Rassegna Stampa

Franca Rame in politica, con l'Italia dei Valori

Da Centomovimenti:

"E' con orgoglio che annunciamo la candidatura di Franca Rame, come capolista al Senato in Lombardia e altre regioni Italiane - ha dichiarato ieri Antonio Di Pietro - la candidatura di Franca, che impreziosisce ed arricchisce il nostro partito, vuole essere un segnale preciso di apertura di Italia dei Valori ai movimenti della società civile e della cultura, che costituiscono una fonte inesauribile di vitalità, progettualità e sensibilità civile. Siamo onorati che Franca Rame abbia accettato la candidatura dando ulteriore dimostrazione, qualora ce ne fosse stato bisogno, della sua sensibilità democratica e della sua passione civile".

Soddisfatto anche Leoluca Orlando, anche lui entrato da poco a far parte del partito dell'ex Magistrato: "Quando con Antonio Di Pietro abbiamo deciso di unire le nostre energie per dar vita a quello che abbiamo definito il partito delle primarie, volevamo dare un chiaro segnale di apertura ai mondi vitali della società civile, dei movimenti, della cultura. Abbiamo rivolto un invito a quello che chiamiamo il popolo delle primarie, a tutti coloro che condividono la necessità di liberare il progetto dell'Unione dalle logiche di apparato. Abbiamo rivolto un appello, in tutta Italia, a quanti hanno testimoniato e testimoniano rispetto della libertà e della persona umana insieme all'impegno per la difesa della democrazia nel nostro paese. Oggi Franca Rame, raccogliendo con tanti altri quell'invito, ci dà una ulteriore prova della sua sensibilità democratica, della sua passione civile. Una passione di cui tutti dobbiamo esserle grati e che ci spinge ed incoraggia nell'impegno a liberare l'Italia dalla brutalità e dalla violenza della destra".

Da Centomovimenti

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Io sto con i Valsusini

“Abituati al silenzio, rassegnati e oppressi, di fronte a scelte imposte da qualcuno che vuole convincerci siano fatte ad hoc per noi. Com’è possibile che in Val di Susa ci sia tutto questo rumore? Cosa vorranno mai? Cosa pensano di ottenere questi Valsusini? Gente semplice di cui fino a ieri quasi non se ne conosceva l’esistenza, gente insignificante, egoista, e sicuramente ignorante, già perché ignora e combatte le ragioni e le potenzialità di un Treno ad Alta Velocità. Sostengono che l’alta velocità sia inutile perché non sanno che le merci viaggeranno veloci e arriveranno prima a destinazione! Inoltre non la pagheranno solo loro, a tutti aumenteranno le tasse e diminuiranno i servizi! Cosa importa poi se nessuno avrà denaro sufficiente per salire sul TAV! L’importante è avere i soldi per comprare un po’ di quella merce! Montanari sfaccendati che battagliano “solo” per evitare che un’altro treno e altri cantieri gli entrino in casa…animandogli la vita!! In fondo cosa vuoi che sia vivere con un cantiere in casa! Anch’io vorrei avere il privilegio di vivere con un cantiere! Già, mica uno qualunque…un cantiere che non si sposterà per ben 20 anni. Proprio come una badante saprà crescere i loro figli, gli darà cibo ed aria, sabbia per i denti e un po’ di amianto per i polmoni…E comunque si parla dei loro figli, mica dei nostri! Chi si riempirà le tasche grazie a quest’opera, dove abita? In Val di Susa? No! Ecco la soluzione per far mettere il cuore in pace ai Valsusini: dimostrare la grandiosità, la strategicità e la positività di quest’opera comprando una casa in Valle, con badante speciale, che farà crescere i figli in modo speciale. Con le tasche piene, non credo avrà problemi a comprare casa in quella zona che immagino non dovrebbe nemmeno costare troppo!!! Mi sembra chiaro che i valsusini non hanno capito niente di politica…. Loro credono che la politica sia l’arte di governare un popolo! Forse è meglio che qualcuno gli spieghi che la politica è l’arte di governare i soldi.” Era ora che si sentisse urlare a squarciagola con forza e determinazione “NO TAV” che s’interrompesse il silenzio di un popolo che non vuole essere vittima di un treno che sarà naturalmente in ritardo. Questa è vera politica… la gente che difende i propri diritti mettendo in discussione un modello di sviluppo insostenibile… dando prova di vera democrazia! Come si fa a non essere dalla loro parte?

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Soldi potere e violenza in Val Susa

Mp3: la voce di Dario Fo sugli ultimi avvenimenti in Valsusa

Era il 29 dicembre 1992, quando il governo dà il via all' operazione Alta Velocità, appena tre giorni prima dell'entrata in vigore della direttiva europea che impone di fare gare d'appalto internazionali. Per il rotto della cuffia le gare non si fanno e le Ferrovie dello Stato affidano i lavori direttamente all'IRI, all'ENI e alla FIAT, i più grandi gruppi industriali italiani, a condizione però che garantiscano tempi certi e costi certi.
A distanza di dieci anni, i tempi e i costi sono più che raddoppiati, e ci sono tratte come la Milano - Venezia e la Milano - Genova, dove non si è ancora aperto neanche un cantiere. Però i soldi le imprese li hanno incassati lo stesso.

Fonte: Le inchieste di REPORT Le inchieste di REPORT Lettera che spiega in 7 punti "l'affare Valsusa"

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La vittoria di Rita Borsellino

Dalla Sicilia arriva una ottima notizia: Rita Borsellino ha vinto le primarie sostenuta da un movimento che ha saputo superare le diatribe tra i partiti dell’Unione, con una partecipazione popolare numerosa e appassionata. La vecchia politica è stata sconfitta, ora è responsabilità di tutti sostenere questo segno di discontinuità che è un fortissimo messaggio di rinnovamento e di speranza . Non è stata una lotta facile e la vittoria è andata finalmente a una donna che è l’emblema straordinario della resistenza decisa e senza compromessi contro la mafia e tutte le forze che le fanno danza intorno. Viva Rita e la nuova forza democratica che con lei nasce!

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Sulla serata organizzata dalle donne alla camera del lavoro

Cari candidati sindaci non cercate solo lo spot” articolo di Cinzia Sasso apparso su La Repubblica del 2 dicembre 2005 –

Risposta di Franca Rame.

Cara Cinzia, forse, anzi senz’altro, hai ragione, Dario Fo, Bruno Ferrante, Milly Moratti e Davide Corritore avrebbero avuto molto da imparare dalla serata organizzata dalle donne alla Camera del lavoro. Ma c’è stata una ragione per la quale una donna come me, e non sto certo a esibire i miei certificati o le mie ferite, ha detto a suo marito, che ha deciso di candidarsi a sindaco di Milano, di non andare alla riunione delle donne. 
Non ho voluto che sul destino di noi donne, si potesse dubitare di una speculazione di tipo elettorale da parte sua, ed è per questa ragione che ho chiesto a Dario, che pure voleva partecipare, di astenersi. In qualsiasi altro momento, Dario sarebbe stato bene accetto. Ma in questo, no.
D’altro canto tu stessa scrivi che non sai se le donne avrebbero apprezzato la sfilata dei candidati. Io sono certa che non l’avrebbero apprezzata e per questo propongo che siano le donne, noi, a invitare i candidati sindaci a misurarsi con le nostre domande, con le nostre proposte e con i nostri bisogni. Quando vogliono.
Io stessa, sono mancata, avevo progettato di intervenire portando la mia drammatica esperienza al riguardo, come faccio da anni dal palcoscenico. Purtroppo ho seri problemi di salute, dal 2004 sono scomparsa sia dalla scena teatrale che politica. La mia giornata, nonostante la mia volontà, ha a disposizione poche ore e quando arriva sera, tutti i miei progetti, vanno a finire tristemente a letto, con la pressione a terra e il cuore che sbatte di qua e di là. Prima che iniziasse la serata ho telefonato a Nicoletta Rizzi, responsabile del sindacato attori, pregandola di scusare la mia assenza… ma forse non ne ha avuto l’opportunità. 
Con affetto
Franca Rame

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