Rassegna Stampa

Jacopo Fo nel saluto alla madre ha ricordato la battaglia per la chiusura del Manicomio di Aversa

 

ospedale psichiatrico santa maria maddalena aversa
Nel corso dell'ultimo saluto a Franca Rame, l'attrice moglie del premio Nobel Dario Fo, scomparsa mercoledì scorso a 84 anni, si è parlato anche di Aversa. Un saluto al quale hanno partecipato moltissime persone intervenute con indosso 'qualcosa di rosso', esaudendo così il desiderio che l'attrice aveva espresso nella sua ultima 'Lettera d'amore a Dario'.
 
L'arrivo del feretro, accompagnato dalle note di 'Bella Ciao', poco prima delle 11 davanti al teatro Strehler, dove sabato si è svolta la cerimonia laica. Dopo il saluto del Sindaco di Milano Giuliano Piasapia, ha preso la parola Jacopo Fo, figlio dell'attrice: "Tutti mi hanno detto che mia madre ha fatto qualcosa per gli altri - ha detto Jacopo -. A 16 anni mi disse che dovevo fare un fumetto sul manicomio criminale di Aversa, un luogo dove venivano fatte cose orribili. Lei da parlamentare riuscì a far chiudere quell'orrore. Ora quando sento i compagni delusi che dicono che non abbiamo combinato nulla in questi 40 anni io dico: 'Non è vero'. Oggi - ha aggiunto tra gli applausi - abbiamo dei problemi enormi, ma 40 anni fa era peggio e noi abbiamo lottato per questo". Poi ha concluso: "Vorrei che andaste a casa con un po' di fiducia perché, come diceva mia madre, Dio c'è ed è comunista. E vorrei dire che è anche femmina".
 

 

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Don Gallo e Franca Rame: due facce, una stessa moneta

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Testa o croce? La testa è laica, quindi Franca, la croce è simbolo di religione, quindi Don Gallo. Ma mai come in questo caso, se tiri la moneta, che venga testa o croce non ti accorgi della differenza. Franca Rame e Don Gallo lottavano e raccontavano le stesse cose.
Sempre dalla parte degli ultimi, ma anche da quello dei primi, perché per loro le persone erano tutte uguali, tutte con le contraddizioni proprie dell’essere umano. Abbiamo avuto la fortuna di conoscerli ed entrambi ci hanno insegnato e lasciato qualcosa. E il bello è che che ci hanno insegnato senza insegnare, perché bastava vedere come guardavano e parlavano con le persone.
 
leggi l'articolo dei Modena City Ramblers su ilfattoquotidiano.it
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Dario Fo a Un Giorno da Pecora 09/05/201

Un Giorno Da Pecora 9 maggio 2013 - Il premio Nobel Dario Fo ci spiega che Brunetta non voleva offenderlo per la statura fisica e che lui non lo apprezza per la sua 'bassezza' di pensiero, spiega che la Santanché Vicepresidente della Camera lo farebbe soffrire e dice che Papa Francesco gli piace perché ha una forte spiritualità....

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A lezione di teatro con Dario Fo, Jacopo Fo e Franca Rame all'Alcatraz di Gubbio

dario foIl primo appuntamento con il seminario all'università libera eugubina sarà domenica 19 maggio alle 21.30

Partirà il 19 maggio e terminerà il 25 un corso di teatro con Dario Fo, Franca Rame e Jacopo Fo alla Libera Università di Alcatraz Santa Cristina, a Gubbio. Al centro dell’iniziativa la recitazione, la regia, l’interpretazione mimica, la costruzione dello spazio scenico e della relazione con il pubblico. In questo seminario verranno anche affrontati gli aspetti fondamentali della scrittura e della rappresentazione di un testo teatrale. Ma non si limiterà alle questioni teoriche della professione. Gli allievi potranno misurarsi con la recitazione.

Verrà inoltre data vita ad un laboratorio nel quale verrà costruito uno spettacolo.

leggi l'articolo completo su corrieredellumbria.it

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Jannacci, il dolore di Franca Rame: "Quante cene e quanto lavoro insieme..."

enzo Jannacci

La notizia della morte dell'amico raggiunge l'attrice a Gubbio. "Dario dorme, è andato a letto presto. Abbiamo avuto paura a svegliarlo. Glielo diremo domattina". "Eravamo davvero amici fraterni" 

di ANNA BANDETTINI

Sono stati amici dal 1963 quando si erano conosciuti  al Derby, il locale milanese di cabaret dove allora passava il meglio della creatività irriverente meneghina. Tra Enzo Jannacci, Dario Fo  e Franca Rame è nato allora un legame artistico, umano, cameratesco, amicale leale, solido e divertente come raramente succede nel mondo dello spettacolo e che non è mai terminato. 

La notizia della morte di Enzo, in parte attesa ma sempre temuta, è dunque arrivata come un macigno a Gubbio, all'università di Alcatraz dove Dario Fo e Franca Rame stanno tenendo un corso di teatro. Un macigno enorme caduto addosso a Franca e al figlio Jacopo. 

fonte: repubblica.it

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[STAMPA] MARGHERITA HACK SU BARRICATE: "IL FASCISMO MODERNIZZO' IL PAESE...E DETESTO IL SOVIETISMO!"

Sul nuovo numero di Barricate, la nuova rivista dei Movimenti in edicola ogni due mesi, stupisce l'intervista all'astrofisica Margherita Hack, nota icona della sinistra movimentista. La Hack non solo non demonizza il fascismo segnalandone le conquiste sociali, ma afferma di detestare i sovietismi e critica il marximo per aver soppresso la libertà individuale. Ecco un'estratto dall'intervista, la cui versione completa è leggibile sul cartaceo in edicola questo mese:

Margherita lei è ancora comunista?

Si. Ma il Comunismo ha soppresso le libertà. Io sono per la tutela della proprietà privata, il rispetto dell’individuo che non è solo gruppo. Questo è socialismo puro. Poi guardi basterebbe rispettare la Costituzione per avere una società più giusta.

Lei come Marxista cosa avrebbe fatto?

Guardi il marxismo voleva inquadrare tutti, a me non va bene. Il Sovietismo è stato una dittatura vergognosa. Il mio Socialismo persegue la giustizia sociale senza sopprimere le libertà individuali.

E il Fascismo?

Fu dittatura pure quella. Mio padre mi raccontava che i fascisti arrivarono al potere perché c’erano troppi scioperi e voglia di ordine. Le dirò, le conquiste sociali fatte sotto il fascismo oggi ce le sogniamo, il che è tutto dire. Non si trattava solo dei treni in orario. Assegni familiari per i figli a carico, borse di studio per dare opportunità anche ai meno abbienti, bonifiche dei territori, edilizia sociale. Questo perché solo dieci anni prima Mussolini era in realtà un Socialista marxista e massimalista che si portò con sé il senso del sociale, del popolo. Le dirò, in un certo senso il fascismo modernizzò il paese. Nei confronti del Nazismo fu dittatura all’acqua di rose: se Mussolini non avesse firmato le infamanti leggi razziali, sarebbe morto di morte naturale come Franco. Resta una dittatura, ma anche espressione d’italianità. Bisognerebbe fare un’analisi meno ideologica su questo.

 

Per l’ennesima volta Margherita Hack ci stupisce. Si definisce comunista antisovietica, a favore della proprietà privata e non demonizza il fascismo. Ma quanti, oltre lei, hanno oggi l’onestà intellettuale e gli attributi per lanciarsi senza paura in analisi così scomode per una Comunista? La Hack è stata e resta un punto di riferimento per molti a sinistra. Un’icona per i giovani. Forse la sua schiettezza dovrebbe essere studiata da coloro che la politica la praticano con un piede nel bizantinismo e uno in Macchiavelli.

Un pensiero libero, partecipativo, incalzante e più movimentista, a oltre novanta anni, di molti pigri cittadini rassegnati al non cambiamento.

http://www.barricate.net/2013/03/uno-sguardo-verso-il-cielo/

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Dario Fo per Grillo: ''Giusto denunciare il mercato della vacche'

dario foSecondo Dario Fo, ''i soloni'' della politica hanno sbagliato tutto, non è stata la vittoria di un movimento effimero ma l'inizio di una rivoluzione e i vecchi giochetti - che Grillo fa bene a denunciare come mercato delle vacche - non funzionano...

fonte: video.repubblica.it

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Poco prima della rivoluzione - Dario Fo

"Molti mi scrivono e mi telefonano, addirittura c’è chi mi ferma per strada, chiedendomi: “Ma non le pare che Grillo, a parte il suo talento, sia di fatto un populista?” “Fermi tutti - rispondo – voi sapete che significato abbia l’espressione populista?”

Leggi l'articolo completo su beppegrillo.it

dario fo

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Lettera falsa a mio marito.

Alcune persone irresponsabili e falsarie, stanno cercando di approfittare del clima di attesa di questi giorni di notevole cambiamento per creare scompiglio. Qualcuno sta facendo girare una mia lettera FALSA, contenente attacchi faziosi al Movimento 5 Stelle e l’invito a mio marito a lasciare Grillo e a fondare un nuovo partito. Io non ho mai scritto nulla del genere!
Tentativi di questo livello sono certamente squallidi e testimoniano il desiderio di alcuni di intorbidire il già difficile clima politico utilizzando la calunnia.
 
Franca Rame, 5 marzo 2013
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