LAZZI SBERLEFFI DIPINTI

[STAMPA] Dopo 15 anni dal Nobel, Dario Fo è festeggiato a Milano

A Palazzo Reale dal 24 marzo al 3 giugno 400 opere pittoriche e la "Bottega d'Artista"
Con la nuova amministrazione civica si supplisce a un meritato riconoscimento

dario fo

Per 15 anni il Comune di Milano ha "dimenticato" -contrariamente a quanto è avvenuto all'estero- di rendere omaggio al Nobel Dario Fo per la sua instancabile attività letteraria non disgiunta da quella pittorica e teatrale.
 
E' stato necessario il cambio di amministrazione perché si rimediasse ad un vuoto che sembrava destinato a continuare ancora a lungo. L'Assessorato alla Cultura del Comune in collaborazione con la Fondazione Mazzotta (e il supporto della Fondazione Corriere della Sera e della Spotlight) ha allestito "Lazzi, Sberleffi e Dipinti" una grandiosa mostra, con 400 opere pittoriche, alcune di grandi dimensioni, che dal 24 marzo al 3 giugno sarà ospitata nei saloni di Palazzo Reale.
 
Dal 13 al 18 marzo inoltre nella Piazzetta dello stesso Palazzo è in funzione "La bottega d'artista" dove Dario Fo è impegnato coi suoi allievi a dipingere quadri che faranno parte della mostra.
 
In calendario ci sono anche delle proiezioni video (di particolare interesse quella del 24 marzo dal titolo "Sant'Ambrogio e l'invenzione di Milano" che Fo con Franca Rame rappresentarono nel 2007 al Piccolo Teatro di Milano), nel quadro delle "Lezioni-spettacolo sull'arte".
 
Come si ricorderà oltre ai tanti spettacoli teatrali il maestro ha all'attivo delle presenze in film e in programmi televisivi con la moglie.
 
Si tratta di rappresentazioni che saranno proiettate secondo un calendario che arriva fino al 3 giugno e che chiuderanno l'ultimo giorno con un Programma a sorpresa.
 
Di Dario Fo oltre al suo teatro e alle opere letterarie, che lo hanno reso famoso nel mondo, non molto si sa della sua primaria vocazione: la pittura. E' stato l'incontro con Franca Rame che lo ha portato a dedicarsi al teatro, mai però abbandonando (cosa che ha fatto per l'allestimento di molti spettacoli) una vocazione che fin da quando portava i calzoni corti ha conservato, tanto che si parla di migliaia di disegni e bozzetti da lui conservati.
 
Orbene a Palazzo Reale Dario Fo, che non si stanca mai di ripetere che la Cultura deve essere alla base della vita e della società e che porta anche ricchezza al Paese, sarà tra i suoi sostenitori e ammiratori, tanti magari frequentatori della Palazzina Liberty dove li incontrava oltre 40 anni fa, per riaffermare i principi di giustizia, onestà e libertà che sono alla base delle sue molteplice attività.
 
Un Nobel che fa onore all'Italia e che, come abbiamo accennato all'inizio, l'amministrazione Pisapia ora, con questa rassegna, vuole rendergli omaggio.
 
La mostra è curata da Felice Cappa
Il progetto d'allestimento è di Domenico Nicolamarino
Catalogo: Edizioni Gabriele Mazzotta
 
Orari:
lunedì 12,30 19,30
martedì/mercoledì/venerdì/domenica 9,30 19,30
giovedì/sabato 9,30 22,30
 
Ingresso:
9 € intero
7,50 ridotto
4,50 ridotto speciale
 
Informazionie prenotazioni:
Tel. 02 54913
 
Bruno Breschi
fonte: newsfood.com
lazzi sberleffi e dipinti
Anno: 

[STAMPA] A Palazzo Reale di Milano “Lazzi, sberleffi, dipinti”: bottega d’artista, mostra ed eventi di e con Dario Fo

Boeri e Rizzo: “Con ingiustificabile ritardo, Milano rende finalmente omaggio a un artista straordinario e al suo genio”

dario fo, franca rame e pisapia

 
(mi-lorenteggio.com) Milano, 12 marzo 2012 - L'assessorato alla Cultura del Comune di Milano, Palazzo Reale, la Compagnia Teatrale Fo-Rame e la Fondazione Antonio Mazzotta celebrano Dario Fo con una grande mostra dei suoi lavori pittorici e con la ricostruzione livedella sua “bottega d’artista”. Un evento lungamente atteso per rendere omaggio a un grande artista.
 
"Colmiamo oggi con un ritardo ingiustificabile il debito che Milano ha contratto con un suo cittadino straordinario – ha detto l’assessore alla Cultura Stefano Boeri, presentando oggi in Sala delle Cariatidi gli eventi e la mostra dedicati a Dario Fo –. Una personalità che ha inciso profondamente sulla cultura, l'arte e la politica italiana e internazionale degli ultimi sessant’anni. Con questa serie di iniziative, non solo rendiamo il dovuto omaggio a un artista che ha studiato, lavorato e vissuto a Milano, ma vogliamo anche valorizzare lo straordinario e unico processo creativo che caratterizza il suo genio: un percorso che nasce dalla pittura per poi trasformarsi in immagine, da lì in gesto, poi in parola, e infine in testo scritto. Per testimoniare la grande attenzione internazionale verso l'omaggio che Milano dedica a Dario Fo – ha poi annunciato l’assessore Boeri - il primo aprile, qui in Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale, Hans Hulrich Obrist, uno dei massimi curatori della scena dell'arte contemporanea, intervisterà Dario Fo, in un dialogo pubblico che coinvolgerà tutta la città".
 
Sono felice di aver potuto iniziare con questa Amministrazione comunale il percorso di riparazione dei torti subìti da Dario Fo da parte delle Amministrazioni precedenti – ha detto il Presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo -. Dario Fo e Franca Rame hanno infatti dedicato la loro vita non solo all’arte, al teatro e alla cultura, ma anche alla vita politica di questa città e di questo Paese, con una partecipazione appassionata e attenta a tutti gli aspetti della vita sociale. Per questo Milano, finalmente, gli tributa il giusto onore. Il percorso di riparazione si chiuderà quando Dario Fo potrà finalmente avere uno spazio permanente dove poter lavorare e conservare l’immenso patrimonio delle sue opere”.
 
Straordinario uomo di teatro e Premio Nobel per la letteratura nel 1997, Dario Fo è noto anche per il suo impegno sociale. Non tutti però lo conoscono come pittore, nonostante questo linguaggio abbia accompagnato da sempre la sua attività teatrale e l’abbia anzi preceduta.
 
Per mostrare il profondo legame tra Fo e la pittura, a Palazzo Reale verrà ricostruita la sua Bottega d’artista, un vero e proprio “laboratorio” che aprirà in anteprima, e gratuitamente, dal 13 al 18 marzo: l’accesso è su prenotazione (telefonando da lunedì a venerdì allo 02.54913), dalle 10 alle 12.30 con la presenza del Maestro, e a ingresso libero (fino ad esaurimento posti) dalle 12.30 alle 17.30, con gli assistenti al lavoro e le proiezioni delle sue lezioni-spettacolo sulla storia dell’arte. È nella bottega – intesa nella sua accezione rinascimentale – che Dario Fo, partendo da disegni e dipinti, elabora i suoi canovacci portati poi sulla scena.
Dopo la settimana di anteprima, la “Bottega d’artista” riaprirà all’interno dell’esposizione come parte integrante del percorso.
 
La mostra "Dario Fo a Milano - lazzi sberleffi dipinti", a Palazzo Reale dal 24 marzo al 3 giugno, sarà un’importante occasione per comprendere come la pittura abbia costituito un punto cardine nel linguaggio espressivo di Fo. A testimoniare l’inesauribile e imprevedibile creatività dell’artista saranno esposte oltre 400 opere con una grande varietà di stili e tecniche: dalle pitture dei primi anni ai collages e agli arazzi, fino ai monumentali acrilici più recenti. In mostra anche oggetti di scena, maschere, marionette e burattini, tra cui quelli storici appartenuti alla famiglia Rame. Nutrita la presenza di disegni, schizzi, acquarelli, bozzetti di costumi, fondali, ampie scenografie, locandine e stampe che per osmosi sono diventati parte integrante della drammaturgia della Compagnia Teatrale Fo – Rame.
 
Il percorso espositivo si apre entrando nel vivo della satira politica e di costume da sempre praticata nell’arte di Dario Fo, in pittura e in teatro: questo discorso culmina nelle grandi tele “parlanti” realizzate appositamente per la mostra di Palazzo Reale.
Il curatore della mostra Felice Cappa commenta così questa sezione della mostra: “Fedele alla dimensione narrativa della sua pittura, Fo propone alcuni fondamentali momenti politici della storia italiana degli ultimi anni e dei grandi avvenimenti internazionali dell’era della globalizzazione e della dittatura finanziaria. Sono inoltre documentate: la lunga fase del berlusconismo, la deriva e l’imbarbarimento della politica italiana, gli episodi di corruzione e speculazione edilizia, la mala gestione delle emergenze nei soccorsi alle zone colpite dai terremoti e così via. Questa sezione verrà ad arricchirsi con le opere che saranno terminate nella Bottega d’artista”.
 
La mostra accompagna poi il visitatore in un lungo viaggio attraverso la “storia dell’arte”: dai lavori ispirati alle incisioni rupestri preistoriche ai nostri giorni, attraversando i linguaggi della classicità greca e romana sino alla preziosità dei mosaici ravennati e bizantini. L’interesse di Dario Fo per l’arte del Medioevo e del Rinascimento è testimoniato dai lavori che celebrano i rilievi scultorei del Duomo di Modena e la decorazione del Duomo di Parma, insieme agli studi e alle lezioni-spettacolo su Giotto e Pietro Cavallini, su Mantegna, Giulio Romano, Michelangelo, Leonardo, Raffaello, Correggio e Caravaggio.
 
Con Tiepolo si interrompe il cammino nella “storia dell’arte” per proseguire con le regie delle opere rossiniane: Il Barbiere di Siviglia (1987), L’Italiana in Algeri (1994), La Gazzetta (2001) e Il Viaggio a Reims (2002). Qui Dario Fo costruisce la più consistente documentazione visiva, elaborando un’impressionante serie di tavole e disegni, molti dei quali presenti in mostra accanto a quelli dedicati al teatro di Molière e all’Histoire du soldat di Stravinsky, capolavoro da lui rivisitato e allestito al Teatro alla Scala nel 1978.
 
La creativa stagione alla Palazzina Liberty del Collettivo Teatrale La Comune, fondato da Dario Fo e Franca Rame nel 1974, è ricordata in mostra attraverso la presenza di opere che Sebastian Matta realizzò per quello spazio.
 
Il percorso prosegue documentando l’incontro con Franca Rame avvenuto nel 1952. Appartenente a una famiglia di artisti girovaghi, che dal Seicento operò nel solco della tradizione della commedia dell’arte, Franca Rame fece scoprire a Dario Fo la satira come strumento fondamentale per la propria elaborazione artistica.
 
La mostra si conclude con una sezione dedicata alla formazione artistica di Fo, dai primi studi sul natio lago Maggiore al trasferimento a Milano e alla frequentazione dell’Accademia di Brera, dove incontrò maestri come Achille Funi, Carlo Carrà e Aldo Carpi.
 
Una straordinaria documentazione d’archivio ha consentito la realizzazione di inediti montaggi video, attraverso i quali è possibile ricostruire il giusto rapporto tra le opere teatrali e pittoriche e il contesto storico, artistico e sociale che le ha ispirate. Venti schermi documentano sala per sala la mostra, attraverso le lezioni spettacolo tenute da Dario Fo e Franca Rame. Inoltre, in una sala di proiezione, saranno visibili al pubblico le rappresentazioni teatrali e i film a partire da Lo Svitato del 1956. Data la gran quantità di materiali a disposizione, i programmi saranno rinnovati ogni 2 giorni.
 
Il catalogo, realizzato dalle Edizioni Gabriele Mazzotta, è la testimonianza del lungo sodalizio tra la casa editrice e Dario Fo. Oltre ad aver pubblicato il recente catalogo della mostra Dario Fo. La pittura di un narratore al m.a.x.museo di Chiasso e aver ospitato nel 1999 la mostra Federico Fellini & Dario Fo. Disegni geniali negli spazi della propria Fondazione in Foro Buonaparte, Gabriele Mazzotta ha curato fin dal 1970 pubblicazioni sul teatro di Dario Fo e Franca Rame, compresa la loro opera più famosa in assoluto: Mistero buffo.
 
Sono inoltre previste visite guidate per scuole di ogni ordine e grado, gruppi e famiglie a cura della società Ad Artem. Spotlight srl, Azienda leader in Italia e nel mondo nell’illuminazione per l’entertainment ed il settore architetturale, è sponsor illuminotecnico, avendo fornito i corpi illuminanti professionali per la mostra. La mostra inoltre si avvale della collaborazione in qualità di media partner di Fondazione Corriere della Sera, Radio Lifegate e Televisionet.
 
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[STAMPA] Dario Fo a Milano: "Lazzi Sberleffi Dipinti"

(AGENPARL) - Milano, 02 mar - Tutte le mostre temporanee del circuito museale civico di Milano.

A Palazzo Reale, Piazza Duomo 12,  "Dario Fo a Milano. Lazzi Sberleffi Dipinti". "La Bottega d'Artista" (dal 13 al 18 marzo): un’opportunità unica per conoscere  le tecniche, le fasi di lavorazione e i momenti creativi, ma soprattutto gli spunti quotidiani che trasformano il pensiero in arte. È nella bottega – intesa nella sua accezione rinascimentale – che Dario Fo elabora, da disegni e dipinti, i suoi canovacci portati sulla scena come testi grazie all’amorevole lavoro di stesura e riscrittura apportato da Franca Rame. Al termine della settimana l’atelier diventerà parte integrante e visitabile dell’esposizione.
"La Mostra" (24 marzo_3 giugno 2012):con oltre 400 opere, dalle pitture a olio su tela dei primi anni ai collages e agli arazzi, fino ai monumentali acrilici più recenti, sarà invece lo strumento per capire come la pittura abbia costituito un punto cardine nel linguaggio espressivo di Fo che, accanto all’attività teatrale e letteraria, ha costantemente coltivato il rapporto con la pittura rivisitando contenuti, tecniche e stili dei grandi maestri del passato.
 
fonte: agenparl.it
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