Vi chiedo consiglio: devo dimettermi da senatrice a causa del voto sull’Afghanistan?

Non posso certo rischiare di contribuire a far cadere il governo Prodi e magari far ritornare “L’Uomo che si è assolto da solo" a devastare l’Italia! Quindi dovrò votare sì alla missione in Afghanistan e immediatamente dimettermi in segno di protesta, come avevo già deciso nonostante i numerosissimi messaggi, mail, lettere ricevuti da ogni parte. Non per testardaggine, ma per coscienza. Ma in questi due giorni, è successo qualcosa. Dopo i terribili massacri di civili, la situazione della missione italiana sembra cambiata radicalmente. Solo pochi giorni fa, nella discussione sulla fiducia al Senato, proposi l’istituzione di una commissione di inchiesta internazionale e indipendente, sui crimini contro i civili perpetrati dalle truppe statunitensi. Dicevo che poteva essere questo un terreno di mediazione tra le due anime del governo. Pareva una proposta senza alcuna possibilità di essere realmente presa in considerazione. Oggi è Massimo D’Alema, nella sua veste ufficiale di Ministro degli Esteri, a chiedere una commissione di inchiesta internazionale. E lo fa con parole molto dure e chiare, spiegando che le uccisioni ingiustificate di civili sono un modo per provocare l’odio delle popolazioni contro la Missione di Pace e per esporla a rischi gravissimi. Mi sembra, per la prima, volta un deciso cambiamento di segno nel nostro operato in quel disgraziatissimo Paese. Sono e resto fermamente contraria alla partecipazione a una missione di guerra truccata da azione di pace. Finora gli italiani erano in Afghanistan sordi e ciechi ai crimini contro i diritti umani colà commessi da chi aveva promesso di portare pace, democrazia e rispetto dei diritti umani. Ben diverso sarebbe il mio giudizio se la missione italiana incentrasse le sue attività sul reale sostegno alle popolazioni, facendosi garante della legalità e protettrice dei cittadini afgani. Certamente però simile cambiamento di strategia dovrebbe provocare anche una modifica appropriata nelle voci del bilancio di questa missione. Oggi le spese militari preventivate ammontano a 300 milioni di euro. Quelle per gli aiuti umanitari a 30 milioni di euro. Potremmo armonizzare queste cifre? Intanto chiedo a tutti i visitatori di esprimersi partecipando al sondaggio qui sotto aiutandomi così, a fare la “scelta giusta”. Grazie.


Commenti

Premetto che le ragioni di salute sono escluse dal mio ragionamento.

Per quel che riguarda la politica credo che la soluzione migliore sarebbe non dare le dimissioni e continuare a portare avanti le tue (nostre) battaglie dall'interno.
In questo periodo si è molto discusso di coerenza. Da fuori è fin troppo facile giudicare senza trovarsi coinvolti nella situazione (e questo ovviamente vale anche per me).
Prima di tutto le tue dimissioni sarebbero certamente un segno di protesta, ma sono convinta che per cambiare le cose sia più utile la tua presenza in Senato. La presenza disturbante di chi dice la verità.
In secondo luogo tu ti sei candidata per lottare contro gli sprechi. Capisco l'esigenza di dover essere fedele ad un modo di agire e pensare portato avanti per tutta la vita, ma perchè dimettersi per l'Afghanistan quando tanta gente ti ha votata perchè lottassi contro gli sprechi?
La verità non è mai da una sola parte e la coerenza può essere riferita a molte cose.

P.S. Spero che tu stia meglio. Qualunque cosa tu scelga di certo non diminuirà la mia stima nei tuoi confronti. Un abbraccio grandissimo!

If you want to sing out sing out

Cara Franca,
ti ho seguita per tanti anni, ti ho stimata da lontano e ti ho ammirata e amata molto, per il coraggio, la fragilità, la forza, la rabbia, la dolcezza.
Ai miei occhi per tutto ciò che hai fatto nella vita sei stata un esempio, una spinta, fin da quando avevo circa 18 anni la prima volta che ti ho vista, e ora ne ho 46.
Provo tuttora grande stima per te e mi domando ora, osservando da lontano questa tua esperienza, perché mi sia tanto difficile comprendere.
Quanti di voi votano contro la propria coscienza? Cosa è importante davvero?
Siete tutti sicuri di dover votare secondo disposizioni di partito e governo, altrimenti si realizzerà l’incubo di un ritorno di Berlusconi?
Se vent’anni fa ti avessero detto che avresti votato in Parlamento a favore di una missione militare in un paese straniero, cosa avresti risposto?
Che è comunque positivo che un Ministro degli Esteri chiede una commissione d’inchiesta sui crimini contro i civili perpetrati dalle truppe statunitensi?
Mi pare solo una scarna “contropartita” offerta a coloro che, come te, hanno bisogno di alleggerire il peso delle proprie scelte incoerenti con i propri valori.
I miei ideali di società si sono molto ridimensionati rispetto a vent’anni fa, ho imparato che bisogna gestire compromessi continuamente nella vita. Presumo sia così anche nella politica che stai vivendo ora. Ma i miei valori invece sono rimasti intatti, e ancora non sono disposta a calpestarli per un compromesso. Certo, io non mi trovo lì. Facile per me, scriverlo da una sedia davanti a un monitor, o pensarci mentre in auto vado in ufficio, o tra me e me mentre mi occupo delle mia banale vita. Ma l’Italia dei Valori, quei Valori con la V maiuscola, e tutti coloro che ti scrivono qua, perché insistono tanto che tu vada avanti? Facile, per tutti voi, dirle “vai avanti”.Facile anche per voi. Ma le vostre coscienze sono le stesse di Franca? I vostri valori? Gli ideali?
E mi domando se di Turigliatto e Rossi ce ne fossero stati dieci, venti, trenta, quaranta, cinquanta, cosa sarebbe accaduto? Se ci fosse stata un’epidemia di coraggio, un “Su la testa!” come titolava un programma del grande Paolo Rossi parecchi anni fa….cosa sarebbe accaduto? Elezioni? Espulsioni di massa?
Sostituzione con personaggi più docili che non mettono in difficoltà un partito o un governo per stupide questioni di coerenza ai propri valori?
Non capisco, Franca, non capisco in che pasticcio ti sei cacciata.
Ho la sensazione che la tua coscienza stia subendo una grande violenza di cui forse tu stessa non sei consapevole perché è arrivata piano piano, insidiando in te il senso di colpa se non dici sempre SI, e la sensazione o l’illusione di riuscire lo stesso a fare qualcosa di utile in cambio degli importanti SI che loro vogliono da te.
Penso che si può lottare anche dal di fuori, se lottare da lì dentro costringe a calpestare la propria coscienza lasciando che altri ci convincano che è la cosa giusta. Di quanto si può lottare anche dal di fuori, dalla strada, non posso certo essere io, piccola formica sconosciuta, ad insegnarlo a te, grande donna che hai combattuto tutta una vita con tutte le tue capacità e il tuo massimo impegno.
Ti ho vista mentre parlavi in piedi dal tuo posto, al Senato. Ho visto chi doveva ascoltarti attentamente, chiacchierare incurante di tutto. Probabilmente è una consuetudine, là dentro, perché non è importante per nessuno là dentro ciò che dici, l’importante è che voti ciò che LORO dicono a te.
Non ti ho scritto ciò che devi fare, ho solo tante domande, qualche considerazione, molta tristezza, un po’ di delusione.
I miei figli hanno 18 e 12 anni. Sto insegnando loro che non si calpestano mai i propri valori, che non si vota contro sé stessi. Aiutami anche tu.
Un abbraccio,
julia

E perchè mai Franca Rame dovrebbe dimettersi?

Per aver proposto una Commissione di inchiesta sul caso Afganistan o perchè in quella Terra sta prevalendo l'attività bellica?

No, cara Senatrice Rame, resta dove sei...e vigila, ma non facciamo sgambetti a Prodi, come successo a causa di irresponsabili!

Ciaooooooo
NonnaAngela

Cara senatrice Rame noi ci siamo conosciuti di persona il giorno della protesta contro Previti e nello stesso giorno nel quale andava in televisone parlando di Cimoli e company. Io sono da anni tra i giovani dell'idv e ho manifestato più volte insieme al suo partito. Mi sono unito all'idv al tempo delle marce per la pace anti guerra e ho protestato più volte contro la politica di Bush e Berlusconi. Mi sono battuto con articoli, marce e campagne per la pace. Quando ho parlato con lei ho sentito il suo disagio nell'essere entrata in unmondo che non sentiva come suo insieme alla difficoltà di incominciare un nuovo lavoro tanto diverso dal suo. Le di co però di non mollare, lei è tra le poche persone oneste e pulite del parlamento. Io ho speso tempo e fatica a parlare di leie dell'idv a farla votare e non ho ricevuto un euro, l'ho fatto per amore delle sue idee. Capisco il suo disagio, ma la invito a tenere duro e spingere il Governo verso una conferenza di pace per l'Iraq e l'Iran. Noi Italiani siamo diversi non siamo i cowboy americani, siamo amati. Mia madre che è medico ha lavorato insieme ad un medico afgano che teme che la nostra partenza possa distruggere le molte cose buone fatte da noi per il suo popolo. Lui era scappato dall'afganistan ed è tornato con l'italia. Senatrice rimanga e voti a favore del Governo. Bisogna cambiare la situazione restando tra chi ha la responsabilità della situazione.
Forza e coraggio
Marco F.

Cerco di immaginare quando sia difficile fare questa scelta....sei l'unica che non aspira ad occupare una poltrona ma lavora nell'interesse di noi cittadini e per questo che ti chiedo di restare, comunque in ogni caso rispetterei la tua scelta.

Ora mi chiedo!!!! se mi dimettessi da cittadino italiano in segno di protesta perchè l'italia è il paese di puffonia, del magna magna, degli scandali e nessuno ci fa più caso... per ultimo più personale sono disoccupato senza prospettive, ho perso il lavoro presso un ospedale pubblico calunniato e costretto svolgere un lavoro troppo oneroso per le mie condizioni di invalido civile. Cambierebbe qualcosa !!!? non cambierebbe nulla, invece nel mio piccolo cerco di fare qualcosa di buono senza mezzi e l'angoscia che mi affligge. Ma
non voglio mollare all'inevitabile....

La guerra in Afghanistan è una di queste....il centro destra la infatti la sostiene cecamente e anche il suo promotore bush il guerrafondaio della piu grande democrazia del mondo. Forse
è in crisi la democrazia, perchè la maggior parte di persone sane
non vuole la guerra e pure si fanno. Come a vicenza la maggior parte
non volevano l'allargamento alla base americana è invece il governo
dice che si fà..

Resti senatrice anche se dovrà votare si alla missione, la coerenza
non c'entra niente!! la questione è un altra finchè in italia i cittadini non si riappropiano dei propi diritti di datori lavoro
non cambierà gran che. L'informazione libera è internet sono un
primo passo verso il risveglio del coscienze e questo Blog è
molto prezioso per noi.

non mollare Franca.

ma che a dimettersi siano quelli che hanno votato per il rifinanziamento di una missione che di pace non ha nulla !

dimettersi per protesta significherebbe fare il loro gioco

in bocca al lupo ... e resisti !

Gianluca Mascetti

Se si dimettesse, come verrebbe riempito il suo seggio vacante? Immagino che essendo lei una senatrice eletta dovrebbero tenersi elezioni suppletive nella regione in cui è stata eletta (era il Piemonte?). Se fosse così, significherebbe mettere ulteriormente a rischio la maggioranza in caso di vittoria del centrodestra.

Se è così, credo sia un motivo in più per sostenerla nel rimanere. Credo lei possa aiutare di più una positiva soluzione della situazione afghana rimanendo in Parlamento.

Cerca di resistere se puoi, vota e fai del tuo meglio. Chi come me ti ha votato lo fa perchè spera che tu puoi rappresentarci senza tradirci. Diversamente da spregevoli voltagabbana come quel De Gregorio, ancora più falso dei suoi attuali amici del centrodestra: ha preso voti in quanto rappresenta un simbolo, dei valori, che sapeva di tradire, da subito. Quelli che hanno votato per le leggi vergogna ed ora fanno sentire in colpa chi ci crede. Resisti e dimostra loro come si fa. Preferisco essere rappresentato e "ripreso" da chi la pensa come me, che ha la coscienza di "un buon padre di famiglia" che essere fregato dai furbetti che fanno solo i loro interessi. In ogni caso le nostre attuali missioni di pace sono ben diverse dall'aiuto dato ad un'aggressione militare. Resisti se puoi per rimarcare questa differenza, che sfugge ai media. Ciao

Carissima Franca
Se poi per favore mi contatti ? grazie

Un abbraccio

Dott. Luca Faccio
Visità il mio Blog http://www.lucafaccio.it

coerenza vorrebbe che ti dicessi, si dimettiti, il cuore direbbe NO
e' una decisione difficile, significherebbe passare su i tuoi valori (quelli detti dal palco di Vicenza), la decisione e' tua e come tale va rispettata, la parziale giustificazione del ritorno del Nanoe' labile e lo sai anche tu.
d'altronde la tua carica impone decisioni dolorose, e' pur vero che in questi NOVE mesi nulla e' stato fatto, neppure dall'IDV per soddisfare quelle promesse, tante volte sbandierate in campagna elettorale (inutile ricordarle).
non credo che a te si possa imputare, di rimanere in senato per i soldi ma solo per scelta personale, pensaci su.....saprai prendere la decisione migliore
p.s permettimi una battuta, ma i tuoi collaboratori sono a titolo gratuito????
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“””Pretendiamo dall’IdV, e da tutti gli altri partiti la cui legalità era presente nel programma in campagna elettorale, un impegno concreto per la moralizzazione delle istituzioni, con la presentazione di un disegno di legge che impedisca a chiunque abbia subito condanne penali definitive di poter essere candidato a qualsiasi carica istituzionale. Richiediamo altresì che venga fattotutto quanto in potere ai partiti della maggioranza per l’approvazione di detto ddl “LEGALITARIO”, che allontani i parlamentari condannati dal parlamento, e che venga pubblicizzato, tramite gli organi di stampa, chi, dei partiti di minoranza si oppone a tale condotta, “LEGALITARIA””””

Cara Franca,
comprendo benissimo il momento difficile, e comprendo bene come spesso l'equilibrio parlamentare ed istituzionale comporti scelte obbligate, magari non condivise e non rispondenti alle nostre volontà: è da dire a proposito il pessimismo della ragione. Ma a volte si rischia anche di non avere l'ottimismo della volontà. In questo momento difficile, molto precario per il Paese, per la Repubblica democratica, fondata sulla Costituzione che è stata scritta con il sangue versato dai nostri valorosi Partigiani, sulle montagne, come diceva il grande Calamandrei, occorre anche considerare quanto una scelta politica possa determinare sul futuro prossimo del Paese, delle future generazioni, della cittadinanza, dell'Italia tutta. Quanto mai oggi come oggi si deve sostenere questo governo, questa maggioranza, compattamente, in un ambito, come quello della Camera del Senato, dove gli equilibri sono alquanto friabili e fortemente suscettibili di essere sravolti, riportando vivo il pericolo Berlusconi e del berlusconismo come sottocutlura affaristica, individualista e corrotta. Come giustamente dici un voto negativo comprometterebbe questo governo e la sua permanenza, ripristinando un governo basato su progetti reazionari, revisionistici, alteranti l'equilibrio dei poteri istituzionali e della loro ripartizione. La corruzione delle coscienze ritornerebbe a essere elemento portante, con tutte le conseguenze negative da esso derivanti. Non è il migliore dei governi possibili e di errori ne ha fatti, questo è ammissibile: ma è il meno peggio, possiamo dire. E Leibniz ci insegna qualcosa con tale affermazione: esisteranno governi migliori del nostro Governo Prodi? In politica non sempre azioni che possono essere definite come encomiabili sono applicabili in qualsiasi contesto con un'ottica assoluta. Io penso, però, che all'espressione del proprio voto, anche registrando i passi in avanti fatti dal Ministro degli esteri che, anche se tardi, ha indirettamente accolto la tua proposta, ossia quella di istituire una commissione internazionale sui crimini di guerra contro civili, possa corrispondere una dichiarazione di contenuti atti a determinare un cambiamento, seppure graduale, alla linea politica estera e internazionale approntata dal presente governo, certamente di per sè già discontinua rispetto a quella fortemente subordinata ai dettami statunitensi, che possa garantire nelle istituzioni un'apertura verso nuove scelte che possano limitare e arginare, nonchè invertire la tendenza a definire aumenti cospicui alla spesa militare, tendendo a tagliare fondi per la cooperazione sociale internazionale e per la spesa sociale e di difesa delle conquiste e dei diritti di eguaglianza e parità, senza discriminazioni alcune. La tua proposta mi trova fortemente concorde: svuotiamo gli arsenali e riempiamoli di grano, diceva il nostro Sandro Pertini, ma proviamo a farlo nel presupposto di un'alternativa a un sistema di difesa che è offensivo e che alimenta una guerra globale e permanente, funzionale all'affermazione degli interessi economici ed espansionistici delle multinazionali. Rafforzare gli organismi internazionali in una versione democratica e di rappresentazione dei popoli e della loro autodeterminazione, presupposto assoluto ed essenziale per un progresso civile e pacifico del Pianeta. Ripartiamo da questi presupposti, cercando di creare altre convergenze interne alla maggioranza che possano influenzare le resistenze interne e che solamente possano condizionarne le decisioni finali prese dalla compagine governativa. Rimani, Franca, rimani, avrai tutto il notro appoggio, con un dialogo che tu hai da sempre mantenuto con quel Paese nel Paese, come scriveva Pasolini, che necessita di avere una voce per proseguire progressivamente all'afermazione della democrazia e dei diritti universali.

Alessandro Rizzo

Gent. ma senATTRICE,
Io non voglio dirle cosa fare perchè potrei forzare una sua decisione.
Magari lei è stanca e dirle di rimanere potrebbe essere solamente un gesto egoistico da parte nostra.
Magari lei voule ancora completare il suo obiettivo elettorale quindi dirle di andare a casa vorrebbe dire di non poter finire quello che aveva cominciato.
Stefano

Cara Franca,

proprio oggi su un blog discutevo insieme a un'amica lontana dello stato attuale della nostra società e, conseguentemente, della nostra politica.
Io facevo come al solito la Pasionaria e sostenevo che, riguardo al nostro ruolo di alleati degli USA, occorre essere inflessibili: non possiamo permetterci di stare ancora al loro fianco, dopo tutto quello che hanno combinato! Dobbiamo prendere energicamente le distanze - e subito!

La mia amica, più realista e metodica, diceva che dobbiamo guardare le cose come stanno e che bisogna avere pazienza, perché la politica estera è una faccenda delicata e non può farsi strada a suon di grida appassionate.

Indubbiamente ha ragione lei, lo so bene.

Io, però, Franca, voglio credere ancora che sia possibile cambiare il mondo con le nostre forze e che questo possa avvenire in tempi brevi, prima che vengano compiute altre ingiustizie imperdonabili.

Certo, forse la commissione da te proposta e ora voluta anche da D'Alema non sarà perfetta. E forse ci vorrà poi una seconda commissione, preposta a controllare l'operato della prima.
Nel nostro strano Paese le cose vanno così.

Ma se ora ti dicessi: "Franca, lascia stare, tanto è inutile, torna a casa e rimani tranquilla" cadrei in una clamorosa contraddizione.

Per me, tu sei la dimostrazione vivente che, se si vuole, anche in Italia si possono fare progetti seri ed è possibile fare seriamente perfino la politica.
Qualche commento fa, notando la tua amarezza, ti dissi: "Non possiamo chiederti di essere infrangibile". Ora, se è vero che si sta aprendo un nuovo piccolo spiraglio che possa darci coraggio (e se tu te la senti), ti dico: "Vai ancora avanti. Almeno fino alla prossima svolta, per vedere cosa c'è, dopo questa curva".

Buona serata.

Eloisa

Gent. ma SenATTRICE,
Le devo chiedere un favore: come senatrice non riuscirebbe a procurare, e poi mettere sul blog, la legge Scelba del '57 riguardate le ineleggibilità?
Distinti Saluti e Buon Lavoro
Stefano

Bisogna pensare a cose più orrende della Guerra...
... per distruggere il concetto di guerra.
A mostri orrendi - ad universi che esplodono - a mondi distrutti.
Cose più paurose.
Cose di fronte alle quali la guerra perde valore.
E ne acquista il nostro amore.
Veri e propri incubi che inibiscano il gesto - del tutto scimmiesco ed inutile - di alzare bastoni, difese e bombe - in nome di uno stato (civile?) o di un Dio (umano?).
E per farlo occorre essere intransigenti - dire NO. BASTA.
Senza chi dice NO - ora saremmo tutti ancora sugli alberi a scimiottare dall'alto i temuti leoni.

Ma se per dimostrare quello che si rappresenta - la forza e l'onestà -devo dire con coraggio - solo per ora - anche un solo SI - che venga il SI - a condizione che porti concretezza - risultati - cambiamenti utili - passi in avanti impossibili da realizzare con un NO politico, reso sterile dagli inciuci politici - che porta delusione e rancore.
Se tu dicessi NO - saresti forse più sollevata in coscienza - ma non porti soluzioni. Non cambi lo stato delle cose attuali. Anzi.
Ora... sei un bastone tra le ruote del carro funebre militarista.
Una voce in mezzo alle voci tantalizzanti & starnazzanti.
Un esempio che ha seminato e seminerà fiori nei campi.
E non è venuto ancora il momento di lasciare,
proprio ora, un campo da seminare.
E le tue non saranno mai mine anti uomo. Che colpe hai tu, Franca?
Che se la prendano - le voci starnazzanti - con le persone colpevoli, i mafiosi, gli assassini di bambini e di sogni, i magna-magna che ci prendono pure le briciole di bocca.
Servono gesti semplici di una persona come te, che cerca di fare del suo meglio. E magari pure ci riesce.
E se questa fosse una trappola, per farti passare come incoerente, osserva. Osserva come si comportano i doppio giochisti e rifletti.
In fondo sei là per scoprire gli altarini - i tanti fantasmi che hanno nel cassetto. E' questo che li smaschera. E' il partitismo senza democrazia interna - senza informazioni - senza partecipazione che ha fatto confluire la gente in stupide assemblee dove ci si auto-inganna e auto-cerebra - sotto il solito maledetto simbolo di una bandiera. Basta Bandiere. Basta Casini. Basta Inciuci. Basta. Tutti lo urlano, con tante bandiere. Noi no.
Al di là del voto, delle tue dimmissioni, al di là di tutto.
Nessuna bandiera, Franca, ti prego.
Noi non siamo bandiere, ma persone.
Con affetto.
marco.

Cara Franca, come tu sottolinei, la richiesta di una commissione d'inchiesta internazionale sulla situazione in Afghanistan fatta da D'Alema nella veste ufficiale di Ministro - accogliendo la tua proposta di qualche giorno prima - è una ventata d'aria fresca nel panorama della politica estera.
Pur su posizioni critiche verso alcune (o molte) decisioni dell'attuale governo, da sempre mi sento distante da chi lo accusa di essere una copia del precedente. La notizia di oggi ne è un'ulteriore conferma.
Non credo che a questa decisione di D'Alema sia estranea la manifestazione di Vicenza nè la voce che ognuno di noi ha fatto sentire affinchè l'Italia si liberi da una sudditanza scriteriata e servile verso il nostro potente alleato.
Tu, noi, chi crede nella pace e nel dialogo, tutti insieme stiamo dando il nostro contributo perchè il peso politico di quelli che rifiutano la guerra come mezzo per risolvere le controversie internazionali (secondo Costituzione) abbia sempre maggiore ascolto e considerazione. Lo sentiamo come un nostro dovere di uomini liberi e di cittadini democratici.
Dal Senato hai la possibilità di rappresentare in modo più efficace questo pensiero ampiamente condiviso nel Paese reale.
Perciò Franca, che senso avrebbero le tue dimissioni?
E quale effetto?
Di allontanare ulteriormente il Paese reale dal Palazzo della politica, senza portare alcun contributo al miglioramento concreto delle vittime delle ingiustizie.

Ecco perchè esprimo un NO alle DIMISSIONI.
Abbi cura di te (e di noi).

Con affetto e profonda stima

INVIAMO NUMEROSI LA SEGUENTE LETTERA AL PRESIDENTE PETRUCCIOLI ([email protected]). DIFFONDETE IN TUTTI I SITI E BLOG.

Illustre Presidente della Rai,

Nella puntata di 'Raiot' del 16 novembre 2003 Sabina Guzzanti non diffamo' Mediaset, ma si limito' a esercitare correttamente il diritto di critica e di satira. Lo ha stabilito la I sezione civile del tribunale di Roma, respingendo cosi' la richiesta di risarcimento danni da 20 milioni di euro per diffamazione a mezzo stampa avanzata da Cologno Monzese contro la stessa attrice, Marco Travaglio, Rai e Studio Uno (la societa' che produceva il programma).

Per il giudice Anna Maria Pagliari - si legge nella sentenza, depositata a gennaio- 'le espressioni contestate' alla Guzzanti da Mediaset e riferite, in particolare, a Retequattro e all'intero gruppo, 'vanno ritenute lecite manifestazioni del diritto di critica e di satira', anche perche' riferite a personaggi noti e a fatti di rilevanza pubblica.
Il giudice ha anche condannato Mediaset al pagamento delle spese processuali.
Per questo chiediamo il rientro dell'attrice, nell'azienda che lei presiede, con un suo nuovo programma per evitare che l'ingiustizia continui.
Distinti Saluti

Scusami Franca, io ti ho votato per farci tornare dall'Afganistan. Se tu invece voti per il rifinanziamento della missione e per di più ti dimetti, cosa ci vado a fare a votare? Chi è che mi rappresenterà, Rutelli?
Personalmente io vorrei che tu votassi contro e non ti dimettessi --> un po' il contrario :-).
Se proprio devi votare a favore, almeno non ti dimettere, eddai! Non è giusto illudere tanta gente che, dimenticata dai politici, ha trovato in te qualcuno che la rappresenti.

Non sarebbe bello incontrarci tutti al raduno per le unioni civili del prossimo sabato a Roma?

E' inutile che continuate, tu e Di Pietro, a nascondervi dietro una foglia di fico: il tanto odiato Berlusconi, che almeno rispetto a voi due non ha la disonestà del piedino in due staffe, non avrebbe i numeri per "tornare" e voi lo sapete benissimo, solo che alla poltrona con gli annessi privilegi non intendete rinunciare. Perché Berlusconi torni, occorrono nuove elezioni, e Voi più state abbarbicati come sanguesughe alla poltrona e più ne moltiplicherete i voti... ogni male non viene per nuocere: voi siete DISONESTI, si ripete almeno Berlusconi è univoco.Lottate gli stipendi degli altri, tenendo ben stretto il proprio: non si era visto ancora niente di simile.TI DEVI DIMETTERE, se un barlume di dignità è sopravvissuto
___________ www.ricostruire.it

Per eviatare che "la voce grossa" della prepotenza prevalga sul suono armonico delle ragioni degli umili e degli oppressi.

Un abraço

Volete dire una volta per tutte cosa hanno concluso fin qui i due scarafoni della politica italiana (Di Pietro e Franca Rame) dopo quasi un anno di stipendi faraonici? Siamo in attesa.
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www.ricostruire.it
Fraca Rame è una Incapace
Di Pietro è uno scarafone in senso stretto: in 15 anni ha solo blaterato proclami. e nessuno li lincia

Non interloquisco con persone a cui non riconosco alcuna dignità.
Chiudo

... sempre coraggiosi, i nostri antagonisti: "Nessuno", "Il mio nome è nessuno"... Davvero molto triste. Anche perché quest'atteggiamento sa di déjà vu.

e non rinunciare mai. Spesso avviene fortunatamente, che anche in situazioni apparentemente senza speranza ci sia un avvenimento inaspettato, uno stravolgimento di fronte che permette di coronare i nostri sforzi.
Ma per cogliere l'occasione bisogna essere Li', sul posto, a combattere.
Non si combatte, fortunatamente, solo con le armi. Il meglio lo si da' con la forza delle idee, spesso anche con la sola presenza.
Cose risapute, ma non bisogna stancarsi di ripeterle.
E non si possono combattere tutte le battaglie del mondo. Occorre concentrarsi su pochi obiettivi. Altri saranno i portabandiera delle altre giuste battaglie: li appoggeremo, e ci appoggeranno. Ma ogni gruppo porti una bandiera.
Tutto cio' naturalmente, fatte salve le ragioni di salute.
Intendo situazioni prolungate, non situazioni anche acute e gravi, ma passeggere. Per queste ci si cura, si sospende per utto il tempo necessario, ma non ha senso dimettersi

semprespero

Carissima Franca Rame,
leggo adesso della Sua richiesta di un consiglio sul da farsi circa la questione Afghanistan. Non m'intendo di bilanci, ma leggendo il Suo post ( mi dica se ho capito male…) sembrerebbe che ci sia una possibilità di mutare radicalmente la funzione della presenza italiana sul territorio afgano.
Quando scrive "Oggi le spese militari preventivate ammontano a 300 milioni di euro. Quelle per gli aiuti umanitari a 30 milioni di euro" significa che è possibile CAMBIARE OBIETTIVO E MONTANTE DA DESTINARE ALLA SUA REALIZZAZIONE o AGGIUNGERE, alle spese preventivate per l'esercito, ANCHE quella per gli aiuti umanitari? ( Il maiuscolo è perché sia più chiaro, non per "strillare".)
Perché, in ogni caso, una tale differenza di dicitura rende ancor meglio il reale ruolo che fino a questo momento ha svolto l'Italia , nonostante lo stravolgimento dei significati, durante la sua "missione di pace"
( che dunque di pace non era!...). ORA si potrebbe parlare di pace e quei soldi, a rigor di logica, dovrebbero andare a Croce Rossa o attività come Emergency e Medici Senza Frontiere. Se così fosse ( ma ripeto…magari non ho capito bene…) ben vengano non 30 ma tutti i 300 milioni da dedicare ad una tale attivitài! A mio modesto avviso non si tratta solo di armonizzare le cifre, ma un insieme d'intenti: per aiutare non servono armi ma mezzi di sostentamento, medicine, strutture ospedaliere e di sostegno psicologico ed economico. Case, scuole, possibilità di lavoro. Nulla a che vedere con le armi. Sarebbe possibile ( sarò utopica, ma Lei è l'unica a cui possa indirizzare questo tipo di richiesta) proporre a D'Alema una spesa TUTTA incentrata sugli aiuti umanitari , visto che questa E'/SAREBBE una missione di pace?
Queste domande, o altre suggestioni Le potrà far presente solo restando in quella bolgia che è diventata il Parlamento.
Non vada via. Lei è la nostra voce.
Voglio sperare che pure D'Alema si renda conto di quale enorme favore incontrerebbe, presso la cosiddetta Sinistra Radicale, un tale cambiamento di rotta. L'Italia aiuterebbe davvero e non farebbe più da maggiordomo agli USA. Saremmo, ad un tratto, un Paese di cui andar fieri.
Sarebbe possibile?
Per il resto, mi ripeto: NON VADA VIA!!! A chi Vuole che ci indirizziamo noi "utopici", nauseati da chi ha ridotto la politica a merce di scambio…?
Con grande affetto e stima
draculia ( Cristina)
www.draculia.ilcannocchiale.it

Cara Franca,
prima di tutto voglio dirti che quello che più mi sta a cuore è che tu ti rimetta con la salute e che tu stia bene.
Ora tu ci chiedi un parere riguardo la questione delle tue dimissioni: prendendo in considerazione la sola situazione politica, secondo me dovresti rimanere in Senato, perché solo agendo da là dentro potrai ottenere qualcosa di concreto anche per quanto riguarda la missione in Afghanistan, come ad esempio l'istituzione della commissione di inchiesta sui crimini contro i civili, che dopo le affermazioni di D'Alema, potrebbe non essere così lontana.
Rimanere in Senato sarebbe importante per portare avanti la NOSTRA battaglia contro gli sprechi dello stato, uno dei motivi principali per cui sei stata eletta.
E poi Franca, le tue dimissioni, proprio per le tue tante battaglie intraprese, darebbero soddisfazione sia a destra sia a sinistra...non permetterlo..
Naturalmente, qualunque cosa tu sceglierai la mia stima nei tuoi confronti non cambierà assolutamente.
Con immenso affetto
francesca

Non si dimetta. Solo così può fare qualcosa, può agire in modo più diretto per cambiare qualcosa.
A rivederla presto in senato! :D

Cara Franca. Intanto permettimi di ribadirti tutta la mia solidarieta' in questa vicenda. Non solo a te ma a tutte le senatrici e i senatori dall'animo onesto e con a cuore i destini di questo mondo pezzente che si trovano a vivere questa contraddizione enorme. Purtroppo il lato sinistro di questo governo e' sempre piu' piccolo mentre quello destro sempre piu' forte e prepotente. La destra di questo paese e' una forza molto estesa, che va ben oltre il partito dei berlusconi e dei casini e che si affaccia prepotentemente anche in casa dell'ulivo.

Io prima di risponderti pero' vorrei farti qualche domanda se permetti:

1) Io penso che D'Alema sia solo un narcisista pieno di se (con il complesso del Migliore), il cui unico scopo e' mettersi sotto ad un riflettore. Non ha alcuna intenzione di scardinare (o almeno forzare) i maccanismi dell'alleanza atlantica. Questa conferenza internazionale secondo me non serve a nulla se non alla suo ego smisurato. Che ne pensi?

Se anche si facesse questa conferenza di pace, il problema non e' mettere d'accordo Germania, Olanda e Karzai. Il problema e' cosa ne pensa l'amministrazione americana. Pensi che esista qualche chance di far cambiare atteggiamento al loro governo?

2) Pensi sul serio che il nostro esercito possa essere capace di essere portatore di una cultura differente, di pace e non di guerra?

3) Oggi e' stata mossa un'offensiva Nato in Afganistan. Questo e' quanto e' stato detto dai giornali. Cosa cio' significhi in realta' rimane poco chiaro. Per quello che ne so io l'Afganistan e' stato bombardato pesantemente (nel nord del paese), gli "incidenti" sono all'ordine del giorno, etc etc.
Le nostre truppe in tutto questo militarame, in questo conseguente dispiegarsi del maccanismo della guerra, in che modo sono coinvolte?

Ti abbraccio forte e ti sono solidale. Apprendere implica sofferenza. (sopratutto in politica)

Alb

poi chi resta al governo delle persone che i cittadini vogliono?

Cara Franca,

io, te e mille e mille persone qui in Italia siamo ormai svezzate al compromesso al ribasso (ci fanno temere il PEGGIO per farci considerare il MENO PEGGIO quasi una soluzione!!). Non se ne può più!!

Io prima di dimettermi lancerei un coordinamento tra Senatori e Senatrici (e anche tra Deputati e Deputate) sulla base di una DICHIARAZIONE DEI PARLAMENTARI CONTRO LA GUERRA.

Da una parte, ad un certo momento, occorre cominciare ad invertire la rotta!
Cosa credi che lo farà mai Parisi, D'Alema, Prodi ?

Ti abbraccio.

cara franca
la situazione in afghanistan è molto complicata ed è facile prevedere che andrà peggiorando.
la nato ha violato il suo statuto fin dal 1999 non occupandosi più di difesa ma di attacco.
basterebbe questo a dire che l'Italia non dovrebbe centrare più in questo contesto... ma stiamo parlando di fantapolitica!
più concretamente (come già ti scrissi tempo fa) occorre organizzare una resistenza nelle istituzioni.
non penso infatti che sia in gioco il governo prodi che troverà comunque l'appoggio per far passare il rifinanziamento (e la nuova base di vicenza) dalla destra.
quello che è in gioco è la possibilità di esprimere un dissenso e richiamare la coalizione al rispetto del programma.
possibile che non si trovino 10 senatori in grado di fare la voce grossa? e magari fare un gruppo "arcobaleno" che possa difendere veramente gli interessi della pace nelle istituzioni?
possibile che nei dodoci punti di prodi siano spariti guarda caso le cose più di sinistra?
franca non ti dimettere, costruisci questo nuovo raggruppamento... e vota secondo coscienza, senza timori sul nano pelato, perchè questa politica del governo non fa altro che preparare il suo ritorno!
un abbraccio ernesto

La solita storia dei politicanti: "dicono una cosa e ne fanno un altra".
Senatora cara, era tutto troppo ovvio, troppo scontato che lei rimanesse ben salda alla poltrona e, quindi, ai privilegi della sua casta.
Ora, come suo solito gattopardesco costume, fa la democratica fingendo di delegare gli adoratori riguardo alla scelta da compiersi (dimissioni o no?).
Questa parlamentara, che poco parlamenta in aula e molto nel blog, vi chiede licenza se continuare o no l'avventura politica. Difficilmente vi chiederà come deve votare in aula: "gli ordini veri e importanti glieli impartisce la scuderia (il Tutor).
Peccato cara Senatora che in Afganistan, questa primavera, scoppieranno carneficine inaudite e, come sempre, saranno soprattutto i civili a crepare. Mi raccomando Senatora, si renda complice col suo voto d'assenso (rifinanziamento) alla perpetuazione della MATTANZA.
Tanto non ci sono suoi parenti in quelle terre, vero? Bene, allora può stare tranquilla.
Sappiano gli utenti nuovi (i non adoranti) che questa Senatora è la stessa che aborriva le guerre, "l'ha detto pure a Vicenza e non solo. "Evviva il pacifismo vero, Prodi Ripensaci, Dalema Incantami, ecc ecc".
Vedete in che mani siamo? Capite che questi personaggi alla Senatora, grazie al seggio, possono determinare molto della nostra vita e quella altrui?
Si vergogni Senatora; anche lei nella cricca dei: "predico bene e razzolo come mi pare". Che schifo di persone senza coscienza, indipendenza e dignità.
Si muova, viste le sue premesse di voto, a creare il "Nobel per Disabili Afgani e non Solo". Anche lei è responsabile dell'attuale scempio in quei tristi paesi: "paesi che fanno gola alle multinezionali, anche alle Italiche".

Postato per cervelli non adoranti.

Opinioni libere di Una Voce.

Mi pare che per coerenza manchino una serie di opzioni:
3. Mi dimetto PRIMA di votare il rifinanziamento
4. Rimango e voto CONTRO il rifinanziamento

Opzioni che sono state bellamente scartate, chissà perchè. Incredibile come delle parole vuote (la conferenza di pace, come è ovvio, si farà a guerra FINITA, guerra appunto, mentre la proposta di coltivare l'oppio per i medicinali fa ridere qualunque farmacologo) possano pulire la coscienza... incredibile come la missione che ci accingiamo a rifinanziare, in Afghanistan, sia molto più improntata al combattimento di quella in Iraq. Incredibile come le bandiere della pace funzionino solo a targhe alterne... qualcuno di voi ha visto qualche manifestazione dopo Vicenza? Secondo me le hanno nascoste tutte. Il pacifismo è politico in Italia, almeno: se la sinistra va alla guerra, allora sicuramente è costretta...
Incredibile infine come lei, senatrice, stia cercando (in maniera arruffata e ridicola secondo me) di trovare una via d'uscita al pantano in cui lei stessa si è infilata... ma davvero lei crede che il pubblico di un blog, che per sua natura non è super partes vista la specificità dell'argomento, possa costituire un valido supporto alla sua (già scontata, ossia di rimanere) decisione?
No, lei ha già deciso: voterà sì al rifinaziamento, rimarrà, e ci delizierà con i suoi tormenti morali. I quali, tutto sommato, sono gratis. Cosa non si fa per non far tornare Berlusconi... o per farlo tornare più forte di prima? Ci pensi bene.

Franca cara,
io non mi sento rappresentata DAL Parlamento e NEL Parlamento ma da una voce fuori dal coro come te.
E' la sola cosa che mi fa continuare a sperare in un futuro più degno e a non vergognarmi di essere italiana. Ti chiedo di restare e di lottare anche per noi....anche con il naso turato....
Non ci lasciate in mano a questa gente......Ve ne prego

Il tuo corpo parla, non posso non ascoltare quello che comunica.

Io sento che il luogo dove operi ti fa star male. E tanto. Puoi ignorarlo, perchè hai uno spirito vitale, ma il tuo corpo ti da segnali chiari.

Dal fuori è facile dirti rimani, non sto a rielencare i mille motivi che in definitiva ti delineano nel nostro immaginario come il simbolo di un rinnovamento morale, civile e sociale.

Ma in questi mesi seguendo i tuoi racconti mi son reso conto che una persona, seppur forte, isolata non riesce in quell'ambiente a cambiare molto e le piccole soddisfazioni ottenute sono frutto di litri di sudore e sangue.

Il tuo corpo parla, non posso non ascoltare quello che dice.

E poi è politica questa? DOve non esiste l'alternativa, ma c'è un'unica e sola soluzione o prospettiva possibile che varia leggermente più in negativo se dovesse esserci lo schieramento opposto.

COme ho ironizzato tempo addietro, c'è alternativa tra un piatto di linguine al fango e spaghetti alla cacca? Uno sceglie il meno peggio (linguine al fango si suppone), ma mi sono reso conto che esistono anche i coprofili..sarà a loro dedicata la rubrica gusto del tg5 prossimamente..

Io sono cambiato, ad esempio, attraverso "settimo ruba un po' meno", "mistero buffo", "lo stupro" etc etc etc.
Perchè li il tuo/vostro(con Dario) corpo parlava INSIEME alla tua/vostra voce, INSIEME al tuo/vostro pensiero,INSIEME alle tue/vostre emozioni, INSIEME al 'giusto' che risiede, spesso nascosto, nelle nostre coscienze.

Adesso però il tuo corpo parla e mette sull'avviso e io non riesco a non ascoltarlo.

La tua esistenza vale molto di più che una lucetta rossa o verde.

www.maxbazzana.it
www.orchestrazione.it

ce la farò, caro max. ce la farò.
metterò il silenziatore ai campanelli che strepitano tutti insieme nel mio cervello... mi stordiscono e mi fan girare la testa. Qualche giorno ancora e mi arriverà, solo musica DELICATA E ARMONIOSA in sottofondo... ad accompagnare una vita che voglio gioiosa e che si DEVE riprendere!
ce la farò, caro max. ce la farò. PER TUTTI VOI.
un bacio
franca

DA FIGLI DI UN SISTEMA SBAGLIATO A...

Dimissioni? Non so. Non voglio rispondere.

Dire si o no, sarebbe troppo facile. Questo tipo di decisioni sono strettamente personali.

Un politico, quando rientra a casa la sera, dovrebbe specchiarsi e chiedersi: quanto ho fatto oggi rispetta i miei ideali di società?

Le mie piccole azioni odierne, che coinvolgono milioni di cittadini, sono coerenti con il modello di società a cui auspico?

Le decisioni che ho assunto potrebbero danneggiare qualcuno? Chi? Perché? Per quanto tempo?

Una cosa particolare viene spesso tralasciata: non dare pubbliche spiegazioni delle azioni compiute.

Tutti a vario titolo assumono decisioni senza dare spiegazioni ai cittadini, non tenendo conto che i cittadini quando ignorano sono come dei bambini che, quando non capiscono fanno di testa propria, magari allontanandosi dalla politica e facendo di tutti i politici "un fascio".

Personalmente credo che un politico dovrebbe rendersi utile alla società per migliorarla e le azioni dovrebbero essere coerenti con i propri ideali.

L'elettore ha offerto il proprio voto convinto nella serietà di una persona in funzione del rispetto e nella coerenza degli ideali in cui anch'egli crede.

Non voglio credere che in questa società non ci siano persone capaci, sganciate dal ricatto dei partiti e dai poteri economici, in grado di offrire un contributo lodevole alla propria nazione.

Se così non dovesse essere, vuol dire che siamo tutti vittime a vario titolo, di un sistema che di democratico ha ben poco.

Un sistema più attento ad autoconclamare il proprio potere che a rendersi utile alle aspettative popolari.

EMBRIONI DI UN SISTEMA INGIUSTO.

By Gian Franco Dominijanni

Cara Franca,
coraggio, rimani, vota quello che devi votare per non far cadere il Governo però al tempo stesso raccogli consensi trasversali sul tuo programma sull'Afganistan e pubblica sul sito i nomi dei senatori e dei parlamentari che aderiscono al tuo programma.
Potresti pubblicare anche su qualche quotidiano la lista dei parlamentari e senatori che aderiscono alla tua posizione ma che per lealtà votano a sostegno del Governo.
Fatti vedere, fai conoscere la tua posizione, crea un gruppo attorno a te di persone sincere e oneste come te e fai conoscere agli elettori chi sono.
Così puoi diventare più forte e far valere la tua voce e dare agli elettori elementi per le prossime elezioni.
Ora che sei lì devi sottostare a dei giochi di potere, cerca però non solo di farti usare quando serve il tuo voto ma usa anche tu il potere a tuo vantaggio che poi è il vantaggio di tutti noi per farti conoscere, per far conoscere il tuo programma e creare alleanze con persone oneste!
Stai facendo un ottimo lavoro... andare a lavorare in miniera è una passeggiata al confronto! Tieni duro e grazie!!!
Alessandro di Trieste

Gent.ma Senatrice,
La prego, non si dimetta. Anche se può sembrare un gesto di protesta, in realtà, almeno secondo la mia modesta opinione, è un po' come arrendersi, alzare le mani e dire "Non ci posso fare più niente". Abbiamo bisogno di donne come Lei!

Licia

Gentile Franca, gentili amici,
scusate se posto un messaggio che non riguarda l'articolo in esame, ma credo che l'iniziativa possa interessare e, vista l'urgenza, è utile che sia ben in evidenza.
Questa sera BRA (Brianza Radio Attiva), la webradio del Circolo Arci La Locomotiva, data la vicinanza con la ricorrenza dell'Otto Marzo, trasmetterà una diretta sulla conquista del suffragio femminile in Italia e sulle pari opportunità. Mi piacerebbe avere molti ascoltatori e soprattutto molte ascoltatrici.
Per qualsiasi informazione visitate http://brianzaradioattiva.wordpress.com

Grazie. Andrea.

P.S. Quanto all'oggetto dell'articolo di Franca, sto vivendo ancora la lotta interiore tra l'opportunità di mantenere in piedi l'unico governo alternativo all'accozzaglia di pazzi scriteriati e criminali di Berlusconi e il perseguire una politica estera degna di questo nome. Non saprei quale consiglio dare a Franca, ma certo non vorrei abbandonasse l'aula. L'Italia ha bisogno di persone come lei.

L'elefante e la luna.
http://balthazaar.wordpress.com/

E di nuovo si parla di aumentare le spese umanitarie diminuendo quelle militari. In questi casi mi domando se si parla solo per propaganda oppure si tratta del fatto di non aver mai provato ad aiutare degli zingari.

Credo che tu debba dimetterti.guardando in faccia la realtà.
Troppi contorcimenti "logici", troppi vorrei ma non penso che...
In quella regione stanno combattendo una guerra per motivi che non hanno nulla a che fare con aiuti umanitari ed altro.
Un popolo ha diritto a fare i conti con se stesso e decidere, con un percorso duro e a noi non comprensibile, secondo quali leggi e codici morali vuole vivere.
Se fossi un Afghano mi batterei contro i Talebani. Però lo dico con la mia bella testolina da occidentale.
Questa è una guerra in cui gli interessi sono di tipo strategico e coinvolgono stati come il Pakistan, l'India e gli USA.
Cosa rappresentiamo noi, in quella situazione, se non un supporto ad una logica che non è interessata all'emergenza umanitaria.
Leggiti l'articolo di fondo del generale Jane sulla Stampa di ieri.
Spiega bene perchè siamo lì.
Non vuoi fare cadere il governo?
Va bene. Però poi fuori dal palazzo please. Se non altro per rispondere con più serenità e coerenza quando ti verrà chiesto conto del tuo comportamento al senato.

Il valore di una decisione dipende dalla sua corrispondenza al criterio che chi decide si è dato: se essa è coerente assume valore positivo se essa non lo è assume valore negativo.
I criteri li poniamo noi uomini non certo la natura, la divinità o la storia.
Qui si tratta di capire quali criteri poni per decidere se dimetterti.
Io da uomo mi domando: perchè mandare dei soldati - uomini che hanno scelto comunque di fare questo mestiere, con i rischi connessi - che rappresentano però un popolo, non solo loro stessi, cioè rappresentano l'Italia, in Afghanistan ?
Con quale criterio puoi sostenere che sia una missione di "pace" ?
Con quale criterio puoi sostenere che "gli italiani" hanno espresso la volontà di investire risorse umane e finanziarie , per andare in Afghanistan ?
Con quale criterio puoi sostenere che sia "un bene" o che sia "giusto" andare in Afghanistan?
Rispondere a queste domande dovrebbe essere utile a far emergere i criteri che ti guidano; e una volta emersi i criteri (cosa che in politica e in generale nessuno fa) essere conseguente ad essi assumendoti la responsabilità della decisione.
Prima di salutare vorrei dire che il "criterio" "non facciamo tornare Berlusconi" è per me privo di senso: se Berlusconi dovesse tornare significa che ha vinto le elezioni e allora significa che la maggioranza degli elettori vuole che torni: dunque se il criterio è, governa chi prende più voti , dov'è il problema?

Un abbraccio da un elettore che ha votato contro il precedente governo ma che non si sente rappresentato da questa marmaglia di politicanti e dirigenti che va sotto il nome di Centro- Sinistra.

Ivan

Cara Franca, grazie per chiederci consiglio.
Concordo con il post lasciato da Max Bazzana: come ti ho scritto brevemente via sms, per il tuo bene ti direi di dimetterti, non sei mai stata contenta dell’incarico, ti sei pure sentita male fin da appena saputo di aver vinto e hai già combattuto tante battaglie…ma per il bene del paese e di noi giovani, conoscendoti bene, ti direi invece di continuare perché qualcosa, soprattutto grazie a te ne sono certa, si sta muovendo nella "direzione giusta", a piccoli passi, lentamente, ma sì, hai ottenuto grandi risultati per certi aspetti.
Dunque se le dimissioni sono "a causa del voto sull'Afghaistan" forse per coerenza sì, ma nei fatti per la stessa coerenza potresti proseguire. (?)

Per il paese hai già fatto tanto, per noi.
Due riflessioni però.
Tanto puoi ancora fare? E a quale prezzo?

Concordo in pieno con il post lasciato da Max Bazzana (andrò a vedere il suo sito per curiosità).
Sono anch'io MOLTO Preoccupata per la tua salute, ma Max dice una cosa in più.

Con Dario, INSIEME, ce la farete.

E allora mi spingo oltre.

Da parte mia, leggendo il tuo post, avverto una richiesta di aiuto, ma forse è un'eco che viene da più lontano?

A mio avviso occorre da parte di tutti un impegno maggiore a non lasciarti sola in un acquario pieno di squali.
Personalmente, faccio pubblica ammenda, mi spiace averti "lasciata" "sola" in questa impresa politica, per poi scoprire di vivere realtà intrise comunque di "politica", con tutto quel che comporta...che tristezza e amarezza!!!

Ma forse ha ragione Mario, Paravano, che ha appena postato. E forse, nonostante io ti sia amica e riconoscente per la tua/vostra amicizia, preziosa, come nessuna mai, per il coraggio, per la verità, forse non sono in grado o all’altezza di darti consigli, o di entrare nel merito di questioni "spinose" di cui non conosco abbastanza dettagli o dinamiche.

Posso testimoniarti però che hai raccolto adesioni e consensi, Franca, anche da Fano dove molte persone ti/vi ricordano e seguono con affetto e partecipazione e stima – diversi giovani ti aiuterebbero soprattutto per la legge elettorale o il conflitto di interessi.
Ma chissà se c'è spazio, se hai la possibilità di lavorare...
Tanto lavoro c'è ancora da fare in Parlamento, e quantomeno guardando anche solo a medio termine, c'è bisogno di te e della tua voce.

Siamo in tanti ad appoggiarti, o forse in pochi, dipende dai punti di vista, ma buoni. Qualsiasi scelta farai/farete.

Decidi liberamente, che abbiamo solo da apprendere e io, grazie ai tuoi/vostri consigli, ne so qualcosa.

Grazie.

Un abbrabacio

Gessica

cara piccola Gessica,
nei pochi momenti liberi leggo le cento e cento e cento... ma forse mille, mille e mille mail che mi inviate. che dire? Mi date gran forza... Mi chiedo se veramente mi meriti tanta fiducia. Penso e ci ripenso... I VOTI DOVRANNO ESSERE 158... Penso e ci ripenso... ASPETTO LA FINE DEL SONDAGGIO.
un grande abbraccio con uno smisurato GRAZIE!
franca

una smisurata preghiera...dedicata a te...
...sii forte!
sì, ti meriti tanta fiducia, come ce la meritiamo noi, no?
sì, che bello...una donna che non è cambiata nonostante la poltrona!
Non avevo dubbi!
Il sondaggio parla già...alla tua forza e al tuo coraggio,
alla nostra forza e coraggio e speranza e partecipazione.
Grazie a te, di cuore.
Stai bene, abbi cura di te, con gli affetti più cari.
Grazie ancora.
Un abbrabacio
Gessica

Dedicata alle donne per la forza e lo smisurato coraggio che dimostrano nella quotidiana lotta contro la violenza e la prepotenza di cui sono, tutt'oggi, le principali vittime.

Alta sui naufragi
dai belvedere delle torri
china e distante sugli elementi del disastro
dalle cose che accadono al disopra delle parole
celebrative del nulla
lungo un facile vento
di sazietà di impunità

Sullo scandalo metallico
di armi in uso e in disuso
a guidare la colonna
di dolore e di fumo
che lascia le infinite battaglie al calar della sera
la maggioranza sta la maggioranza sta
recitando un rosario
di ambizioni meschine
di millenarie paure
di inesauribili astuzie

Coltivando tranquilla
l'orribile varietà
delle proprie superbie
la maggioranza sta
come una malattia
come una sfortuna
come un'anestesia
come un'abitudine
per chi viaggia in direzione ostinata e contraria

col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
di umanità di verità

per chi ad Aqaba curò la lebbra con uno scettro posticcio
e seminò il suo passaggio di gelosie devastatrici e di figli
con improbabili nomi di cantanti di tango
in un vasto programma di eternità

ricorda Signore questi servi disobbedienti
alle leggi del branco
non dimenticare il loro volto
che dopo tanto sbandare
è appena giusto che la fortuna li aiuti
come una svista
come un'anomalia
come una distrazione
come un dovere

Esatto, cara Gargantua!
Grazie per aver tradotto in parole uno dei miei sottofondi musicali preferiti...e per donarlo a tutte proprio oggi.
Un augurio a tutte, in particolar modo a Franca, fiera che sia lei a rappresentarci!
Gessica

Non credo debba dimettersi.
Io personalmente non l’ho votata, non l’avrei votata potendo perché Di Pietro nella mia regione ha candidato cani e porci, compreso il sig facciadimerda de gregorio.
Ma la stima sul serio, la seguo come attrice, mi piace come persona.
Capisco la sua lacerazione, ma si ricordi che lei risponde non solo alla sua coscienza, ma anche ai cittadini che l’hanno votata. Cittadini che nelle stragrande maggioranza, non vogliono che il governo cada. Forse soprattutto perchè un ‘altra stagione con i calderoni, gasparri, castelli, storace, fine, altre al nano ridens sarebbe sopportabile, ma anche perché al momento non c’è un ‘alternativa decente.
Io, ma credo tantissimi, abbiamo votato questo governo turandoci il naso ed altro, per cercare di spostarne l’asse a sinistra, o almeno non lasciare l’egemonia ai Rutelli, Fassini, Mastelle e compagnia…Ma questo è un paese di destra, forse questo è il governo più di sinistra possibile.
Insomma, secondo me, un politico non può agire senza valutare il contesto e le conseguenze delle sue azioni.
Se cadesse il governo, le truppe si ritirerebbero? No. Lei starebbe in pace con la sua coscienza, forse, ma se cadesse il governo probabilmente subentrerebbero le destre che manderebbero più soldati più armi, più guerra, più violenza..allora la sua coscienza sarebbe comunque in pace.
Vedo che a differenza della stragrande maggioranza dei suoi colleghi lei ha la precisa idea della funzione di rappresentanza che svolge, per cui ritengo suo dovere primario rappresentare la volontà dei suoi elettori, di quelli dell’Unione in genere.
Senza scordare che, viste le candidature di Di Pietro, sicuro non avremmo al suo posto uno meglio di lei…ma qualche altro de gregorio, valuti anche questo…
Non vogliamo dai pochi rappresentanti onesti che facciano da cani da guardia, da nostra voce nelle denuncie della pochezze del governo, delle sue assenze, delle sue mancanze,…a volte delle schifezze….che si faccia promotrice di battaglie che rappresentino la voce dal basso.
Sia chiaro, il no alla guerra, va urlato, ribadito in tutte le sedi. Compreso quando sarà il momento della votazione. Dichiari la sua contrarietà, la mancanza delle promesse fatte, più o meno da questo governo sul cambio della strategia militare, poi può dichiarare di votare si per il dovere che ha verso chi l’ha votata. Il suo no avrebbe un senso solo se servisse davvero a fermare la guerra, in quel caso al diavolo il governo…
C’è una contraddizione insopportabile nelle posizioni di Turigliatto e Rossi, tanto per capirci.
Si sono candidati sapendo quale era l’orientamento di questo governo, che essendo di coalizione, si sarebbe dovuto mediare su tutto, che le truppe non si possono ritirare cosi su due piedi perché c’è un mandato onu e non possiamo uscire dal consesso internazionale come se niente fosse. Lo sapevano, hanno accettato,presumo dopo aver letto il programma (almeno si spera l’abbiano fatto!!) andando a beccarsi un lauto stipendio.
Ora non gli sta più bene? OK, ma dovete dimettervi per rispetto verso chi vi ha votato..o la vostra coscienza ipertrofica vale solo a giorni alterni e per quello che vi piace?
Si vede bene che lei è di altro spessore e non è avulsa dalla realtà come questi trotzkisti del ventesimo secolo.
Che poi mi spieghino che significhi trotzkista nel 2007. Sarebbe come se mi dichiarassi a favore del governo perché buonapartista… Chi mi prenderebbe sul serio?
Detto ciò credo che lei si debba dimettere solo se davvero la sua coscienza non sopporta una simile lacerazione.
ma francamente, per tutte le ragioni esposte, ne sarei dispiaciuto. Anche se non l’ho votata io da lei mi sento rappresentato, da Di Pietro e compagnia NO:
cordialmente
Giuseppe Galluccio
Torre del greco