 viene rieletto consigliere comunale. Dal 1999 al 2001 è stato segretario dei giovani comunisti e componente del Comitato politico regionale di Rifondazione Comunista. Dal 2 maggio 2005 al 18 settembre 2006 è stato assessore al Lavoro nella prima Giunta Loiero.

DELEGA:
Delega al Lavoro e alle Politiche Sociali

La delega comprende le seguenti materie: politiche del lavoro e mercato del lavoro, formazione professionale, politiche sociali, servizi sociali ed attuazione della legge regionale n. 23 del 2003 (d'intesa con l'Assessore alla sanità, per gli aspetti di carattere sanitario), cooperazione alla solidarietà sociale, politiche per la famiglia e per i soggetti svantaggiati, volontariato e no profìt, IPAB, servizio civile, immigrazione e stranieri, previdenza integrativa.

INDIRIZZI E TEL:
P.zza Matteotti
Segreteria Tel. 0961.759617 / 752614 / 858925 / 727642
Fax (lavoro): 0961.752674
Fax: 0961.727689

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La regione Calabria rifinanzia il progetto di assistenza...

Collegamento permanente Inviato da Bruna il Ven, 10/12/2007 - 17:32

Questa mattina, in un incontro con i funzionari regionali, responsabili del settore politiche sociali della regione Calabria, la bella notizia: il progetto di assistenza domiciliare agli anziani e disabili gravi e gravissimi, che prevede anche l'impiego sociale di decine di donne in situazioni di disagio, sarà rifinanziato per un totale di 150.000,00 euro (per 16 comuni del distretto sanitario n. 3 con una popolazione totale di 52.000 abitanti)che copriranno altri 12 mesi di servizio. Pur soddisfatti, speriamo che per l'anno venturo il ministero della Solidarietà Sociale trasferisca un fondo più cospicuo per servizi e interventi così importanti per il nostro territorio. Attualmente, il 90% del fondo viene assorbito dai costi delle strutture di accoglienza quali case di riposo, case famiglia, gruppi appartamento, etc., la qual cosa determina, ancora oggi, l'impossibilità di attuare compiutamente interventi di aiuto domiciliare ai cittadini più deboli, al fine di poterli mantenere il più possibile nel loro contesto familiare e sociale senza dover ricorrere al loro ricovero, spesso per mancanza di alternative, in strutture protette.