Politica

Appello al dibattito sulla missione in Afganistan

Sto vivendo il periodo più angosciante della mia vita. Mi trovo a ricoprire una carica che richiede grande correttezza e responsabilità. Il Parlamento sarà chiamato verso metà luglio a votare il decreto sul rifinanziamento della missione militare in Afghanistan. Come si deve comportare una persona che è da sempre contro tutte le guerre, la violenza, le stragi di vittime innocenti… la disperazione, la morte? E’ giusto dire “SI” come chiede il governo, o è giusto dire “NO” come hanno deciso di fare gli 8 senatori? Da giorni sto rileggendomi quanto scritto da persone che stimo come Gino Strada, Dinucci del Manifesto, mio figlio Jacopo e altri, scoprendo avvenimenti che mi hanno turbata non poco. Ho deciso quindi, di esporli uno dietro l’altro, usando il metodo Prodi con le primarie, così che tutti possano conoscere fatti di cui raramente si parla, sia sulla stampa che in televisione ed avere i termini concreti per aiutare, noi, che siamo in Parlamento in rappresentanza del popolo a “fare la cosa giusta”. Aspetto fiduciosa! Questi sono i fatti. La missione Isaf (Forza internazionale di assistenza alla sicurezza), cui partecipa l’Italia, ha cambiato natura da quando la Nato, con un atto unilaterale, ne ha assunto nell’agosto 2003 la direzione senza alcun mandato del Consiglio di sicurezza dell’Onu, che solo dopo ne ha preso atto. A guidare la missione, dunque, non è più l’Onu ma la Nato, che sceglie i generali da mettere a capo dell’Isaf. E poiché il «comandante supremo alleato» è sempre un generale statunitense, la missione Isaf è di fatto inserita nella catena di comando del Pentagono. Contemporaneamente l’Italia è stata chiamata ad assumersi maggiori compiti in Enduring Freedom, l’operazione lanciata dal Pentagono nel 2001. Qui ha una partecipazione numericamente minore (circa 250 uomini), ma non meno significativa. Otto ufficiali italiani sono stati integrati nel quartier generale del Comando centrale statunitense a Tampa (Florida), che ha la responsabilità dell’operazione. E dallo stesso comando dipende l’ammiraglio italiano che, dal 28 giugno alla fine di dicembre, è stato messo a capo della Task Force 152 che opera nel Golfo Persico. Il coinvolgimento italiano in Afghanistan non si può dunque misurare solo in termini numerici. Partecipando a questa come ad altre guerre sotto presunti «mandati Onu», le nostre forze armate vengono inserite in meccanismi sovranazionali che le sottraggono all’effettivo controllo del parlamento e dello stesso governo. Tutto questo ci costa sempre più anche in termini economici: la sola missione in Afghanistan ci viene a costare, dal 2002 al primo semestre 2006, quasi 600 milioni di euro. La spesa militare italiana è al settimo posto su scala mondiale. Che quella in Afghanistan sia una guerra condotta non solo contro i combattenti ma contro i civili, viene confermato dall’uso dei bombardieri pesanti statunitensi (B-52H e B1B) i quali, sganciando ciascuno da alta quota decine di tonnellate di bombe e missili, fanno terra bruciata. Dopo 5 anni e mezzo si parla di 250-300 mila morti in Afghanistan di cui almeno l’80% civili. Lo scopo di questa guerra è ben altro di quello dichiarato: non la liberazione dell’Afghanistan dai talebani, che erano stati addestrati e armati in Pakistan in una operazione concordata con la Cia per conquistare il potere a Kabul, ma l’occupazione dell’Afghanistan, area di primaria importanza strategica per gli Stati Uniti. Per capire il perché basta guardare la carta geografica: l’Afghanistan, in cui gli Usa hanno installato basi militari permanenti, è al crocevia tra Medio Oriente, Asia centrale, meridionale e orientale. In quest’area si trovano le maggiori riserve petrolifere del mondo. Si trovano tre grandi potenze – Cina, Russia e India – la cui forza complessiva sta crescendo e influendo sugli assetti globali. Da qui la necessità per gli Stati Uniti di «pacificare» l’Afghanistan per disporre senza problemi del suo territorio in questo grande gioco di potenze. Non è dunque una missione di pace: per essere tale avrebbe dovuto rispettare maggiormente la popolazione, i diritti civili, la legalità. Non avrebbe dovuto tollerare l'esistenza di campi di detenzione dove si pratica stabilmente la tortura E' il caso, ad esempio, del campo di Shibergan, definito da Klaus-Peter Kleiber, delegato dell'Unione europea: "simile al campo di concentramento di Auschwitz". Franca Rame Blog francarame.it NOTA PER I VISITATORI DEL MIO BLOG Questo appello al dibattito su “missione Afghanistan” è stato inviato al Corriere della Sera. Dovrebbe uscire domani. Cera qualche problema di spazio. Mi auguro venga pubblicato nonostante la lunghezza. UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE A Manlio Dinucci, a Gino Strada e a Jacopo che con il loro lavoro mi hanno aiutato moltissimo!! Il dibattito sul Corriere è aperto! FORZAAA! Un bacio


Messaggi di sostegno alla candidatura

CUI PRODEST?
Ma chi glielo farebbe fare a questa gente dello spettacolo ad entrare in politica? Grillo, Fo, Franca Rame, Nanni Moretti, che interesse avrebbero a candidarsi, quando poi una volta eletti avrebbero le mani legate, o dal consiglio, o dalla regione, o da qualche altra forza prevaricante nelle decisioni? Che senso avrebbe sputtanarsi per cecare di essere eletti, di ambire ad una carica, che purtroppo, in Italia, è ancora troppo figurativa, nel senso puramente di figura, e non di potere (vedi Ciampi)?
Loro parlano bene, per carità, Nanni Moretti, poi, è il nonplusultra della critica sinistroide attualmente in circolazione. Non scherziamo con le candidature, fermo restando che ognuno di noi è libero di votare come meglio crede e per chi meglio crede: quella maledetta e stagnamte presenza/influenza americana degli ultimi tempi, dovrebbe far riflettere sulle reali mete a cui l'Italia stia nuovamente (e saranno seriamente cazzi nostri!) volgendo.
Io sono dell'opinione che queste personalità, comici e/o teatranti che sia, satiri e realisti nello stesso tempo, non devono assolutamente mischiarsi con questa melma governativa: chi garantirebbe che una volta lì, anche loro non si facciano prendere la mano? Eppoi, chi li sostituirebbe negli spettacoli, chi ci riporterebbe con i piedi per terra, chi ci sveglierebbe dalla virtual-television dell'"ottavo nanerottolo", sempre pronto a dire che va tutto bene, finchè propinerà al populino trasmissioni di merda tipo beautif.....bbleah che schifo, la/il defilippi, l'isola dei falliti e il grande pisello, capaci solamente di soffocare quei pochissimi sogni di umanità, libbertà, fratellanza, giustizia, onestà, speranza, che ancora regnano in ognuno di noi?
I politici: gente che neanche conosce il lavoro e soprattutto che disprezza quello altrui! Coraggio, manca poco e poi godremo. By Enjoy

pensavo...
Io ho votato al sondaggio che non avrei il minimo dubbio a votare la mitica Franca Rame. In effetti è così. Si sente la mancanza di persone degne di fiducia, di persone oneste, e -in questo momento- voterei "la Franca" senza ombra di dubbio. Come avrei votato "il Dario" senza ombra di dubbio. Comunque il mio sarebbe un voto "rubato" a qualche forza a sinistra. Un voto sicuro (nel senso che vado a votare, cascasse il mondo) e un voto che sicuramente darei a qualche forza (minoritaria probabilmente) a sinistra. Il mio sarà in ogni caso, per quanto possibile, un voto di protesta, un voto deluso. Non che la signora Rame, non sia degna di rivestire un incarico istituzionale, non mi permetterei mai. Solo che a me "la Franca" mi piacerebbe vederla assieme al suo premiato marito in prima serata su rai uno, a fare satira, a fare informazione, a fare una voce fuori dal coro. Ma forse hai ragione te, per avere questo privilegio tocca candidarsi, e a volte non basta manco quello. In ogni caso, come ti diseredano a causa di questa simpatica iniziativa, caro Jacopo, informa i tuoi che mi CANDIDO come figlia adottiva :-D By _lucia_ at

Sono la solita!
Oddio, che domandaccia Jacopo! Mica facile! Io sono di quelle persone (pochissime per la verità) convinte che la politica la debbano fare i politici: mi piacerebbe avere a disposizione figure di ben altra levatura, questo è vero, ma ho un pò di timore in chi proviene da diverso entourage. Riesco a intuirne vigore, energia e entusiasmo... indubbiamente una passione ben diversa da chi lo fa di "mestiere". Continuo comunque a credere importante la "formazione" e quindi l'origine di chi si candida alle elezioni, soprattutto in un momento delicato come questo. Cosa rispondo al sondaggio? Sinceramente ancora non lo so: ho una immensa e profonda stima in Franca Rame, e sono convinta che potrebbe essere perfetta. Una donna che ha vissuto questo paese, con le sue contraddizioni, le sue lotte, ed anche momenti difficili e dolorosi proprio in virtù della sua femminilità... sicuramente un ottimo contributo per perorare quelle cause comunque fin troppo poco combattute da un parlamento per lo più maschile. Ho solo un pò di "sospetto" nel trovarmi davanti liste che sventolano nomi famosi, per attirare consensi. Mi suona un pò come una triste campagna acquisti, un disperato tentativo di dare contenuti li dove non ce ne sono... Io invece sono convinta che i contenuti ci siano, e si debba puntare molto su quelli... e soprattutto si debbano fare grossi sforzi per non frammentare e sparpagliare i voti: il pericolo in particolare al senato è fortissimo... con chi, per quanto autonoma, conteresti di farla correre? p.s. mi scuso nel caso fossi stata confusa e poco chiara... sono reduce da un piccolo incidente domestico che ha decimato le mie già scarse capacità intellettive. Potrete mai perdonarmi? By mammamaria

Voterei
Sapendo di avere la coscienza pulita, e considerando che voto una persona le cui idee mi sono familiari e accettabili! E poi, scusa la sincerità, meglio lei di Prodi, è una donna, è bella, è un attrice eccellente, è anche un'attrice comica (per me questa è una grande qualifica), è simpatica, non è presuntuosa, è una persona di cui ci si può fidare, ha 4 lauree ad honoris, credo sia qualificatissima! Ti ripeto, meglio lei di qualsiasi altro candidato attuale. :D By patch87

Solo per precisare
Se dovesse accettare l'invito di Jacopo, Franca Rame non si candiderebbe come Presidente del Consiglio. Non sarebbe quindi una alternativa a Prodi, patch. Se dovesse accettare questo invito Franca Rame potrebbe sedere sulle poltrone del Senato, a magari anche aspirare ad un posto di Ministro nella formazione di Governo... ti potrebbe bastare? :D By mammamaria

Dimenticavo!!!!!
Sempre per chiarire un pò le idee... Le liste vengono scelte dai partiti: in sede di elezioni puoi scegliere solo il partito, non i candidati, per cu la presenza o meno di Franca dipenderà dall'esito delle elezioni, ma non direttamente dal nostro voto. p.s. che schifo di legge elettorale! By mammamaria

Avevo capito che ...
Non sarebbe stata Presidente del consiglio, è vero non avevo precisato, ma la mia frase era relativa al voto, e al fatto della presenza di qualcuno di cui ci si possa fidare in un partito senza "unione", una persona sana di mente credo avrebbe comunque un'influenza benefica. :D By patch87

Si :))))))))))
Appena lo sa...Ah ah ah Anche alla grande madre tocca scendere in campo? Bisogna convincerla... L'unione fa la forza...POF... By tanit

VIVA LA MAMMA! :D
...oltre che felice dormirei sonni molto...molto...più tranquilli con mamma Franca in parlamento. :D By ornella

unica sana soluzione
Ho votato Dario alle primarie e ho anche sostenuto la sua campagna Ho votato Di Pietro alle primarie ho grande stima di lui mi sembra che fili alla perfezione con quanto finora fatto e certamente voterò Franca capolista nell'Italia dei Valori sarà così almeno la terza volta che voterò senza dovermi turare il naso :-) Forza Franca siamo tutti con te Eliana da Milano By Eliana Matania

per chi voto
Io voterò Rifondazione comunista, faccio anche la campagna elettorare sul mio posto di lavoro e in città, a Novara. Certo che se Franca Rame fosse candidata al Senato anche quì, non avrei alcun problema a votarla, dichiarandolo apertamente. L'ho incontrata trentasei anni fa a Villadossola dopo una manifestazione operaia al pomeriggio, avrebbero dato "Mistero Buffo" alla sera al cinema teatro sociale. Da allora ho sempre provato un grandissimo affetto sia per Dario che per Franca. Stimo la loro serietà (comico per due comici vero?) e il rigore con cui affrontano tutto. Franca sarà un utile senatrice. Edgardo By edgardo

women power
Io credo che una donna al potere sia quello di cui abbiamo bisogno, specialmente perchè le poche donne attualmente al potere in Italia sono dei surrogati di donna. Non mi riferisco con la mia ultima affermazione ai baffetti ostentati dalle parlamentari di sinistra , ma al fatto che in tutto e per tutto esse assomiglino agli uomini. C'è bisogno di una vera donna al potere per cambiare questo mondo, considerando anche che l'Italia come presenza di donne in parlamento si trova dietro non solo alla civile Svezia ma anche a molti paesi del terzo mondo (Mozambico, Bangladesh, India, Angola ecc). Una donna per ricevere voti deve chiaramente essere più brava degli uomini. (se non si è capito si, sono favorevole voterei f.rame) ciao By babeuf

Franca Rame al Senato
Anche se ho votato a favore, sono molto perplesso, e per vari motivi: - Franca Rame senatrice sarebbe un onore altissimo, che francamente non credo che il Senato meriti. - Per l'interessata: ma e' sicuro che le piacerebbe passare il suo tempo in un posto come quello, e in quella compagnia? - Per l'effetto che avrebbe: e' vero, puo' guadagnare qualche voto alla causa (?), ma dopo, non sarebbe sprecata una personalita' di quel livello in un luogo dove tutte le decisioni passano per le segreterie dei partiti, e dove l'autonomia dei singoli eletti e' inevitabilmente molto ridotta? - Per chi, come me, fruisce delle attivita' di Franca Rame fuori dal Senato: se dovesse ridurle per dedicarsi all'impegno di senatrice, la qualita' della vita di queste persone sicuramente ne risentirebbe, e il guadagno di avere in Senato una persona rispettabile in piu' (per poche che siano) non ci ripagherebbe della perdita. Paolo Lo Re Napoli By PLR

violaGioia
Felicità e un viola Gioia Felicità e un gran sollievo Finalmente votare senza amarezza Franca siamo con te "usciamo dal silenzio" Un abbraccio GRAZIE By viola

Grazie a Franca per...
Grazie a Franca per l'impegno, la voterò ! Max. By ilnegro

Auguri di cuore!
Ero contrario e rimango dell'idea, ma di fronte all'evidenza e all'ostinazione, alla caparbietà, alla voglia di portare un profumo di pulito nel Senato italiano, auguro a Franca Rame i migliori auguri. E che il cielo ti protegga dai vari gas inquinanti del "palazzo"! By Enjoy the silence

:D :D :D :D
Sto sorridendo ininterrottamente da 15 minuti... mi si stanno paralizzando i muscoli mascello-mandibolari... Beh, chi se ne frega, io continuo! :D :D :D Grazie Franca!!!! By quadrifoglietta

Questa è la prima vera buona notizia dell'anno!!!
Per 12 anni mi sono astenuta dal voto,(il primo timbro sulla mia scheda elettorale porta la data del 4 aprile 2005),e quest'anno sarei andata a votare con l'angoscia,la frustrazione e la consapevolezza che la mia scelta sarebbe ricaduta semplicemente sul male minore. Finalmente andrò a votare una persona che stimo profondamente,che non tradirà la mia fiducia alla prima mezza occasione,che non si lascerà comprare con denaro sporco dal miglior offerente,una persona del "popolo",che al "popolo" ha dedicato una vita e che (particolare importante di questi tempi) non è mai stata collusa con la mafia :D Per la prima volta andrò a votare a cuor leggero senza essere obbligata a scegliere quello meno disonesto o quello meno ladro o l'unico che non hanno ancora beccato.Per la prima volta andrò a votare chi come me ha ancora la speranza e la voglia di cambiare le cose. Grazie mamma Franca. By ornella complimenti! varda che siete tosti in quella famiglia lì! ma varda un pò! complimenti e felicità e in bocca al lupoooooooooo! By Elle

La speranza è l'ultima a morire, e le buone notizie arrivano sempre! :D :D :D By patch87 Complimenti Alla fine l'hai spuntata con mammà! :D Che dire? In bocca al lupo (anche per tutti noi!) By mammamaria E' una bellissima notizia! E' una bellissima notizia! Sarebbe stata fantasmagorica se tra questi indipendenti avesse potuto esserci anche Marco Boschini.... By acero

Anno: 

Intervento alla conferenza stampa del 4 marzo 2006 al Circolo della Stampa di Milano

“Mamma, devi candidarti al Senato.” “Ma che dici Jacopo, sei impazzito? Con tutto quello che ho da fare! E poi chi vuoi che mi voti? Sei fuori!” Jacopo me l’ha ripetuto per tre mesi, tanto che quindici giorni fa, per convincermi ha fatto un sondaggio su internet e sono arrivate un mare di adesioni, di “Forza, vai!” “Hai visto? Che ti dicevo mamma?” Manco farlo apposta, in quel momento mi telefona Leoluca Orlando che mi propone di presentarmi capolista al Senato. Sono scoppiata a ridere. È un’ossessione! “Ma che dici? Io senatrice?” “Pensaci! Richiamo domani.” Interdetta e preoccupata, ho iniziato a fare inchiesta… il primo interpellato Nando Dalla Chiesa, p rima che lo silurassero: “Parlo contro il mio interesse, perché mi porterai via voti, ma vai. In Senato si possono fare cose importanti.” Oddio… che faccio? “Pronto… Beppe… sono Franca… Mi è stato proposto…" "Che bello! Vai! Mandami subito una lettera, la metto sul mio sito." "Grillaccio, sei fuori di testa anche tu!" Poveri, ricchi, conoscenti, giornalisti, intellettuali, Flores D’Arcais, Pancho Pardi, Marco Travaglio e tanti altri, tutti a dirmi: "Ti è stata data l’opportunità. CANDIDATI!" "Siamo in guerra! Non puoi restartene a casa a guardare dalla finestra quel che sta succedendo". “I grandi partiti dell’Ulivo, Ds e Margherita, hanno impedito che si presentassero le liste civiche, che avrebbero portato un valore aggiunto a tutto il centrosinistra, ma loro si sono chiusi a riccio. Vai, ce la farai!” Ieri sera, mentre preparavo questo intervento e Dario era davanti alla TV, con il volume come fossimo al festival de L’Unità, ogni tanto rendendomi conto che ormai era fatta, scoppiavo a piangere. Sissignori, a piangere. Andavo da mio marito e tra i singhiozzi: “Ho 77 anni il 18 luglio… ho lavorato come una belva umana per tutta la vita… devo terminare i testi per la Fabbri… ho altri lavori urgenti da portare a termine… non ce la farò… mi sento inadeguata… ho paura!” “Ma sei pazza? Non t’ha mai fatto paura niente nella vita… che mi vai raccontando adesso? Stai anche diventando bisnonna! Basta piangere Franchina! Ti vedesse la tua nipotina Jaele… ’Che vergogna nonna piangere alla tua età!’. Ti vogliono in 6 regioni! Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia, Toscana, Umbria… ma cosa vuoi di più! Presentati… Pre-sen-ta-ti!” Un gran sospiro e… Eccomi qua!

Mi candido, prima di tutto, perché le donne non abbondano in politica. Credo che in queste elezioni anche un solo voto possa essere decisivo e voglio anch’io dare il mio contributo a far finire quest’epoca tragicomica, più tragica che comica… viste le difficoltà del campare, che molti cittadini vivono. “Perché Di Pietro?” - mi si chiede da ogni parte. Di Pietro rimane il simbolo di una stagione, quella di Mani Pulite, che ha dato speranza a Milano e a tutta Italia. Porta avanti da anni discorsi corretti… sulla giustizia, sui diritti civili e altro. Spero, con la mia candidatura, di convincere qualcuno tra i molti di sinistra che sono in dubbio se votare o no perché delusi da una certa politica. L’altro motivo per il quale mi candido è che se venissi eletta cercherei di realizzare un sogno di tanti italiani: fare finalmente chiarezza sui conti dello Stato, gli sprechi, ecc. A questo punto, facciamo un salto indietro:1992-94 “Settimo: ruba un po’ meno! n° 2” monologo su Tangentopoli… n° 2 perché nel ’64 Dario e io avevamo messo in scena una commedia, "Settimo: ruba un po' meno!", su tangenti e truffe di quegli anni. Quando è scoppiata Tangentopoli, Dario ha esclamato: “Ci hanno rubato l’idea senza pagarci i diritti d'autore!” Tangentopoli… Cos’è la vita… dopo tanti anni eccomi al fianco di chi ha contribuito in prima persona a quella rivoluzione. “Settimo…” è un monologo su Tangentopoli, dicevo, e gli sprechi del nostro Stato, scritto da Dario e da me. Si è fatta una grande ricerca. Quello che maggiormente ci ha sconvolti è stato scoprire a quanto ammontasse il nostro debito pubblico che a quel tempo era 2 miliardi di milioni e rotti… Chissà perché lo chiamano debito "pubblico"… è un termine improprio... è un eufemismo… noi cittadini non c’entriamo nulla con quei denari spesi, sperperati e buttati! Due milioni di miliardi!!! Mettendo in fila i biglietti da 100 mila potremmo fare 2.214 volte Milano - Palermo.

Ma come eravamo arrivati a quel debito indecente? I dati che seguono li ho rilevati dalla stampa: La Repubblica, L’Unità, Europeo, Panorama, L’espresso... e da vari libri, di S. Messina, G. Barbacetto, on. Raffaele Costa. Costi di Montecitorio... detto anche Bengodi! In un anno (1991) sono stati spesi: 23 miliardi di carta… hanno disboscato l’Amazzonia. 4 miliardi, spuntini e pranzi! 8 miliardi, posta e telefono! Viaggi deputati: 10 miliardi!... Riscaldamento: più di 7 miliardi!… Che a Roma, tutti lo sanno, il clima è mite... nei grandi alberghi non c'è quasi mai riscaldamento... non serve! A Montecitorio, un caldo! Tutti nudi! Trasloco e facchinaggio: oltre 2 miliardi!... Dentro a Montecitorio eh! Da una stanza all'altra. Cambian Partito... si portan via la scrivania. 9 miliardi: servizio pulizia, lavanderia... e disinfestazione! Che non serve... la disinfestazione... Non serve... Son tutti lì! 600 milioni di carta igienica!... Un milione e 643 mila lire al giorno di carta igienica! Bisogna riconoscere che i nostri parlamentari mangian tanto... ma funzionano d'intestino che è un piacere! A Palazzo Madama la musica non era diversa. Pomicino... il Cirino… quello del Mastella. Raffaele Costa racconta che quando era ministro del Bilancio ha stanziato contributi vari, per miliardi… Vi citerò i più stravaganti: tra i più fortunati, i cani: 2 miliardi per l'acquisto di collari per cani... ma i di cani chi? Contributi a 65 monsignori, 30 curie vescovili e 16 ordinari diocesani, affinché possano costruire chiese, abbazie e santuari. Contributo... - ci deve essere una storia d'amore e abbandono, dietro... - contributo alla "Casa secolare delle zitelle di Udine"! Contributi all'associazione che cura i rapporti culturali tra Trieste e la Mongolia! Questi non ricordo da chi siano stati elargiti… (fonte sempre Raffaele Costa) 30 miliardi per il progetto "Leopardi nel mondo"… Il poeta o i felini? Abbiamo a Roma due bei palazzotti dove ha sede l'Ispettorato Gestione Enti Disciolti. Pensavo a un refuso. No, proprio disciolti! In Italia avevamo a quel tempo..., indagherò su oggi, 50.000 enti di cui 634 decretati inutili, ufficialmente disciolti ma in realtà ancora esistenti. 300 impiegati, costo annuo di soli stipendi: 12 miliardi. Ve ne indico qualcuno di questi Enti: la G.I.L. Gioventù Italiana del Littorio... L'Ente Tre Venezie che si occupava, ancora, dei beni degli altoatesini che nel '44 optarono per il Terzo Reich... Che son tutti morti gli altoatesini, ma l'Ente è lì!! L'Ente Orfani di Guerra... E per finire l'Ente per la distribuzione dei medicinali offertici dagli americani alla fine della guerra del '45... che se mandi giù un cachet... TAK morto secco! Negli anni successivi, con la sinistra al governo, checché dica Berlusconi, il debito pubblico è stato ridotto… oggi, pare stia scoppiando.

DA “IL COSTO DELLA DEMOCRAZIA” di CESARE SALVI E MASSIMO VILLONE, di cui vi consiglio la lettura… vi cito solo un dato interessante e sconosciuto ai più: Camera 630 parlamentari Senato 321 senatori, per un totale di 951 persone. Mi viene da dire: “Costano molto e sono anche troppi! L’America ha 100 senatori… Quanti ne dovrebbe avere la Cina, con 1 miliardo e 250 milioni di cinesi?” Sempre da “IL COSTO DELLA DEMOCRAZIA: Stipendio dei parlamentari italiani: Indennità mensile 12.434 euro Diaria 4.003 Totale spesa ANNUA Camera: 124.263.720. Senato: 63.315.324 Belle cifrette, no!?

Cosa mi piacerebbe realizzare se mai venissi eletta, con l’aiuto di tutti quelli che saranno d’accordo con me? Al primo posto la riduzione del debito pubblico, non certo con tagli alla spesa pubblica e ai servizi come ha fatto il centro-destra e svendendo beni dello stato, ma focalizzando l’attenzione sugli sprechi della Pubblica Amministrazione, che si traducono in spese assurde a carico dei contribuenti. Con tutto quel mare di euro che (forse) riceverò come senatrice, potrò chiedere l’aiuto di molti valenti consulenti. Interpellerò i cittadini, raccoglierò consigli, che verranno vagliati e alla fine spero di poter arrivare a proporre cambiamenti semplici, fattibili e concreti. Partendo magari da piccole cose, come quando anni fa scoprimmo che la Cooperativa Puliscoop di Forlì (pulizia parchi, strade ecc,) usava il biodiesel, olio di colza, per i suoi mezzi di trasporto. Se venisse usato questo propellente vegetale l’inquinamento di tutto il nostro Paese diminuirebbe, ecc., ecc.. Non mi dilungo su questo argomento perché Dario nella sua campagna per le primarie ne ha parlato ampiamente. (www.dariofo.it) Ancora: la bolletta energetica dello Stato Italiano, secondo tutti gli ingegneri e i docenti universitari che abbiamo interpellato, potrebbe essere dimezzata solo se si usassero i criteri di efficienza energetica, obbligatori da tempo, già in funzione in Germania, Austria, nei Paesi Scandinavi e anche nel Trentino Alto Adige (vedi www.alcatraz.it). Si tratta di una somma di denaro enorme che potrebbe essere spesa per dare a tante persone oggi escluse da diritti fondamentali la possibilità di avere una casa, l’assistenza sanitaria o la salute… che non è poco! Poi c’è un altro punto sul quale vorrei battermi: l’efficienza della legge contro i reati. Oggi in Italia non vi è certezza della pena. Tutto il meccanismo giudiziario è costruito intorno alla possibilità di invalidare le sentenze usando cavilli. Addirittura chi è riconosciuto colpevole di truffa, può patteggiare la condanna senza aver prima restituito il denaro estorto. E chi manda in rovina migliaia di famiglie, o si arricchisce manipolando il mercato, viene punito con una multa. Visto che ci piacciono tanto gli americani perché non iniziamo a imitarli sulle cose buone? Negli Stati Uniti come nel resto dei paesi moderni la manipolazione del mercato viene punita con pene severissime. In Usa sono 6 anni di prigione. Loro Al Capone lo condannarono per evasione fiscale. Da noi, oggi, Al Capone per quegli stessi reati, tra condoni e prescrizione, falso in bilancio e sanatorie, se ne andrebbe a casa con un buffetto sulla guancia, tutto un sorriso. Ovviamente quando parlo di pene detentive non posso ignorare lo stato delle prigioni oggi in Italia. Da un articolo di Ernesto Galli Della Loggia: “Corriere della Sera” del 3 marzo: "…15 mila detenuti in soprannumero (un sovraffollamento mai registrato negli ultimi 10 anni), il 27% di essi è tossicodipendente e il 20% è affetto da patologie del sistema nervoso e da disturbi mentali. Il 20% delle 2.800 detenute soffre di patologie tipicamente femminili come tumore dell’utero, della mammella, ecc..." A fronte di questi dati c’è quello della diminuzione della spesa sanitaria per ogni cittadino detenuto. Dobbiamo garantire ai reclusi condizioni di vita umane e la possibilità di rifarsi una vita. Ed è un investimento utile: la stragrande maggioranza dei detenuti che possono qualificarsi professionalmente in carcere e che seguono programmi di reinserimento difficilmente si macchierà di altri crimini. Al contrario i detenuti che non ricevono nessuna possibilità e nessuna formazione torneranno nella stragrande maggioranza a delinquere. Questo ce lo dicono le statistiche ufficiali del Ministero di Grazia e Giustizia. Quindi creare prigioni umane non è una spreco di denaro ma un investimento che va ad agire contro la pratica del crimine riducendola. Ma d’altra parte è assurdo creare un carcere bestiale e poi permettere ai furbi con un buon avvocato di evitare qualunque conseguenza dei loro reati.

Vogliamo abbassare le tasse? Iniziamo da qui: riduciamo gli sprechi dello Stato italiano, facciamo funzionare la burocrazia e puniamo veramente tutti i reati finanziari, le truffe, la corruzione, l’evasione fiscale e il falso in bilancio. Per concludere, se sarò eletta, non mi siederò sullo scranno del Senato… sì, resterò sempre in piedi… se non otterrò il mio primo obiettivo operativo: l’istituzione di un Osservatorio Permanente sugli “sprechi” che non sarà certamente un Ente Inutile. EXTRACOMUNITARI: Acquisizione della cittadinanza come strumento giuridico di integrazione. Legge organica sul diritto di asilo. Che nessun rifugiato politico venga trattato come sono stati trattati quelli di via Lecco. In comune, a Milano qualcuno ha il cuore di pietra. Vergogna! Diritti costituzionali: Libertà di espressione. Giu’ le mani dalla RAI! Libera satira in libero Stato! Un governo che non permette l’ironia e la satira ha sempre qualcosa di sporco da nascondere. Questo, per cominciare. Se ce la faremo, vedrete che staremo tutti un po’ meglio. Sì, vorrei proprio vedervi sorridere!

Se volete sapere tutto su di me, di noi, del nostro lavoro, impegno politico, andate sul nostro sito www.dariofo.it o www.archivio.francarame.it oppure www.jacopofo.com. Ci sono oltre 2 milioni di documenti… avrete di che divertirvi. Un bacio a tutti Franca

Anno: 

Proposte per la sanità

da beppegrillo.it

Primarie dei Cittadini: sanità. Antonio Di Pietro Le Proposte per la Sanità per le Primarie dei cittadini hanno avuto molti contributi, sia su questo blog, che sul sito www.partecipasalute.it Nei prossimi giorni pubblicherò il documento finale sulla Sanità con le integrazioni. Antonio Di Pietro è stato l’unico a rispondere alle Proposte per la Sanità e ne pubblico la lettera. Il prossimo appuntamento per le Primarie dei Cittadini sarà dedicato all’informazione. “Caro Beppe, rispondo alle tue Proposte per la Sanità. Accesso gratuito al Servizio Sanitario Nazionale. Il mio obiettivo e dell’Italia dei Valori è l'abolizione di ogni forma di contribuzione diretta (ticket) da parte dei cittadini. Questo è il risultato ultimo da raggiungere, ma é chiaro che per realizzare tutto ciò dovremo fare i conti con le casse svuotate dello Stato. Non so quindi se sarà possibile recuperare da subito le risorse per realizzare questo impegno, ma é certo che nel frattempo si dovrà prevedere una partecipazione diretta dei cittadini proporzionale alle possibilità di ognuno. Promozione all'uso di farmaci generici, proibizione di incentivi economici sulle vendite agli informatori "scientifici" e rafforzamento dei controlli volti ad impedire ogni forma di possibile corruzione nell'ambito medico: su questo punto sono assolutamente d'accordo. Intorno alla salute il giro di affari e interessi ha raggiunto quote stratosferiche, è quindi imperativo vigilare sul comportamento delle lobby farmaceutiche. Separazione delle carriere dei medici tra pubblico e privato. La questione non é di così facile soluzione. Il precedente governo di centrosinistra aveva cercato di affrontarla, ottenendo una soluzione intermedia: la regolamentazione dell'attività professionale privata all'interno della struttura pubblica. Ed é solo così che i migliori professionisti possono continuare ad esercitare nelle strutture pubbliche, quindi a disposizione di tutti e non solamente nelle esclusive cliniche private, appannaggio di pochi. Inoltre con questo sistema, lo Stato può ricevere un guadagno dall'attività privata del medico. Quello che fa un professionista, avvocato o medico che sia, dopo il suo orario di lavoro, non dovrebbe riguardare lo Stato. Ma é certo che si deve impedire che attività pubbliche e private entrino in conflitto tra loro e che i fondi destinati alla struttura pubblica vengano dirottati su quella privata. Per rendersi conto degli aberranti abusi a cui si é arrivati in questo settore, basta guardare l'ultimo film/inchiesta di Bianchi e Nerazzini "La mafia é bianca" sulla situazione della sanità in Sicilia. Valutazione sistematica delle liste di attesa, pubblicità on line dei risultati. Siamo assolutamente concordi con questa proposta. Le modalità tecniche per realizzarla andranno definite, ma questo problema é stato ripreso esplicitamente nel programma dell'Unione, che parla di : "scandalo della sanità a due velocità[.....] uno dei punti più odiosi" dell'attuale sistema sanitario nazionale dove "oggi un malato non é libero di scegliere tra sistema pubblico e privato, ma é costretto (aggiungo io, se può permetterselo!), a pagare privatamente le prestazioni[...], per i tempi lunghissimi nelle lista di attesa". Lotta al dolore. Sono pienamente d'accordo sulla necessità, ormai non più rinviabile, di prevedere tutte le misure necessarie a rimuovere gli ostacoli, burocratici ed amministrativi, all'uso di tutte quelle sostanze necessarie alla terapia del dolore. Purtroppo il nostro Paese soffre ancora di un ritardo culturale, retaggio di una superata tradizione cattolica, che di fatto ha condizionato l'atteggiamento dei nostri medici rispetto alla sofferenza del paziente. Ogni reparto, soprattutto quelli pediatrici, dovrebbe a mio avviso prevedere la figura di un medico dedito esclusivamente alla terapia del dolore, attento cioè alla qualità della vita dei pazienti, come già avviene in altri Paesi europei. Attuazione di una politica sanitaria nazionale di tipo culturale, il sostegno alla ricerca sugli effetti sulla salute delle disuguaglianze sociali e inquinamento ambientale, la valutazione dell'impatto sanitario delle politiche pubbliche, così come il monitoraggio dei perversi effetti della "devolution" sull'equità e le disparità regionali: tutti punti assolutamente condivisibili che già rientrano sostanzialmente nel programma dell'Unione. Italia dei Valori, infatti, insieme agli altri partiti di centrosinistra, si propone esplicitamente di "promuovere l'obiettivo di "valutazione di impatto salute" a cui subordinare la coerenza di tutti i provvedimenti di politica economica, a livello nazionale ed europeo". Grazie per l’ospitalità! ”

Antonio Di Pietro, presidente Italia dei Valori – www.antoniodipietro.it

Anno: 

Gli obiettivi da realizzare

Cosa mi piacerebbe realizzare se mai venissi eletta, con l’aiuto di tutti quelli che saranno d’accordo con me?
Al primo posto la riduzione del debito pubblico, non certo con tagli alla spesa pubblica e ai servizi come ha fatto il centro-destra e svendendo beni dello stato, ma focalizzando l’attenzione sugli sprechi della Pubblica Amministrazione, che si traducono in spese assurde a carico dei contribuenti.
Con tutto quel mare di euro che (forse) riceverò come senatrice, potrò chiedere l’aiuto di molti valenti consulenti. Interpellerò i cittadini, raccoglierò consigli, che verranno vagliati e alla fine spero di poter arrivare a proporre cambiamenti semplici, fattibili e concreti. Partendo magari da piccole cose, come quando anni fa scoprimmo che la Cooperativa Puliscoop di Forlì (pulizia parchi, strade ecc,) usava il biodiesel, olio di colza, per i suoi mezzi di trasporto. Se venisse usato questo propellente vegetale l’inquinamento di tutto il nostro Paese diminuirebbe, ecc., ecc.. Non mi dilungo su questo argomento perché Dario nella sua campagna per le primarie ne ha parlato ampiamente. (www.dariofo.it)
Ancora: la bolletta energetica dello Stato Italiano, secondo tutti gli ingegneri e i docenti universitari che abbiamo interpellato, potrebbe essere dimezzata solo se si usassero i criteri di efficienza energetica, obbligatori da tempo, già in funzione in Germania, Austria, nei Paesi Scandinavi e anche nel Trentino Alto Adige (vedi www.alcatraz.it). Si tratta di una somma di denaro enorme che potrebbe essere spesa per dare a tante persone oggi escluse da diritti fondamentali la possibilità di avere una casa, l’assistenza sanitaria o la salute… che non è poco!
Poi c’è un altro punto sul quale vorrei battermi: l’efficienza della legge contro i reati. Oggi in Italia non vi è certezza della pena. Tutto il meccanismo giudiziario è costruito intorno alla possibilità di invalidare le sentenze usando cavilli.
Addirittura chi è riconosciuto colpevole di truffa, può patteggiare la condanna senza aver prima restituito il denaro estorto.
E chi manda in rovina migliaia di famiglie, o si arricchisce manipolando il mercato, viene punito con una multa.
Visto che ci piacciono tanto gli americani perché non iniziamo a imitarli sulle cose buone? Negli Stati Uniti come nel resto dei paesi moderni la manipolazione del mercato viene punita con pene severissime. In Usa sono 6 anni di prigione.
Loro Al Capone lo condannarono per evasione fiscale. Da noi, oggi, Al Capone per quegli stessi reati, tra condoni e prescrizione, falso in bilancio e sanatorie, se ne andrebbe a casa con un buffetto sulla guancia, tutto un sorriso.

 

Anno: 

Gli sprechi e il debito "pubblico"

Dati di un precedente studio sugli sprechi dello Stato:

I dati che seguono li ho rilevati dalla stampa: La Repubblica, L’Unità, Europeo, Panorama, L’espresso... e da vari libri, di S. Messina, G. Barbacetto, on. Raffaele Costa.
Costi di Montecitorio... detto anche Bengodi!
In un anno (1991) sono stati spesi: 23 miliardi di carta… hanno disboscato l’Amazzonia.
4 miliardi, spuntini e pranzi!
8 miliardi, posta e telefono!
Viaggi deputati: 10 miliardi!...
Riscaldamento: più di 7 miliardi!… Che a Roma, tutti lo sanno, il clima è mite... nei grandi alberghi non c'è quasi mai riscaldamento... non serve! A Montecitorio, un caldo! Tutti nudi!
Trasloco e facchinaggio: oltre 2 miliardi!...
Dentro a Montecitorio eh! Da una stanza all'altra. Cambian Partito... si portan via la scrivania.
9 miliardi: servizio pulizia, lavanderia... e disinfestazione!
Che non serve... la disinfestazione... Non serve... Son tutti lì!
600 milioni di carta igienica!...
Un milione e 643 mila lire al giorno di carta igienica! Bisogna riconoscere che i nostri parlamentari mangian tanto... ma funzionano d'intestino che è un piacere!
A Palazzo Madama la musica non era diversa.
Pomicino... il Cirino… quello del Mastella.
Raffaele Costa racconta che quando era ministro del Bilancio ha stanziato contributi vari, per miliardi… Vi citerò i più stravaganti: tra i più fortunati, i cani: 2 miliardi per l'acquisto di collari per cani... ma i di cani chi? Contributi a 65 monsignori, 30 curie vescovili e 16 ordinari diocesani, affinché possano costruire chiese, abbazie e santuari.
Contributo... - ci deve essere una storia d'amore e abbandono, dietro... - contributo alla "Casa secolare delle zitelle di Udine"!
Contributi all'associazione che cura i rapporti culturali tra Trieste e la Mongolia!
Questi non ricordo da chi siano stati elargiti… (fonte sempre Raffaele Costa) 30 miliardi per il progetto "Leopardi nel mondo"…
Il poeta o i felini?
Abbiamo a Roma due bei palazzotti dove ha sede l'Ispettorato Gestione Enti Disciolti. Pensavo a un refuso. No, proprio disciolti!
In Italia avevamo a quel tempo..., indagherò su oggi, 50.000 enti di cui 634 decretati inutili, ufficialmente disciolti ma in realtà ancora esistenti.
300 impiegati, costo annuo di soli stipendi: 12 miliardi.
Ve ne indico qualcuno di questi Enti: la G.I.L. Gioventù Italiana del
Littorio... L'Ente Tre Venezie che si occupava, ancora, dei beni degli altoatesini che nel '44 optarono per il Terzo Reich... Che son tutti morti gli altoatesini, ma l'Ente è lì!!
L'Ente Orfani di Guerra...
E per finire l'Ente per la distribuzione dei medicinali offertici dagli
americani alla fine della guerra del '45... che se mandi giù un cachet... TAK morto secco!
Negli anni successivi, con la sinistra al governo, checché dica Berlusconi, il debito pubblico è stato ridotto… oggi, pare stia scoppiando.

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Perchè al Senato con "l'Italia dei valori"

"Ti è stata data l’opportunità. CANDIDATI!" "Siamo in guerra! Non puoi restartene a casa a guardare dalla finestra quel che sta succedendo". “I grandi partiti dell’Ulivo, Ds e Margherita, hanno impedito che si presentassero le liste civiche, che avrebbero portato un valore aggiunto a tutto il centrosinistra, ma loro si sono chiusi a riccio. Vai, ce la farai!”
Mi candido, prima di tutto, perché le donne non abbondano in politica. Credo che in queste elezioni anche un solo voto possa essere decisivo e voglio anch’io dare il mio contributo a far finire quest’epoca tragicomica, più tragica che comica… viste le difficoltà del campare, che molti cittadini vivono.
“Perché Di Pietro?” - mi si chiede da ogni parte. Di Pietro rimane il simbolo di una stagione, quella di Mani Pulite, che ha dato speranza a Milano e a tutta Italia. Porta avanti da anni discorsi corretti… sulla giustizia, sui diritti civili e altro.
Spero, con la mia candidatura, di convincere qualcuno tra i molti di sinistra che sono in dubbio se votare o no perché delusi da una certa politica. L’altro motivo per il quale mi candido è che se venissi eletta cercherei di realizzare un sogno di tanti italiani: fare finalmente chiarezza sui conti dello Stato, gli sprechi, ecc.

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Franca si candida al Senato!!!

di Jacopo Fo

Grazie ai molti che hanno incoraggiato Franca e anche grazie a chi ha votato e commentato il nostro sondaggio si è ormai arrivati alla decisione: Franca si candiderà in Lombardia e Emilia Romagna, come capolista, all'interno delle liste dell'Italia dei Valori di Di Pietro, come indipendente, insieme ad alcune persone provenienti dalle liste civiche che come saprete non sono state accettate dall'Unione.
Questo piccolo gruppo di candidati offrirà la possibilità di un voto diverso pur all'interno dello schieramento di centro sinistra.
Un modo per cercare di portare a votare anche chi è stufo di un certo modo di far politica.
Se Franca verrà eletta metterà al centro del suo impegno l'analisi degli sprechi dello stato e la razionalizzazione del sistema giudiziario (certezza della pena, basta con i cavilli che invalidano le condanne, lotta ai reati di truffa, corruzione, manipolazione del mercato azionario, reati finanziari e umanizzazione delle carceri.
Nei prossimi giorni, ovviamente, vi racconteremo tutti gli svuluppi. Intanto spero che questa notizia vi dia gioia e felicità.
Se vuoi saperne di più:

www.jacopofo.com/?q=node/844

www.jacopofo.com/?q=node/874

Argomento: 
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Franca Rame in politica, con l'Italia dei Valori

Da Centomovimenti:

"E' con orgoglio che annunciamo la candidatura di Franca Rame, come capolista al Senato in Lombardia e altre regioni Italiane - ha dichiarato ieri Antonio Di Pietro - la candidatura di Franca, che impreziosisce ed arricchisce il nostro partito, vuole essere un segnale preciso di apertura di Italia dei Valori ai movimenti della società civile e della cultura, che costituiscono una fonte inesauribile di vitalità, progettualità e sensibilità civile. Siamo onorati che Franca Rame abbia accettato la candidatura dando ulteriore dimostrazione, qualora ce ne fosse stato bisogno, della sua sensibilità democratica e della sua passione civile".

Soddisfatto anche Leoluca Orlando, anche lui entrato da poco a far parte del partito dell'ex Magistrato: "Quando con Antonio Di Pietro abbiamo deciso di unire le nostre energie per dar vita a quello che abbiamo definito il partito delle primarie, volevamo dare un chiaro segnale di apertura ai mondi vitali della società civile, dei movimenti, della cultura. Abbiamo rivolto un invito a quello che chiamiamo il popolo delle primarie, a tutti coloro che condividono la necessità di liberare il progetto dell'Unione dalle logiche di apparato. Abbiamo rivolto un appello, in tutta Italia, a quanti hanno testimoniato e testimoniano rispetto della libertà e della persona umana insieme all'impegno per la difesa della democrazia nel nostro paese. Oggi Franca Rame, raccogliendo con tanti altri quell'invito, ci dà una ulteriore prova della sua sensibilità democratica, della sua passione civile. Una passione di cui tutti dobbiamo esserle grati e che ci spinge ed incoraggia nell'impegno a liberare l'Italia dalla brutalità e dalla violenza della destra".

Da Centomovimenti

Argomento: 
Anno: 

Risultati sondaggio "Candidiamo Franca Rame"

da jacopofo.com

Ringrazio i 232 eroi comunisti che hanno partecipato al sondaggio.

Ovviamente non era solo un gioco. In famiglia stiamo discutendo animatamente sulla questione e ci serviva un parere. E ce l'avete dato. E molto interessante. L'85% delle persone si sono dichiarate entusiaste. E questo ha fatto molto piacere a mia mamma...

Ma il dato politicamente molto interessante è che il7% di chi segue questo blob pensa di non andare a votare. Di questi circa il 40% voterebbe però se ci fosse un candidato veramente degno come la mia mamma... La cosa è importante perchè ci permette una quantificazione grossolana di quanti siano le persone di sinistra che non andranno a votare perchè schifate: tante. Possiamo prevedere che alle prossime elezioni saranno intorno ai 10 milioni i non votanti (percentuali degli anni scorsi intorno al 15% degli aventi diritto) divisi in apolitici totali, delusi di sestra, delusi di sinistra, delusi di centro. Sempre muovendosi in modo spannometrico possiamo perciò ipotizzare che almeno un milionicino di delusi dalla sinistra potrebbe essere convinto ad andare a votare se ci fosse un segnale veramente positivo.

E questo risponde anche a molti dei commenti al sondaggio: come sto ormai ripetendo da giorni credo che Berlusconi farà di tutto (attenti!!!) e che comunque lo scarto con la sinistra sarà infimo. E non credo che in due mesi si possa convincere molta gente di centrodestra a spostarsi a sinistra. Quindi quel milione di delusi di sinistra, che già odiano Silvio, possono determinare la differenza tra vittoria e sconfitta.

E sul fatto che l'Italia, con altri 5 anni di Bellicapelli si troverebbe sparata nel Medio Evo della tolleranza per l'illecito ho scritto e disegnato abbastanza.

Questo è il motivo per cui credo che in questo momento candidare Franca sia importante.

Comunque la decisione verrà presa sulla base di tutta una serie di altre considerazioni. Capirete che come figlio preferirei da un certo punto di vista, che non si candidasse perchè è un vero sacrificio... Comunque...Vedremo.

(Per inciso mi rendo conto che questo blog è ormai una saga famigliare, ma dovete capire che la mia vita è sempre statata così. Tutto mischiato... Che casino...)

 

In ogni caso io tenterò di fare tutto quel che posso in altre direzioni. Ad esempio con iniziative come il video "Se avessi saputo che avrebbero rieletto Berlusconi!", durata 100 secondi, prodotto in 12 diversi formati, dall'alta definizione al formato per telefonini, spedibile via e-mail... Sta avendo un successo notevole (rispetto ai nostri pochi mezzi) scaricato 3000 volte in 5 giorni, ieri sera veniva scaricato una due volte al minuto...(una vera libidine stare a guardare il contatore...).

 

Comunque non so se il mio modo di vedere è un'isteria individuale o è condiviso da molti. E abbiamo deciso di verificare anche questo.

E' chiaro che se dobbiamo partecipare alla battaglia dobbiamo avere pure le forze e i mezzi per farlo.

Per questo abbiamo rilanciato la sottoscrizione per Cacao.

 

 

Sapere se le persone sono disposte a tirare fuori qualche soldo è un ottimo modo per valutare la determinazione...

Quindi se avete 100 mila euro in più e volete veramente veder piangere Silvio, fateci un vaglia, faremo brillare i vostri soldi!

Se non avete centomila euro pazienza. Centolire ce le hai?

( www.alcatraz.it/soci.html)

 

Questa questione dei soldi va posta chiara. Cacao si regge sull'idea di finanziare un'attività di controinformazione umana proponendo prodotti ecologici e amorevoli (Alcatraz, Commercioetico.it ecc). Ma disgraziatamente quest'idea, di finanziare quel che ti piace con la tua spesa, ancora viene condivisa da pochi (anche se aumentano, a oggi più di 10.000 persone hanno comprato tramite Commercioetico.it). Ecco che specie in momenti di crisi come questo serve ricorrere alla vecchia colletta. Noi più che lavorare gratisi o con lo stipendio autoridotto del 75% non si riesce a fare.

 

Comunque vedremo anche questo. E vedremo che si può fare con i mezzi che ci darete.

In ogni caso ce la metteremo tutta. Perchè veramente non vogliamo farci altri 5 anni con questo signore.

 

PS

Nella mia visione fantapolitica del mondo immagino sempre che molte associazioni aderiscano alla proposta "Finanzia la tua associazione diffondendo merci ecologiche." Allo stato attuale sono meno di dieci i gruppi che sfruttano questa possibilità.

Ugualmente NESSUNA scuola, gruppo o singolo ha sfruttato la proposta che facciamo ormai da due anni (!) di venire gratis a Alcatraz in cambio della diffusione di un pacchetto di prodotti ecologici www.alcatraz.it/redazione/news/show_news_p.php3?NewsID=2220

 

Anno: 

E se Franca Rame si presentasse?

Di Jacopo Fo:

Stiamo discutendo molto, in questi giorni, sulle prossime elezioni. Solo un pazzo può essere certo che Prodi vinca. E i voti di chi a sinistra ha ormai il rigetto della politica faranno la differenza nei nostri prossimi 5 anni di vita. Berlusconi dice che i suoi sondaggi lo danno in pari. Attenzione alla spiegazione: gli elettori del polo se intervistati tendono a mentire quindi per avere una risposta reale bisogna utilizzare domande indirette.... Al di là che è incredibile che un leader ammetta che i suoi elettori si vergognano a dire che lo votano.... Ma credo che sia così... Per lo stesso motivo dai sondaggi sembrava che Bush avrebbe perso, mentre gli scommettitori lo davano vincente 3 a 1... Le previsioni che facemmo sulla vittoria di Bush erano basate proprio sulle quote delle scommesse... Ma comunque il problema è che lo scarto con la destra sarà minimo e ci serve che tutti votino. Insomma l'ho detto e lo ripeto: dobbiamo trovare candidati decenti da far confluire nell'Unione, possibilmente in modo identificato e indipendente (ad esempio con uno spazio autonomo dentro la Lista Di Pietro come è successo per le Europee per Giulietto Chiesa e Agnoletto)... Da qui la domanda. Che ne direste di rischiare di mandare al Senato Franca? La sua candidatura convincerebbe molti che hanno rinunciato a votare a mettere la loro scheda contro Bellicapelli? Saresti più felice con Franca al parlamento? Votate il sondaggio e sopratutto postate il vostro parere. Apriamo il dibattito. (PS mia madre non sa niente di questo e probabilmente mi strozzerà... Già la candidatura di Dario a Milano è stata un'esperienza scioccante... Ma siamo in guerra, mamma...)

 

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Io sto con i Valsusini

“Abituati al silenzio, rassegnati e oppressi, di fronte a scelte imposte da qualcuno che vuole convincerci siano fatte ad hoc per noi. Com’è possibile che in Val di Susa ci sia tutto questo rumore? Cosa vorranno mai? Cosa pensano di ottenere questi Valsusini? Gente semplice di cui fino a ieri quasi non se ne conosceva l’esistenza, gente insignificante, egoista, e sicuramente ignorante, già perché ignora e combatte le ragioni e le potenzialità di un Treno ad Alta Velocità. Sostengono che l’alta velocità sia inutile perché non sanno che le merci viaggeranno veloci e arriveranno prima a destinazione! Inoltre non la pagheranno solo loro, a tutti aumenteranno le tasse e diminuiranno i servizi! Cosa importa poi se nessuno avrà denaro sufficiente per salire sul TAV! L’importante è avere i soldi per comprare un po’ di quella merce! Montanari sfaccendati che battagliano “solo” per evitare che un’altro treno e altri cantieri gli entrino in casa…animandogli la vita!! In fondo cosa vuoi che sia vivere con un cantiere in casa! Anch’io vorrei avere il privilegio di vivere con un cantiere! Già, mica uno qualunque…un cantiere che non si sposterà per ben 20 anni. Proprio come una badante saprà crescere i loro figli, gli darà cibo ed aria, sabbia per i denti e un po’ di amianto per i polmoni…E comunque si parla dei loro figli, mica dei nostri! Chi si riempirà le tasche grazie a quest’opera, dove abita? In Val di Susa? No! Ecco la soluzione per far mettere il cuore in pace ai Valsusini: dimostrare la grandiosità, la strategicità e la positività di quest’opera comprando una casa in Valle, con badante speciale, che farà crescere i figli in modo speciale. Con le tasche piene, non credo avrà problemi a comprare casa in quella zona che immagino non dovrebbe nemmeno costare troppo!!! Mi sembra chiaro che i valsusini non hanno capito niente di politica…. Loro credono che la politica sia l’arte di governare un popolo! Forse è meglio che qualcuno gli spieghi che la politica è l’arte di governare i soldi.” Era ora che si sentisse urlare a squarciagola con forza e determinazione “NO TAV” che s’interrompesse il silenzio di un popolo che non vuole essere vittima di un treno che sarà naturalmente in ritardo. Questa è vera politica… la gente che difende i propri diritti mettendo in discussione un modello di sviluppo insostenibile… dando prova di vera democrazia! Come si fa a non essere dalla loro parte?

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A Milano contro l'inquinamento bruciamo soldi

MILANO, lunedì 23 gennaio 2006 COMUNICATO STAMPA

E’ notizia di oggi che 25 ispettori sono stati messi a disposizione dalla Regione Lombardia per i controlli sugli impianti di riscaldamento ed hanno iniziato oggi il loro lavoro con un incontro tra Regione e Comune di Milano che, insieme a Monza e Sesto San Giovanni, sarebbe stato il primo a stipulare un accordo operativo per utilizzare queste risorse. I 25 ispettori hanno dunque iniziato l’ attività di accertamento sui riscaldamenti per individuare gli impianti fuori norma, alimentati ad esempio ad olio combustibile o a carbone.

Tuttavia non c’era necessità perché il Comune di Milano ha già monitorato le caldaie con il risultato di circa 78 caldaie a carbone e 308 ad olio combustibile,ed alcune anche a BTZ, malgrado l’esplicito divieto della Legge Regionale Lombardia 4 novembre 2005, n. 16, quindi già fuori legge.

Secondo punto: non è necessario attivare squadre di tecnici per monitorare i 640.000 appartamenti dislocati su circa 30-40.000 stabili di Milano ( dati SUNIA): con una media di 20 stabili al giorno impiegherebbero dai 5 ai 6 anni. Basterebbe invece utilizzare i rendiconti ed i bilanci degli amministratori dei condomini quali sostituti d’imposta per avere immediatamente il calcolo dei combustibili utilizzati, il relativo consumo ed andamento della liberazione di sostanze nocive nell’aria.

Prof. Aldo Ferrara, Università degli Studi di Siena Comitato Scientifico di sostegno a Dario Fo Sindaco

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All'isola al posto dei Re Magi arrivano le ruspe

Siamo all’Isola, un quartiere storico di Milano.

Un mese fa con Franca avevo partecipato ad una manifestazione del rione. C’erano un gruppo di ragazzi e ragazzine che camminavano in equilibrio su alti trampoli. Il maestro clown era un mio caro amico del quartiere. C’era la Banda degli Ottoni che sparava musica allegra. Eravamo più di mille a manifestare contro il progetto del Comune e della Regione che hanno in programma di trasformare tutta quella zona in un ammasso di palazzi e grattacieli, per l’ammontare di ben un milione di metri cubi di fabbricato. Una decina di ragazzi del gruppo degli Amici di Beppe Grillo, a mo’ di uomini sandwich, portavano indosso enormi lettere che componevano parole di sarcasmo, rivolte agli ideatori di quel mostro in cemento: una specie di drago sparapanzato sul terreno, con tanto di volute a mo’ di serpente che avrebbero schiacciato definitivamente il Bosco di Gioia, una piccola foresta affollata da alberi centenari, alcuni di loro molto rari. Qualche giorno fa si era tutti a un dibattito in un cinema-teatro della Gronda Nord, anche qui per bloccare il progetto di uno scempio urbanistico e stradale, quando Michele Sacerdoti, uno dei più decisi sostenitori della lotta contro il deturpamento dell’Isola, leggeva entusiasta un documento, risultato di un ricorso, che bloccava la determinazione del Comune perché tutto il Bosco di Gioia fosse abbattuto e si iniziasse la messa in opera del cantiere. Un coro di grida e applausi salutò questa splendida notizia. Ma ecco che due giorni dopo Natale, invece di piantare l’Albero dei doni, arrivano degli operai, mandati dal Comune, con l’ordine di abbattere ogni pianta. Ad accogliere i cittadini che accorrono sdegnati c’è un rappresentante del Comune che esibisce un nuovo documento che annulla il precedente: “Si può abbattere.” Punto e basta. Gli operai cominciano a togliere arbusti e stoppie intorno alle radici. Fra poco i tronchi saranno segati alla base. Verrà eseguita una condanna a morte per duecento alberi: l’unica oasi rimasta in Milano se ne va. Ma gli abitanti, trattenuti al di là del recinto di ferro, s’accumulano attoniti, increduli. Un vecchio grida: “Assassini!”. Lo stridente rumore delle seghe a motore inizia un coro davvero insopportabile. Come preceduto da un cigolio simile a un lamento, ecco che cade il primo grande albero. I rami si sfasciano al suolo. Un gruppo di ragazzini tenta di entrare, scavalcando la staccionata. Vengono inseguiti e ricacciati indietro. Ecco: arriva in bicicletta Michele Sacerdoti, l’indomito difensore di quegli alberi. È un uomo di cinquant’anni, ma agile e svelto come un ragazzino. Dribbla gli inservienti e gli operai e con facilità inaudita s’arrampica sul più gigantesco albero: una enorme magnolia, ancor carica di foglie. Sparisce fra le fronde e riappare lassù. I “boscaioli” non sanno che fare. Il dirigente del Comune grida, invitando l’intruso scalatore a scendere, altrimenti dovranno abbattere l’albero con lui sopra. Sacerdoti risponde sghignazzando: “Fate pure. Io di qui non mi muovo. Dovete abbattere anche me.” Adesso la neve vien giù sempre più fitta. Un gruppo di ragazzi intona “Tu scendi dalle stelle”. Tutti ridono, perfino i “boscaioli” che si riparano sotto la grande magnolia a fumarsi una sigaretta. Lunga pausa. Poi di lì a poco ricomincia l’insopportabile cigolio delle motoseghe e uno dietro l’altro altri alberi cadono a terra, sollevando nugoli di neve.

Anno: