Vi chiedo consiglio: devo dimettermi da senatrice a causa del voto sull’Afghanistan?

Non posso certo rischiare di contribuire a far cadere il governo Prodi e magari far ritornare “L’Uomo che si è assolto da solo" a devastare l’Italia! Quindi dovrò votare sì alla missione in Afghanistan e immediatamente dimettermi in segno di protesta, come avevo già deciso nonostante i numerosissimi messaggi, mail, lettere ricevuti da ogni parte. Non per testardaggine, ma per coscienza. Ma in questi due giorni, è successo qualcosa. Dopo i terribili massacri di civili, la situazione della missione italiana sembra cambiata radicalmente. Solo pochi giorni fa, nella discussione sulla fiducia al Senato, proposi l’istituzione di una commissione di inchiesta internazionale e indipendente, sui crimini contro i civili perpetrati dalle truppe statunitensi. Dicevo che poteva essere questo un terreno di mediazione tra le due anime del governo. Pareva una proposta senza alcuna possibilità di essere realmente presa in considerazione. Oggi è Massimo D’Alema, nella sua veste ufficiale di Ministro degli Esteri, a chiedere una commissione di inchiesta internazionale. E lo fa con parole molto dure e chiare, spiegando che le uccisioni ingiustificate di civili sono un modo per provocare l’odio delle popolazioni contro la Missione di Pace e per esporla a rischi gravissimi. Mi sembra, per la prima, volta un deciso cambiamento di segno nel nostro operato in quel disgraziatissimo Paese. Sono e resto fermamente contraria alla partecipazione a una missione di guerra truccata da azione di pace. Finora gli italiani erano in Afghanistan sordi e ciechi ai crimini contro i diritti umani colà commessi da chi aveva promesso di portare pace, democrazia e rispetto dei diritti umani. Ben diverso sarebbe il mio giudizio se la missione italiana incentrasse le sue attività sul reale sostegno alle popolazioni, facendosi garante della legalità e protettrice dei cittadini afgani. Certamente però simile cambiamento di strategia dovrebbe provocare anche una modifica appropriata nelle voci del bilancio di questa missione. Oggi le spese militari preventivate ammontano a 300 milioni di euro. Quelle per gli aiuti umanitari a 30 milioni di euro. Potremmo armonizzare queste cifre? Intanto chiedo a tutti i visitatori di esprimersi partecipando al sondaggio qui sotto aiutandomi così, a fare la “scelta giusta”. Grazie.


Commenti

Senatrice,
comprendo il Suo disagio, e la Sua coerenza Le fa onore.
MA in un parlamento privo di moralità ed etica, dimettersi vorrebbe dire consegnare definitivamente il paese alla morte.
Rimanga a dar forza alle Sue battaglie, unico lume nell'oscurità.

Senza di Lei, sopratutto noi giovani idealisti, saremmo senza riferimenti, senza speranze, rassegnati; saremmo perduti!

RESISTERE RESISTERE RESISTERE,

Alessandro Corazza
GIV International Officer

Ti prego Franca, nel caso decidesti di dimetterti fa un discorso ai cuori rivoluzionari della nazione, uno che rimanga nella storia della repubblica. Uno che dica chiara la realta'. Uno che le generazioni future si stamperanno sulle magliette. SI lo so, non e' uno dei momenti piu' chiari della storia del pianeta terra. Pero' sono sicuro che nel tuo cuore c'e' una cosa che sai che varrebbe la pena essere detta.

Comunque un bacio, qualsiasi cosa tu deciderai di fare andra' tutto bene!!

faccia quel che crede.

se vota si...che si dimetta o no mi importa poco: sicuramente, votando SI, dovrebbe vergognarsi.

Troppo facile poi, in un eventuale futura guerra, sorretta da altro governo, fare i pacifisti senza se e senza ma solo perchè all'opposizione...e "urlare" No a qualcosa a cui, per ragioni di fideistica lealtà, si voterà Si la legislatura successiva.

Qui, con 'sto ricatto del meno peggio.."sennò torna il bau bau", dobbiam sorbirci le peggio cose.

Un si od un no ad una missione non posson esser dovuti solo al fatto di stare al governo o all'oposizione, perchè al medesimo provvedimento, se non fose in maggioranza, voterebbe NO, lei..come Giordano ed altri.

Insomma..le sue incoerenze e le sue paturnie..sono affari suoi.
Tanto, guerre ed impero non verranno certi fermati - se mai lo saranno-da qualche senatore.

La scommessa di alcuni era di rendere "permeabile il governo alle istanze dei movimenti".

Qui il rischio è il contrario:render i movimenti permeabili alla logica della governabilità, e della compatibilità.

Saluti.

moltitudini.splinder.com

"....faccia quel che crede.
se vota si...che si dimetta o no mi importa poco: sicuramente, votando SI, dovrebbe vergognarsi." e ancora "Qui, con 'sto ricatto del meno peggio.."sennò torna il bau bau", dobbiam sorbirci le peggio cose. Un si od un no ad una missione non posson esser dovuti solo al fatto di stare al governo o all'oposizione, perchè al medesimo provvedimento, se non fose in maggioranza, voterebbe NO, lei..come Giordano ed altri.
Insomma..le sue incoerenze e le sue paturnie..sono affari suoi."

RIFLESSIONE: come sempre constato quanto sia facile parlare... Deve dare anche un gran piacere poter usare termini come "le sue incoerenze (QUALI?) e le sue paturnie"... "vergognarsi"... dietro l'anonimato. Soprattutto molto coraggioso.
Ha dormito bene questa notte pensando: "gliene ho dette!!"?
Bravo. Questo sì che è onorevole. NULLA DI CUI VERGOGNARSI.
franca rame

Quanta facilità nello sputar sentenze…e noto questa cosa pur non appoggiando affatto l'attuale politica governatica che, col ri-finanziamento in Afghanistan, attua una scelta coerente con le destre e non con la sinistra che dovrebbe rappresentare.
Ho espresso ai senatori Turigliatto e Rossi tutta la mia solidarietà, perché, come poi è stato, hanno detto NO sapendo che avrebbero rischiato il linciaggio. Penso anch'io che con le paure del ritorno delle destre non si ottenga un bel niente, poiché a forza di far compromessi si perde la propria identità.
Qui, però, il caso è diverso. Non siamo di fronte ad una persona qualsiasi, ma alla Franca Rame che da quando è entrata in Parlamento, accusa il governo di scarsa attenzione verso i desideri dei cittadini nonché di scelte poco riconducibili ad un governo di sinistra.
Non solo lo dice in Parlamento, ma denuncia pubblicamente sul suo blog, gli sprechi e le incongruenze della sua coalizione, attirandosi strali da una parte come dall'altra.
Chiede ai suoi lettori, senza nemmeno bannare chi la oltraggia vergognosamente, (tanto per avere quel po' di visibilità che, evidentemente, nella vita reale è alquanto scarsa) consiglio sul da farsi, provando quella "vergogna" di cui hai scritto , già da sé, perché per mantenere un govenicchio sta rinunciando a combattere per ideali che ne hanno contraddistinto la vita ( i miei ed i tuoi anni , insieme, sono di poco superiori all'attività culturale e politica di Franca Rame…(non scordarti mai di CHI e con CHI stai parlando, caro esperto dell'ultima pioggia).

Una senatrice che si rivolge agli elettori firmandosi semplicemente "franca", in un Paese dove qualsiasi imbecille appena acculturato pensa di poter meritare onori, titoli e stipendi " che certifichino la propria professionalità", che ha subito attacchi di ogni tipo, schierandosi sempre dalla parte dei più deboli, (che tanto fanno schifo anche alle varie "eminenze grigie" del nostro Parlamento) è SOLO da ammirare.
Da ammirare per la trasparenza con cui si pone verso ogni individuo che può interagire con Lei, invece di sputargli in un occhio e far sentire la propria elevatura morale ; per l'umiltà, che dimostra nel voler ascoltare il parere di tutti quando potrebbe dire e senza un minimo di angoscia ( quella che tu chiami sbrigativamente " paturnie")semplicemente che
" causa responsabilità di governo ogni mio atto, pur apparentemente incoerente con le mie idee, da sempre professate, devo votare così, punto e basta, andate a scornarvi altrove, irresponsabili".
Invece no….Lei ha votato per l'Afghanistan e ci sta male, dicendolo a tutti…e chiedendo se sia il caso di restare in Parlamento, visto che scegliere contro la sua coscienza Le fa un male cane, ma se facesse il contrario, probabilmente farebbe cadere una coalizione già debole perché malata alla radice e, (non dimentichiamolo!), sarebbe linciata doppiamente rispetto ai senatori di Rifondazione ( che li ha addirittura cacciati!!)
Invece no: ci si accanisce contro chiunque abbia la spontaneità di dire che le cose non dovrebbero andare così, che fa male alla propria coscienza DOVER ACCETTARE COMPROMESSI SUGGERITI DA QUALCHE EMINENZA IMPORPORATA O QUALCHE AMICO AMERICANO.

Sai una cosa? Ho ammirato i due senatori, e non perché sono comunista, ma perché hanno scelto la morte politica per non morire dentro; parallelamente ammiro e stimo Franca Rame che, pur non votando contro il governo, dice ai suoi elettori che la sua coscienza politica grida, che per non far cadere il governo sta male, che vorrebbe sentire il parere di ognuno per poter scegliere meglio. Lei, ci chiede un consiglio e non bisogna mai dimenticare CHI sia questa LEI. MAI.

draculia
www.draculia.ilcannocchiale.it

Solo chi non sa cambiare idea rimane chiuso nel recinto della sua ignoranza: Franca Rimani ora e sempre semmai sono altri che si devono dimettere ! ! !

Franca, spero che tu rimanga. Però alla fine sarà una tua decisione, libera e ponderata. La rispetterò qualunque essa sia, e comunque vada ti sarò sempre vicino.

_David Puente

Non capisco voi senatori "dissidenti"...non siete stati eletti per dimettervi nel momento in cui siete chiamati ad assumere la responsabilità del mandato popolare...votare la fiducia ai 12 punti del Prodi bis è stata una grave mancanza verso gli elettor

mi dispiace di dover continuare a leggere degli interventi fortemente orientati a scopo manipolatorio per fare baccano e per smuovere un suo coinvolgimento emozionale e orientarla alle dimissioni e non capisco se questi partecipanti siano in buona o in cattiva fede, se però lei da ascolto a tali provocazioni, indipendentemente dalla loro connotazione causale, il risultato finale comunque non cambierebbe:

una voce in meno per dare spazio ai più deboli e chi voce non l'ha mai avuta.

Mi permetto di dare un parere che sicuramente non vuole essere un consiglio, perchè non ne ha bisogno, ma solo l'espressione di un mio punto di vista:

pragmaticamente conviene dire no a tutti questi tipi di manipolazione, non siamo nati ieri e non ci lasciamo coinvolgere dalle chiacchiere e se il suo blog deve costituire un elemento di disturbo per la sua tranquillità personale e per prendere una decisione consapevole scevra da errati inquinamenti emozionali ne faccia a meno per un po' di tempo, eviti di leggerlo o se lo faccia raccontare filtrato da qualcuno che le vuole bene, e ovviamente non si dimetta solo per questi battibecchi.

Un medico che corre per andare a curare un'ammalato terminale e non si ferma a rispondere a chi gli chiede "che ora è?", non è certo per questo che a fine giornata potrà sentirsi in colpa, anzi se si fosse fermato a perdere tempo ed energie preziose con il "disturbatore" di turno a scapito del malato allora sì che avrebbe di che sentirsi in colpa.

Non si lasci agganciare da questi trabocchetti emozionali, centellini il suo tempo e le sue energie dedicandolo alle cose importanti, e non tolga spazio alla sua famiglia e alle cose piacevoli per ricaricarsi, non trascuri il suo benessere, lasci andare al loro destino le persone che vogliono solo fare rumore e distoglierla dal suo prezioso lavoro, c'è un sacco di gente che la stima e non sta qui a scrivere sul blog, per uno che scrive ce ne sono almeno cento che leggono solamente e non scrivono mai.

Saluti
Lucio

Cara Franca, ti prego! Non dimetterti!!!
Hai ragione, la pillola è amara, ma se si dimettono le persone come te, chi rimane poi in Parlamento? Solo i furbi!!!
Gente comuqnue che non si pone i problemi di ordine morale e ideale tuoi propri!! Cioè personaggi che nemmeno dovrebbero stare dove stanno!
Ricordati dei cd. "aventiniani": dimettersi è sempre sbagliato!
Roberto Marras - insegnante

Se Lei si dimettesse, ancorché per motivi di coscenza, sarebbe gravissimo. I Suoi elettori hanno scelto di assegnarle quel posto affinché non fosse occupato da altri e affinché le sue idee trovino spazio. E' comprensibile, in politica, dover mediare ed accettare talvolta posizioni indigeste, ma non ci si dimette perché la propria parte non rappresenta totalmente le proprie idee, ci si dimette quando le proprie idee sono rappresentate dalla controparte.
Continui ad invocare cambiamenti nella politica estera ma si ricordi che quei cambiamenti non glieli potrà mai dare l'attuale minoranza.
Non voglio agitare lo spauracchio della destra ma se vogliamo che i militari tornino a casa non possiamo proprio sperare che ritornino per mano di un governo diverso da questo (non esiste oggi un governo di sinistra migliore di questo).
Rimanga al suo posto e grazie per aver espresso i suoi dubbi.

Scopriamo se abbiamo una bomba nucleare vicino casa(praticamente sotto il c...!) e poi contiamoci e inviamo le dovute proteste.

In Italia sono schierate 90 bombe atomiche statunitensi, 50 nella base militare USA di Aviano (Pordenone), e 40 nella base militare italiana di Ghedi Torre (Brescia).

Non solo Aviano e Ghedi Torre (Sorvolando sui 113 tra depositi di armi, munizioni e basi missilistiche.....) abbiamo:

3. Aviano (Pn). La più grande base avanzata,deposito nucleare e centro di telecomunicazioni dell'Usaf in Italia (almeno tremila militari e civili americani). Nella base sono dislocate le forze operative pronte al combattimento dell'Usaf (un gruppo di cacciabombardieri) utilizzate in passato nei bombardamenti in Bosnia. Inoltre la Sedicesima Forza Aerea ed il Trentunesimo Gruppo da caccia dell'aviazione Usa, nonché uno squadrone di F-18 dei Marines. Si presume che la base ospiti, in bunker sotterranei la cui costruzione è stata autorizzata dal Congresso, bombe nucleari.

10. Vicenza: Comando Setaf. Quinta Forza aerea tattica (Usaf). Probabile deposito di testate nucleari.

28. Ghedi (Bs). Base dell'Usaf, stazione di comunicazione e deposito di bombe nucleari.

40. Rimini. Gruppo logistico Usa per l'attivazione di bombe nucleari.

50. La Maddalena - Santo Stefano (Ss). Base atomica Usa, base di sommergibili, squadra navale di supporto alla portaerei americana "Simon Lake".

98. Sigonella (Ct). Principale base terrestre dell'Us Navy nel Mediterraneo centrale, supporto logistico della Sesta flotta (circa 3.400 tra militari e civili americani ). Oltre ad unità della Us Navy, ospita diversi squadroni tattici dell'Usaf: elicotteri del tipo HC-4, caccia Tomcat F14 e A6 Intruder, gruppi di F-16 e F-111 equipaggiati con bombe nucleari del tipo B-43, da più di 100 kilotoni l'una.

Cara Franca,
finalmente sono riuscita ad iscrivermi al tuo blog, ho un computer vecchissimo e stralento, quindi ci sono voluti tanti tentavi prima di riuscire nell'impresa...
Il mio consiglio è di fare la cosa in cui più ti riconosci.
Io ho delle posizioni molto dure in merito a questo governo e penso che l'azione di Turigliatto e Rossi sia stata motivata da un profondo opportunismo tipico di chi vive sulla politica e non per la politica...
Il tuo caso è completamente diverso: noi non possiamo solo immaginare cosa si provi a sedere in parlamento: le responsabilità morali che porti con te e le paure di non rispettare e difendere quei principi per i quali da sempre tu e dario vi battete con forza.
Personalmente, credo che questo governo stia solo allontanando la gente da quei luoghi e da quelle istituzioni che dovrebbero rappresentarla. L'alienazione è da sempre la prima carta della tirannia. Credo profondamnete nel tuo ruolo in parlamento ma penso che il tuo contributo sarebbe molto più incisivo al di là di un'istituzione che non vuole e non riesce più a rappresentarci...quindi, ribadisco: fà quello che più ti rappresenta perché solo così avrai la forza e l'energia necessarie a continuare a lottare. SEI FORTE. non dimenticarlo. Qualunque cosa tu faccia ti stimerò sempre: non è un incarico a renderti quella splendida figura che sei.
In bocca al lupo, compagna.

Ti abbraccio forte,
fidelia.

DAL SITO WWW.DANIELELUTTAZZI.IT:

Ogni disastro non ha mai un solo colpevole. E’ sempre il risultato di una catena di eventi. Cominciamo dall'inizio:

Qualche mese fa, Berlusconi teme di perdere le elezioni e cambia la legge elettorale con una porcata.

Poi il 49% degli elettori lo vota ancora nonostante 5 anni fallimentari.

Poi vince d’un soffio l’Unione.

Poi nasce una maggioranza debole, specie al Senato.

Poi è urgente fare la Finanziaria e gliela lasciano fare.

Poi il Partito Democratico stenta a nascere.

Poi la Chiesa vuole bloccare il Partito Democratico per evitare la deriva laicista su eutanasia, pacs, eccetera.

Poi i DS subiscono a sinistra il pressing dei pacifisti, che raccolgono sempre più consensi su temi sensibili come Vicenza e Afghanistan.

Poi nei DS Mussi minaccia la scissione e la confluenza a sinistra.

Che fare? Cedere alla sinistra pacifista sulla politica estera o restare amico di Condoleeza Rice? Era il dilèmma di D’Alema. Era il dalèmma.

A questo punto del poker, D’Alema, che è permaloso come un campo minato, va a vedere:-Se si va sotto al Senato, tutti a casa.-

E così è stato.

Cade il governo Prodi, e subito tutti i commentatori, i tg e i talk-show a dare la colpa ai due senatori di sinistra che non hanno votato, Turigliatto e Rossi.

Ma è un falso. Se anche i due avessero votato a favore, infatti, in base al regolamento del Senato la soglia dei voti necessari si sarebbe alzata di uno: quindi un voto sarebbe comunque mancato.

Nessuno lo ha spiegato agli italiani, di cui sono stati però subito raccolti tutti gli sfoghi indignati e delusi. Una manipolazione da manuale. Metodo ormai testato, lo stesso con cui ci hanno venduto la guerra in Iraq.

C’è anche chi ha dato la colpa ai due senatori a vita che si sono astenuti, Andreotti e Pininfarina. Possiamo dare la colpa ad Andreotti e Pininfarina? Oh, mi piacerebbe: sarebbe come comprare una scarpa col calzino incorporato. Ma non sarebbe del tutto vero, nonostante Andreotti si sia scusato ("Se sapevo che cadeva il governo avrei votato diversamente.") usando la stessa faccia con cui dieci anni fa negò di conoscere i cugini Salvo.

E' stato dunque un complotto? No, politica all'italiana. Prodi poteva benissimo non dimettersi. Lo ha fatto per metterci il carico da 90 e ottenere il risultato che voleva: i 12 punti che "rilanciano" l'azione di governo, con Pdci e Rifondazione che chiedono scusa e uggiolano nell'angolino dove li hanno cacciati. Cai cai cai!

Ci avevano impiegato quattro anni per redigere il programma dell'Unione! Adesso in un giorno sbucano fuori dodici punti che spostano al centro l'azione di governo. Ci ritroviamo con un governo Prodi-Vaticano. D'Alema: "La politica della testimonianza la lascio a Franca Rame." Che cinismo! Ma se uno in politica non testimonia gli ideali in cui crede, perchè fa politica? Per tradire se stesso? No, e infatti D'Alema esprime i propri. D'Alema: "Certa sinistra non serve all'Italia". E' la sinistra che tutti bollano come "radicale" per coprirla di ignominia. E' la sinistra pacifista. E' la sinistra.

E' la sinistra che non vuole il Partito Democratico: equivale al 12% ( Pdci, Rifondazione, Verdi + correntone DS ).

Un politico che usa la sua maggioranza con arroganza è un politico mediocre e D'Alema lo è. Infatti i DS si stanno sfasciando.

Come ministro degli Esteri, poi, D'Alema, come Blair, ha ben poco di sinistra: quand'era capo del governo autorizzò i bombardamenti in Kosovo dicendo che c'entrava l'Onu e non era vero ( tutti adesso concordano sul fatto che quei bombardamenti non erano necessari, era meglio una più energica azione diplomatica, come sostenevano i pacifisti; per fermare Milosevic, che aveva massacrato 2000 civili, le bombe Nato di D'Alema ne massacrarono altri diecimila! );

così come adesso D'Alema sostiene che in Afghanistan c'entra l'Onu E NON E' VERO: le nostre truppe sono sotto il comando del Pentagono. Il ministro della Difesa Parisi ha detto al Tg2:"Quella in Afghanistan è una missione militare per la pace in una situazione che presenta molti tratti che richiamano la guerra." Sono io, o questa frase di Parisi presenta molti tratti che richiamano la stronzata?

Siamo in guerra, nonostante la nostra Costituzione lo vieti. Una guerra in cui i talebani vengono accolti come liberatori nel sud del Paese! Con gli USA che ammettono di non sapere quando potrà finire, e che forse si farà la guerra all'Iran! Che ci stiamo a fare là, se non la guerra per conto terzi? Facciamo quello che vuole Bush, ma 10 anni fa gli USA erano CON Saddam, oggi contro. Erano CON i talebani, oggi contro. Si decidano, o il resto del mondo penserà che D'Alema non abbia una politica estera!

Tutti a parlare di "responsabilità" agitando il ricatto dello spauracchio berlusconiano. "Zitti tutti! Buoni! Volete che torni Berlusconi?" No di certo, ma le soluzioni sono almeno due, non c'è solo la vostra.

La Repubblica ha scomodato addirittura il filosofo Galimberti per spiegare che una politica responsabile tiene conto delle conseguenze. Il pacifismo è allora irresponsabile? O immaturo, come sostiene sempre D'Alema? Votare in favore della guerra è tenere conto delle conseguenze?

Ma alla pace hanno mai dato una vera possibilità? Non mi pare, mentre le loro "soluzioni responsabili" finora hanno solo aggravato i problemi e provocato centinaia di migliaia di morti. Tutto per lucrare sulle condotte di gas e petrolio in quella regione.

Come vedete, il disastro è una catena di eventi. Lo so che sembra folle, ma vi assicuro che aveva un senso quando la settimana scorsa me l’ha spiegato, Cossiga.

Stefano

Il bilancio della nostra nazione prevede infinite spese per armamenti, e molto meno per sanità scuola ecc. ecc. A chi fanno comodo quei soldi? Quali sono le aziende che producono questo tipo di macchinari? Chi i loro rappresentanti in parlamento? Serve un elenco delle stesse da riportare sul blog. Una delle prossime manifestazioni dovrà essere davanti ai loro stabilimenti, ammeso siano ancora in Italia. Il lavoro non può più essere un dogma. Il lavoro che genera l'industria bellica deve essere rifiutato. Ne va della nostra soppravvivenza.

Accattone

Non userei "Missione di Pace" nè oscuramento di "Missione di Pace", in quanto la missione di pace è sotto comando americano (Gen. Dan Mcneil) e sta bombardando il sud del paese. Quanto alle tue dimissioni credo sarebbe più coerente dimettersi prima di votare un credito di guerra piuttosto che dopo. Spero tu ci pensi astraendo dalle stanze in cui ti stanno bombardando di responsabilità non tue ma dei guerrafondai che sono anche nel governo.

Il 4 agosto 1914 il partito socialdemocratico tedesco vota i crediti di guerra

"Il partito socialdemocratico continua ad approvare fondi per ingaggiare la guerra e nello stesso tempo a desiderare la pace con solenni proclami 'contro una politica di conquista', questa è solo deludente ipocrisia."
Rosa Luxemburg - Rifondare l'internazionale 1915 (*)

e non è dimettersi o non dimettersi, anche perchè francamente non penso che possa cambiare di molto la situazione politica italiana. Si badi bene, questo non è pensare che la presenza di Franca Rame al senato è inutile, anzi tutt'altro, la mia opinione è che però questa presenza sia sprecata. Il motivo è molto semplice: le idee che lei porta avanti vanno nella direzione di un reale miglioramento delle cose, della destabilizzazione dell'attuale modo di fare politica, del buon senso, tutte cose che al sistema attuale non interessano perchè sono antieconomiche per tutti coloro che di questo sistema stanno beneficiando. E' per questo che penso che al senato sia sprecata, è da sola contro tutti, o comunque quelli disposti a stare dalla sua parte in parlamento non saranno mai abbastanza. Franca Rame è una persona troppo grande, può fare molto di più.
Saverio Aiolfi
[email protected]

Mi scusi...quale è il problema?
L'anonimato? E' il suo mestiere non essere anonima, non il mio.
Che pèochezza, risponder utilizzando tale argomento.
Cmq...se questo è il problema dirimente...ok.
Le ho lasciato il ink al mio blog, c'è pure la mia foto.
Nome e Cognome? Nessun problema.
Luca oddone, genova..33 anni.
va bene così?
ora parliamo di cose serie.
Io ho fatto un ragionamento.
Ho detto, e ribadisco: chi, lei od altri, vota "si" ad un decreto contro il quale voterebbe "no" se, sebbene formulato alla stessa maniera, l'unica differnza fosse la "firma" (Berlusconi) dovrebbe vergognarsi.

Perchè un provvedimento non può esser approvato o respinto in virtù del governo che lo propone, ma in virtù del contenuto.

Il punto è che il corto circuito e l'afasia delle cosiddette sinistre radicali mostra come stare al governo è indifferente, perchè da quella posizione, la traccia percorribile è una sola.

Mi pare che il caso Vicenza, sia emblematico.

Per altro, con la dose di cattiva fede quasi offensiva con la quale Prodi, il democrstiano già ministro di un governo andreotti, ha gestito la vicenda (le dichirazioni come "uh, non sapevamo" oppure "impegni già presi" o..la peggiore "questione urbanistica").

E' per altro moralmente inammissibile che voti Si a questo decreto chi, un anno prima, urlava "no senza se e senza ma".

Se al governo vi fosse la cdl, molti di quelli che ora votano "si" per una astratta lealtà...al concetto di governabilità in quanto tale, sarebbero in piazza contro questa missione.

Questa è la verità.
Nemmeno più la guerra è un paletto etico dirimente.
Da chi accetta la guerra in nome del "governo", a sto punto mi aspetto di tutto.
Se si può votare si a questo, si possono anche tagliare i coefficienti alle pensioni..sennò torna berlusconi.Questo, è ciò di cui vi dovete vergognare.

Se l'unico modo per stare al governo ed in maggioranza è votare a favore di cose che anche eticamente e valorialmente si giudicano non condivisibli, la partita è persa in partenza.

Se non si sta al governo per cambiarle, queste scelte, o se pur stando al governo si dimostra come sia impossibile cambiarle, tanto vale cercare strade altre.

Se, al governo, è ineluttabile fare ciò contro cui si protestava prima,è un problema di chi governa, di chi sta in parlamento.

Scelga lei, se dimettersi o no. Si starà rendendo conto che lì dentro strada per certe posizioni non ce n'è.

Non è un problema di chi tenta di costruire percorsi di superamento e chiusura dei cpt, di blocco dell'allargamento della base di Vicenza,eccetera, perchè questi, nel percorso che compiono, si ritrovano a combattere le stesse politiche quale che sia il governo che si alterna nella gestione del comando.

I 12 punti..poi..sono emblematici della sconfitta subita da chi si illudeva di -ripeto testualmente la formulazione di molti- "render permeabile il governo alle vertenze dei movimenti".
Ripeto: qui - e spesso la sinistra al governo serve a questo- si rende permeabile il movimento ed i movimenti alla logica de "al governo per il governo".
Uno dei più importanti e terribili impegni bellici di questo paese è stata la guerra (illegale e per altro non autorizzata dall'ONU) contro la Jugoslavia.

Non ricordo..governava Berlusconi?Mi pare di No.
E da chi ha bombardato l'altro ieri a pochi chilometri di qui case, scuole, ospedali e televisioni, dovrei aspettarmi una politica di pace?

Non sono tra gli sciocchi che ad aprile ci han creduto.
Questo è un governo egemonizzato da logiche di guera globale, sebben multilaterale,da interessi confindustriali e vaticani.
la crisi ridicola della settimana passata, lo dimostra.

A questo, come a quello precedente, faccio opposizione, perchè la strada è fuori dai palazzi da 20 mila euro al mese.

In Francia, i provvedimenti di precarizzazione sono stati fermati, pur con un governo di destra.

Si son fermati grazie a ciò che è successo fuori dal palazzo, non dentro.
Chi vota Si, è per la guerra e colabora con chi uccide i civili, c'è poco da aggiungere.

Il corto circuito e le paturnie son tutta roba vostra, di chi si è infilato lì dentro raccontando palle come accaduto con il programma di 280 pagine.
Per chi vive con 990 euro la mese, e crede in un altro mondo possibile come me, non sono i vostri controrcimenti intestinali a cambiare la vita.
con Berlusconi non starei meglio (ma morirà prima o poi? e quando non ci sarà più lui..quale sarà il ricatto?) ma con questo governo sto come prima.

Ho dato un occhiata al tuo sito: A parte una mera questione estetica (lo sfondo nero), non ho apprezzato le posizioni manichee e nichiliste che esprimi anche qua.
Quando sento frasi come "Si sta di qua, o di là" (esortazione letta sul tuo blog), sia che siano pronunciate da Bush dopo l'11 settembre, sia da un compagno dei centri sociali, provo lo stesso rifiuto e un certo sconforto.
Mi sento più vicino al compagno ma rifiuto il concetto in ugual modo; lo trovo una riduzione ottusa e velleitaria che mi suscita alcune domande.

Cosa vorresti fare? Qual'è il tuo progetto? Abbattere ogni governo in nome di una purezza di intenti?
Magari abbatterlo con la violenza per far trionfare la pace nel mondo?
Come puoi pensare che una pace così conseguita non genererebbe invece altra e peggiore violenza?

Spero che certe contraddizioni ti risultino chiare e che tu sia cosciente del pensiero nichilista e manicheo di cui la tua logica è espressione.
Il mondo è pieno di ingiustizie; essere contro tutto e contro tutti è facile, ma sterile e, oltre una certa misura, anche dannoso.
Più difficile è saper distinguere e conseguentemente operare concretamente per esprimere una vera cultura della pace e dell'ascolto dell'altro, praticandone e diffondendone i valori.
Spero che ci rifletterai.
Hasta luego

P.S. Per una maggior chiarezza sarebbe meglio che tu postassi le risposte sotto il messaggio a cui sono riferite.

Draculia, il mio tono duro non mette in discussione nè la storia nè la stima che nutro per Franca Rame e ciò che rappresenta.

Se c'è bisogno di tale preambolo..lo faccio E sono sincero. Non ritenevo fosse necessario

Il rispetto passa anche attraverso il non usare supini ed idolatranti convenevoli verso chi si ritiene una...personalità, in nome della sua storia, eccetera.

Proprio perchè la rispetto, sono stato duro senza ipocrisia.

La persona, la sua storia, mica sono in discussione.

Non ho bisogno di lezioncine in tal senso, nè ho bisogno di idolatrare o esser deferente verso qualcuno a priori, visto che non ho insultato.
Posso aver detto cose legittimamente non condivisibili, ci mancherebbe.
E che chi vota Si, deve vergognarsi.

Io dico solo che innanzi ad una scelta che è etica e valoriale, la guerra, si mettono davanti logiche da politica politicante, il governo per il governo. In nome di che?

Ho detto che chi è disposto a votare Si per carità..di patria, o di coalizione, domani può tranquillamente passar sopra ad altro: non so quante cose siano eticamente più rilevanti di una guerra come quella in atto.

Io visibilità non ne cerco: lei, mi ha chiesto di fare il mio nome e cognome.

Non son certo tra quelli che, da "destra", le chiedon di dimettersi per non disturbare il manovratore.

Saluti a tutti, sinceri.
Senza che si abbia paura del confronto.

Ma non posso sostenere chi voterà SI al decreto, si chiami come si chiami, abbia la storia che abbia.

Chi vota Si a questa missione, (posso dirlo?), si deve vergonare, esattamente come direi se si trattasse di parlamentari di centrodestra, esattamente come penso di molti sedicenti riformisti, perchè è vergognoso sostenere ciò che sta avvenendo in Afghanistan.

Dracula, io valgo o non valgo, mi sporco le mani o non me le sporco, tanto quanto te e tutti gli altri.

Nè tu nè io possiamo all'altro dir nulla in tal senso.

Io non dimentico chi sia Franca Rame: ma posso dire che con tutto i l rispetto che nutro per lei e la sua storia, il voto a favore della missione non lo accetto nè da lei nè..dala Binetti o Polito?

Anzi..che lo accetto ancor meno che da lei, che almeno i polito o i rutelli son coerenti con le loro posizioni, e chiaramente miei avversari?
Con il ruolo che ha..si assume (e di certo se le assume, non lo nego) le responsabilità del caso.

E per me, chi vota SI a questa missione, ha delle grosse responsabilità.

però..basta manfrine: un po' di lucidità, per favore. Se vota Si, si dimetta o no per me è secondario, ma si difenda questa scelta senza lacrime che , mi spiace, sembran di coccodrillo.
Sennò è davvero troppo facile.
Se vota No, sarà coerene con ciò in cui crede e dice.

Ti ripeto: se vale il discorso del salvare il governo, beh...se vale per una guerra, può valere per tutto: votiamo la riduzione dei coefficienti delle pensioni, senò cade il governo. Votiamo una legge proibizionista, sennò cade il governo. Votiamo l'aumento delle spese militari, senò cade il governo. Lasciamo perdere pacs o cpt, sennò cade il governo.
Il governo..per il governo.
E' anche facile-sbaglierò- votare SI, stare lì, salvare il governo (in nome di che cosa oramai si perde di vista) e poi...flagellarsi.
Anche dei propri sensi di colpa, da quello scranno, ci si deve assumere responsabilità.
Pare un po' di comodo, alla fine.

In ogni caso, siccome ha chiesto un parere, io ho dato il mio: lo si sapeva candidandosi, che sarebba andata a finire così.
Dimettersi o no, è secondario.
Il punto è l'alternativa a queste politiche, non troppo dissimili da quelle del governo di prima.

Un grande augurio a Fanca Rame, a Carlotta, a Franca D.G, a Francy, a Lara e a tutte le donne affinchè possano presto vedere riconosciuto il lavoro - troppo spesso sottovalutato o misconosciuto , ma prezioso e insostituibile - che svolgono quotidianamente nella politica e nella società.
E un ringraziamento a tutte voi, vere colonne portanti del vivere civile.

AUGURI E GRAZIE DONNE ! ! !AVANTI COSI' ! ! !

Grazie! Se tu sei 123, spero che da te, visto che sei VITALE, prosegua la stirpe...1234,12345...

Sono commossa. sei un signore elegante...e non hai bisogno di mettere una cravatta per testimoniarlo...ma qualche volta è d'obbligo per aprire qualche porta he he he!
Franca non finirò mai di ringraziarti per questo mondo che ci hai permesso di popolare conoscendovi dei compagni di viaggio tanto belli.

Sempre puntuale e profondo..quasi quasi, caro Garghy, mi fai venire voglia di andare all'anagrafe e mi farmi mettere come nome Massimiliana..;)

ANSA 8 Gennaio 2009: "Che i DICO vengano approvati o meno è una questione che non mi tange" commenta Mastella citando le parole di Eva Robbins..

www.maxbazzana.it
www.orchestrazione.it

Adesso pur di sentirti rivolgere un così bel post sei anche disposto a cambiare nome all'anagrafe...Pur di sentirti oggetto di una lusinga tanto galante oseresti attribuirti un nome femminile! ma siccome sei un maschietto questo post è tutto per noi!! tu fuori! Non c'entri!...Limoncino che si scoccona.
Comunque poi mi spieghi la battuta su Mastella Robbins...

Grazie davvero! I tuoi auguri sono bellissimi!

If you want to sing out sing out

Grazie mille garga per gli auguri..ci sentiamo stasera in skype..come al solito! Un mega abbraccio
francesca

Senatora suvvia, la smetta di giocare con le parole.
Finiamola di raccontare che da ora in poi si andrà in Afganistan con nuovi presupposti come dice l'arrogante D'Alema.
La missione MILITARE Isaf è in mano del Pentagono e noi Italiani siamo solamente una parte di tale missione che deve neccessariamente obbedire agli USA. Punto e basta. La finisca di raccontare sciocchezze.
A primavera gli scontri armati riprenderanno con maggiore violenza e, per ciò che concerne le nostre truppe, si parla di equipaggiarle con armi più sofisticate e micidiali. Quindi, cara Senatora, faccia uno sforzo di memoria e si ricordi gli slogan coniati del tipo: "Ripensaci Prodi, o il suo voto contrario (si poteva fare grazie alla stampella offerta dalle destre) sulla base di Vicenza ecc ecc".
Capisco che fino ad Ottobre 2008 la Pensioncina d'oro non è maturata ma, coraggio, non pensi ai privilegi e non si mangi la parola data.
E' proprio vero che l'esercizio politico guasta sempre quel poco di buono che sicuramente c'è in ogni individuo, compresa la Senatora.
Sà qual'è la scelta giusta? Fondare il "Nobel per Disabili Afgani e non Solo".
Purtroppo quei martoriati territori fanno gola all'Occidente ricco e opulento, occorre il loro petrolio e, nel caso Afgano, il controllo della loro posizione strategica, per via degli oleodotti e gasdotti in loco.
Senatora, non si renda complice, votando si al rifinanziamento Isaf e non solo, alle atrocità che grazie a quei finanziamenti verranno poste in essere. E, soprattutto, non ci racconti frottole gistificatorie tipo: "D'Alema vuol indire una conferenza per.....ecc ecc". Sa benissimo che sono solamente pagliacciate. O dentro o fuori dal gioco Isaf, punto e basta. Anche l'Italia ha urgente bisogno di Energia e, per controllarla, occorrono gli Eserciti.
Si dimetta come promesso e, inoltre, la pianti con il solito e logoro spauracchio Berlusconi. Ora siete voi che, opportunisticamente, lo tenete al suo posto non risolvendo il "conflitto d'interessi". Che furbacchioni questi sinistrelli, sempre col piedino in due staffe. Governati da una Super-Genìa-Morale un pò sinistra.

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Opinioni libere di Una Voce.

Cara Franca, sarò breve e concisa perché a volte troppe parole generano estrema confusione. Le dimissioni non servono a nulla. Meglio che ci sia tu, con la tua sensibilità e con il bagaglio della tua storia personale piuttosto che qualsiasi altro/a, ad occupare questo scranno. Resta: è importante. E non è per ottenere il meno peggio. Resta perché la tua voce continui ad essere nella stanza dei bottoni. Verrà il momento in cui sarai indispensabile e potrai cambiare le sorti delle decisioni. L'importante è che tu rimanga dove sei.
Ti ho sempre ammirata molto e oggi ti sono vicina come solo un'altra donna può esserlo. In bocca al lupo e non arrenderti mai. Lascia accesa in noi la luce della speranza!
Tisbe

Per tirare il mondo verso la PACE bisogna tirare la corda senza spezzarla ergo: RIMANERE PER TIRARE IL MONDO VERSO LA PACE
SMAKKETE AUGURIIIIIIIII

Non devi dimetterti, devi lavorare per far si che il numero di parlamentari contrari alla guerra aumenti e sia pronto a bloccare ogni missione di guerra

Sono tra i pochi che ha votato per le tue dimissioni.
Sarebbe lungo affrontare in modo approfondito le motivazioni della mia opinione.
Provo solo a riassumerle, svuotandole necessariamente un pò del contenuto:
1) Non si giustifica mai un un qualsiasi atto criminale e terroritstico. L'intervento militare in Afghanistan è stato criminale e terroristico, come quello in Iraq. Non c'entrava con l'11 settembre, ne con qualsiasi altra operazione anti-terrorismo internazionale. Siamo li per difendere gli interessi degli Stati Uniti e un pò anche i nostri (controllo strategico dell'aria mediorientale, petrolio, gasdotto). Abbiamo marciato per gridare che la strage pianificata delle popolazioni civili per la difesa di questi interessi è un abominio. Ricordi uno degli slogan "Facciamo diventare la guerra un tabù"?
2) Siamo in una situazione storica in cui manca la presenza di una reale opposizione (non preconcetta ma strettamente legata a scelte politiche ben precise, come l'appoggio all'invasione militare dell'Afghanistan, per chiamare le cose con il loro nome). Gli schieramenti politici finiscono per assomigliarsi in modo sempre più imbarazzante. Anche con il rischio che questa tua azione possa costare la vita del governo Prodi occorre far emergere la verità , sempre più deturpata e nascosta.
3) Non vorrei che avessero ragione molti miei amici di Centrodestra i quali sostengono che quello che Berlusconi può fare (per via di una maggioranza forte) non senza levate di scudi della società civile, può farlo invece Prodi con il consenso della stessa società civile! E si ritorna al punto due: dov'è la vera opposizione?
Ciao.

Diego

Mussolini lo chiamò, il Parlamento, come tutti tristemente ricordano. Tu fai in maniera di portarci un po' della tua (nostra) luce. A mia figlia ha telefonato un amico palestinese di Nablus. Scappato a Parigi senza visto dopo le ultime recentissime massicce devastanti invasioni della sua città. Anche la sua casa è stata requisita, e seriamente danneggiata, come praticamente tutte quelle della Città Vecchia. Migliaia di persone, donne, bambini, vecchi, malati, tutti in strada. Il padre di questo giovane palestinese, già colpito da infarto in una precedente analoga situazione, è stato per ore tra la vita e la morte prima che a un'ambulanza fosse permesso di trasportarlo in ospedale.
Com'è possibile tutto ciò? Com'è accettabile? Non è tempo di dire basta all'odio?
Sprona D'Alema, crea un contatto con Luisa Morgantini, vicepresidente del Parlamento europeo.
La cinicamente mai risolta questione palestinese è al cuore di tanta parte delle tensioni del nostro tempo. Non si citi l'ONU del 48. E' quello di Yalta del 51, dove due o tre grandi si spartivano il mondo senza chiedere permesso a nessuno. Perché ai palestinesi si pongono precondizioni per una trattativa e Israele può di fatto, impunemente, rendere impossibile uno stato palestinese continuando a occupare terra e a richiudere milioni di persone che lì sono storicamente nate dentro bantustan che Desmond Tutu e Nelson Mandela hanno equiparato all'apartheid etnico del Sudafrica durante il governo razzista dei bianchi?
L'apartheid è stato proclamato crimine internazionale da una convenzione delle Nazioni Unite, votata dall'Assemblea Generale nel 1973 e entrata in vigore nel 1976 (International Convention on the Suppression and Punishment of the Crime of Apartheid) ed è stato recentemente inserito nella lista dei crimini contro l'umanità che la Corte penale internazionale può perseguire (Wikipedia).

Con stima

Dino Barberini - Cesira Taranto - Simona Barberini (che è stata 4 anni fa in Palestina a fare da scudo umano dei palestinesi di Nablus contro le violenze delle forze armate israeliane - e per questo, solo per questo, è stata espulsa con timbro rosso sul passaporto, per cui non può più rientrare - stante la situazione, per sempre - in Palestina come vorrebbe) - Lia Barberini - Ultimo Barberini - Ernesto Barberini - Roberto Faustini
00060 Civitella San Paolo RM

Credo proprio che abbia ragione Ségolène Royal quando dice: “Se andrà meglio per le donne andrà meglio per l’intera umanità.
Lo credo in quanto le donne rappresentano una delle maglie più deboli nella lunga catena delle schiavitù (palesi o mascherate) e dei diritti violati, che si manifesta su molteplici scale.
Spezzare quella catena è il gesto più rivoluzionario che possiamo compiere, ma anche il più difficile.
Non per questo rinunceremo a pensare e ad agire in tal senso, perchè questo è il nostro “buon senso”.

L’inesplicabile compiuto fù
L’eterno-femmina ci trae lassù.
(Goethe - Faust)

Non sarebbe il caso che, chi scrive, non si nasconda nell'anonimato, ma si firmi con nome, cognome, residenza? Per chiarezza e, naturalmente, per dare peso e responsabilità alle proprie parole.

In un quotidiano si legge "Fo e Zanotelli: siamo contro il decreto".
"Invitiamo i deputati e i senatori che hanno creduto alla lotta per la pace di essere conseguenti con le loro idee, votando no al rifinanziamento della missione in Afganistan".
Volete sapere cosa, secondo me e non solo, verrà fuori da questa faccenda del rifinanziamento missioni militari? Presto detto.
Sicuramente o quasi, l'opposizione voterà si in Senato al rifinanziamento, e questo offrirà l'opportunità a qualche Senatore che sostiene l'Unione di votare secondo coscienza. Chiaro, visto che i numeri lo permetteranno.
Quindi qualche scaltro Senatore/a potrebbe far credere che il votare contro il rifinanziamento sia dovuto alla grande ragione della pace. Ma non è così. Solo l'opportunismo (se la CDL vota si) permetterà ai Senatori dell'Unione l'arrogarsi meriti e coraggio che in effetti non hanno; queste cose le affermo così, tanto per fare un processo alle intenzioni e.....spero di sbagliarmi.
Tutto questo discorso per esprimere in sintesi che è molto facile votare no e proporlo in video nel blog quando c'è il soccorso numerico dell'opposizione. Diverso sarebbe farlo in un altra situazione numerica, vero Senatora?
Vediamo come sarà pubblicizzata questa storia; quanta abusiva acqua verrà tirata al proprio mulino; lo dico giusto per osservare l'eventuale scaltrezza di qualche politicante che ama i privilegi offerti dallo status parlamentare (è gente che vive, anche economicamente, lontano dalla realtà; beati loro).
Sia chiaro che le mie sono solo opinioni ma......quanto ci azzecco di solito.
Senatora, la prego, si dimetta come promesso e fondi il "Nobel per Disabili Afgani e non Solo".
Tranquilli adoratori.....è satira e deve piacere solo a chi la fa (lo dice il maestro).

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Opinioni libere di Una Voce.

Ma Senatora, lei non è una paladina antispreco?
Si legge in Repubblica on line che il rifinanziamento missioni militari costerà al popolo Italiano più di un MILIARDO DI EURO.
Solo il 10% dovrebbe (chissà) andare per aiuti umanitari. Si rende conto quanta povertà Italica e non solo si potrebbe combattere con cotanto denaro? Non le trema la coscienza a sapere che tanto ben di Dio andrà speso per armi micidiali che creeranno solamente morti e mutilati? Ma lei è quella stessa persona vista a Vicenza? E sempre quella che nel 2006 ha votato si al vecchio rifinanziamento militare?
Senatora, non si mette il piede in due staffe. A noi poveri mortali non è concesso così facilmente.
Si dimetta Senatora, si dimetta; lo faccia per il suo passato, non contraddica tutto con questa pessima e redditizia avventura parlamentare.
Mi creda, non sono l'uomo nero come lei opportunisticamente mi ha bollato presso gli adoranti. Loro sono sciocchi ma lei dovrebbe capire perbacco! Non serve a nulla cercare di ghettizzare la realtà delle cose. La realta si può nascondere ma non mai distruggere; tornerà sempre alla carica. Ci pensi ogni tanto (è vecchia e quindi saggia abbastanza per saperlo).

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Opinioni libere di Una Voce.

ma fai qualcosa per essere così coglione o è una dote naturale...

Cara signora,
le scrissi qualche giorno fa l'egoistico motivo che mi spinge a consigliarLe di non dimettersi. Sono Suo ammiratore da alcuni decenni e desidero continuare a vederLa almeno in televisione. Adesso c'è anche un altro motivo per il quale Ella deve rimanere dov'è. Per favore, bella signora, convinca i suoi amici pacifisti che il nemico non è Prodi ma Berlusconi.
Cordiali saluti
angelo aquilino

Scusi signor Aquilino, rispondo a lei per rispondere un pò a tutti. Leggo: "Per favore, bella signora, convinca i suoi amici pacifisti che il nemico non è Prodi ma Berlusconi", da questa frase si evince che siamo in guerra, ma in guerra interna e/o civile, il nemico è Berlusconi? Ma quale nemico, il mio nemico è colui che attua un certo tipo di politica in un certo contesto e non una persona singola. Nel momento in cui la politica economica e sociale del vecchio governo Berlusconi e quella dell'attuale governo Prodi/D'alema bis è identica e speculare, non mi sento di dare giudizi positivi ad entrambi (ma negativi si). Qui non si tratta di scegliere il meno peggio, ma di riconoscere che non c'è un meno peggio, l'unica differenza tra i due sono le strategie di marketing proposte all'elettorato (uno toglie l'ici, gli altri sbandierano bandiere rosse), ma i fini sono gli stessi. Chiedo solo per favore di abbandonare questa demonizzazione del nano (che io avverso), per sostenere chi non è degno del nostro sostegno, bisogna opporsi a questo gioco delle parti, dove le parti si sostengono a vicenda ogni qual volta sono in difficoltà, loro sono gli attori noi siamo il pubblico, ma la sceneggiatura è sempre la stessa.
(scrivo di nascosto al lavoro scusate la sintassi)
Ciao
Igor

Cara signora,
se per Lei Berlusconi e Prodi sono uguali forse è meglio che si dimetta.
angelo aquilino

Dimissioni? No grazie!!! Non ti sembra che Berlusca abbia già fatto abbastanza danni nei 5 anni di dittatura???

Vuoi forse rischiare di farlo tornare al potere??

RESTA DOVE SEI...E NON FARE SCHERZI!!!!

Besos

Carla Magnani.....Sassuolo (MO)

Buongiorno!
Il mio consiglio è che non dovrebbe dimettersi.
Capisco che debba votare "obtorto collo" per il rifinanziamento a una missione che non ha le caratteristiche di una missione di pace (e su questo punto concordo con lei). Ma un no farebbe cadere il governo. Il risultato sarebbe che la missione verrebbe rifinanziata da un nuovo governo di "centrodestra" con tutti i problemi che in più si verrebbero a creare. Se invece si dimettesse dopo il voto la maggioranza avrebbe ancora meno forza e si ridurrebbe la possibilità di fare qualcosa di utile al Paese.
Io, per via di questa sciagurata legge elettorale non ho potuto scegliere chi inviare in Parlamento ma solo la formazione politica. E ho votato per la sua. Ma l'Italia dei valori ha già perso un senatore. Se ne perdesse un altro per me avrebbe mancato i suoi obiettivi e alle prossime elezioni, pur restando nello stesso schieramento, cambierei partito, indirizzandomi verso una formazione politica che sia maggiormente in grado di garantire la governabilità del Paese. Riparare i danni fatti ed evitare quelli che l"autoassolto" causerebbe al Paese è prioritario, a mio parere.
Saluti affettuosi e un in bocca al lupo!

cara Franca, scusa se ti do' del tu anche se non ci siamo mai presentati. Io credo che sia importante che tu resti nel governo, perchè dall'interno puoi contribuire a cambiare molte cose, vivendo quotidianamente le gioie e i dolori del partecipare all'attività di governo. Lo so che certi giorni è nauseante ed è molto più facile dissociarsi e mettersi dalla parte dei buoni, ma in questi ultimi mesi il nostro governo sta portando una ventata di aria nuova non solo nel paese ma anche nella politica estera. Io personalmente ho voglia di vedere come va a finire, sono stanco di vedere i duri e puri con i loro conflitti di coscienza fanno cadere i governi. Se cade il governo avremo altri 5 anni di governo delle destre per fare le vittime ma se il governo sta in piedi avremo 4 anni (ormai il primo è passato) per lottare tutti i giorni per le cose a cui teniamo, i PACS, i diritti civili, un paese aperto alle cose belle che si fanno nel mondo (energie rinnovabili, leggi antitrust, sostegno reale al terzo mondo) e non solo alle cose cattive (grande fratello, fast food e altre amenità "moderne"). Molte persone hanno fiducia in voi e vi stanno vicino. Ciao un abbraccio forte.
fabio silva_piacenza

Senatora, ma quale missione di pace? Missione di pace portata da eserciti armati fino ai denti? Quale pace: "quella dei TRECENTOMILA AFGANI MORTI AMMAZZATI"? Sarebbe tempo di finirla di giocare con le parole.
Sappiamo fin troppo bene i motivi per cui il mondo Occidentale si interessa e opprime quelle martoriate terre (Afgane, Irachene, ecc), quindi, voi politici, siete dispensati dal raccontarci l'ulteriore balla degli scopi umanitari. I veri scopi sono di natura economico strategica, punto e basta. Inoltre è ovvio che questo esecutivo e quello che l'ha preceduto dicano che lo scopo delle missioni sia umanitario. Se così non fosse la nostra carta Costituzionale vieterebbe tali missioni, e lei cara Senatora questo lo sà.
E' ovvio che lei voglia mantenere il seggio, ci mancherebbe altro visti i privilegi ad esso associati ma, per cortesia, non ci racconti panzane nel blog. Tranne che gli adoranti, il resto degli utenti capiscono le sciocchezze insite nel suo post dove, tutta da ridere, chiede al popolo dei bloggers che fare.
Guardi che lei ha un compito serio da svolgere, quindi, non riduca tutto ad una miserabile farsa stile teatrale.
Si dimetta e fondi il "Nobel per Mutilati Afgani e non Solo".
Prima li si bombarda e poi si và a portare aiuti: "che situazione tragica e grottesca".

Postato per cervelli non adoranti.

Opinioni libere Una Voce.

Assolutamente NO, per aiutare la pace bisogna essere dove si conta e sporcarsi oltre alla mani anche il resto, se può servire.
Essere contro, ma non contare, se non per se stessi, non serve a te e alla pace. Quindi non mollare, buon lavoro e un abbraccio a te e dario.

Cara Signora Franca,
ero sotto il palco di Vicenza il 17/2 u.s. e ho apprezzato le sue parole. Ho sentito che lei e Dario ci eravate e credo ci siate vicini. Capisco la sua lotta interiore, ma è difficile dare consigli. Credo che lei dovrebbe agire secondo coscienza. Certo mi faccio delle domande: c'è ancora una politica dei cittadini, della gente, che prende sul serio la parola democrazia? Per Vicenza non è stato così, né localmente, né per l'esecutivo nazionale. Se è vero che la Nato ha come compito quello di difendere i confini dei paesi membri, quale di questi è minacciato e confina con l'Afghanistan? Penso che la gente sia sempre più stanca di una politica distante dai veri problemi e che lobbies potentissime dirigano gli eventi. Eventi da cui il nostro Paese non riesce o non vuole affrancarsi; forse perchè bisogna un po' rischiare.

Marisa Conte

Non penso che debba chiederlo a noi: qualunque scelta faccia appartiene alla Sua coscienza e alla Sua posizione politica; in ogni caso, le possibilità sono tante.
Noi "Popolo delle Primarie" siamo stati bellamente gabbati: un programma, firmato da tutti, ora disatteso; Leggi da abrogare, appena al Governo, ancora in vita; dialogo con i cittadini ("dobbiamo sentire la gente", ha ripetuto Prodi in campagna elettorale) insesistente, anzi, ultimamente, si esprime come Berlusconi "la piazza va bene, ma noi abbiamo la nostra linea"; "mai inciuci" e, invece, gli inciuci sono cominciati subito (lo stesso Ministro Di Pietro, a una mia mail che gli chiedeva di intervenire in modo deciso e chiaro, quando De Gregorio fu nominato con i voti di AN, mi rispose che bisognava mettere un freno alla sinistra radicale). Tutte cose cha fanno pensare a un piano ben preciso e definito dall'inizio.
A questo punto, mi auguro che i cittadini, noi tutti ci diamo una mossa e manifestiamo il nostro dissenso su tante scelte e la nostra volontà, in tutti i modi possibili: manifestazioni, presidi, referendum, appelli, invasione di email, scelte economiche diverse e tutto quello che la nostra creatività fantasia ci possono suggerire (le idee sarebbero tante).
Così, mi ha fatto piacere leggere l'intervista a Padre Zanotelli sul Manifesto che va in questo senso.
E, se questo avverrà, potremo supportare quei parlamentari nei quali ci possiamo riconoscere, quelli che rispettano il programma e che lotteranno, all'interno della coalizione, perché tutti lo rispettino.
Non La invidio per il dilemma che La attanaglia e Le auguro, in ogni caso, buon lavoro.