[STAMPA] EMILIO FEDE: "20MILA EURO AL MESE NON MI BASTANO". SI VERGOGNI, VADA A DIRLO AI MINATORI DEL SULCIS!

"Nel contratto con Mediaset iniziato il primo giugno c'e' autista, casa, ufficio e ventimila euro netti al mese, ma neppure un euro di buonuscita dopo 24 anni.
E devo fare un programma. Un contratto dignitoso, mi avrebbero dovuto dare molto di piu' dopo quello che ho dato all'azienda". Lo dice Emilio Fede, ex direttore del Tg4, a La Zanzara su Radio24.
 
"Ventimila euro al mese sono niente per quello che ho fatto - dice ancora Fede - mica sono stato li' a rubare. Non e' che navigo nell'oro, non ho un appartamento di lusso. Non trasformiamo ventimila euro in un fondo ricchezza. Non significa essere ricchi e poi un po' di soldi li passo a mia moglie e a mia figlia. Non e' un contratto sontuoso". Ma sono una bella cifra, dicono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo. "Ma non ditemi che sono la ricchezza - risponde Fede - io ho lavorato per sessant'anni fino a 81 anni, e nell'ultimo periodo senza prendere un giorno di ferie".
 
Spiega: "Voglio fare un movimento, non un partito. E quando vedo che tutti fanno le liste e i politici si ripresentano senza aver risolto le cose allora ho pensato: adesso faccio qualcosa anch'io. E mi piacerebbe avere in lista Roberto Saviano, si' proprio lui. L'ho sempre criticato ma e' uno che vale. Lo vorrei con me", dice il giornalista. "Cosa farei? Legalizzerei la prostituzione, bisogna tornare alle case chiuse, per evitare lo squallore di quello che si vede in giro. Bisogna che le prostitute paghino le tasse, di sicuro guadagnano piu' di me".
 
 
Un programma per far pagare le tasse alle prostitute.
20mila euro al mese sono poche? Lo vada a spiegare ai minatori ardi che si tagliano le vene.
Vergogna!

[STAMPA] Dario Fo nel forlivese per la lezione su Picasso: «Ho un bel rapporto con la Romagna»

L’attore ha incontrato la stampa forlivese nella sua casa di Cesenaticodario fo a Forlì
«Eredi di Picasso? Ce ne sono molti. Ma purtroppo non si mostrano». Queste le parole con le quali l’attore Dario Fo ha commentato il tema della “discendenza” artistica del grande pittore andaluso, ieri, nel corso di un incontro con la stampa forlivese.
 
Il grande attore varesino, che venerdì 31 agosto alle ore 21 porterà al Teatro Diego Fabbri di Forlì il suo spettacolo dal titolo “Picasso: anteprima”, ha spiegato che tutto nasce da una mostra che il Comune di Milano sta allestendo sul pittore di Malaga. «Ho deciso di fare questa conferenza spettacolo. E per la ricerca storica ho potuto contare su molti libri fornitimi dalla biblioteca di Forlì». E ancora: «Questa anteprima serve a capire se lo spettacolo va bene o se dobbiamo allargare o stringere coi tempi. È il tipico perfezionamento che fa parte del mestiere di fare spettacolo». Dario Fo si augura anche di riuscire a portare lo spettacolo in televisione.
 
Già, la televisione. Un mezzo di comunicazione che Fo vede come una specie di grande mente che assorbe tutte le altre. «Non si è più critici di fronte ad essa, ci si lascia conquistare. Ma se vogliamo ricreare un rapporto col pubblico, è necessario distruggere ciò che la televisione ha creato in questi anni» ha dichiarato Dario Fo. A suo tempo, Fo e la moglie Franca Rame ruppero con un certo modo di fare teatro: «Erano anni particolari: eravamo riusciti a rompere le chiavi del sistema. E per questo abbiamo subito violenze di ogni tipo, ci hanno messo le bombe davanti ai teatri. Franca (Rame, ndr) ha subito violenze inenarrabili».
 
Dario Fo appare ancora forte e vigoroso mentre parla. Per lui, gli anni non sembrano passare. Mantiene sempre lo stesso spirito e la stessa ironia. E a Sala di Cesenatico, dove passa molto tempo, può ricordare gli anni giovanili: «Sono arrivato qui a Cesenatico che avevo cinque anni. Ero insieme a mio fratello. Mio padre era capostazione. E passavamo un mese qui nelle colonie dei ferrovieri. Poi c’è stata la guerra. E dopo sono venuto qui in Romagna a recitare. A Cesenatico e anche a Cesena. Ricordo che a Cesena gli studenti avevano messo su un premio sul teatro. Il primo premio di teatro della mia vita l’ho ricevuto proprio a Cesena». E ancora: «Io ho scritto settanta commedie. Almeno cinquanta le ho scritte a Cesenatico. E qui facevo tutto: la chiave del testo, i costumi, le scenografie. Insomma, quando arrivavo a Milano era già tutto costruito. E poi da qui è partito il teatro alternativo».
 
L’intervista di Forli24ore.
 
Maestro, ci sono altri geni che possono essere considerati gli eredi di Picasso?
Certo. Però molti non si espongono, non si mostrano. Bisogna comunque considerare che Picasso non è nato artisticamente in solitudine. Non era l’astro nascente che spuntava fuori da solo. Il gruppo dei cubisti era formato da una trentina di giovani artisti, quindi non era il Maestro che insegna agli allievi3 Erano dei collettivi, se si possono chiamare così. Durante lo spettacolo mi sentirete citare i nomi degli autori che sono cresciuti insieme a Picasso.
 
Guardando al passato in cui lei e Franca Rame avete cominciato, era abbastanza facile trovare imprenditori illuminati in grado di comprendere appieno la cultura del periodo. Pensiamo, ad esempio, ad Adriano Olivetti ed Enrico Mattei. Oggi è possibile trovare ancora uomini di quel genere?
Enrico Mattei era una persona spietata, dotata di grande coraggio, in grado di rompere le convezioni. Però ha scelto un potere dominante e assoluto. Non era una figura così pulita, ma era uno che ha sfidato la mafia, i grandi mercati e le grandi organizzazioni. Ed è stato ucciso dal potere assoluto del mercato. Ma per rispondere alla domanda: oggi non abbiamo nessun uomo di quel livello. In generale, nella classe dirigente odierna, non c’è un uomo di quella statura.
 
Per tutte le foto dell’incontro, consultare questo link
(Michele Dori)
 
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[STAMPA] Dario Fo racconta il suo Picasso al Diego Fabbri

dario fo a forliVenerdì 31 agosto 2012, alle ore 21, il premio Nobel Dario Fo sarà protagonista di un evento eccezionale, promosso dalla Biblioteca “A.Saffi”, portando sul palcoscenico del Teatro “Diego Fabbri” di Forlì una lezione-spettacolo dedicata all’indiscusso genio della pittura del Novecento: Pablo Picasso. L'inedita rappresentazione “Picasso: anteprima” è stata scritta in occasione dell’importante mostra sul Maestro spagnolo che verrà realizzata in autunno al Palazzo Reale di Milano.
 
Con il suo stile originale ed irriverente, Dario Fo porterà in scena la vita e le opere di Picasso attraverso un racconto che ne ripercorrerà tutti i periodi, dal rapporto di Picasso con la Commedia dell’Arte, al grande interesse che il pittore catalano nutriva verso l’arte italiana e, in particolare, verso i grandi maestri del Rinascimento, comprese le loro scelte politiche e anche i loro amori.
 
La pittura è un’arte che Dario Fo conosce bene: conclusasi quest’anno la fortunata mostra che ha avuto luogo proprio nelle stesse sale milanesi che ospiteranno in autunno i capolavori picassiani, ha inaugurato due importanti mostre tuttora in corso, una presso Casa Cavazzini di Udine e una a San Marino, divisa in tre location (Palazzo SUMS, Teatro Titano e Spazio San Francesco). Dario Fo ha accettato con entusiasmo la proposta della Biblioteca “A.Saffi” di regalare al pubblico forlivese, al quale è particolarmente legato, l’anteprima del suo spettacolo la cui sceneggiatura è stata composta grazie anche alla consultazione di libri e documentazione delle raccolte forlivesi. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti. Per informazioni tel 0543.712608 -712610 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30.“
 
 
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[STAMPA] Dario Fo spiega Picasso: "Distruggere quello che la tv ha creato"

Il Premio Nobel Dario Fo porterà in scena a Forlì, al Teatro Fabbri, una commedia in anteprima incentrata su Picasso. "Non possiamo più limitarci ad appendere i quadri ai muri"
 
"La pittura è anche satira politica. E' un atteggiamento molto più difficile da avere. Per questo pittura e teatro si sono mossi assieme". A sostenerlo è il Premio Nobel Dario Fo che a breve debutterà a Forlì, al Teatro Fabbri venerdì 31 agosto (ore 21, ingresso gratuito) con una commedia in anteprima incentrata su Picasso. Non l'artista che si legge nei libri di testo ma... "un Picasso senza la reverenza al Maestro per estrapolarne gli aspetti umani. Direttamente e indirettamente ne sono stato allievo". E non mancheranno le sorprese, insomma Fo assicura: "Non sarà un monologo di chiacchiere e noia".
 
La prima chicca della commedia è la riproposizione delle opere del pittore che "saranno messe a fuoco" e proiettate in sala. Fo le spiegherà per far apprezzare allo spettatore una nuova concezione dell'arte e dello spettacolo che trova nel premio Nobel un perfetto portabandiera.
"Bisogna cambiare registro - ha aggiunto - non possiamo più limitarci ad appendere i quadri ai muri; bisogna ricominciare daccapo e avere il coraggio di distruggere quello che la tv ha creato".
 
Dario Fo si racconta
dario fodario fodario fo
 
Fo ha ricevuto la stampa nella sua abitazione di Sala dove ha ripercorso la sua vita in Romagna. "Sono figlio di ferrovieri, io e mio fratello siamo arrivati qui quando avevo cinque anni. Poi, dopo la guerra, ho iniziato a fare l'attore e il mio primo premio l'ho vinto proprio a Cesena. Erano anni in cui il teatro provocava delle reazioni nel pubblico e alcune anche molto violente contro di noi, visto che hanno bruciato dei teatri in cui recitavamo".
 
"La maggior parte dei miei lavori li ho fatti proprio qui a Cesenatico, cinquanta commedie su settanta le ho scritte qui e qui è nato il teatro alternativo". Fo ha scelto di esibirsi a Forlì portando al Diego Fabbri l'anteprima di quello che porterà in scena a Milano. "Se il pubblico di Forlì apprezza vuol dire che quello che ho preparato funziona". Prima di salutare ha lasciato un po' di mistero per il finale: "Chissà che non ci sia qualche personaggio a sorpresa..."
 
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SCRIVIAMO ALL''INDECENTE FORNERO: "I LAVORATORI ANZIANI COSTANO TROPPO". LAVORARE FINO A 70 ANNI E PRENDERE MENO? LA EMAIL QUI

vignetta fornero(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Rimini, 23 ago - Riduarre il cuneo fiscale sul lavoro per le imprese che investono nel capitale umano e' l'idea del ministro del Lavoro, Elsa Fornero. "Abbiamo un debito ancora molto elevato - ha spiegato - e non possiamo abbattere il cuneo fiscale, credo che non sia possibile" ma "possiamo fare una sperimentazione intelligente" con una decontribuzione "per quelle imprese che fanno il rilancio del capitale umano, ossia le imprese che fanno formazione e lo dimostrano, non fanno discriminazioni sessuali, razziali, religiose. Per le imprese che valorizzano capitale umano ci potrebbe essere un riconoscimento con la riduzione del cuneo fiscale e contributivo. E' un'idea da studiare". E al sindacato Fornero chiede di riflettere sulla "struttura salariale per eta'". In Germania, sottolinea, il salario "ha un andamento legato alla produttivita' piu' alto all'inizio" per i giovani e "invece per gli anziani va a scendere. Il nostro sistema e' sempre crescente" con lavoratori anziani "che costano troppo per le imprese e che li mandano via. Vogliamo riflettere anche su questo".
 
 
Così dopo aver allungato l'eta pensionabile, tolto l'art 18, bloccato ai pensionati le mensilità a partire da 1000 euro, ora si prospetta una riduzione di stipendio per chi non è più competitivo.
Più che il governo delle banche qusto è il Governo delle panche:
quelle dove si troveranno seduti i 70enni con stipendi ridotti, a chiedere l'elemosina assieme ai pensionati.
Vergogna!
 
ESPRIMETE IL VOSTRO PARERE SCRIVENDO AL MINISTRO FORNERO:
Prof.ssa Elsa Fornero
Via Veneto, 56 - 00187 Roma
Tel. 06 48161636-7
Fax 06 4821207
[email protected]
[email protected]
posta certificata: [email protected]
Capo della Segreteria
Dott.ssa Francesca Valle
[email protected]

 


FRANCA RAME: "CARO MONTI, I RICCHI PAGANO POCHE TASSE "

Gentile presidente Monti, dopo la lettera che le ho inviato il 7 gennaio 2012, pubblicata su Il Fatto, rieccomi a disturbarla. Speravo tanto in Lei, con la sua faccia per ben...e, ma come diceva Johnson, “ la correttezza di un uomo non è cosa che si possa dipingere sulla faccia di un governante “. Lei è presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana dal 16 novembre 2011: il suo primo atto d’amore verso il suo popolo fu una mazzata sulla testa dei pensionati. Dopo quasi nove mesi del Suo governo cosa ci troviamo nelle mani? Nulla o quasi!
LA SITUAZIONE finanziaria è peggiorata di molto. Oggi lo spread sta sfiorando i 500 punti. Tutto è aumentato. Vai nei supermercati e vedi anziani che si aggirano tristemente nei corridoi, per mettere insieme il pranzo con la cena. Boom di vendite: le cosce di pollo.
Ma che razza di galline state allevando, con otto zampe ciascuna? La situazione in Italia dalla mia prima lettera a oggi è peggiorata di molto: pesante, seria e pure tragica. Imprenditori onesti si impiccano per non poter retribuire gli operai o non pagare i debiti con le banche. Su Repubblica del 14 agosto ho trovato un trafiletto interessante e mi è venuto il desiderio di inviarGlielo: chissà che Le venga l’idea di fare quanto propone il giornalista Mark Haddon. Tema: “ I ricchi pagano poche tasse “. Riassunto: lo scrittore d’Oltremanica Mark Haddon dalle pagine del Sunday Times rivolge un appello al premier britannico David Cameron : “Voglio pagare più tasse!"  Si domanda lo scrittore: “Ma perché alla gente che come me, che guadagna milioni di sterline all’anno, non viene chiesto di pagare di più, contribuendo così a ridurre i tagli della spesa sociale? E’ immorale che io, in proporzione, paghi meno tasse della mia governante".
QUI DA NOI IN ITALIA a parte qualche raro balbettio di industriale subito zittito e sfottuto, in alcuni casi denunciato alla pubblica opinione “come persona con problemi psichici", ci si continua a raccontare che il problema non è quello.
Ne siete certi, cari tecnici sapientoni? Basta cliccare su www.italiaora.org per vedere apparire qualcosa di sorprendente: in rosso un contatore gira vertiginosamente accanto alla voce "debito pubblico". La cifra, nella frazione di un secondo in cui scrivo, è di 1.961.444.900.761 euro; soldi spesi in interessi sul debito pubblico, euro 63.730.900; soldi evasi al fisco, euro 187.789.133.774.
Queste cifre, se ci andrete ora, le troverete aumentate, e nemmeno di poco. Ho davanti agli occhi la visione dei nostri parlamentari che mangiano come papponi in piatti d’oro sopra le nostre teste!
Non se ne può più!
 
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[STAMPA] Dario Fo con gli allievi delle scuole di teatro di San Marino

dario foDario Fo continua a dare vita alla grande esposizione che lo vede protagonista nella Repubblica di San Marino. “L’artista è testimone e narratore del proprio tempo e gli compete un’essenziale compito di denuncia, anche utilizzando le armi della satira e dell’ironia “ Questa è la concezione di Fo e proprio ottemperando a questa concetto Dario ha voluto che le sue opere fossero “raccontate e contestualizzate”.
 
Domenica 26 Agosto 2012 dalle 16.00 alle 18.00, infatti, presso la Sala SUMS e - a seguire - alla Pinacoteca di San Francesco, gli studenti della VOICE ACADEMY del Canto e del Teatro e gli allievi della Scuola di Teatro BRADIPOTEATAR di San Marino, dopo alcune lezioni di Dario FO e sotto la sua regia, “reciteranno” le opere del premio Nobel esposte.
 
Gli allievi, che sono stati seguiti dai rispettivi insegnanti Aleksandra Di Capua e Andrea Tamagnini per BRADIPOTEATAR e da Fabrizio Raggi per VOICE ACADEMY del Canto e del Teatro accompagneranno il pubblico intervenuto in un coinvolgente perscorso tra i lavori del grande Maestro.
 
Si inizierà dalle grandi opere in mostra alla sala Sums, espressione di forti tematiche sociali: dalla situazione africana attuale, gli sbarchi su Lampedusa, la disoccupazione italiana, le morti bianche, il governo Berlusconi, Roberto Saviano. Allegorie, figure ironiche, retoriche e violente del dramma moderno saranno raccontate da Paolo Bartolini, Costantina Busignani, Giulia Ceccoli, Lilli Della Balda, Mauro Granaroli, Lucilla Di Meco, Diego Ercolani, Juliana Petecariui.
 
Il gruppo di visitatori ed attori si sposterà poi al Museo Pinacoteca San Francesco dove invece il tema dominante è la satira legata al cristianesimo: si seguirà un filo guida che ci condurrà in maniera poetica, tra religione e teatro alla ricerca di una verità nascosta, sottolineando l’importanza del riso per combattere un potere coercitivo, nella miglior tradizione giullaresca. Dipinti in cui si scoprirà una storia di San Francesco diversa da quella ufficiale, certamente più credibile e godibile, passando attraverso i vangeli apocrifi e l’evoluzione – o meglio l’involuzione – di alcuni riti cristiani. Guideranno il pubblico attraverso le sale del museo Elena Amati, Sara Beccari, Lucrezia Castellani, Melissa Nanni e Giovanni Zonzini.
 
Lo spettacolo mostra non avrà alcun costo aggiuntivo rispetto al biglietto di ingresso abituale.
La visita “narrata” verrà poi replicata nelle giornate del 2, 9, 16 Settembre 2012.
 
La mostra “Dario Fo a San Marino” rimarrà aperta fino al 14 ottobre, rispettando i seguenti orari:
Sala S.U.M.S. Ore 10.00 – 22.00
Pinacoteca San Francesco Ore 8.00 – 20.00
Teatro Titano Ore 10 – 22.00
dal 16 settembre le mostre effettueranno un cambiamento di orario.
Ticket on line su www.greatemotions.sm
 
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PASSERA, L’OVETTO KINDER SENZA SORPRESE

Il banchiere Passera, l'ovetto kinder della terza repubblica, si sta candidando alla successione di Rigor Montis. È l'uomo adatto! Do you remember la privatizzazione di Alitalia con Berlusconi (tessera 1816 della P2) e la fine della Olivetti, dove era il braccio destro di De Benedetti (lo svizzero tessera numero uno del Pdmenoelle)? Beppe Grillo
 
Lettera della dott.ssa Maria Rita D'Orsogna, dalla California
 
"Caro signor Passera,
stavo per andare a dormire quando ho letto dei suoi folli deliri per l'Italia petrolizzata. Ci sarebbe veramente da ridere al suo modo malato di pensare, ai suoi progetti stile anni '60 per aggiustare l'Italia, alla sua visione piccola piccola per il futuro. Invece qui sono pianti amari, perché non si tratta di un gioco o di un esperimento o di una scommessa. Qui si tratta della vita delle persone, e del futuro di una nazione, o dovrei dire del suo regresso.
Lei non è stato eletto da nessuno e non può pensare di "risanare" l'Italia trivellando il Bel Paese in lungo ed in largo. Lei parla di questo paese come se qui non ci vivesse nessuno: metanodotti dall'Algeria, corridoio Sud dell'Adriatico, 4 rigassificatori, raddoppio delle estrazioni di idrocarburi.  E la gente dove deve andare a vivere di grazia? Ci dica. Dove e cosa vuole bucare? Ci dica. I campi di riso di Carpignano Sesia? I sassi di Matera? I vigneti del Montepulciano d'Abruzzo? Le riserve marine di Pantelleria? I frutteti di Arborea? La laguna di Venezia? Il parco del delta del Po? Gli ospedali? I parchi? La Majella? Le zone terremotate dell'Emilia?
Il lago di Bomba? La riviera del Salento? Otranto? Le Tremiti? Ci dica. Oppure dobbiamo aspettare un terremoto come in Emilia, o l'esplosione di tumori come all'Ilva per non farle fare certe cose, tentando la sorte e dopo che decine e decine di persone sono morte?
Vorrei tanto sapere dove vive lei. Vorrei tanto che fosse lei ad avere mercurio in corpo, vorrei tanto che fosse lei a respirare idrogeno solforato dalla mattina alla sera, vorrei tanto che fosse lei ad avere perso la casa nel terremoto, vorrei tanto che fosse lei a dover emigrare perché la sua regione - quella che ci darà questo 20% della produzione nazionale - è la più povera d'Italia. Ma io lo so che dove vive lei tutto questo non c'è. Dove vive lei ci sono giardini fioriti, piscine, ville eleganti soldi e chissà, amici banchieri, petrolieri e lobbisti di ogni genere. Lo so che è facile far cassa sull'ambiente. I delfini e i fenicotteri non votano. Il cancro verrà domani, non oggi. I petrolieri sbavano per bucare, hanno soldi e l'Italia è corrotta. È facile, lo so. Ma qui non parliamo di soldi, tasse e dei tartassamenti iniqui di questo governo, parliamo della vita della gente. Non è etico, non è morale pensare di sistemare le cose avvelenando acqua, aria e pace mentale della gente, dopo averli lasciati in mutande perché non si aveva il coraggio di attaccare il vero marciume dell'Italia. E no, non è possibile trivellare in rispetto dell'ambiente. Non è successo mai. Da nessuna parte del mondo. Mai. Ma non vede cosa succede a Taranto? Che dopo 50 anni di industrializzazione selvaggia - all'italiana, senza protezione ambientale, senza controlli, senza multe, senza amore, senza l'idea di lasciare qualcosa di buono alla comunità - la gente muore, i tumori sono alle stelle, la gente tira fuori piombo nelle urine? E adesso noialtri dobbiamo pure pagare il ripristino ambientale? E lei pensa che questo è il futuro? Dalla mia adorata California vorrei ridere, invece mi si aggrovigliano le budella. Qui il limite trivelle è di 160 km da riva, come ripetuto ad infinitum caro "giornalista" Luca Iezzi. Ed è dal 1969 che non ce le mettiamo più le trivelle in mare perché non è questo il futuro. Qui il futuro si chiama high tech, biotech, nanotech, si chiamano Google, Facebook, Intel, Tesla, e una miriade di startup che tappezzano tutta la California. Il futuro si chiama uno stato di 37 milioni di persone che produce il 20% della sua energia da fonti rinnovabili adesso, ogni giorno, e che gli incentivi non li taglia a beneficio delle lobby dei petrolieri. Il futuro si chiama programmi universitari per formare chi lavorerà nell'industria verde, si chiama 220,000 posti di lavoro verde, si chiama programmi per rendere facile l'uso degli incentivi. Ma non hanno figli questi? E Clini, che razza di ministro dell'ambiente è? E gli italiani cosa faranno? Non lo so. So solo che occorre protestare, senza fine, ed esigere, esigere, ma esigere veramente e non su facebook che chiunque seguirà questo scandaloso personaggio e tutta la cricca che pensa che l'Italia sia una landa desolata si renda conto che queste sono le nostre vite e che le nostre vite sono sacre." Maria Rita D'Orsogna
 
Da Beppegrillo.it
 
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[STAMPA] DARIO FO IN SCENA A FORLI’ CON LA LEZIONE-SPETTACOLO “PICASSO: ANTEPRIMA”

Venerdì 31 agosto 2012, alle ore 21.00, il premio Nobel Dario Fo sarà protagonista di un evento eccezionale, promosso dalla Biblioteca “A.Saffi”, portando sul palcoscenico del Teatro “Diego Fabbri” di Forlì una lezione-spettacolo dedicata all’indiscusso genio della pittura del Novecento: Pablo Picasso.
 
L’inedita rappresentazione “Picasso: anteprima” è stata scritta in occasione dell’importante mostra sul Maestro spagnolo che verrà realizzata in autunno al Palazzo Reale di Milano. Con il suo stile originale ed irriverente, Dario Fo porterà in scena la vita e le opere di Picasso attraverso un racconto che ne ripercorrerà tutti i periodi, dal rapporto di Picasso con la Commedia dell’Arte, al grande interesse che il pittore catalano nutriva verso l’arte italiana e, in particolare, verso i grandi maestri del Rinascimento, comprese le loro scelte politiche e anche i loro amori…
 
La pittura è un’arte che Dario Fo conosce bene: conclusasi quest’anno la fortunata mostra che ha avuto luogo proprio nelle stesse sale milanesi che ospiteranno in autunno i capolavori picassiani, ha inaugurato due importanti mostre tuttora in corso, una presso Casa Cavazzini di Udine e una a San Marino, divisa in tre location (Palazzo SUMS, Teatro Titano e Spazio San Francesco).
 
dario fo
 
Dario Fo ha accettato con entusiasmo la proposta della Biblioteca “A.Saffi” di regalare al pubblico forlivese, al quale è particolarmente legato, l’anteprima del suo spettacolo la cui sceneggiatura è stata composta grazie anche alla consultazione di libri e documentazione delle raccolte forlivesi.
 
L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti. Per informazioni tel 0543.712608 -712610 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30.
 
22.08.2012 - Foglio Notizie n. 486
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[VIDEO] Franca Rame e Dario Fo nell' Anomalo Bicefalo

Brillante commedia in II Atti di Dario Fo e Franca Rame del 2003 in cui nuovamente la satira dei maestri porta alla ribalta temi di attualità e di politica. Estratto video dello spettacolo.
 
Con questa pièce teatrale, messa in scena alla fine del 2003, Dario Fo e Franca Rame tornano alla satira politica, documentata e d'attualità, con una performance a dir poco esilarante. L'opera ci mostra uno strano personaggio, presidente del Consiglio, al quale, in seguito a un attentato, viene trapiantato il cervello di Vladimir Putin. Le amnesie di Berlusconi saranno ben ricordate dalla consorte, interpretata da Franca Rame, che elenca i punti dell' ascesa imprenditoriale e politica di Berlusconi e di personaggi e personalità a lui legati: M. dell'Utri e L. Gelli, sono tra questi.
 
In questo estratto video Franca Rame nella parte di V. Lario ricorda al marito vittima di amnesie la sua carriera politica e imprenditoriale con un ascesa al potere avvenuta in maniera non del tutto corretta. Documenti e dati alla mano.
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[STAMPA] BAMBINA 11ENNE DOWN ARRESTATA IN PAKISTAN: RISCHIA LA PENA DI MORTE. SCRIVIAMO ALL'AMBASCIATA, QUI L'INDIRIZZO!

Una bambina cristiana pachistana di undici anni affetta da sindrome di Down e' stata arrestata vicino ad Islamabad dopo essere stata accusata da abitanti del suo villaggio di blasfemia per aver bruciato alcune pagine del Noorani Qaida, manuale per imparare a leggere il Corano. La polizia della capitale ha confermato la vicenda precisando che la piccola, Rifta Masih residente a Mehrabadi, alle porte della capitale, e' stata trasferita in un riformatorio in attesa di essere presentata ad un giudice che dovra' decidere la sua sorte.
 
Secondo la ricostruzione offerta da un quotidiano, alla vigilia del 27/0 giorno del Ramadan, il mese di digiuno dei musulmani, la piccola sarebbe stata vista bruciare una decina di pagine del libro, gettate poi in un secchio della spazzatura. In un primo momento la polizia si era rifiutata di accogliere la denuncia di blasfemia contro la bambina, dato il suo visibile handicap, ma dopo che molte persone hanno bloccato per ore la statale del Kashmir e circondato il commissariato, lo ha fatto giovedi' scorso. La stampa sostiene che nella vicenda e' intervenuto il Consigliere del primo ministro per l'Armonia nazionale, Paul Bhatti che ha disposto una assistenza legale per la bimba e chiesto una inchiesta su eventuali indebite pressioni esercitate sulla polizia.
 
 
PROTESTIAMO PRESSO L'AMBASCIATA PAKISTANA IN ITALIA.
DUE INDIRIZZI A VOSTRA DISPOSIZIONE:
 
Ambasciata della Repubblica Islamica del Pakistan
Via della Camilluccia, 682 – 00135 Roma
Tel. 0636301775 063294836 – Fax 0636301936
E-mail [email protected]
 
MILANO - CONSOLATO GENERALE
Viale Lunigiana, 23 (Piano rialzato)
20100 Milano
Tel.02-66703271 Fax 0267479076

8-14 ottobre: Corso di Teatro con Franca Rame, Dario Fo, Marina de Juli e Jacopo Fo

Dall’8 al 14 ottobre grande corso di teatro con, Franca Rame, Dario Fo, Marina De Juli, Jacopo Fo. Un seminario rivolto ad attori, registi e appassionati.

dario fo e franca rame

Presentare questo corso è difficile.
Vien da pensare che qualunque descrizione sia superflua. Dario e Franca sono ormai universalmente considerati i massimi interpreti e rinnovatori della tradizione del Teatro dell’Arte. E dopo una decina d’anni tornano a offrire il loro bagaglio di esperienza in un corso della durata di una settimana.
Si tratta quindi di un raro evento che siamo veramente contenti di poter proporre all’interno degli spazi verdi della Libera Università di Alcatraz.
Le lezioni spazieranno dalla storia della commedia alle modalità del teatro epico: lo spettacolo  nel quale si racconta cercando un rapporto diretto con il pubblico, in una situazione di empatia nel quale gli spettatori diventano una sorta di direttore d’orchestra collettivo, che dà tempi e ritmi all’attore, facendo nascere la magia del dialogo tra palcoscenico e platea.
Questa modalità del far tetro ha sempre differenziato le opere della coppia Fo-Rame da molto teatro "moderno" ed è un tratto essenziale del loro modo di raccontare.
Una forza recitativa e mimica che vive dell’interazione costante con gli spettatori, creando una magia comunicativa che ha dato ai due attori non solo un successo planetario ma soprattutto un’amicizia "intima" con il loro pubblico: non c’è solo ammirazione verso il loro professionismo, durante gli spettacoli si sperimenta una comunione emotiva decisamente coinvolgente. E questo obiettivo porta con sé, in modo inestricabile, anche l’impegno sociale… Proprio perché nasce grazie a una cooperazione solidale nel momento della creazione dell’evento teatrale.
marina de juli
 
Al fianco di Franca e Dario insegnerà Marina De Juli, che da 30 anni lavora con la coppia e che è diventata ambasciatrice del loro teatro in giro per il mondo.
Marina De Juli allestirà con gli allievi alcuni monologhi, mostrando i meccanismi mimici e recitativi che vestono la struttura di un pezzo teatrale. Aiuterà così gli allievi a entrare nella costruzione del racconto, andando a radiografare la tessitura di toni, intenzioni e gesti. Mostrando come l’interpretazione e il senso del racconto debbano essere una cosa sola e di come la sintesi sia più potente di qualunque ricamo.
 
Jacopo Fo, con la consueta ossessione per la comprensione dei dettagli, si occuperà di raccontare i meccanismi che stanno dietro all’interpretazione recitativa, svelando alcuni segreti essenziali del mestiere dell’attore, "trucchi" che per tradizione venivano appresi per imitazione ma che oggi possono essere descritti minutamente e chiaramente grazie a una serie strabiliante di scoperte scientifiche. Si parlerà quindi di come la mente lavora mentre recitiamo, di come il pubblico legge l’azione scenica in modo quasi subliminale, e di come la conoscenza di questi meccanismi, semplici e naturali, possa offrire strumenti utili al narratore.
 

jacopo fo

 
Dire altro sarebbe abusare del tuo tempo.
Sinceramente credo che se il teatro ti interessa e ti appassiona, se hai il desiderio di fare l’attore o il regista, un corso così non dovresti perdertelo.
Per chi volesse approfondire la conoscenza del teatro di Dario e Franca ecco il link alla Biografia dei due attori. Questa biografia permette di fare una visita guidata all’immenso archivio creato da Franca che raccoglie tutto (ma proprio tutto) su quanto han detto e fatto negli ultimi 80 anni (milioni di parole appassionate).
 
Il corso inizierà lunedì 8 ottobre alle ore 21,30.
Per essere ammessi al corso è necessario inviare un curriculum a [email protected]
Il costo del corso e della pensione completa in sistemazione base (camerata) è di euro 720. In camera a due letti 1.050 euro, comprensivi della quota di iscrizione all’associazione Cacao Libera Università di Alcatraz.
 
Sono disponibili camere doppie con bagno.
Sono disponibili tariffe agevolate per persone con basso reddito.
Per informazioni sulle sistemazioni 075.9229911-38-39 o [email protected]
 
fonte: alcatraz.it
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[STAMPA] Dario Fo espone a San Marino dal 13 luglio al 14 ottobre 2012

dario fo a san marino
Un omaggio dedicato a Dario Fo, con oltre 200 opere pittoriche in un grande allestimento che occuperà tre differenti e prestigiosi spazi espositivi. Si parte il 13 luglio con l'apertura dell'esposizione a Palazzo SUMS, ove sono raccolte le opere più recenti, monumentali dipinti acrilici.
 
Dal 3 agosto la mostra sarà visitabile integralmente, con l'apertura dello spazio allestito presso il Teatro Titano, che ospita lavori dedicati alla musica, nonché dell'esposizione collocata all'interno del Museo San Francesco, ove sono esposte opere dedicate alla satira della preistoria.
 
A corredo dei dipinti, saranno proiettati inediti montaggi video, che costituiscono documenti importanti per comprendere il rapporto fra le opere teatrali e pittoriche del grande maestro.
 
Sono previste visite guidate per scuole di ogni ordine e grado, gruppi e comitive.
 
Palazzo SUMS (dal 13 luglio)
Orario: dalle ore 10.00 alle ore 22.00 - Ingresso: € 5,00 + diritti di prevendita
 
Teatro Titano (dal 3 agosto)
Orario: dalle ore 10.00 alle ore 22.00
 
Museo San Francesco (dal 3 agosto)
Orario: dalle ore 8.00 alle ore 20.00
 
Dal 3 agosto sarà disponibile un biglietto comulativo valido per le tre sedi (usufruibile anche in giornate diverse per ogni spazio) al costo di € 10,00 + diritti di prevendita.
 
Biglietti on-line e gruppi:
Tel. 388 6910688 (San Marino Ticket)
www.sanmarinoticket.com
Centro Storico, San Marino
 
Info: Tel. 0549 882914 (Ufficio Informazioni Turistiche)
[email protected]
[email protected]
www.greatemotions.com
 
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Discorso di Franca Rame al Senato e lettera di dimissioni

 
"(...) aspetto il giorno in cui tutte le donne del parlamento italiano, in quanto donne e madri si ribellino alla guerra che i governanti hanno nel loro dna (...)" Franca Rame discorso al senato.
 
"(...)La prima volta che ho sentito forte la necessità di allontanarmi da questa politica svuotata di socialità, è stato proprio con il rifinanziamento delle missioni italiane "di pace" all'estero. Ero decisa a votare contro, ma per senso di responsabilità, e non mi è stato facile, mi sono dovuta ancora una volta piegare.
E non mi è piaciuto proprio. Credo che il mio malessere verso queste scelte sia ampiamente condiviso dai molti cittadini che hanno voluto questo governo, e giorno dopo giorno hanno sentito la delusione crescere, a seguito di decisioni sempre più distanti da loro, decisioniche li hanno alla fine, allontanati dalla politica(...)" Franca Rame dalla sua lettera di dimissioni.
 
Seduta del 27 marzo del 2007 al senato sul rifinanziamento delle missioni di pace nella guerra in afghanistan - dove pace e guerra sembrano coincidere - votato con grande difficoltà morale e di coscienza a sostegno del governo prodi anche per questo nel 2008 la senatrice Franca Rame si dimetterà dalla sua carica. Nella lettera di dimissioni le varie motivazioni di questa scelta coerente e di grande livello morale e umano che da sempre ha contraddistinto la Rame nella sua arte e nelle sue battaglie politiche e sociali su territori diversi da quelli della politica istituzionale.
 
Gentile Presidente Marini,
con questa lettera Le presento le mie dimissioni irrevocabili dal Senato della Repubblica, che Lei autorevolmente
rappresenta e presiede.
Una scelta sofferta, ma convinta, che mi ha provocato molta ansia e anche malessere fisico, rispetto la quale mi pare
doveroso da parte mia riepilogare qui le ragioni.
In verità basterebbero poche parole, prendendole a prestito da Leonardo Sciascia: «Non ho, lo riconosco, il dono dell'opportunità e della prudenza, ma si è come si è».
Il grande scrittore siciliano è, in effetti, persona che sento molto vicina, (eravamo cari amici) sia per il suo impegno
culturale e sociale di tutta la vita, sia perché a sua volta, nel 1983, a fine legislatura decise di lasciare la Camera dei
Deputati per tornare al suo lavoro di scrittore.
 
Le mie motivazioni, forse, non sono dissimili dalle sue. Del resto, io mi sono sentita "prestata" temporaneamente alla politica istituzionale, mentre l'intera mia vita ho inteso spenderla nella battaglia culturale e in quella sociale, nella politica fatta dai movimenti, da cittadina e da donna impegnata. E questo era ed è il mandato di cui mi sono sentita investita dagli elettori: portare un contributo, una voce, un'esperienza, che provenendo dalla società venisse ascoltata e magari a tratti recepita dalle istituzioni parlamentari.
Dopo 19 mesi debbo constatare, con rispetto, ma anche con qualche amarezza, che quelle istituzioni mi sono sembrate impermeabili e refrattarie a ogni sguardo, proposta e sollecitazione esterna, cioè non proveniente da chi è espressione organica di un partito o di un gruppo di interesse organizzato (...)
 
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