Franca Rame: l’incontro con Andreotti e un po’ di storia contemporanea

Giulio Andreotti
Carissimi, continua la storia di Franca Rame al Senato nella XV legislatura con Presidentae del consiglio Romano Prodi.
Nelle prossime settimane Franca pubblicherà il resoconto dei soldi guadagnati in quel periodo. A parte le spese vive per l’appartamento vedrete che tutti quei soldi (troppi, come dice lei stessa) sono stati spesi per le varie iniziative, dagli studi sugli sprechi dello Stato, all’associazione per le vittime dell’uranio impoverito, ecc.
Bella Franca, in tutti i sensi, che ha sempre tenuto i conti di tutto: nel suo archivio pubblicato on line di ogni spettacolo, ogni commedia, ogni iniziativa troverete i conteggi alla lira prima e all’euro poi, incredibile il lavoro di Franca, ci si potrebbe fare un saggio sull’economia degli ultimi 60 anni.
 
La prossima settimana, l’ultima di questo mese dedicato alla nostra Nobel preferita, pubblicheremo la sua lettera di dimissioni pochi giorni prima della caduta del governo Prodi per mano di Mastella, ed entro fine anno speriamo di riuscire a pubblicare l’intero lavoro di Franca di quei due anni come Senatrice. Se tutti i signori della Casta lavorassero la metà di quello che ha lavorato lei in quel periodo (e non solo in quello) l’Italia sarebbe un posto migliore dove vivere.
 
Terza puntata: l’incontro con Andreotti e un po’ di storia contemporanea. 
Qualche giorno dopo l’inizio della XV legislatura, il 3 maggio (2006), siamo stati convocati per eleggere il Presidente del gruppo mistico, pardon misto, al Senato. Mi ha confuso la presenza di alcuni democristiani: presiede Giulio Andreotti. Oh! Eccolo il capo mistico! Sono entrata in una delle grandi aule di palazzo Carpegna, non ricordo a quale piano, con un certo imbarazzo all’idea di incontrarmi con il più enigmatico fra tutti i Senatori a vita. Sicuramente Andreotti aveva letto i giornali di qualche giorno fa quando interpellata dai giornalisti: “Che farà quando incontrerà Andreotti?” rispondevo: “Andreotti?... Grigio più grigio del grigio…”
In più, incontrare l’enigmatico, dopo tutto quello che Dario aveva detto di lui in scena, mi faceva sentire proprio a disagio.
 
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[STAMPA] Dario Fo, la pittura di un narratore

dario fo

Galleria d'Arte Moderna, Udine – Guardare, osservare, ma soprattutto sentire. Per entrare pienamente in contatto con l'universo pittorico di Dario Fo, bisogna saper usare in libertà la capacità della nostra mente di abbattere le rigide barriere che imponiamo troppo spesso alle varie forme espressive, tra reale fisico e irreale immaginato, tra il confine voluto dalla cornice e l'infinito immaginifico che il quadro ci suggerisce.
Abbiamo seguito la sua evoluzione artistica grazie alla visita teatralizzata della mostra Dario Fo, la pittura di un narratore, condotta dalla stessa curatrice Marina De Juli che è una bravissima attrice, regista e collaboratrice di lungo corso del duo Fo-Rame.
Attraverso un percorso cronologico a tappe, la De Juli ha esposto chiaramente e con la giusta verve istrionica i momenti chiave delle svolte tecniche e dell'approccio alla pittura del grande Maestro: stili, influenze, significati si sono sviluppati, chiariti e di nuovo intrecciati in nuove e personali intuizioni/suggestioni di senso, come se quadri, tele e quant'altro fossero dotati di vita propria.
Abbiamo così apprezzato ogni passaggio del tratto fondante la sua poetica, dal periodo post cubista a quello metafisico e oltre, attraversato da (auto)ritratti, riproduzioni di scene mitologiche e di convivi popolari.
E abbiamo sentito sotto pelle il valore narrativo di ogni quadro, la sua volontà di (rac)cogliere il flusso impervio e caotico delle idee e renderlo testo per immagini di quella che poi sarebbe diventata l'evoluzione scenica teatrale.
Per Fo dipingere è un atto istintivo ma tecnico, essenziale e impulsivo, come fissare sulla tela le parole chiave, il dipanarsi del discorso teatrale, il suggerire l'anima del teatro: uno storyboard continuo.
Impressiona la musicalità, lo spostamento quasi ophulsiano di alcune sue opere di massa, baciate dal senso del movimento fluido; un lavoro profondo su se stesso che nasce dall'idea, prosegue con il gesto pittorico e (non) si conclude sotto il nostro sguardo ammirato.
Siamo ugualmente affascinati per i ritratti che colgono sì una somiglianza dei tratti fenotipici, ma soprattuto l'attimo espressivo di un sentimento, di una sensazione, di uno stato d'animo.
Grazie alla visita animata e alla recita di alcuni brani tratti da Mistero buffo e altri capolavori, c'è stato il tempo di respirare il risultato letterario di quanto dipinto, avvertendo per un attimo il brivido di trovarsi nel qui e ora dove l'idea è divenuta immortale e ha trovato la sua forma compiuta: la cristallizzazione del genio (di cui raramente si comprendono le origini e le spinte, ma del quale si apprezzano i frutti).
 
Dario Fo, la pittura di un narratore
curatrice: Marina De Juli
Galleria d'Arte Moderna di Udine
c/o Casa Cavazzini
Dal 17/06 al 26/08/12
Orari: mar-dom, 10.30-19.00
Visite teatralizzate: 21 e 22/07; 18 e 19/08
www.udinecultura.it
 
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SILVIO, NICOLE E L'IGIENE PERDUTA di Franca Rame

Ieri era il giorno del mio compleanno e ho voluto dedicarlo a una giovane che è stata ingiustamente “cacciata”. Andiamo! Ma son cose che non si possono accettare, nessuna donna, pur condannando la sua sconsiderata avidità di successo, può accettare che si tratti un essere umano con tanta ferocia. Sto parlando della Consigliera Regionale di straordinario potere che in questi ultimi tempi vede più di dieci membri della giunta in procinto d’essere cacciati con ignominia: Daniele Belotti (Lega), Davide Boni (Lega), Angelo Giammario (Pdl), Romano La Russa (Pdl), e altri.

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LETTERE DI AUGURI RICEVUTE NEL GIORNO DEL COMPLEANNO DI FRANCA

Carissimi,
dedichiamo questo numero di Cacao a una sola buona notizia e cioè al compleanno di Franca Rame. Qualche mese fa ci siamo occupati di aggiornare e rivedere la biografia di Franca e Dario, e dopo giorni e giorni di lavoro ci siamo chiesti: ma quando dormivano?!?
Una vita piena, intensa, sofferta, amata, quella di Franca, un vero esempio di multitasking quando ancora questa parola non si usava: attrice di incredibile talento, politica, benefattrice, manager, mamma, moglie, archivista, editor, rivoluzionaria e mille altre cose.
E bella, bellissima, così tanto bella che avrebbe potuto permettersi di passare la vita solo a farsi ammirare.
Amiamo profondamente questa donna, per la sua generosità, il suo impegno, la sua sensibilità, il suo umorismo… e per mille altri motivi che non si possono ridurre in poche righe.
Sabato scorso abbiamo chiesto ai nostri lettori di inviarci un augurio per Franca, li trovate qui sotto. I primi arrivano da Mattea Fo, Eleonora Albanese e Jaele, Jacopo glieli ha portati di persona.
Grazie Franca, e tanti auguri da noi di Merci Dolci: Gabriella, Maria Cristina, Pia, Sabina, Simone, Armando, Gaetano, Sebastian.

P.S. Solo per oggi a coloro che acquisteranno il libro autobiografia di Franca: "Una vita all’improvvisa" verranno inviati in regalo 3 dvd: Parliamo di donne, Sesso? Grazie tanto per gradire e Tutta casa, letto e chiesa. Buon divertimento!
 

Il primo contributo arriva da Mattea Fo, nipote di Franca.
E' mattina presto, fa caldo e le mosche stanno facendo anche loro colazione con le briciole dei biscotti del nonno, che già si è messo a lavorare colorando quattro tele contemporaneamente con le sue otto mani.
Il tavolo tondo della veranda è imbandito di biscotti, muesli, caffè, thè e latte tutto per me!
Papà, Nora con il suo bel pancione, la nonna Franca e le due simpatiche ragazze che mi sorridono sempre fanno colazione chiacchierando e ridendo animatamente. Mi unisco a loro sorridendo in silenzio, ancora un po’ assonnata, e mi bevo le 15 tazze di latte che da quando sono nata mi servono per iniziare felice la giornata.
Dopo colazione sono tutti indaffarati e tu, Nonna, mi porti al mare a giocare con le onde.
All'ora di pranzo decidiamo di restare in spiaggia e io ho fame ma non so cosa mangiare, come mio solito vorrei tutto quello che Mirco e la sua mamma non hanno nel loro bar… ma insieme studiamo il menu dei panini e ne componiamo uno buonissimo usando a piacere gli ingredienti di tutti i sandwich presenti in quella specie di libricino dai fogli lucidi.. e per dolce ordiniamo un bel frappé di cioccolato e te ne bevi uno anche tu!
Dopo i miei bagni e le tue vincite a carte ce ne torniamo a casa soddisfatte.
Nonno, Papà e Nora ci accolgono sorridenti: Nonno pieno di fichi appena raccolti, Papà entusiasta per le 150 micro-palline-matte che ho vinto in spiaggia (che poi sono uguali alle classiche biglie, solo che rimbalzano ovunque) e Nora con la sua telecamera che mi propone di fare il gioco delle interviste, e felice la seguo immaginandomi come sarà bella mia sorella quando uscirà dalla sua pancia! Per fortuna manca poco!
Dopo qualche ora partiamo in missione per andare a fare la spesa, Nonno deciso ad assaggiare tutti i salumi presenti al bancone e forse anche un po' di squaqquerone (che non so come si scrive, ma è tanto buono). Fatta la spesa, ultima tappa per il polletto appena sfornato che anche quello è tanto buono, e via a casa che tu devi cucinare, massimo alle 19.30 tutti a tavola che siamo affamati, il Nonno più di tutti… io e Papà fuggiamo poco prima dello scoccare del timer del forno, dobbiamo andare a prendere le santissime piadine che se le compri il pomeriggio, poi a cena non hanno più lo stesso sapore e allora via, andiamo al baracchino che le fa al momento, e con il nostro bottino torniamo a casa, vi siete già seduti intorno al tavolo di legno del salone, squilla il telefono e il Nonno borbotta qualche cosa sull'ora di cena, ma te lo rimproveri facendogli notare che sono solo le 19.30... Anche io e Papà prendiamo posto, Nora mi aiuta a riempirmi il piatto mentre Papà inizia a distribuire famelico le sue piadine.
E' mezzanotte e io non ho sonno, a cena non ho mangiato troppo e mi è tornata la fame... arrivi tu e mi sussurri come se fosse un sogno “Ci mangiamo adesso una bella coppa del nonno?” mi addormento felice. Grazie Nonna! E Tanti auguri! :)
Mattea

Da Eleonora…
Quando il tuo nuovo fidanzato decide di farti conoscere i suoi, la tua mente comincia a intasarsi di convenevoli da fare, cerca di eliminare le frasi da non dire assolutamente e si obnubila a fasi alterne provocandoti un delirio misto a paura che mai vorresti stare lì … al mondo! Il tuo corpo comincia a sudare e l'idea malsana e dispettosa che il tuo cervello ti rimanda è di te che puzzi nel mentre saluti e sei oramai spettinata, pelosa sulle gambe e col trucco sbavato… impresentabile in ogni modo a qualunque altro essere umano, figuriamoci una suocera!
Ecco, più o meno, ciò che accadeva a me nel 1995 al mio primo incontro con Franca, a Cesenatico. Già cavolo! Poi, io non dovevo incontrare soltanto una suocera, madre di figlio maschio adorato e unico, ma addirittura Franca Rame, donna esemplare d'intelligenza, già mito di tutte le donne e icona massima nel presentarsi sempre elegante! Uddio che paura!
Ebbene, quando arrivammo a casa dei genitori di Jacopo, fu proprio Franca la prima persona che ci venne incontro, con un sorriso di gioia e sincera apertura (ed è così ancora oggi), e, nonostante la mia forma e il mio stato d'animo, mi abbracciò e mi disse: "Ciao, bella bambina!". "Uau", pensai io. Che sollievo rigenerante immediato! Una donna intelligente, capace di amare da subito! Non perse neanche un minuto ad invitarmi a far parte della loro famiglia. Grazie a lei mi sono sentita subito a casa!
Franca usa ancora dopo 17 anni, questo modo di dire, spesso mi chiama bambina, così come chiama Jacopo… bambino. E' il suo modo bello per farti sentire figlio, per metterti a tuo agio e per dirti che ti vuole bene.
Grazie Franca, suocera e mito al tempo stesso, tu non sai quanto sei stata preziosa per me già da quel primo momento lì. Ti voglio benissimo e anche io a volte avrei voglia di chiamarti bambina per farti sentire tutto il mio amore. :)))
Tua Ele..nuora

Da Jaele:
Nonna, tanti auguri di buon compleanno, ti voglio bene! [:)]
Jaele

Grazie Franca
Per aver indicato nella vita la fiducia
che essere giusti ripaga.
Grazie per aver fatto ridere e sorridere
di se stessi e del vicino, alleviando tristezze
nel quotidiano almeno una sera.
Con serena leggerezza e dolcezza
hai sfumato argomenti pesanti,
resi più discreti e superabili.
Musa, amata ed amica:
dai tuoi occhi luce sgargiante dal palco
ad abbracciare ciascuno.
Una riflessione, un sorriso, una celia;
provocante irriverenza:
la certezza di indicare un traguardo,
è guida per chi intorno ti ascolta.
Il tempo dei raccolti elargisce doni:
affetto, stima, ammirazione,
un tenero abbraccio d’amore.
Coccolàti da preziosi momenti vissuti
in serena felicità, ti diciamo in coro:
grazie. Buon compleanno.
Giuseppe Giordano

Grazie per la tua coerenza, Franca.
Mille di questi giorni, in buona salute e a testa alta.
Mina Santoro

Auguri Franca,
lei e il suo lavoro avete guarito e continuerete a guarite la parte disabile della mia anima!
Elisabetta

Adesso mi dispongo alla consolle e scrivo…
Ho perso un po’ di melanina strada facendo
Ma ho sempre l’intrigo della foresta e la sabbia dorata negli occhi
E il mare che spumeggia oltre l’impossibile…
Un’ammiratrice!
Tiziana

Il treno dei bambini
C'è un paese dove i bambini
hanno per loro tanti trenini,
ma treni veri, che questa stanza
per farli andare non è abbastanza,
treni lunghi da qui fin là,
che attraversano la città.
Il capostazione è un ragazzetto
appena più grande del fischietto,
il capotreno è una bambina
allegra come la sua trombettina;
sono i bambini il controllore,
il macchinista, il frenatore.
Tutti i posti sui vagoncini
sono vicini ai finestrini.
E il bigliettario sul suo sportello
ha attaccato questo cartello:
"I signori genitori
se hanno voglia di viaggiare
debbono farsi accompagnare".
Gianni Rodari.
Auguri Franca, grazie per tutte le volte che ci hai accompagnato e che ci accompagnerai.
Gabriele Pardo

Non dimenticherò mai quella telefonata...
"Buongiorno, sono Franca Rame!"
Trovarti così...al telefono...dall'altra parte della cornetta...non me l'aspettavo proprio...
e poi " Dario sarà felice di riceverti per la tua tesi!"
Tutto l'impegno, la dedizione, l'entusiasmo con la quale hai fatto in modo che potessi realizzare un sogno che non scorderò mai...e che per certi versi ha cambiato la mia vita...
Per l'Italia sei una grande attrice, per molti una donna speciale che a fianco di un uomo altrettanto speciale ha fatto così tanto per la cultura nel nostro Paese non arrendendosi mai e battendosi sempre per tutti...perfino per me!
Grazie ancora Franca per quel regalo così importante che solo in piccola parte riesco a contraccambiare con questo piccolo pensiero che possa ricordare la tua grandezza
Auguri di cuore
Davide Sannia

Ero a Trieste, a cena con amici. Compare Franca in una trattoria popolare, il Trabacco, con alcuni amici. Si fa silenzio, il brusio si tramuta in silenzio e rispetto… affetto, simpatia, amore per una persona speciale… pian pianino si riprende a mangiare, a parlare fra noi...vicino una persona cui vogliamo tutti bene… e per i quarant'anni successivi ti vogliamo ancora più bene, con Dario...
Auguri Franca
Gardini & Santin

Cara Franca
Non ci conosciamo
Ma con emozione qui ti scrivo
Per celebrare il giorno in cui sei nata
E per questa emozione
Una donna come te voglio riverire
Che di luce e bellezza illumina la terra
Un'artista come te mi vien voglia di acclamare
Che con fertili doni ha sedotto il creato
Il tuo stile la tua forza generosa
voglio celebrare
Attraverso chi ti ama
E da te riceve
Questo stile
Questa forza
A cui fino ad oggi
Fedelmente
Hai dedicato la tua vita
AUGURI!!!
Veronica Visentin

Carissima Signora Franca,
la mia vita continua con la compagnia Sua e del Suo consorte, perché siete stati sempre nella mia famiglia d'origine (fin dall'acquisto della prima TV) ad oggi, con figlia e quasi nipoti. Mi riempie il cuore poterLe fare i nostri più cari e sinceri auguri di buon compleanno, perché li sto facendo ad una donna che rappresenta ed ha rappresentato un modello di intelligenza, femminilità, bravura, serietà, bellezza, sensibilità ed energia, che qualunque "femmina" avrebbe dovuto seguire, mortificando tutti i modelli che poi hanno cercato di inculcarci nel nostro cervello . GRAZIE DI ESSERCI e BUON COMPLEANNO !!!
Angela Frediani

Cara Franca, la prima volta che ti ho visto, insieme a Dario tanti anni fa, ero uno studente, ed è stato ad uno spettacolo a Napoli in un vecchio cinema-teatro che forse era in disuso, perché ricordo che sedevamo a terra.
La cosa che più ammiro in voi è la vostra coerenza, la vostra capacità di stare sempre dalla parte dei più deboli, senza però cadere nel dogmatismo, ma sempre aperti alla società ed ai cambiamenti.
Ti faccio i miei più sentiti auguri e ti dedico questa piccola notizia, sperando che ti faccia sorridere il commento.
"ROMA, 17 LUG -Il governo sta lavorando all'ipotesi di accorpare le feste patronali, escluse quelle "concordatarie". Rischiano San Gennaro e Sant'Ambrogio, no San Pietro e Paolo.
Se toccate Santa Franca ci arrabbiamo veramente!! :-||"
Antonio Sarubbi


[STAMPA] Dario Fo a San Marino

dario fo a san marino
In mostra dal 13 luglio al 14 ottobre 200 opere pittoriche del Premio Nobel Dario Fo.
 
Le opere sono divise in tre diversi allestimenti. Il primo, inaugurato il 13 luglio, si trova a Palazzo SUMS e contiene le opere più recenti, i dipinti acrilici.
 
Dal 4 agosto, invece, saranno visitabili gli spazi allestiti al Teatro Titano e al Museo San Francesco, dedicati rispettivamente alla musica e alla satira della preistoria.
 
Completeranno il percorso pittorico dei montaggi video per consentire al visitatore di tracciare un legame tra l'opera pittorica e teatrale dell'artista.
 
Orari dalle ore 10.00 alle ore 22.00 - Ingresso € 6,00
Per ulteriori informazioni, contattare l'Ufficio Turistico di San Marino: Tel. 0549 882914 [email protected]
 
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[STAMPA] E se non fosse un sogno?

di Franca Rame | 15 luglio 2012
 
Sono su una spiaggia di un’isola tropicale, le onde tiepide mi lambiscono il corpo… Mi stanno cantando in un orecchio… adesso mi parlano fitto-fitto… notizie… Ah sì, è l’auricolare della radiolina… e non sono su una spiaggia… mi sono addormentata con addosso la tuta della realtà virtuale collegata al computer. Su tutta la tuta ci sono migliaia di microscopici palloncini che gonfiandosi e sgonfiandosi di aria tiepida, calda e fresca danno la sensazione dell’acqua e del sale sulla pelle. Il visore sugli occhi, e un dispenser di profumi nel naso, completano la sensazione di essere veramente ai tropici. Questo bisogno di rumore nel cervello m’è rimasto addosso da quando, nel 2011, ho avuto una depressione tremenda. Me ne stavo tutto il giorno a letto, radio-nell’-orecchio-televisione-accesa, testa assente. Né guardavo. Né ascoltavo. Né mangiavo. Alle otto in teatro, a mezzanotte a letto. E via col rumore addosso, dentro, sino al giorno dopo… sveglia, con gli occhi spalancati… un po’ di torpore di quando in quando...
 
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[STAMPA] San Marino. Grande Successo per l’anteprima della mostra Dario Fo. Umberto Eco si presenta a sorpresa

dario fo a san marino
Grande successo per l’inaugurazione della mostra ieri sera, giovedì 12 luglio, inaugurazione  della Mostra  Dario Fo a San Marino presso il Palazzo S.U.M.S., dove da oggi sono visibili  i suoi ultimi grandi lavori, a testimonianza del forte impegno di impegno sociale e civile.
 
Moltissimi intervenuti, un pubblico eterogeneo che ha letteralmente preso d’assalto le sale espositive e ha dimostrato grande entusiasmo per la presenza del noto premio Nobel.
 
Stupore ed   emozione palpabile quando Fo, a sorpresa ha accolto un altro gigante della scena culturale italiana, Umberto Eco.
 
Alla presenza del Presidente della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio – SUMS alla presenza di Romeo Morri Segretario di Stato per la Cultura, di Valeria Ciavatta Segretario di Stato per gli Affari Interni e di Ermes Bonini, direttore della mostra per Great Emotions,  Fo ed Eco hanno percorso l’itinerario dell’esposizione seguiti da una folla di ospiti.
 
Dario Fo, con tutto il suo carisma e la sua enorme cultura, ha “raccontato” le sue opere e la sua visione di un presente amaro, con l’ironia, l’acume, la verve che lo contraddistinguono e che  emerge chiaramente  anche attraverso i dipinti: “ L’arte va fatta vivere e non vissuta come semplici spettatori transitanti. Le mostre vanno raccontate perché non si rimanga con un vuoto incolmato”. La copiosa presenza, e la diversità degli partecipanti ha dimostrato quanto l’impegno civile di Fo espresso anche attraverso le sue splendide tele,  sia un  valore fortemente sentito, assolutamente trasversale e univoco.
 
Una serata indimenticabile per la Repubblica che ha potuto essere “testimone e teatro” dell’incontro di due personalità emblematiche e cruciali della scena culturale internazionale.
 
Oggi, venerdì 13 , Dario Fo, ha invece aperto a sorpresa i lavori delle “ San Marino Lectures on Memory,” organizzate dal Centro di Studi sulla Memoria del Dipartimento della Comunicazione, dell’Università degli Studi della Rep. San Marino, con un intervento  sul tema  “Memoria e teatro”, mentre Umberto Eco ha concluso il ciclo di conferenze della mattinata, con dal titolo “La memoria dell’oca”.
 
La mostra, rimarrà aperta tutti giorni dalle10.00 alle 22.00
 
Prevendita on-line www.sanmarinoticket.com
 
fonte: giornale.sm
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