Aborto, il boom degli obiettori

 
di Giuseppe Del Bello, la Repubblica
 
 
Su 1370 donne solo 862 sono state sottosposte a ivg. Una ginecologa: "Di molte altre si perdono le tracce"
«Quando la lista è particolarmente lunga», osserva Nicola Scuteri, uno degli appena quattro specialisti non obiettori del Nuovo Policlinico, «sospendiamo le prenotazioni. Tanto, già lo sappiamo, molte delle donne prenotate non si presenteranno all´appuntamento. E d´altronde è ovvio che finisca così: se una arriva alla nona settimana di gravidanza e si sente rinviata per un mese e più, decide di rivolgersi altrove. Non escludendo una strada illegale».

Napoli e la Campania off limits. Mancano strutture sul territorio, quasi il 90 per cento degli specialisti è obiettore di coscienza e le liste d´attesa sono lunghissime. Per chi vuole (o deve) interrompere una gravidanza, rimangono due alternative: l´ovattata e costosissima clinica privata o il fiorente mercato dell´aborto clandestino. Nel 2007, sempre al Nuovo Policlinico, le sedute operatorie nella Clinica Ostetrica sono calate da 5 a 3, mentre su 1370 donne in lista solo 862 sono state sottoposte a interruzione di gravidanza. E le altre 508? «Alcune si prenotano in più ospedali», risponde il direttore del Dipartimento Materno infantile della Napoli 1 Rosetta Papa, «ma di tante altre si perde traccia». «Sono tante le donne che non avendo trovato disponibilità nelle strutture pubbliche», aggiunge Stefania Cantatore, responsabile dell´Udi campana, «vengono qui. Bene, se interveniamo, il posto esce. E allora mi chiedo: cosa succede a quelle che non si rivolgono a noi?».

A esasperare la drammatica situazione, rincara Scuteri, contribuisce il fatto che finora «non è stata attivata un´accettazione unica regionale per le prenotazioni. Ognuno si arrangia, rivolgendosi ad un presidio diverso». Il disservizio significa anche che diventa impossibile sia il monitoraggio dei tempi d´attesa che lo smistamento delle utenti verso strutture dove c´è più disponibilità. Ad esempio ci sono Asl che hanno un unico punto di riferimento per le Ivg. Come nella Napoli 2 (manager Raffaele Ateniese), in cui è disponibile solo il reparto dell´ospedale La Schiana di Pozzuoli diretto da Nicola Gasbarri. Negli altri comuni, zero. Al Rizzoli di Ischia (dove due anni fa il primario obbiettore Attilio Conte finì al centro di un´inchiesta della magistratura con il suo aiuto Giovanni Strudel per una storia di presunti aborti clandestini) il servizio Ivg non è mai stato istituito. Nell´ospedale di Giugliano (bacino di circa 300 mila residenti), il primario di Ginecologia Salvatore Iorio riconosce che «l´attivazione del servizio è stata sempre rinviata per motivi logistici». Che vuol dire? «Decidemmo di soprassedere in attesa del completamento del reparto (avvenuto tre anni fa, ndr) e nel frattempo di smistare le pazienti a Pozzuoli». «Ma adesso», aggiunge, «ci stiamo attivando e tra poco partiremo».

Da una parte lo scarso numero di medici non obiettori, dall´altra la carenza di presidi: di chi la responsabilità dello sfascio? «Sono anni che i manager avrebbero dovuto darsi da fare», osserva Gasbarro, «e istituire un numero congruo di Ivg nel settore pubblico per soddisfare le richieste. E invece, niente. La situazione è quasi quella di 20 anni fa. Io ho insistito per tre anni prima di ottenere il servizio». Anche per sopperire alle carenze di personale (ginecologi, anestesisti e infermieri), Gasbarri ha una ricetta: «Dando per scontato che la maggioranza sia rappresentata da obiettori, basterebbe far ruotare (pagandoli adeguatamente) quei pochi colleghi che non lo sono nei vari ospedali. O, anche, basterebbe assumere personale ad ore solo per le Ivg. In Piemonte si fa così da anni, come mai qui non è possibile?». Perché, come spiega la Papa, «accade spesso di ritrovarsi con medici che, assunti per le Ivg, dopo soli sei mesi diventano obiettori».
(20 febbraio 2008)


Commenti

La domanda che mi pongo è solo questa: sono solo normali obiettori di quel che chiamano coscienza oppure sono le solite teste vuote che usano paroloni di cui non conoscono il significato, ma che sono solo alle dipendenze di qualcuno vestito di bianco che inneggia all'idolatria dell'unico supereroe fallito della storia?

Cari amici del blog... Ascoltate questa meravigliosa canzone di Gaber...

baci a tutti!
Luisa_81

http://www.youtube.com/watch?v=RLVhUeb1Am4&feature=related

da :http://www.vieneprimalagallina.org/campagna.html

Obiettiamo gli obiettori

Di fronte agli attacchi sempre più pesanti all'autodeterminazione delle donne non si può più rispondere semplicemente invocando la difesa della 194.

Le scellerate dichiarazioni degli antiabortisti in queste ultime settimane rendono ancor più evidente il potere sulla sfera della riproduzione (e, più in generale, su quella della salute) che la classe medica può esercitare, coadiuvata anche dall'articolo 9 della legge 194 che prevede per il personale sanitario la possibilità dell'obiezione di coscienza ­ possibilità contemplata unicamente rispetto all'interruzione di gravidanza: in nessun altro ambito medico né in altra professione vale questa opzione.

Per riaffermare con efficacia il nostro diritto di autodeterminazione dovremmo, quindi, ripartire proprio dal nodo dell'obiezione di coscienza, da questa "opzione", riconosciuta per legge, secondo cui alle scelte e ai problemi di sofferenza delle donne (perché abortire è una scelta sofferta) il personale medico-sanitario può anteporre i suoi "problemi di coscienza", la sua visione della vita ­ in poche parole, in nome della propria "coscienza" può opprimere il soggetto a cui deve assistenza.

Gli effetti di ciò sono sotto gli occhi di tutte: oggi abortire è diventato quasi impossibile e le donne stanno ritornando a pratiche clandestine per l'interruzione di gravidanza; l'arroganza degli obiettori è immensa, e nei reparti il personale che non vuole adeguarsi ai diktat dei primari obiettori ha vita dura; perfino l'accesso alle scuole di specializzazione in ostetricia e ginecologia è sempre più vincolato all'"atto di fede" dell'obiezione di coscienza. Chi si adegua ha una strada privilegiata per far carriera; chi invece non obietta è costretta/o a impiegare la maggior parte del proprio tempo a praticare aborti per sopperire alla scarsità di personale non obiettore. Per non parlare, poi, della cospicua fetta di finanziamenti pubblici destinata agli ospedali cattolici in cui non è riconosciuta la possibilità dell'interruzione di gravidanza.

Se una cattiva legge permette, attraverso l'obiezione, di calpestare i diritti individuali, anche le/i cittadine/i hanno diritto di sapere chi sono coloro che le/i curano e di scegliere da chi farsi curare: che fiducia si può avere in quel/la ginecologo/a che costringe a inutili sofferenze in nome delle proprie convinzioni morali, pensando di aver dei diritti sul corpo dell'altra?

Crediamo sia arrivato il momento non solo di rivendicare dei diritti ma anche di praticarli.

"Obiettiamo gli obiettori" significa che esercitiamo il diritto di scegliere da chi farci curare, pretendendo un rapporto di fiducia, trasparenza e assunzione di responsabilità con la persona a cui affidiamo la nostra salute. Significa, quindi, pretendere dalle Asl, dai Consultori e dagli Ospedali l'elenco del personale medico-sanitario che pratica l'obiezione di coscienza. Alle donne che intendono difendere e affermare il diritto all'autodeterminazione proponiamo di:

costituirci come soggetti politici che esigono la pubblicizzazione e l'affissione pubblica negli ospedali e nei consultori delle liste del personale sanitario che fa obiezione;
cominciare a raccogliere città per città, ospedale per ospedale, consultorio per consultorio tutte le informazioni che già si hanno, facendo una prima lista dei nominativi che si posseggono
promuovere il boicottaggio in toto di tutti i reparti e di tutte le prestazioni (analisi del sangue, visite, ecc) degli ospedali in cui ci sono più obiettori;
creare un sito dedicato a questo dove raccogliere informazioni.
Sappiamo bene che in nome di "sacri principi" vengono compiuti i più grandi crimini della storia, la violazione dei più elementari diritti umani. Hannah Arendt ci ha insegnato che "Il male appare banale e proprio per questo ancora più terribile: perché i suoi più o meno consapevoli servitori, altro non sono che dei piccoli, grigi burocrati, simili in tutto e per tutto al nostro vicino di casa".

Difendere la nostra autodeterminazione dai "burocrati del male" significa diventare protagoniste nell'esercizio e la difesa dei nostri diritti. Smantellare il sistema che si è creato intorno all'obiezione di coscienza, significa smantellare un sistema che alimenta e legittima gran parte degli attacchi contro l'autodeterminazione dei nostri corpi e delle nostre vite. Sta a noi donne determinare un grande risveglio prendendo coscienza della vastità dell'abuso subito e impedire che si ripeta, rimpadronendoci di un sapere e di pratiche che ci mettano in grado di opporci agli abusi e di chiederne conto.

Collettivo femminista Maistat@zitt@

Per una donna. Sto leggendo l'interessante articolo che tu hai postato da "Le Monde Diplomatique" aprile 2007. Quando l'avrò terminato scriverò qualche commento..
Vorrei un attimo riprendere il discorso dell'obiezione di coscienza..."una piaga" (quella sì...) per le donne, che fa diventare il ricorso all'ivg una corsa ad ostacoli!!!
Oltre al gravissimo fatto che in alcune regioni le donne sono costrette a migrare per praticare l'ivg, che le donne immigrate o giovani ricorrono all'aborto clandestino, i pochi medici non obiettori si trovano in una situazione d'isolamento, rischiano la carriera.
Nel documento d'intesa tra ministero della salute, stato e regioni predisposto dal ministro Turco si prevede un medico non obiettore in ogni distretto sanitario ...ma non è poco? Anche perchè oltre al ginecologo, si deve prevedere l'anestesista e il personale sanitario non obiettore...Quindi almeno un'equipe di sanitari non obiettori per ogni turno di lavoro...perchè mettete il caso che ci sia bisogno di un ivg urgente e il medico non obiettore non è in servizio...cosa succede?
La proposta della deputata verde di istituire, laddove ci sia il primario obiettore di coscienza, un servizio di fisiopatologia della riproduzione diretto da un medico che non abbia sollevato obiezione mi pare buona.
Che ne pensate?

Dalla pag.6 dell'inserto de "il manifesto" dell'8 marzo 2008

Obiezione
Il diritto morale e il dovere pubblico
LUANA ZANELLA

I dati dell'Istituto superiore di sanità relativi all'obiezione di coscienza dicono che circa il 60% dei ginecologi attivi nelle strutture ospedaliere che effettuano l'interruzione volontaria di gravidanza fa obiezione di coscienza. Con punte del 92,6% in Basilicata e dell'80,5 % in Veneto. Le percentuali più basse in Calabria (39,9%,ma nel sud i rilevamenti sono spesso inaffidabili) e Valle d'Aosta (20%). In tutte le regioni i ginecologi obiettori sono più di quelli che effettuano l'aborto. Nell'Italia centrale si concentra anche il maggior numero di obiettori fra gli anestesisti (56,3% ) e nel personale paramedico (56%). Queste le cifre, ma la realtà del servizio sanitario che dovrebbe garantire la possibilità di interrompere la gravidanza, secondo i limiti e le prescrizioni previste dalla legge, in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale ( i famosi LEA, livelli essenziali di assistenza), è ancora più torbida. Prendiamo il Veneto, la mia regione. Presenta il più basso tasso di aborti, dopo la Basilicata, e la media più alta in Italia di aborti praticati in scadenza dei termini. Obietta la quasi totalità dei medici. Chi non obietta, mi si dice, rischia di compromettere la carriera, o di dedicarsi prevalentemente a praticare l'ivg, spesso in una situazione di isolamento, disapprovazione e scarsa considerazione. Molte donne si trasferiscono, per abortire, in altre regioni. Le più giovani o immigrate ricorrono, purtroppo sempre più frequentemente, all'aborto clandestino. Se lo procurano anche attraverso l'ingestione di dosi massicce ( e pericolose) di Cytotec, prostaglandina sintetica utilizzata per la terapia dell'ulcera gastrica, i cui effetti abortivi sono ampiamente divulgati anche via internet. Le «pazienti» ricoverate in ospedale, dopo l'assunzione di Cytotec, a seguito di emorragie con anemizzazione acuta sono divenute materia di convegni e oggetto di pubblicazioni scientifiche. I dati Istat del 2005 quantificano in 20.000 il numero dei possibili aborti clandestini annui e riportano 70.000 casi di aborto spontaneo, con un incremento di circa 14.000 casi annui rispetto alle incidenze di vent'anni orsono. Consola che all'interno del documento d'intesa fra ministero della salute, stato e regioni, recentemente predisposto dalla ministra Turco, venga previsto almeno un medico non obiettore di coscienza sull'aborto in ogni distretto sanitario, per «garantire la continuità assistenziale » (come, da solo? ), e la disponibilità della pillola del giorno dopo nei pronto soccorso e nei servizi di continuità assistenziale. Basteranno queste misure a risolvere il dramma delle liste d'attesa e della carenza assistenziale? La proposta di legge da me presentata (e da Franco Corleone prima di me) alla Camera prende un'altra strada. Prevede l'inserimento di specifiche disposizioni sull'obiezione di coscienza per impedire la cosiddetta «obiezione di struttura » e dare una risposta ai medici non obiettori, che in questi anni sono stati oggetto di pesanti esclusioni e discriminazioni professionali. Viene infatti previsto, nel caso che la divisione di ostetricia e ginecologia sia diretta da un primario obiettore, l'istituzione di un servizio di fisiopatologia della riproduzione (con competenze inmateria di contraccezione, diagnosi prenatale ecc., oltre che di interruzione volontaria di gravidanza), diretto da un medico che non abbia sollevato obiezione di coscienza. Verrebbe così salvaguardata l'obiezione morale nel rispetto del diritto di chi chiede a una struttura pubblica l'applicazione di una legge vigente, senza mortificare la dignità e la professionalità di chi non obietta.
Deputata Verde

Cara Clara, eccoti un articolo inviatomi da un amico...Se questo è quello che pensa il nostro interlocutore... Beh...
redazione
Procreazione assistita e fecondazione omologa
 

http://www.zenit.org/article-11294?l=italian
ROMA, domenica, 1° luglio 2007 (ZENIT.org).- Pubblichiamo di seguito per la rubrica di Bioetica l’intervento della dottoressa Claudia Navarini, docente presso la Facoltà di Bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
* * *

Cara dottoressa,

in questo momento in cui si torna a parlare di procreazione assistita, a causa della revisione delle linee guida, colgo l’occasione per chiederle qualche chiarimento su temi che continuano a farmi pensare.
Che cosa dice la Chiesa Cattolica del prelievo del seme attraverso la masturbazione a scopo diagnostico?
Sempre secondo la Chiesa, è lecita la fecondazione omologa e, se sì, a quali condizioni?
Grazie mille per il grandioso servizio che svolgete.

Paola, Treviso

Problema 1. Liceità della masturbazione nel prelievo del seme?

La diagnosi della fertilità maschile attraverso l'analisi del seme non è per sé immorale. Nessun esame diagnostico è infatti sbagliato in quanto diagnostico; semmai può esserlo per le motivazioni con cui viene richiesto - es. l'aborto eugenetico -, o per i rischi connessi.

Occorre tuttavia che il metodo di prelievo sia morale, e perciò che sia evitata la masturbazione. La masturbazione è infatti un grave male morale, in quanto scolla radicalmente la sessualità dal suo senso e il piacere sessuale dal suo contesto specifico (nella fattispecie da quell'atto coniugale caratterizzato da un significato procreativo e da un significato unitivo); come tale non può mai essere giustificata, nemmeno per un fine buono. Perché un'azione sia buona, infatti, occorre che anche i mezzi siano buoni, o comunque non immorali, dal momento che il fine non giustifica i mezzi.

Come precisa l’Istruzione della Congregazione per la Dottrina della Fede Donum Vitae (1987), “la masturbazione, mediante la quale viene normalmente procurato lo sperma, è un […] grave segno di tale dissociazione [fra i due significati dell’atto coniugale]; anche quando è posto in vista della procreazione, il gesto rimane privo del suo significato unitivo” (n. 6)

Esistono tuttavia tecniche di prelievo del seme eticamente accettabili anche in assenza dell'atto coniugale, come la MESA (Microsurgical Epididymal Sperm Aspiration, cfr. M.L. Di Pietro-E. Sgreccia, Procreazione assistita e fecondazione artificiale tra scienza, bioetica e diritto, La Scuola, Brescia 1999, p. 33). Questo metodo richiede l'anestesia generale del paziente e permette di recuperare spermatozoi che non hanno, però, completato il primo ciclo di maturazione (e ciò richiede un processo di capacitazione in laboratorio abbastanza elaborato).

Si è tentato anche il metodo chiamato VIRICAR o elettroeiaculazione (cfr. E. Sgreccia, Manuale di bioetica, Vol. I, Vita e Pensiero, Milano 1999, pp. 431-439) che stimolerebbe l'emissione del seme (con spermatozoi più maturi, dunque) senza provocare orgasmo, ma le cui possibilità di diffusione, a causa degli elevati costi e delle incertezze di applicazione, non sono alte. Un altro metodo moralmente lecito è il prelievo dello sperma nell’uretra dopo polluzione involontaria (cfr. ibidem), per quanto di difficile realizzazione.

In realtà, il mancato perfezionamento di tali tecniche e la scarsa diffusione sono dovuti alla mentalità fondamentalmente edonistica, che non vede nella masturbazione un male, a maggior ragione quando avviene per scopi diagnostici o terapeutici. Rappresentando un sistema facile, economico e abbastanza efficace, il reperimento del seme tramite masturbazione è divenuto prassi ordinaria, spesso neppure messa in discussione. Eppure non si può nascondere che rappresenti anche psicologicamente, oltre che eticamente, un elemento di difficoltà per gli uomini, che talora rinunciano alla diagnosi proprio a causa dell’umiliazione e dello squallore che la fase di prelievo del seme comporta.

Va inoltre detto che tali indagini diagnostiche al di fuori – ma spesso anche all’interno – del matrimonio partono molte volte già con una scorretta idea di apertura alla vita, ed un conseguente orientamento chiaramente rivolto alla fecondazione artificiale.

Per i coniugi – o comunque in presenza di “attività sessuale” – la raccolta del seme può avvenire in corrispondenza di un rapporto coniugale, attraverso la raccolta dello sperma nel fondo della vagina, nell’uretra in cui resta un residuo, nella vescica insieme con le urine (trattate con soluzione antiacida) in caso di eiaculazione retrograda (ibidem). Può altresì avvenire con l’utilizzo durante il rapporto di un preservativo perforato, al fine di trattenere parte del seme e tuttavia di non dare origine ad un atto contraccettivo (con condom perforato un eventuale concepimento naturale sarebbe possibile). Naturalmente si può usare anche un preservativo integro, o si può ricorrere al coito interrotto con successiva immediata raccolta del seme in capsula sterile, ma in questi casi si ha di nuovo un’azione moralmente illecita, di tipo contraccettivo, che scinde positivamente l’atto coniugale dal suo significato procreativo.

Problema 2. Liceità dell’inseminazione omologa

Occorre in primo luogo sgomberare il campo da possibili ambiguità terminologiche. Prima di tutto, per omologa si intende in ambito cattolico solo ed esclusivamente un’inseminazione fra coniugi, e tale precisazione è importante in quanto la legge 40 la intende invece come inseminazione artificiale all’interno della “coppia richiedente”, in cui non vi sia cioè l’utilizzo di gameti provenienti da un terzo, al di fuori della “coppia”.

Inoltre pratiche, come la FIVET, di fecondazione in vitro non rientrano nell’inseminazione ma, appunto, nella fecondazione artificiale extracorporea, sempre moralmente illecita in quanto si configura come sostituzione di quell’atto coniugale che solo deve dare orgine ad un concepimento. Il “luogo” del concepimento, infatti, non è secondario. Non basta la volontà degli sposi di avere un bambino; occorre che la modalità di realizzazione di questo desiderio sia conforme alla natura umana e alla dignità del concepito.

Ora, una provetta al posto dell’utero materno, il lavoro di un tecnico di laboratorio al posto della donazione reciproca degli sposi nell’atto coniugale, il dominio della tecnologia “sull’origine e sul destino della persona umana” (Donum Vitae, n. 5) fanno di tale fecondazione artificiale una modalità inaccettabile di attuazione del concepimento, anche nel caso semplice in cui a) non si ricorra alla masturbazione per reperire il seme, b) non si ammetta successivamente l’aborto procurato, c) la percentuale di successo della tecnica in termini di bambini in braccio fosse del 100%, d) non si avesse alcuno “spreco di embrioni (né embrioni prodotti in soprannumero, in “stato di abbandono” o usati per la ricerca scientifica, né congelamento di embrioni, né selezione pre-implantatoria).

È interessante notare che la condizione di sterilità delle coppie che ricorrono alla fecondazione artificiale, e che causa loro – comprensibilmente – tanto dolore e frustrazione, permane anche dopo l’atto artificiale, che dunque non rappresenta una terapia. Il figlio così ottenuto rischia piuttosto di diventare la memoria vivente della loro condizione di sterilità “aggirata”.

L’inseminazione artificiale è invece “il trasferimento del seme maschile, fresco o in precedenza crioconservato, nelle vie genitali della donna” (ibid., p. 37), in diversi punti: cervice, utero, tube, peritoneo. Rientrerebbe secondo alcuni in questo gruppo anche la GIFT (Gamete Intrafallopian Transfer), che prevede il prelievo dei due gameti, la loro preparazione e successiva separata immissione all’interno delle tube di Falloppio. Per la complessità e la pervasività dell’atto tecnico-medico, numerosi sono i moralisti cattolici che ritengono tale sistema sostitutivo dell’atto coniugale, e quindi illecito, anche nel macchinoso caso in cui i gameti vengano iniettati insieme ma separati da una “bolla d’aria” per impedire che la fecondazione avvenga fuori dal corpo materno.

Il problema è infatti che tale metodo non sembra rispettare il criterio fondamentale di giudizio che la Chiesa e la retta ragione indicano per valutare gli interventi sul concepimento: deve trattarsi di un aiuta all’atto coniugale, ovvero di un intervento che ne agevoli le possibilità fecondative, non che si sostituisca ad esso. Di Pietro-Sgreccia sintetizzano dicendo che “se dopo aver fatto prelevare il seme della coppia durante un atto coniugale, aver anestetizzato la donna per prelevare le ovocellule per via laparoscopica e, nella stessa seduta, aver trasferito i gameti nelle tube di Falloppio, si ritiene di rientrare nell’aiuto all’atto coniugale, si potrà dire che la GIFT non è artificialità. Ma se l’intervento medico, pur successivo all’atto coniugale, appare preponderante rispetto alla presenza dell’uomo e della donna e la procreazione dicotomizzata dall’unione delle persone, si potrà dire al contrario che la GIFT è pura artificialità” (ibid., p. 135).

Sarebbe forse meglio definire, in definitiva, la GIFT come fecondazione artificiale intracorporea (ibid., p. 30), come anche tutte le altre tecniche che prevedono il prelievo di entrambi i gameti e il loro successivo trasferimento (vedi la GIUT – Gamete Intrauterine Transfer – , in cui i gameti rimangono circa 30’ in provetta prima di essere trasferiti in utero).

Differenti appaiono, dal punto di vista strettamente etico, le tecniche di inseminazione che, dopo reperimento del seme in corrispondenza di un atto coniugale (nei modi visti sopra), si limitano ad iniettare seme fresco nelle vie genitali femminili, al fine di agevolare l’eventuale concepimento conseguente a quell’atto coniugale.

In questo caso, si può vedere la tecnica come un “incentivo” agli spermatozoi di un uomo afflitto da oligo-, asteno-, o oligoastenospermia – magari con l’aggravante di un’ipofertilità della donna – , portandoli “un po’ più in là” lungo il percorso che debbono compiere.

Naturalmente il grado di artificialità che comunque in certa misura si dà nell’inseminazione artificiale ne rende la realizzazione piuttosto laboriosa: oltre ai problemi anche logistici legati al prelievo del seme, occorre monitorare attentamente l’ovulazione femminile, per lo più inducendola farmacologicamente per meglio controllarla (con il rischio di ottenere ovulazioni multiple), occorre che il rapporto coniugale avvenga poco prima dell’inseminazione, e quindi che abbia luogo in prossimità o dentro la struttura sanitaria, occorrono sovente più tentativi (come in qualunque fecondazione o inseminazione artificiale) prima di ottenere il risultato, con un impegno economico considerevole.

Restano inoltre da considerare, dal punto di vista scientifico, gli eventuali rischi per il concepito, nell’ipotesi che il forzato utilizzo di seme ipoattivo aumenti le percentuali di patologia embrionale genetica o congenita.

In sintesi, così riassume la Donum Vitae, senza entrare però nel merito delle singole tecniche, anche per la fluidità e la rapidità di evoluzione della materia: “L’inseminazione artificiale omologa all’interno del matrimonio non può essere ammessa, salvo il caso in cui il mezzo tecnico risulti non sostitutivo dell’atto coniugale, ma si configuri come una facilitazione e un aiuto affinché esso raggiunga il suo scopo naturale” (n. 6).

Nell’intento di interpretare al meglio tale pensiero, alcuni moralisti hanno dichiarato moralmente illecita qualunque forma di inseminazione artificiale, proponendo di accettare in un’ottica provvidenziale la croce della sterilità e di rivolgersi ad altre forme di maternità e paternità (l’adozione, l’affido, l’aiuto a bambini in difficoltà, il volontariato).

La maggior parte delle scuole bioetiche cattoliche, tra cui quella di Sgreccia, propende comunque per l’accettazione di quelle tecniche dette di “inseminazione artificiale impropriamente detta” (E. Sgreccia, Manuale…cit., p. 434), affermando che “[q]uesto tipo di inseminazione non presenta, in generale, controindicazioni, o difficoltà di ordine morale, finché si tratta di aiuto terapeutico e integrativo a far sì che l’atto coniugale, in sé completo in tutte le sue componenti (fisiche, psichiche, spirituali) possa avere effetto procreativo” (ibidem).

Lo stesso si può dire della semplice stimolazione ovarica per indurre l’ovulazione nel caso di anovularietà (per quanto il rischio di parto plurimo sia alto), e anche di una particolarissima forma di “aiuto” al limite della fecondazione artificiale intracorporea, e cioè della LTOT (Lowal Tubal Oocyte Transfer): “[g]li ovociti vengono prelevati dalla donna per via laparoscopica, previa stimolazione, e successivamente vengono trasferiti nella parte più alta dell’utero per via transcervicale o nel terzo prossimale della tuba, per via transaddominale. Successivamente si invita la coppia ad avere un rapporto sessuale: se la fecondazione ha luogo si verifica un normale impianto” (ibid., p. 443). Oltre ai rischi di parto plurimo, in quest’ultimo caso vi sono però anche gravi rischi di perdita di embrioni: meno del 30% delle gravidanze iniziate giungono al termine.

E' difficile credere nella democrazia quando si leggono cose di questo genere.

La perversione del moralismo nell'ortodossia cattolica non ha limiti.
Di questo "manuale dell'assurdo" la parte più esilarante è quella del preservativo bucato "al fine di trattenere parte del seme e tuttavia di non dare origine ad un atto contraccettivo".

Perché restringere tale mente in uno spazio così limitato del termine?

Il guaio è che non riesco a trovare un termine che esprime pienamente queste assurdità... e poi vengono pure a farti la morale.

E' interessante leggere l'uso che il fondamentalismo cattolico fa delle scoperte in campo medico e tecnologico, sembra l'apoteosi della tortura fisica e psichica degli esseri umani con mezzi raffinati.

Una bara collocata davanti all'altare durante la messa dedicata ai bambini della prima confessione. Un segno forte, macabro e choccante, quello scelto dal co-parroco dell'Unità pastorale di Cinto, don Gianluca Santini, per parlare di vita durante la messa della domenica. (La Repubblica - 10/03/2008)

Si toccherà il fondo?

Un atto di violenza sui minori; non so Marco se e quando si toccherà il fondo, la morbosità dell'immaginario cattolico sembra non avere limiti.

...forse sarà codardia la mia, ma ho visto le foto del maltempo in Inghilterra e mi è passato un pensiero per la mente: stare appollaiato dentro quel faro, vedere il tempo che scorre lento e inesorabile, e credere che qualcosa cambierà.

quante volte ho pensato di andarmene lontano e guardare il mare in attesa che il clima cambiasse, ma sono rimasta qui perchè è nata Sofia e ho pensato che avesse il diritto di studiare, di essere curata se si fosse ammalata. Tu hai figli?

No Cri, nessun bambino... non sò se dire "per fortuna" o "purtroppo".

Diciamo che è in programmazione per l'anno venturo: aspettiamo che la mia compagna abbia il contratto di lavoro a tempo indeterminato (che dovrebbe essere validato entro giugno di quest'anno) per poi darci da fare.

Quindi tutti avvisati: se da tale mese, sentite cigolii strani, sappiate che è colpa mia.

Se gli vorrete bene è una fortuna! Credimi gufo

Beh... diciamo che allora sarai vigile... e se faccio cazzate, hai il permesso di spiumarmi.

... è molto difficile credere: ti cadono le braccia.

Vade retro donna, vade retro scienza, vade retro intelligenza, vade retro amore espresso attraverso il puro piacere e fusione sessuale.
Volevo limitarmi ad una sola frase, parafrasando la frase di copertina del numero di questo mese di Micro Mega (sono riuscita finalmente a trovarlo…a Pavia non è facile…)
Ma l’articolo è troppo forte e troppo stimolante. Lascio perdere ciò che sintetizzano Di Pietro – Sgreccia, lascio perdere l’iniettare seme “fresco” nelle vie genitali femminili, in corrispondenza di un atto coniugale, e tralascio il metodo di raccolta, sempre naturalmente vicino all’atto sessuale, dello sperma nel fondo della vagina, nell’uretra in cui resta un residuo, nella vescica con le urine, (ma chi lo preleva? Un medico? Il marito?...mamma mia…che scene!!! Evviva la privacy!!! ) . Ha ragione Gargantua quando dice che la parte più esilarante è quella del preservativo bucato… M’immagino i due poveretti (coniugi e “cattolici” naturalmente) impegnati nel rapporto coniugale. Se sono fortunati ad abitare vicino alla struttura sanitaria possono espletarlo nell’intimità (si fa per dire) della loro casa o se sono facoltosi in un albergo vicino…se invece no occorre che lo espletano nell’ospedale stesso !!! E poi con più tentativi….”prima di ottenere il risultato , con un impegno economico considerevole” solo economico???. .. M’immagino l’andirivieni del marito che, dopo il rapporto coniugale, da casa, prende su il suo preservativo bucato con lo sperma rimasto (l’altro è andato verso la giusta meta con buona pace della coscienza, non era un atto contraccettivo…ma se la coppia è sterile che senso ha parlare di atto contraccettivo o no? Bah) e di corsa ( perché rischia di spargerlo per strada e arrivare in ospedale senza sperma) a piedi o in auto va a consegnarlo e questo andirivieni per più volte. Se invece i coniugi sono in ospedale, magari (magari) il medico aspetta fuori…pronto a ricevere lo sperma “fresco”…
Ma sono etiche queste pratiche? I coniugi quasi obbligati a rifare più volte l’atto sessuale (evviva la spontaneità) e magari anche in ospedale e poi dove li metterebbero i coniugi a d espletare l’atto sessuale? Lontani da tutti, si spera, e poi il prelievo dello sperma in corrispondenza dell’atto sessuale. E’ etica la mancanza di rispetto della privacy?
Ma e la masturbazione? Io pensavo che fosse ormai una pratica ampiamente accettata anche dal clero e dai cattolici …
E non sono peggio eticamente gli altri metodi di prelievo seme elencati e definiti eticamente accettabili? Primo fra tutti la elettro eiaculazione, chiaramente senza orgasmo e quindi senza piacere e vorrei ben vedere!!!
Questa abitudine radicata che ha la chiesa cattolica di dettare regole etiche( le sue) anche nei più intimi e più liberi aspetti della vita privata di ciascuno di noi, dell’atto sessuale di una coppia o di un individuo, è mancanza di rispetto della persona.
Ma qui sono medici che si esprimono questa è la cosa più grave. C’è una coppia che vuole avere figli perché non aiutarla e facilitarla invece d’imporre, come sempre, norme etiche? perfino nel modo di prelevare il seme. Ma sono medici questi o preti della specie più bigotta? Parafrasando quello che Margherita Hack dice del papa, si può dire riguardo a questi medici che evidentemente lo studio della scienza e della medicina non serve sempre ad aprire l’intelletto.
In questo articolo non c’è mai riferimento al rispetto del “paziente”, della sua privacy, del suo diritto di scelta. Non c’è mai riferimento a ciò che è meglio per il paziente. Questo passa in secondo piano rispetto ai metodi eticamente accettabili ma questa distinzione ha un’utilità per il paziente? Per salvargli l’anima forse? Ma che etica medica ma direi anche umana è questa?
E poi e scusatemi a me sta storia di masturbazione mi ha fatto pensare ai preti pedofili…ma perché la Chiesa, i cattolici, invece di scagliarsi contro le donne che vogliono esercitare il diritto di usufruire di una legge dello stato, contro i metodi di procreazione assistita, contro la masturbazione, non si scagliano in modo altrettanto forte, costante, frequente contro i preti pedofili? Sono eticamente accettabili loro? Non fanno più danni loro?
E poi per ultimo so che sono un po’ blasfema e scusatemi (rispetto chi ci crede ma io non ci credo…) …ma…è un pensiero che mi frulla da quando ho letto l’articolo…ma il modo con il quale la Madonna ha concepito Gesù non potrebbe essere considerata una fattispecie di fecondazione assistita? Anche lì…il seme divino si è annidato nella ventre di Maria ed è cresciuto…senza alcun rapporto sessuale…Mi fermo qua...

Ahahahahah Antonella ! Condivido tutto quello che hai scritto, quanto alla fecondazione assistita della Madonna, sembra che abbiano trovato una soluzione attraverso quel terzo che chiamano Spirito Santo, una specie di Mercurio ripescato dalle epoche cosiddette pagane.Mi verrebbe da scrivere un'altra cosa ma non vorrei ferire un eventuale credente.
Resta un bel mistero (loro dicono...di Fede) la verginità di Maria dopo il parto. E' anche vero che i parti cesarei li facevano già le antiche dinastie egizie, forse anche nell'anno 0 in Palestina c'erano abili chirurghi?
un abbraccio
Cristiana

Eh si, è un gran bel mistero e soprattutto molto importante per l'umanità tutta...ma perchè... era rimasta vergine anche dopo il parto? questa mi giunge nuova, mi ero fermata al momento del concepimento...non lo sapevo..
Certo che l'illustre clero la pensa sempre bene...
Un abbraccio Antonella

è la Beata Vergine...non una donna qualsiasi.
Hai mai letto 'Il Vangelo secondo Gesù' di Saramago?
Dove Gesù è un bambino che cresce nella sua famiglia e Maria e Giuseppe i suoi due genitori.

Scusate, ma qualcuno può dirmi perché noi, per fare un figlio oppure solo per dare libero sfogo alla carne, noi maschietti dobbiamo fare un mazzo tanto nell'inventarci posizioni e passare almeno 4 ore prima a coccolarvi (che poi vi incazzate se ci addormentiamo), mentre Lui... senza nemmeno toccarla... ZACCHETE... te la mette gravida e rimane pure vergine?

Il bello è che non si è nemmeno gustato il glaciale artico dei vostri piedi dopo l'amplesso.

"Amò, scallame" - te dice quando hai finito...
Lei si scalda, ma te stai a morì de freddo.

Qualcosa non mi torna.

ma perchè Lui era un Dio e tu un semplice uomo...Mi hai fatto ricordare il mito di Danae (frequentemente raffigurato dai pittori, come Tiepolo, Tiziano e Klimt) Zeus si trasforma in pioggio d'oro, o di monete,e feconda Danae addormentata. Il seme divino è un dono prezioso...Qualche attinenza con il concepimento di Gesù ce l'ha.
Certo che Giove per nascondersi da Giunone e fecondare le varie ninfe o donne di cui si è invaghito ne ha fatte!!!

l'Olimpo greco!Pensate quanto abbiamo perso passando al monoteismo.

Forse anche Dio avrebbe voluto essere quel furbastro di Giove...
Certo che San Giuseppe era proprio un sant'uomo. Si è ritrovato con Maria che , di ritorno da Nazareth, aveva segni evidenti di maternità, gli sono venuti dei dubbi, (perchè va bene essere buono però...) ma gli sono stati subito dissipati dall'Angelo del Signore e San Giuseppe quindi ha tirato un sospiro di sollievo. Poi, per tutta la vita con Maria e per un patto tra lui e la sua sposa, si è mantenuto casto (almeno con Maria) per rispettare la verginità della sua consorte. Ma dove si trovano più degli uomini così?
Questi pensieri mi sono venuti leggendo un intervento sulla verginità della Madonna che spiega in modo chiaro ( e con prove attendibili) tutte le vicende sul sito:
http://guide.dada.net/cristiani/interventi/2006/07/262845.shtml

la madonna ha avuto altri figli, lo dicono i vangeli canonici e quelli apocrifi
è una bufala la eterna verginità di maria

Matteo 13:1-58

1 Quel giorno Gesù, uscito di casa, sedeva vicino al mare; 2 e grandi folle si radunarono presso di lui, tanto che salì su una barca e si mise a sedere, e tutta la folla stava in piedi sulla spiaggia. 3 Quindi dichiarò loro molte cose mediante illustrazioni, dicendo: “Ecco, un seminatore uscì per seminare; 4 e mentre seminava, alcuni [semi] caddero lungo la strada, e vennero gli uccelli e li mangiarono. 5 Altri caddero in luoghi rocciosi dove non avevano molto terreno, e subito germogliarono perché non avevano terreno profondo. 6 Ma quando si levò il sole inaridirono, e non avendo radice si seccarono. 7 E altri caddero fra le spine, e le spine crebbero e li soffocarono. 8 Altri ancora caddero sul terreno eccellente e davano frutto, questo il cento, quello il sessanta, l’altro il trenta. 9 Chi ha orecchi ascolti”.

10 E i discepoli, accostatisi, gli dissero: “Perché parli loro mediante illustrazioni?” 11 Rispondendo, egli disse: “A voi è concesso di capire i sacri segreti del regno dei cieli, ma a loro non è concesso. 12 Poiché a chiunque ha sarà dato dell’altro e sarà nell’abbondanza; ma a chiunque non ha sarà tolto anche quello che ha. 13 Per questo parlo loro mediante illustrazioni, perché, guardando, guardano invano, e udendo, odono invano, e non ne afferrano il significato; 14 e in loro si adempie la profezia di Isaia, che dice: ‘Udendo, voi udrete, ma non ne afferrerete affatto il significato; e, guardando, guarderete ma non vedrete affatto. 15 Poiché il cuore di questo popolo è divenuto ottuso, e con gli orecchi hanno udito con indifferenza, e hanno chiuso gli occhi; affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi e non ne afferrino il significato col cuore e non si convertano, e io non li sani’.

16 “Comunque, felici i vostri occhi perché vedono, e i vostri orecchi perché odono. 17 Poiché veramente vi dico: Molti profeti e uomini giusti desiderarono vedere le cose che voi vedete e non le videro, e udire le cose che voi udite e non le udirono.

18 “Voi, dunque, ascoltate l’illustrazione dell’uomo che seminò. 19 Quando qualcuno ode la parola del regno ma non ne afferra il significato, il malvagio viene e porta via ciò che è stato seminato nel suo cuore; questo è quello seminato lungo la strada. 20 In quanto a quello seminato in luoghi rocciosi, questo è colui che ode la parola e subito l’accetta con gioia. 21 Ciò nonostante non ha radice in se stesso, ma dura per un certo tempo, e, sorta la tribolazione o la persecuzione a motivo della parola, subito inciampa. 22 In quanto a quello seminato fra le spine, questo è colui che ode la parola, ma l’ansietà di questo sistema di cose e il potere ingannatore delle ricchezze soffocano la parola, ed egli diviene infruttuoso. 23 In quanto a quello seminato sul terreno eccellente, questo è colui che ode la parola e ne afferra il significato, il quale veramente porta frutto e produce, questo il cento, quello il sessanta, l’altro il trenta”.

24 Propose loro un’altra illustrazione, dicendo: “Il regno dei cieli è divenuto simile a un uomo che seminò seme eccellente nel suo campo. 25 Mentre gli uomini dormivano, il suo nemico venne e seminò zizzanie in mezzo al grano, e se ne andò. 26 Quando l’erba germogliò e produsse frutto, allora comparvero anche le zizzanie. 27 E gli schiavi del padrone di casa vennero a dirgli: ‘Signore, non hai seminato seme eccellente nel tuo campo? Come mai ha dunque le zizzanie?’ 28 Egli disse loro: ‘Un nemico, un uomo, ha fatto questo’. Essi gli dissero: ‘Vuoi dunque che andiamo a raccoglierle?’ 29 Egli disse: ‘No; affinché, raccogliendo le zizzanie, non sradichiate per caso con esse anche il grano. 30 Lasciate che entrambi crescano insieme fino alla mietitura; e al tempo della mietitura dirò ai mietitori: Prima raccogliete le zizzanie e legatele in fasci per bruciarle, quindi andate a radunare il grano nel mio deposito’”.

31 Propose loro un’altra illustrazione, dicendo: “Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo; 32 il quale è infatti il più piccolo di tutti i semi, ma, quando è cresciuto, è il più grande degli ortaggi e diviene un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono e trovano dimora fra i suoi rami”. 33 Disse loro un’altra illustrazione: “Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e nascose in tre grosse misure di farina, finché l’intera massa fu fermentata”.

34 Gesù disse tutte queste cose alle folle mediante illustrazioni. Realmente, senza illustrazioni non parlava loro; 35 affinché si adempisse ciò che era stato dichiarato dal profeta, che disse: “Aprirò la mia bocca in illustrazioni, proclamerò cose nascoste sin dalla fondazione”.

36 Dopo aver congedato le folle, entrò quindi nella casa. E i suoi discepoli vennero da lui, dicendo: “Spiegaci l’illustrazione delle zizzanie nel campo”. 37 Rispondendo, egli disse: “Il seminatore del seme eccellente è il Figlio dell’uomo; 38 il campo è il mondo; in quanto al seme eccellente, questi sono i figli del regno; ma le zizzanie sono i figli del malvagio, 39 e il nemico che le seminò è il Diavolo. La mietitura è il termine di un sistema di cose, e i mietitori sono gli angeli. 40 Perciò, come le zizzanie sono raccolte e bruciate col fuoco, così avverrà al termine del sistema di cose. 41 Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, ed essi raccoglieranno fuori del suo regno tutte le cose che causano inciampo e le persone che operano illegalità, 42 e le lanceranno nella fornace ardente. Là sarà il [loro] pianto e lo stridore dei [loro] denti. 43 In quel tempo i giusti risplenderanno così fulgidamente come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi ascolti.

44 “Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo, che un uomo ha trovato e nascosto; e per la gioia che prova va e vende tutto ciò che ha e compra quel campo.

45 “Ancora, il regno dei cieli è simile a un commerciante viaggiatore che cercava perle eccellenti. 46 Trovata una perla di alto valore, se ne andò e vendette prontamente tutte le cose che aveva e la comprò.

47 “Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete a strascico calata in mare che radunò [pesci] di ogni specie. 48 Quando fu piena la tirarono sulla spiaggia, e, sedutisi, raccolsero gli eccellenti in vasi, ma gli inadatti li gettarono via. 49 Così sarà al termine del sistema di cose: gli angeli usciranno e separeranno i malvagi di mezzo ai giusti 50 e li getteranno nella fornace ardente. Là sarà il [loro] pianto e lo stridore dei [loro] denti.

51 “Avete afferrato il significato di tutte queste cose?” Gli dissero: “Sì”. 52 Quindi egli disse loro: “Perciò ogni pubblico insegnante, quando è ammaestrato riguardo al regno dei cieli, è simile a un uomo, a un padrone di casa, che trae dal suo tesoro cose nuove e cose vecchie”.

53 Or quando Gesù ebbe finito queste illustrazioni, attraversò di là il paese. 54 E venuto nel proprio territorio insegnava loro nella loro sinagoga, così che si stupivano, dicendo: “Dove ha preso quest’uomo tale sapienza e tali opere potenti? 55 Non è questo il figlio del falegname? Non si chiamano sua madre Maria e i suoi fratelli Giacomo e Giuseppe e Simone e Giuda? 56 E le sue sorelle non sono tutte con noi? Dove ha preso dunque quest’uomo tutte queste cose?” 57 E cominciarono ad inciampare riguardo a lui. Ma Gesù disse loro: “Un profeta non è privo di onore se non nel proprio territorio e nella propria casa”. 58 E non vi fece molte opere potenti a causa della loro mancanza di fede.

p.s. dal versetto 54 in poi
sor.riso

Su questo punto...che Gesù ha avuto altri fratelli, non tutti i Cattolici sono d'accordo. Sul sito che ho indicato si parla di Maria rimasta sempre vergine...e quindi non è possibile che abbia avuto altri figli, a meno che lo Spirito Santo...ma a questo punto forse Giuseppe avrebbe avuto non pochi turbamenti...

condannata dalla Chiesa a un perpetuo silenzio,che sia stato quello il frutto del dogma della sua verginità?

Si Maria silenziosa, Maria che accetta la volontà di Dio, Maria Vergine. Ma Maria non è forse l'ideale femminile della Chiesa? Perciò le donne che vogliono pensare con la loro testa, che acquistano consapevolezza del proprio sè e lo vogliono affermare, le donne che vogliono essere rispettate, che parlano, gridano e denunciano, le donne insomma che si discostano dal modello di Maria Vergine non vengono forse considerate delle peccatrici?

la figura della madonna nella bibbia è marginale, non ha tutta l'importanza che la chiesa le ha dato
il motivo si può intuire
in un passato non remotissimo la chiesa sosteneva che nei peli della donna si annidasse il demonio
e quindi la verginità era da considerarsi baluardo contro il demonio
se la madonna fosse stata anche donna la chiesa avrebbe perso un elemento forte di "coercizione"

sor.riso

Non l'ho letto, ma sono andata a leggere al trama.
Gesù è nato dall'amplesso tra Maria e Giuseppe,Maria ha partorito e
«Come tutti i figli degli uomini, il figlio di Giuseppe e Maria nacque sporco del sangue di sua madre, vischioso delle sue mucosità e soffrendo in silenzio».
E poi la relazione amorosa con Maria di Magdala e il rapporto con un Dio crudele ed egoista.
Grazie del consiglio di lettura, lo leggerò senz'altro.
Buona giornata e un abbraccio
Antonella

La reazione del Vaticano alla pubblicazione del romanzo di Saramago non è stata molto diversa da quella espressa contro Dario Fo quando è andato in onda alla televisione'Il Mistero Buffo'negli anni '70.
Due Nobel della letteratura tacciati di volgarità, mancanza di autentica spiritualità e di cultura religiosa solo perchè non dogmatici e profondamente umani.
Amo entrambi e sono felice che continuino a raccontare.

Il Vaticano taccia chiunque possa essere considerato Il risveglio del popolo.

Per protesta contro le costanti ingerenze del Vaticano, addirittura anche per boicottare i referendum sulla legge per la procreazione assistita, dallo scorso anno destino l'8 per 1000 della mia dichiarazione dei redditi alla chiesa valdese, anziche' a quella cattolica. Non voglio piu' finanziare questa organizzazione. In assenza di una scelta del contribuente, l'8 per 1000 viene comunque dato alla chiesa cattolica.

Si il Vaticano s'ingerisce, condanna,il papa è oscurantista, ma il problema è anche la classe politica italiana che ad ogni intromissione del clero non reagisce. Insomma in Italia non c'è Zapatero che mette bene in chiaro la divisione tra Stato e Chiesa, tra fede e politica.
Posto qui, anche se non so se è il posto giusto, un articolo, che condivido in pieno, dal sito: www.liberacittadinanza.it
LA CHIESA ALL'ATTACCO, LA POLITICA ARRETRA
di: Giuseppe Governanti - www.Governanti.blogspot.com
Il cardinale Bertone, mentre si apprestava a ritornare in Italia, ancora a Baku, è entrato a gamba tesa nella politica italiana, con toni a dir poco intimidatori (con questi politici si può permettere di tutto e di più!): «Ritornando mi tufferò di nuovo anche nei problemi italiani e vedrò se i cattolici stanno emergendo a sinistra, al centro, a destra. E se i valori cristiani sono veramente supportati da un vero impegno».
Verificherà, quindi, se «i leader dei vari schieramenti mettono in atto il rispetto promesso ai valori cristiani».
Nessun politico, di nessuno schieramento, ha reagito ad un atto d’intromissione e d’arroganza.
Nonostante la gerarchia ecclesiastica si sia schierata apertamente con l’UDC di Casini, defensor fidei e sostenitore della famiglia (anzi, delle famiglie), gli accattoni di sacrestia hanno permesso (o hanno preteso che…) a Ruini di spalmare un pò di candidati sicuri nelle liste del PD e del PDL.
Ciò, ovviamente, permetterà una forte presenza trasversale cattolica nel parlamento, idonea a portare avanti o a fermare qualsiasi proposta riguardante i principi irrinunciabili ma oscurantisti di una chiesa tanto arrogante e chiusa quanto inetti e imbelli sono i politici nostrani, pagati profumatamente, tra l’altro, da tutti i cittadini italiani, anche da quelli che hanno bisogno di vedere regolate le loro attese in merito ai cosiddetti problemi eticamente sensibili.
Così la CEI, per bocca del suo presidente Bagnasco, ipocritamente dichiara il non coinvolgimento; ma poi, sempre con riferimento alla sua dottrina, si augura che le elezioni siano «un’occasione di crescita morale e civile». Infine, prima di indicare le priorità del nuovo parlamento, come un vero e proprio partito politico, ricorda ai cattolici che è loro compito opporsi «al rischio di scelte politiche e legislative che contraddicono fondamentali valori e principi, antropologici ed etici, radicati nella natura dell’essere umano, in particolare riguardo ala tutela della vita umana in tutte le su fasi».
Non sollecitazioni, democratico Veltroni, ma pura e semplice ingerenza; non un discorso di costruttivo, vista la presenza, voglia o no, di uno stato laico, ma imperativi (comandamenti?) forti e chiari, quasi sovversivi.
Per concludere: Zapatero, democratico Veltroni, ha vinto perché, oltre alla coerenza dimostrata nel mantenere le promesse, ha avuto il coraggio di dividere la politica dall’acqua santa.
Zapatero ha dimostrato con la sua intransigenza nel difendere la laicità dello stato e il suo diritto a legiferare come stato laico, che nella cattolica Spagna, quella della «santa inquisizione», si può fare a meno, della gerarchia ecclesiastica e che gli spagnoli sanno distinguere e scegliere per il bene dei figli.
Anche in Italia ciò sarebbe possibile, perché, ne sono convinto, gli italiani sono molto più avanti dei politici nostrani, pronti a genuflettersi per un pugno di voti, permettendo allo Stato più reazionario della Terra profonda ingerenza nella vita d’ogni cittadino.

la chiesa fa spesso confusione sulle sacre scritture, e altrettanto spesso è parziale nel raccontarle
la madonna dopo la nascita di gesù, concepito senza l'ausilio di giuseppe, ha avuto rapporti con giuseppe e altri figli quindi fratelli di gesù

nella bibbia non c'è scritto che la madonna fosse rimasta vergine, del resto non poteva avendo partorito ancora dopo la nascità di gesù
ma alla chiesa evidentemente fa più "audience" proseguire con la bufala della madonna vergine

sor.riso

Na' garanzia: l'unico supereroe fallito della storia dell'omo è nato da quer seme.

Se questo è er meijo che sa' fa'... stamo messi bene nell'ardila'.

Era meijo se prima annava a fasse visita' da' na' sessuologa.

perchè consideri Gesù l'unico supereroe fallito della storia?
Ciao, Antonella

Beh... I Fantastici 4, Superman, L'uomo Ragno, Batman tanto per citarne alcuni, sono tutti morti di vecchiaia.

Ciao Antonella, mentre leggevo questo post mi è venuta in mente una storiella che scrissi tempo fà...

Te la scrivo... basta che poi non ti viene voglia di spiumarmi un altra volta.

La guida pe' ll'omo

Ier sera, ner mentre me stavo a prepara' le penne p'anna' a caccia de' sorci, m'è venuto a trova' Nando, er merlo de Campo de' Fiori.
"A gufe'" - me fece bevennose 'n bicchiere de Frascati fresco de ramo - "Io vedo che tutti te vengheno a chiede le cose più assurde, ma puro le più intime e me chiedo come fai a conosce tutte ste cose. Chi te guida dentro li meandri de la' mente dell'artri?"
"Vedi caro amico?" - je feci bevenno puro io er Frascati - "Quanno te trovi dentro 'n vicolo cieco e 'n sai come usci' fora, tutto è bbono e tutto è sbaijato, dipenne solo dar momento tuo che te trovi, de come senti sta' tempesta che te sta' a' ariva' tra capo e collo.
Quanno me capita de trovamme 'n mezzo a' 'n dilemma o puro na' tempesta, tutti li santi so' bboni, ma solo uno è meijo dell'artri: te stesso.
Er cruccio te sfonna l'anima, t'apre er core e te lo divide 'n due, er cervello te scoppia... te metti seduto 'n disparte, cominci a vede' er fonno se l'hai toccato o meno, e cominci a capi', o armeno a cerca' de capi', qual'è la strada mijiore p'escinne fora.
C'è chi se raccomanna ar Padre Eterno, chi a Padre Pio, chi a' la' Madonna e chi a' li' santi der Paradiso, ma 'n fonno se stanno solo a' raccomanna' a se stessi.
Sorido quanno me sento di che er Padre Eterno ja dato na' mano... ma dico io, co tutti quelli che se moreno de fame, ma perché er bon Dio proprio a uno de' noi deve veni' a dacce na' mano?
Ma quale probblema così grave potemo avecce noi rispetto a quello che 'n sa' manco se riesce a far er respiro successivo.
Quinni, pe' conclude sto poema mio, a' persona che me guida, è solo Gufo, quer gufetto piccolo e tarmente inutile all'omo, che sta' sur seconno arbero davanti all'Anfiteatro Flavio. Li', sur ramo de sinistra."
Finimmo da beve er bicchier de vino e ogiuno pe' la strada sua.

Gufo Triste

Chiedo scusa se non inerente al post di cui sopra, ma questo è stato il mio pensiero mentre leggevo.

Ma quand'è che ti ho spiumato? non me ricordo!
Sono pienamente in accordo con te.
"Quanno me capita de trovamme 'n mezzo a' 'n dilemma o puro na' tempesta, tutti li santi so' bboni, ma solo uno è meijo dell'artri: te stesso."
E' proprio vero. Con questo non si vuole essere presuntuosi anzi è proprio il contrario...come hai scritto tu:
"co tutti quelli che se moreno de fame, ma perché er bon Dio proprio a uno de' noi deve veni' a dacce na' mano?
Ma quale probblema così grave potemo avecce noi rispetto a quello che 'n sa' manco se riesce a far er respiro successivo."
E' proprio perchè ci rendiamo conto dei nostri limiti (ma anche della nostra forza), è proprio perchè accettiamo la vita così com'è con i momenti di sofferenza, di fatica, ma anche di gioia e riposo. Per me
meglio così piuttosto di "tirare giù santi e madonne"...però è anche vero che c'è gente che crede, per queste persone appoggiarsi a santi e madonne è un modo di vivere meglio, di affrontare meglio le disgrazie e i periodi bui.
Un abbraccio...ti ho spiumato forse?
Ciao, Antonella

No, non mi hai spiumato, ma posa quelle forbici che hai in mano e non guardarmi in quel modo.

Che fine ha fatto la vostra voglia di LIBERTA'?
Perchè l'ex senatora & marito giullare non organizzano il "popolo pacifista" e non vanno ad imbrattare i muri dell'ambasciata cinese come hanno fatto con i muri di Vicenza contro gli imperialisti americani? Perchè il signor Fo non vende un pò delle sue tele per raccogliere fondi da devolvere alla causa tibetana? Dove sono le folle oceaniche armate di bandiera arcobaleno che garriscono al vento della libertà e della democrazia?
Il FASCISMO, signori, è ancora vivo!! il vostro SCHIFOSO silenzio lo sta a dimostrare... neanche una parola... neanche un commento... ah! già dimenticavo che questo governo assieme alla più "illuminata intellighenzia industriale" è andata in forza a fare affari con chi sulla vita, sulla cultura sul diritto e la dignità ci piscia sopra... scusate se ho disturbato il vostro sonnacchioso, vigliacco, silenzio. Siete troppo impegnati a "distruggere" silvio e i suoi bastardi alleati per potervi occupare di queste "cosucce", W Mao, W Lenin, W Hocimin... la storia li ha cancellati ma nei vostri cuori, sono sicuro, ancora provate un brivido nel pronunciare i loro nomi.

Abbiamo un ennesimo delirante?

Non so a cosa ti riferisci... se delirare significa farti riflettere su come questo blog sia "spostato" ebbene sono felice di delirare. Rimane il fatto che, al momento, le vostre "azioni di e per la libertà" sono sempre a senso unico. COMPLIMENTI!

Nel 1950 la Repubblica Popolare Cinese invase il Tibet.
L’invasione e l’occupazione del Tibet costituirono un inequivocabile atto di aggressione e violazione della legge internazionale.
Il Dalai Lama, capo politico e spirituale del Tibet, tentò una pacifica convivenza con i cinesi, ma le mire colonialiste della Cina diventarono sempre più evidenti. La sistematica politica di sinizzazione e sottomissione del popolo tibetano segnò l’inizio della repressione cinese cui si contrappose l’insorgere della resistenza popolare. Il 10 Marzo 1959 il risentimento dei tibetani sfociò in un’aperta rivolta nazionale. L’Esercito di Liberazione Popolare stroncò l’insurrezione con estrema brutalità uccidendo, tra il marzo e l’ottobre di quell’anno, nel solo Tibet centrale, più di 87.000 civili. Il Dalai Lama, seguito da circa 100.000 tibetani, fu costretto a fuggire dal Tibet e chiese asilo politico in India dove fu costituito un governo tibetano in esilio fondato su principi democratici. Attualmente, il numero dei rifugiati supera le 135.000 unità e l’afflusso dei profughi che lasciano il paese per sfuggire alle persecuzioni cinesi non conosce sosta.
In Tibet, a dispetto delle severe punizioni, la resistenza continua.

Quello che ho definto 'delirio' è il tuo attacco gratuito a Franca Rame e Dario Fo.
Credi che debbano essere onnipresenti o sei così gentile da saper aspettare che decidano quando e se intervenire in difesa del Tibet?

...in questi ultimi giorni, troppa gente fa colazione con l'eroina.

Attacco gratuito? dire che non si parla della questione tibetana in questo blog è un attacco gratuito? dire che l'interesse politico dei sigg.Rame&FO (ma mettiamoci pure il pargoletto Jacopo) sia "tarato" sui "cattivi" americani è un attacco gratuito? dire che per "quattro" americani a Vicenza hanno fatto un casino mega-galattico con tanto di fanfare, striscioni, video, danze, balli,spettacoli teatrali, dibattiti ecc.ecc. mentre invece sul fatto che i compagni imperialcomunisti cinesi stanno massacrando un popolo, ad oggi, nessuno sprechi neanche una parola, significa attaccare gratuitamente? ebbene allora sono orgoglioso di fare attacchi gratuiti, con buona pace tua e della mitica coppia.

In questa PAGINA

Potrai trovare molto facilmente un lunghissimo elenco di conflitti,
guerre, massacri, stupri ed eccidi di vario genere su cui la coppia
Rame-Fo: TACCIONO.

Propongo una lunga serie di post in cui ci si scaglia contro questi colpevoli ignavi per aver manifestato a Vicenza (c'era da prendere una decisione governativa nel caso tu l'avessi scordato ...)

e per aver trascurato:
Burundi
Ciad
Costa d'Avorio
Kenia
Nigeria
Congo
Sudan
Uganda
Sri Lanka
Nepal
Indonesia
ecc ecc ecc

Personalmente e senza voler "Taccar bega" trovo le vostre argomentazioni assai prive di fondamento ma ricche di fondamentalismo.

Tubal