Rassegna Stampa

[STAMPA] Macao Milano, dopo lo sgombero Pisapia promette l’ex Ansaldo

macao
 
Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha deciso di intervenire sulla questione dello sgombero della Torre Galfa. Gli attivisti di Macao hanno protestato a lungo e alla loro voce si sono unite quelle degli utenti della rete, che si chiedevano perché Pisapia non intervenisse sulla questione. La rabbia è stata tanta da parte di coloro che si chiedevano per quale motivo il sindaco ha potuto permettere tutto questo. E in serata è arrivata la risposta del primo cittadino di Milano. Il sindaco ha deciso di intervenire nel corso dell’assemblea pubblica tra via Galvani e via Fara.

macao

Pisapia ha rivolto un saluto ai manifestanti e ha affermato: “Abbiamo delle difficoltà, dei ritardi. E capisco che non sia solo un problema di spazio. Macao è un progetto innovativo, Macao è la risposta della cultura all’incultura. Un progetto che possiamo costruire insieme“.
 
Poi ha promesso di mettere a disposizione del movimento culturale un altro luogo: “Ho parlato con gli assessori e abbiamo trovato una soluzione, un luogo che molto ricorda la storia di Milano. Metteremo a disposizione l’ex Ansaldo, in zona Tortona, un bellissimo spazio, nel giro delle prossime settimane, a chiunque voglia arricchire la città con progetti culturali“.
 
 

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[STAMPA] Sgomberato Macao, il centro occupato nello stabile di Ligresti a Milano


Le forze dell'ordine sono entrate questa mattina e hanno identificato circa venti ragazzi. Il proprietario dell'immobile ha inviato anche un container affinché potessero trasferire i loro effetti personali. Sul posto anche Dario Fo
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 15 maggio 2012

macao sgomberato
Le forze dell’ordine hanno sgomberato questa mattina la Torre Galfa, l’edificio di oltre cento metri d’altezza nel centro di Milano occupato una decina di giorni fa dai lavoratori dell’arte, ispirato all’esempio del Teatro Valle Occupato a Roma. Un’iniziativa che ha voluto attirare l’attenzione sulla mancanza di spazi sociali nel capoluogo meneghino, che ha ricevuto anche il sostegno di Dario Fo e altri artisti. Il premio Nobel è tornato anche questa mattina per esprimere solidarietà ai ragazzi del centro.
 
Carabinieri e polizia sono arrivati intorno alle 6,30. Lo sgombero, secondo quanto riferito dai presenti, è avvenuto nella massima tranquillità. All’interno di Macao c’erano una ventina di giovani, che non hanno opposto resistenza. I ragazzi sono stati schedati dalla polizia, poi sono usciti dallo stabile e si sono spostati dall’altro lato della strada, di fronte all’entrata. Ligresti, proprietario dell’immobile, ha inviato anche un container affinché potessero trasferire i loro effetti personali. Ma i ragazzi hanno dichiarato di preferire mezzi propri.
 

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[STAMPA] IL PRIMO CITTADINO E LE CITTADINE INASCOLTATE

di Lidia Ravera articolo da ilFattoQuotidiano 15 maggio 2012
INQUIETANTE LA FOTO SUI GIORNALI DI IERI: il sindaco Alemanno, sorriso sublime su fascia tricolore, si pavoneggia in prima fila fra le "scout", nel corso della riesumazione dell'ennesima "marcia per la vita". Dietro di lui un cartello pulp-horror: "Ogni aborto è un bambino morto". La manifestazione è ciclica e la composizione è fissa: un pugno di integralisti residuali, qualche trafficante dell'anima in cerca di visibilità, partiti vuoti in cerca di voti (vaticani). A ogni tornata elettorale, da più di 30 anni, la sacra brigata attacca, in nome della "vita", l'unica legge davero schierata "per la vita" , la 194, che ha ridotto il ricorso all'aborto del 60% che ha azzerato il rischio di infezioni mortali legate alle pratiche clandestine, che ha preteso e difeso il diritto delle donne a diventare madri quando lo desiderano e non quando capita. Sono due mondi che si contrappongono: chi difende la vita dell'embrione e per pompare emozione lo descrive come un bimbo. Chi difende la vita delle donne e, per perseguire l'obiettivo, ha, per esempio, raccolto migliaia di firme contro la trasformazione dei consultori del Lazio in tribunali dell'inquisizione (legge Tarzia). Il sindaco Alemanno ascolterà anche queste cittadine o farà come la Polverini che non le ha neppure ricevute?
 
 
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[STAMPA] Ormai Milano è solo Macao. Fra minacce di sgombero e progetti di espansione

dario fo
 
Ci sono voluti 45 anni per vedere un’altra Palazzina Liberty, ma finalmente qualcosa di straordinario è accaduto. Vorrei avere duecento mani per applaudirvi!!! Noi eravamo 18mila. Continuate così… Il Comune deve aiutarvi!”. È arrivato addirittura il premio nobel Dario Fo, a portare il suo saluto compiaciuto agli “occupanti” della torre Galfa, che stanno monopolizzando le attenzioni dell’artworld “alternativo” con il progetto Macao. Che prosegue la sua attività con crescente fervore di artisti, creativi, associazioni culturali, ogni giorno impegnate in una variegata fase programmatica, tanto che si profila la possibilità di espandere l’occupazione ad un ulteriore piano del grattacielo.
 
Ad appena una settimana dal giorno dell’occupazione (5 maggio), a Macao – fantasma di cemento a due passi dal Pirellone, tra via Galvani e via Fara – crescono le attività di studenti e performer, fra assemblee, laboratori, concerti. nonostante il plauso stesso di molti esponenti del Comune di Milano, resta incombente però la “minaccia dello sgombero”. In tal senso, ricordando l’esperienza degli anni Settanta, Dario Fo ha ribadito ai giovani: “Anche a noi dicevano che dovevamo andarcene per evitare incidenti. Si tratta della solita scusa! E ce lo dicevano anche quelli della sinistra… perché davamo fastidio, portavamo via degli spazi a qualcuno. Ma voi non mollate, il Comune deve aiutarvi, deve capire che è possibile fare qualcosa di diverso in questo palazzo, che altrimenti è solo un catorcio morto, inabitabile e inutile”.
 
- Caterina Misuraca
 
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[STAMPA] Russia: satira anti Putin censurata in teatri di San Pietroburgo

MOSCA, 24 APR – Una satira anti Putin frutto di una adattamento di un'opera del premio Nobel Dario Fo e' stata censurata in alcuni teatri di San Pietroburgo, citta' natale del premier e presidente eletto. Lo ha reso noto sul suo sito la troupe di Teatr.doc, una piccola compagnia moscovita di sperimentazione teatrale. Uno dei teatri, la casa della cultura Gaza, l'ha rifiutata come ''soggetto indesiderabile''.
 
Lo spettacolo e' liberamente tratto dall'Anonimo bicefalo e racconta quello che potrebbe accadere se meta' del cervello di Berlusconi fosse trapiantato in quello di Putin dopo un incidente. L'uomo forte del Paese viene preso di mira, tra l'altro, per il suo presunto abuso di Botox (nomignolo usato anche dagli internauti per indicare il premier), mentre la moglie Liudimila viene rappresentata in un monastero, sulla base di una vox populi smentita da una recente apparizione insieme al marito in occasione delle elezioni presidenziali.
 
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[STAMPA] Un'eccezionale visita guidata

Scritto da Marinella Chiorino   
Martedì 24 Aprile 2012 16:46

Il premio Nobel Dario Fo cicerone di sé stesso.

lazzi sberleffi dipintiUn'eccezionale visita guidataPalazzo Reale a Milano: per noi giornalisti l'anteprima della mostra "DARIO FO A MILANO-LAZZI SBERLEFFI DIPINTI" è prevista a mezzogiorno. Ma a mezzogiorno è ancora tutto in alto mare: i plasticoni che ricoprono il pavimento; ragazzi che sistemano i cartellini didascalici a lato di ogni quadro; altri ragazzi che vestono, con costumi di scena, i tanti manichini; operai che installano, martellando, le varie impalcature... io mi aggiro tra i saloni godendomi questa " anteprima dell'anteprima"... in solitaria!!!
 
E Dario? Lui se ne va in cortile dove improvvisa un interminabile monologo con brani tratti dai suoi capolavori teatrali: Ladri, manichini e donne nude; Isabella, tre caravelle e un cacciaballe; Claxson, trombette e pernacchi; morte accidentale di un anarchico; fabulazzo osceno; Sesso? Grazie, tanto per gradire; Coppia aperta, quasi spalancata; Tutta letto, casa e chiesa... la sua voce stentorea giunge, nitida, nell'attigua piazza del Duomo!!!
 
dario fo autoritrattoAlle 18.30 l'inaugurazione: stavolta gli invitati sono talmente tanti che gli immensi saloni sembrano rimpiccioliti!!! Dario, con straripante genialità, inizia a spiegare le sue opere pittoriche!Un'eccezionale visita guidata
 
Tuona contro le ingiustizie del mondo: torture, soprusi, violenze, maschilismo imperante, pedofilia, omofobia, antisemitismo... un vero e proprio spettacolo senza sipario e senza palcoscenico ma profondamente intenso e coinvolgente!!!
 
Informazioni: la mostra chiuuderà i battenti il 3 giugno; il lunedì è aperta dalle 14.30 alle 19.30; il martedì, il mercoldì, il venerdì e la domenica dalle 9.30 alle 19.30; il giovedì e il sabato dalle 9.30 alle 22.30; il più che esaustivo catalogo è delle Edizioni Gabriele Mazzotta; www.comune.milano.it/palazzoreale
 
fonte: iltitolo.it
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[STAMPA] Da Dario Fo e Franca Rame a Peter Brook. Eclap, un archivio digitale delle arti e dello spettacolo

dario fo e franca rameUn'opera presentata dalle Università di Firenze e Sapienza di Roma alla prima Conferenza internazionale sulle tecnologie in questo settore
 
Un milione di file in un 'click' tra video, immagini, audio e documenti di artisti come Dario Fo, Franca Rame, Peter Brook, Eduardo De Filippo, Martha Graham, Eugenio Barba, Umberto Eco, Vittorio Gassman e Carmelo Bene. Sono i numeri e nomi del progetto Eclap (European Collected Library of Artistic Performance), www.eclap.eu, archivio digitale delle arti e dello spettacolo, presentato lunedì 7 maggio dalle Università di Firenze e Sapienza di Roma, durante la prima Conferenza internazionale sulle tecnologie per le arti dello spettacolo, in programma nel capoluogo toscano fino al 9 maggio.
 
L'archivio, tradotto in 21 lingue, contiene 50 anni di attività di Dario Fo e Franca Rame, testimonial dell'archivio, con le registrazioni, foto, note, disegni, dipinti, bozzetti, manifesti, copie di contratti, fatture, libri e articoli.
 
Il progetto è costato 3,4 milioni di euro ed è stato finanziato con risorse europee. Gli utenti saranno in grado di accedere gratuitamente a documenti, video esclusivi, immagini e testi relativi degli spettacoli che sono stati messi in rete anche grazie agli archivi di molte Università europee. L'architettura del sito internet e tutti gli aspetti tecnici sono stati curati dall'Ateneo di Firenze e in particolare dagli esperti della facoltà di ingegneria. "Nel primo anno - ha spiegato il professor Paolo Nesi, della facoltà di ingegneria fiorentina - abbiamo sviluppato il software, nel 2011 ci siamo impegnati sui contenuti e ora, nel 2012, per promuovere il sito e farlo funzionare in modo strutturato ci stiamo occupando della promozione".
 
"Siamo orgogliosi - ha detto Alberto Tesi, rettore di Firenze - di ospitare una manifestazione di questa portata nel capoluogo toscano, ricco di storia e grande patrimonio culturale. Tra gli obiettivi del progetto c'é proprio quello di salvare e conservare il grande patrimonio culturale che ci circonda, aumentando al contempo le competenze ed il coinvolgimento dei più importanti centri di ricerca europei sulle arti performative".
 
fonte: gonews.it
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[STAMPA] Fds il 12 maggio in piazza per la difesa del lavoro

locandina manifestazione nazionale 12 maggio 2012
 

ROMA-Crescono le adesioni all’appello della Federazione della Sinistra, lanciato in occasione della manifestazione nazionale organizzata per sabato 12 maggio a Roma.

Sfilerà dalle 14, con un corteo da Piazza Repubblica al Colosseo - contro il governo Monti, alla quale parteciperanno Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista, e Oliviero Diliberto, segretario nazionale dei Comunisti italiani.  Tra i primi firmatari del testo ci sono infatti: Vittorio Agnoletto, Marco Bersani, Giorgio Cremaschi, Alfonso Gianni, Haidi Giuliani, Margherita Hack, Alberto Lucarelli, Citto Maselli, Ugo Mattei, Nicola Nicolosi, Valentino Parlato, Franca Rame, Gianni Rinaldini, Vauro Senesi.

 

Di seguito il testo completo dell’appello

Mai come in questo momento la Costituzione della Repubblica rischia di essere travolta a partire dall’articolo 1: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro".

Il valore e la natura stessa della democrazia e dei diritti del lavoro sono infatti gravemente sviliti da controriforme e manovre economiche inique, esplicitamente dettate da poteri politici e finanziari esterni al sistema istituzionale del nostro Paese. Il Governo Monti, pur formalmente legittimato dal sostegno della maggioranza trasversale di un Parlamento ampiamente logorato nella propria rappresentanza e credibilità, a partire dalle stesse modalità elettorali che lo hanno espresso, agisce al di fuori di un mandato popolare. L'introduzione del vincolo del pareggio di bilancio subordina l'esigibilità dei diritti sociali e alla salute, all'istruzione, alla previdenza e all'assistenza alle "superiori" ragioni del mercato.

La riforma del lavoro, con lo svuotamento dell'articolo 18 e la sostanziale liberalizzazione del lavoro precario, segna un salto di qualità nel dominio e nella ricattabilità del lavoro i cui diritti sono già in via di destrutturazione per l'attacco portato dal governo Berlusconi alla contrattazione nazionale e alla democrazia sindacale. Queste politiche sono tanto inique socialmente, quanto recessive e fallimentari sul terreno economico, e stanno portando il paese in un baratro senza precedenti. Opporsi a queste politiche e concorrere alla costruzione di un modello sociale ed economico alternativo è pertanto dovere di ogni cittadina e cittadino democratici: è il compito urgente che abbiamo tutti noi, in Italia ed in Europa.

Un'alternativa che contrasti effettivamente la speculazione, usata insieme al debito contratto dagli Stati per salvare speculatori ed affaristi, come una clava per distruggere i diritti sociali. Un'alternativa volta a redistribuire la ricchezza, a fronte della crescita scandalosa delle disuguaglianze, ad aumentare salari e pensioni, istituire il reddito sociale, riqualificare ed estendere il sistema di welfare. Un'alternativa che si fondi sulla centralità dei diritti del lavoro, riconverta le produzioni nel segno della sostenibilità ecologica, investa nella conoscenza e nella cultura, ampli la sfera dei beni comuni sottratti al mercato, riqualifichi il pubblico a partire da un nuovo modello di democrazia e partecipazione. Un'alternativa all'insegna di politiche di pace e cooperazione contro le logiche di guerra con la drastica diminuzione delle spese militari.

fonte: dazebaonews.it

 

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[STAMPA] La più grande Biblioteca delle arti dello spettacolo in una piattaforma digitale

dario fo e franca rameFirenze- Decenni di spettacolo in un clic, un patrimonio inestimabile e facilmente accessibile in un archivio digitale delle arti performative è la piattaforma European Collected Library of Artistic Performance - Biblioteca Digitale Europea delle Arti dello Spettacolo che sarà presentata a Firenze, Convitto della Calza (ad ingresso libero, previa iscrizione), in occasione della prima Conferenza internazionale sulle tecnologie per le arti dello spettacolo (accesso ai media e intrattenimento), dal 7 al 9 maggio. Aprirà l’evento la Lectio Magistralis del Magnifico Rettore Prof. Alberto Tesi dell’Università degli studi di Firenze (ore 10); la tre giorni proseguirà tra workshop internazionali, forum ed eventi teatrali e musicali coordinati dall’Ateneo fiorentino.
 
L’obiettivo del nuovo portale è quello di raccogliere il patrimonio delle arti dello spettacolo presente e sparso in varie parti dell’Europa. L’archivio contiene un milione di file tra cui 13.112 video, 844.044 immagini, 19.973 di file audio, 128.930 numero di pagine (per un totale di 1.006.059 elementi). Gli utenti saranno in grado di accedere tra i migliaia di documenti, video esclusivi, immagini e testi relativi a più di 50 anni di attività di Dario Fo e Franca Rame con le registrazioni, foto, note, disegni, dipinti, bozzetti, manifesti, copie di contratti, fatture, libri, articoli. Altro materiale include registrazioni audio e video di spettacoli, workshop e seminari di Tadeusz Kantor, Jerzy Grotowski, Peter Brook, Eduardo De Filippo, Martha Graham, Eugenio Barba, Umberto Eco, Vittorio Gassman, Carmelo Bene e Walter Murch.
 
Chi non rivedrebbe «Morte accidentale di un anarchico» e «Mistero Buffo» di Dario Fo? – spiegano gli organizzatori del convegno -. Catalogando l'enorme mole di materiali, si contribuisce inoltre alla loro conservazione e si offre uno strumento importante per ricercatori, appassionati o semplici curiosi”.
 
L’archivio nasce come progetto cofinanziato dal Programma Ict-Psp Cip della Commissione europea - costituisce un unicum in Europa, infatti per la prima volta le collezioni dei più importanti istituti e archivi europei dello spettacolo sono messi in rete attraverso un portale dedicato e sfruttando la piattaforma Europeana, la biblioteca digitale europea, con la traduzione dei meta-dati in 13 lingue europee e accesso in 21 lingue del mondo. L'iniziativa ECLAP è realizzata con il coordinamento dell’’Università di Firenze (DISIT Lab, coordinatore di ECLAP, Paolo Nesi), del Centro Teatro Ateneo della Sapienza Università di Roma, della Compagnia teatrale Fo-Rame, della Fondazione Rinascimento Digitale, e di oltre 25 grandi istituzioni internazionali.
 
Il primo giorno del convegno sarà concluso con la performance dell’attore e scrittore Sandro Lombardi, il 7 maggio (ore 21.30, ad ingresso libero, Convitto della Calza) con un colloquio dedicato al tema della memoria sul testo “L’uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello. L’attore toscano, artista tra più carismatici del panorama teatrale italiano già cinque volte premio Ubu (il riconoscimento più importante di teatro in Italia), porterà in scena immagini e ricordi, in un muto ma serrato dialogo con il pubblico. Interverranno Ferruccio Marotti (Professore Emerito di Discipline dello Spettacolo, Sapienza Università di Roma) e la Dott.sa Raffaella Santucci.
 
Fino al 9 maggio si terranno (dalla mattina in poi) workshop internazionali con esperti del settore con l’intento di condividere idee e conoscenze per incoraggiare attivamente il networking e rafforzare legami attraverso istituzioni internazionali della arti performative. Il convegno ospiterà alcune delle voci più salienti nel settore dei beni culturali: Marco Marsella, Deputy Head of Unit, eContent and Safer Internet, European Commission, Information Society and Media Directorate-General; Nathans Heather, Professore di Studi Teatrali, School of Theatre, Dance and Performance Studies, Università del Maryland, USA; Nikki Timmermans, Social Innovator, Kennisland, Olanda; Sarah Whatley, Direttore del Centro di ricerca per la danza (C-DARE) presso l’Università di Coventry, Regno Unito. Un comitato internazionale ha selezionato le migliori proposte. Il 36% dei contributi presentati sono stati accettati come documenti di ricerca completi. ECLAP 2012 presenterà oltre 40 interventi provenienti da numerosi paesi: Stati Uniti, Israele, Regno Unito, Olanda, Italia, Spagna, Germania, Ungheria. La conferenza si rivolge a ricercatori, professionisti, industrie, istituzioni, tecnici e amanti delle arti dello spettacolo e delle tecnologie informatiche, dell’intrattenimento, delle tecnologie per l’educazione, sistemi media intelligenti e beni culturali.
 
E’ organizzato dall’Università degli Studi di Firenze, Italy; University of Leeds; National Technical University of Athens, Greece; Beeld en Geluid, Netherlands; University of Cambridge, UK; Universidad de Castilla La Mancha, Spain; University of Glasgow, UK; CTA, Università di Roma La Sapienza, Italy; University of Amsterdam, Netherlands; Fondazione Rinascimento Digitale, Italy; Archivio Dario Fo e Franca Rame, Italy; Escola Superior de Música, Artes e Espectáculo do Porto, Portugal; AXMEDIATECH, Italy; Festival International de Films de Femmes de Créteil, France; The Institute of Polish Culture University of Warsaw, Poland; Museu de les Arts Escèniques Institut del Teatre de Barcelona, Spain; La Bellone, House of Performing Arts, Belgium; Muzeum, Ljubljana, Slovenia; Hungarian Theatre Institute, Hungary; Museum of Archaeology & Anthropology, con il supporto della fondazione Fabbrica Europa.
 
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Grazie a Marta Marzotto per questi splendidi fiori! Non ho più il tuo numero e vorrei tanto sentirti, fatti viva!

 

Franca e Marta Marzotto divennero amiche nel 1989 quando Franca pubblicò su Repubblica un articolo di fuoco in difesa della sig.ra Marzotto accusata di avere una vita troppo libera. Erano altri anni... o no?

 

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[STAMPA] I nuovi Misteri di Fo

Il nuovo libro “Il Paese dei misteri buffi” (Guanda) scritto dal Premio Nobel Dario Fo insieme alla giornalista del Corriere della Sera Giuseppina Manin è stato presentato dagli autori mercoledì 18, a Palazzo Reale, in un incontro a margine della mostra ”Dario Fo a Milano – Lazzi Sberleffi Dipinti”.

leggi l'articolo di Ida Bozzi su ViviMilano.it

vivimilano.it

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[STAMPA] De Caro, direttore zero titoli

 
Chi è il dirigente della biblioteca di Vico scelto da Galan.
di Enzo Ciaccio

biblioteca conventuale de girolamo a napoli

La presenza più strana è quella di Vico, il pastore tedesco che si aggira indisturbato nelle magiche sale dove hanno studiato Benedetto Croce e Giambattista Vico e poi hanno fatto perfino da ricovero per gli sfollati del terremoto del 1980.
 
DE CARO PRIVO DI COMPETENZE. Incuria, sporcizia, disordine. Da Dario Fo a Franca Rame, da Mirella Barracco a Gerardo Marotta, da Cesare de Seta a Carlo Ginzburg: per i 2 mila intellettuali, che hanno firmato una petizione al ministro per i Beni culturali Lorenzo Ornaghi, Marino Massimo De Caro, 39 anni, barese, amico di Marcello Dell’Utri e di Massimo D’Alema nonché consulente (per l’energia e per l’editoria) dell’ex ministro Giancarlo Galan, è privo «dei benché minimi titoli scientifici» e della «minima competenza professionale» per ricoprire (senza aver superato un concorso) il delicato incarico di direttore della Biblioteca conventuale dei Girolamini a Napoli. Quella del 1586 dove sono conservati testi importanti di filosofia, teologia cristiana, musica sacra e storia dell'Europa. Ma anche quella da dove sono scomparsi 1.500 libri antichi di inestimabile valore.
 
DIRETTORE SENZA LAUREA. La splendida biblioteca risulta di proprietà pubblica, ma è affidata tramite una convenzione alle cure dei padri della congregazione dell’Oratorio, ispirata a san Filippo Neri.
Dopo i furti, sul direttore De Caro che non risulterebbe laureato (si è iscritto all'Università di Siena, ma non ha concluso gli studi in Giurisprudenza) e si è ritrovato smentito perfino sulle sue sbandierate origini nobiliari, si stanno concentrando gli strali della critica più feroce e indignata: «È stato come mettere Nerone a capo dei vigili del fuoco. Anzi, un piromane a capo della guardia forestale», hanno ironizzato i più sarcastici.
 
INDAGATO PER RICETTAZIONE. Lui, con le parole e le gesta, non sembra abbia fatto molto per attenuare tanta ostile attenzione: in un’intercettazione del 27 dicembre 2007, riportata nel libro Il sottobosco firmato da Ferruccio Sansa e Claudio Gatti, si legge per esempio del suo esplicito disappunto verso un capitano dei carabinieri del nucleo patrimonio artistico di Monza che lo stava indagando per ricettazione a proposito di un'opera acquistata in un’asta pubblica in Svizzera. L’indagine è stata in seguito archiviata dai magistrati.
 
Carriera pirotecnica: da Orvieto all'energia dei russi

de caroDe Caro vanta una carriera da molti definita «pirotecnica»: prima assessore dell'Ulivo al Comune di Orvieto, poi responsabile per le relazioni istituzionali dell'Inpdap per il Nord Est, quindi vicepresidente della società di gestione del porto di Rimini, poi altri incarichi in campo energetico e tanto altro ancora. Come il ruolo di console onorario del Congo e la presidenza dal 2007 al 2010 di Avelar energia del gruppo Renova dell'oligarca russo Victor Vekselberg.

 
NEL GIRO DEL MINISTRO GALAN. Tutto legittimo, ma i critici insistono: non sembra che si sia mai interessato molto alle biblioteche. Eppure De Caro è finito nel 'giro' di Galan che la nominato direttore della biblioteca e poi è stato confermato da Ornaghi, «il 15 dicembre 2011, come accaduto per altri consiglieri dell'ex ministro», da quanto si legge in una nota del ministero.
 
SCOMPARSI 6 MILA VOLUMI ANTICHI. Dal 1960 al 2007 - secondo stime accreditate - dal convento dei Girolamini sarebbero scomparsi circa 6 mila volumi antichi. Una razzia, anzi una inaudita strage culturale che comprende - ma va ben oltre - la contestatissima gestione di De Caro: sacrosanta è la raccolta di firme, ma c’è chi si sta chiedendo perché - a fronte a simili cifre - nessuno abbia mai protestato prima, né denunciato né promosso petizioni. Tutti zitti o distratti, compresi gli abitanti della zona vicino alla biblioteca che però sottovoce raccontano di strane visite notturne e di misteriose automobili che nel buio sgommano allontanandosi stracariche di chissà quale merce.
 
NELLA BIBLIOTECA 159 MILA OPERE. I volumi superstiti della Biblioteca dei Girolamini sono 159.700, almeno fino al prossimo furto, ma per Diana De Feo, parlamentare del Popolo della libertà e moglie dell'ex direttore del Tg4 Emilio Fede, De Caro chinato sui volumi sparsi alla rinfusa ricorda l’immagine suadente «di un medico amorevolmente dedito ai suoi pazienti da curare».
 
I primi furti risalgono agli Anni 60

Lorenzo OrnaghiNella biblioteca di Vico i malanni sono antichi: si narra che già nel 1962 due padri oratoriani vennero condannati per il saccheggio degli arredi della chiesa e del convento, nonché di oggetti d’oro e paramenti per il valore di 1 miliardo di lire, oltre a centinaia di libri rari.
Gerardo Marotta, anima del prestigioso Istituto italiano per gli studi filosofici, negli Anni 70 ottenne dal governo l’autorizzazione a conservare nel convento i suoi preziosi libri. Ma non se ne è mai fatto nulla.

 
FIRPO: CACCIARE I CATTIVI CUSTODI. Lo storico Luigi Firpo, nel lontano 1981, scrisse profetico: «Cacciate via i cattivi custodi, restituite i Girolamini alla Napoli seria e civile».
«Nel 1994», ricorda a Lettera43.it Mirella Barracco, leader della Fondazione Napoli 99, «grazie a uno sponsor abbiamo collaborato con i padri filippini al recupero della Quadreria. Ricordo che accompagnai il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in una bellissima visita. La verità è che nessuno ha mai affrontato di petto le condizioni in cui versano la chiesa e tutto il complesso, compresa la biblioteca».
 
NOMINA NON MERITOCRATICA. Per Stefano Parise, presidente dell’Associazione italiana biblioteche, il vero problema è di «rivedere drasticamente i criteri di nomina dei vertici degli istituti culturali, almeno di quelli più prestigiosi».
Ma il direttore De Caro possiede i requisiti per ricoprire il ruolo di direttore della biblioteca? «La sua nomina è un calcio negli stinchi al concetto di meritocrazia», spiega Parise, perché «non possiede i titoli: non è un bibliotecario, né un paleografo, né un filologo e né uno storico del libro. Forse è un libraio, una sorta di bibliofilo: è come se il ministro nominasse un melomane al vertice del teatro San Carlo».
 
DENUNCE SOLO DOPO LA PETIZIONE. E durante la sua gestione sono scomparsi altri 1.500 libri: «È sconcertante che la denuncia del furto da parte del direttore sia stata presentata a petizione già partita» ed è «sconcertante e inaccettabile la storia dei libri ritrovati alle aste internazionali».
Chissà, però, se possa bastare una petizione per salvare la biblioteca. «Sto sollecitando molte interrogazioni parlamentari», prosegue Parise, «a quelle, Ornaghi non può evitare di rispondere».
 
DIRETTORE DOPO UN CONCORSO. Poi servirà anche chiarire i criteri di nomina del direttore della Biblioteca dei Girolamini, assegnando il ruolo «per concorso», così come avviene per le strutture pubbliche.
Tuttavia ci sono pure da risolvere i furti dei libri e la «carenza di personale che non aiuta le biblioteche»: «Il furto resta un’eccezione, ma non può riguardare di certo i preziosi libri dei padri filippini: quelli dovrebbero essere conservati come i lingotti d’oro. Sotto chiave nei depositi, a una determinata temperatura e grado di umidità».
 
fonte: lettera43.it
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